giovedì 14 dicembre 2006

Patrona e Welby

Ieri sera alla fine del Doctor House ho zappato un po' prima di buttarmi sul letto ed ho pescato un telegiornale locale che ha parlato della appena conclusa prima parte della festa patronale. Fra un recupero dati e l'altro, che stamattina in laboratorio ho uno schifo, vediamo che posso dire.
Anzitutto mi da pesantemente fastidio questo perbenismo da 50 cent che vuole anche approfittare del popolo. Io mi sono abbondantemente espresso non solo sul concetto dell'eutanasia, dell'aborto e di quanto riguarda comunque l'influsso dell'etica religiosa sulla scienza. Peraltro mi fa ridere questo discorso della difesa della vita a spada tratta.
Quando si tratta di difendere la vita i medici e gli scienziati vanno bene, altrimenti no, salvo ricordare che Welby, Terry Schiavo e avanti di questo passo non sarebbero mai esistiti senza l'invenzione dei respiratori e di altre "macchine".

Mi auspico, come e' stato con Beppe Grillo per Terry, che quanto prima si stacchino le spine delle televisioni sui casi dei malati terminali che chiedono solo di poter morire in pace. Quello su Welby mi sembra un caso evidente di accanimento perfettamente inutile. Come l'accanimento sull'inseminazione artificiale. Non si puo' espiantare l'embrione ma si puo' uccidere il feto di 21 settimane, ma per cortesia: vogliamo anche proibire nuovamente l'aborto? Facciamo quello che ho gia' proposto: che ne dite di un bel referendum per abrogare i patti lateranensi?

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