lunedì 6 settembre 2004

La strage in Ossezia

Una considerazione: ci sono dei terroristi che decidono di mettere in atto una mossa, occupare una scuola e fare tanti ostaggi per impaurire il governo.
Ci sono delle teste di cuoio che tutto hanno da invidiare agli SWAT americani.
L'assalto alla scuola riesce: ci sono tantissimi ostaggi.
Blitz delle forze dell'ordine.
Le cifre: 338 morti (di cui almeno 156 bambini), 180 dispersi, 700 feriti più o meno gravi, almeno stando a quanto sostiene attualmente il sito della CNN.

Ora scusatemi, ma la prima domanda che mi pongo è talmente evidente e talmente davanti agli occhi di tutti, che ancora nessuno ci ha pensato: chi ha vinto? Le forze speciali di Mosca o i terroristi?

Mi sbaglierò, ma ho l'impressione che: dopo i fatti del teatro di Mosca il servizio segreto russo avrebbe dovuto aspettarsi che ai terroristi ceceni girassero un bel po' le scatole: era ovvio che avrebbero fatto in modo di attirare su di sé un bel po' di opionione pubblica.
Capezzone, dei radicali, urla al vento che il primo terrorista in Cecenia è stato proprio Vladimir Putin, il quale "[Putin] è l'uomo del genocidio in Cecenia, su questo ha perfino costruito le due fortune elettorali, e continua a muoverso con metodi da Kgb, quelli appresi in una lunga parte della sua vita".
Capezzone continua sul sito di radioradicale: "Lo stesso blitz di ieri è tutto da chiarire: come e perché - è una sola domanda - si è consentito a tanti civili, a tanti cittadini, di essere armati fino ai denti nei pressi della scuola, quando tutta la zona doveva essere presidiata e resa off-limits per chiunque? E cosa è successo davvero nel momento del blitz? Troppe cose (come alla Dubrovka) restano maledettamente oscure. Deve essere chiaro che procedere così, senza mai porre questioni a chi vince le elezioni all' 80%, esiliando o incarcerando (quando va bene) avversari e rivali, significa - per l'Occidente - diffondere il seme del male antidemnocratico che si pretenderebbe di estirpare.

Io ora però di una cosa sono sicuro: questa volta se i Ceceni vorranno ancora attaccare il governo moscovita, faranno del male. E non saranno le poche vittime della caduta di due tupolev o i quattrocento ostaggi di un sequestro. Stiamo scivolando pericolosamente verso un 11 settembre in Russia, e la cosa più brutta è che il mondo occidentale sta continuando a guardare senza avere il coraggio di prendere le redini di questa brutta situazione...

Sulla carta le Nazioni Unite sono state fondate per garantire che nel mondo non prosperasse la "Legge del più forte". Credo che sia venuta l'ora di cominciare a stendere una pianificazione seria della gestione della situazione internazionale, e credo che i tempi siano maturi per un cambio ai vertici dell'ONU.

Chissà come sarebbe Mandela all'ONU.

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