sabato 30 ottobre 2004

Sabato 30 Ottobre

Oggi è il gran giorno!
In mattinata scendo in città, dove compro le sigarette e faccio un saltino al postamat.
Noto che al postamat c'è qualcosa che non va, ma dato il dubbio controllerò con calma via internet quando ritorno e, se ci ho beccato, partirà il primo colpo di forbice alla carta di credito. [Non ci ho beccato, ndG]
Fatta qualche altra cosa giù in città, finalmente torno a casa. Non sono riuscito a trovare informazioni specifiche sul programma della manifestazione [Come era ovvio, ho letto il programma un mese fa, e mi sono scordato di stamparlo e/o salvarlo sul portatile...], ma ricordo che è nel pomeriggio fra le 14 e le 15, per cui mangio rapidamente e poi scendo in città.
Il tempo di trovare un parcheggio che non mi limiti a livello orario e poi mi dirigo verso il museo, facendo una breve pausa al bar per un caffè.
Entro al museo alle 14:30 in punto, appurando che la manifestazione era già cominciata da mezzora [Grrrrr].
Mi saluta Mario S. che praticamente non vedevo da due anni e, dopo qualche breve saluto circolare e la consegna del badge prestampato [rigorosamente appuntato alla camicia tramite il porta-badge Linux-IBM], mi dirigo verso le poltrone dove prendere posto e seguire la presentazione in corso.
Un'occhiata veloce alla platea e identifico subito la stazza non indifferente di Bruno Moretti, a cui mi avvicino per salutarlo e, già che ci sono, prendere posto vicino a lui, in seconda fila.
Questo primo giorno va avanti lentamente ma gli argomenti trattati e la funzionalità degli stessi è indubbiamente interessante.
Un progetto di cui si era ventilato qualcosa con Salvo P. e il dr. Claudio Maccone durante il raduno del 2002, ha avuto un seguito che, a mio parere, era più che insperato: il progetto è pressoché sulla dirittura di arrivo e, allo stesso modo, una serie di proposte, ipotesi e altri progetti che si erano ventilati nel 2002 hanno preso piede e funzionalità direttamente.
Quest'anno sono presenti due delegazioni che riguardano l'ambiente scolastico, fra cui una che viene addirittura da Caltanissetta.
I due studenti nisseni che presentano il progetto che hanno trattato parlano con un fortissimo accento di quelle aree: sono un ragazzo e una ragazza.
Il ragazzo è vistosamente emozionato e io, approfittando del fatto che, poco prima del loro intervento, abbiamo parlato della cena, annuncio al ragazzo: "Tranquillo: non ti preoccupare che non ti mangiamo!" seguito a ruota da qualcun altro che aggiunge: "Ancora è presto, ceneremo stasera alle otto" e attirando le risate della platea e del ragazzo, che si calma un pochetto...
Durante una pausa fra gli interventi, e durante l'ennesimo trasferimento fuori dalla porta pro-sigaretta, parlando con Bruno che cerca il numero di telefono di un albergo poiché non ha ancora prenotato da nessuna parte, ne approfitto per ospitarlo su in casa a Cadine, proponendogli anche la mia disponibilità in caso di futuri raduni in Trentino, proponendogli un eventuale scambio di disponibilità in caso di raduni nel varesotto [e, forse, se ne parla per la primavera dell'anno prossimo].
Alla fine della serata di base c'è la proposta di andare a cenare tutti assieme; ci si rimanda, qualcuno va in albergo a lasciare i vari portatili ed altri materiali e per cambiarsi. Nel frattempo mi chiama il figlio maggiore di mia cugina che mi chiede se gli posso lasciare la macchina [Alla fine della fiera, me l'ha prestata mia cugina], per cui salgo al volo a Cadine per lasciare la macchina e, poi, ritorno giù per raggiungere il gruppo al Pedavena [Quando alla geniale idea di Mario S. di trovarsi tutti quanti di sabato sera alle 21 circa nel pub più famoso & frequentato di Trento, e dover restare in fila quasi un'ora, stendiamo un velo pietoso].
Dopo aver ordinato la cena, in ordine: ci portano da bere, e spariscono. Ci siamo scolati metà delle birre e tutta la mia lattina di Coca aspettando persino il tagliere di formaggi di antipasto.
Quando finalmente arrivano le varie portare, io e Gabriele S. rimaniamo a bocca asciutta [Il "Piatto Pedavena" (Wurstel, polenta, crauti, gulasch e canederlo) non si vede...], assieme a Bruno Moretti, che aspetta uno stinco sul quale aveva buttato un occhio mentre attendevamo in fila di prendere posto.
Finalmente portano i nostri due piatti [Sono quasi le dieci e mezza] e - nel frattempo - la cameriera annuncia a Bruno che lo stinco è finito.
Anche Bruno si fa convincere per il piatto Pedavena, e si fa garantire che non dovrà aspettare un'altra ora. Nel frattempo, essendomi scolato tutta la lattina di coca chiedo se ? gentilmente ? mi possono portare una birra bionda media [Dato che non si è vista, ma alla fine della cena ci siamo fatti dire il conto completo per dividerlo "alla romana", non so se poi è stata messa in conto].
Il piatto di Bruno arriva velocemente, la birra non si vede.
Finiamo di cenare, io prendo un caffè mentre Bruno non disdegna un doppio Averna, poi ci separiamo da tutti gli altri e saliamo a Cadine, a questo punto col furgone di Bruno [ero senza macchina, no?]
A casa io e Bruno ne approfittiamo per concludere qualcuno dei discorsi che abbiamo messo in cantiere durante la manifestazione e qualche altra cosa che riguarda altri argomenti, poi finalmente col giochetto che possiamo dormire un'ora in più grazie al ritorno all'ora solare, andiamo a dormire circa all'una di notte [e regoliamo gli orologi...].

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