giovedì 29 novembre 2007

E anche Priolo Gargallo

Dopo essermi ripreso [gosh S-: ] dalla fatica non indifferente, mi sembra il caso di raccontare come e' andata la serata (beh, la nottata, piu' che altro) che ha compreso lo spazio fra mercoledi' e giovedi' quando la pioggia che si e' riversata ha combinato molti piu' danni dell'immaginabile.

Alle 23:30 stavo navigando su internet, in pigiama, con il letto caldo che mi attendeva e Philippe mezzo addormentato vicino al cuscino.
Sentivo che aveva cominciato a piovere, ma mi ero accorto della misura del temporale solo marginalmente. Da un lato perche' la persiana era chiusa e quindi piu' che altro sentivo il rumore lontano dei tuoni, ma dall'altro perche' quando mi sono accorto che l'attivita' ceraunica cominciava ad avvicinarsi, avevo appena dato uno shutdown al PC e stavo per staccare il router dalla linea telefonica, quando (appunto intorno alle 23:30) e' suonato il telefono di casa (dato che il numero reperibile e' tuttora disperso, per ora si usa il mio numero privato quale reperibile notturno) ed MR mi ha solo annunciato: "In sede, fra 10 minuti? Portati stivali e cerata", a cui ho risposto solo: "Si, anche meno di dieci minuti, sto arrivando."
Uniforme, stivali, giaccone super-impermeabile, documenti in tasca, cellulare UnoMobile (che e' diventato lui il reperibile di protezione civile) e via.
Sottocasa mi rendo conto che la pioggia e' talmente forte che nonostante la nostra posizione sia relativamente alta, l'acqua che si e' ammassata ha superato la linea del marciapiedi; la stessa via Monteforte si presenta come un fiume in piena.
Giungo alla sede, ci prepariamo tutti quanti a partire, il collega mi spiega che l'emergenza principale (quella per cui siamo stati allertati dalla Regione) e' dalle parti di Cava Sorciaro, ma data la situazione siamo in procinto di partire con uno dei mezzi fuoristrada e con il mezzo anfibio (un Fiat 6640 dei primi anni '80 che si e' rilevato a dir poco indispensabile, come vedrete piu' avanti). Partiamo verso mezzanotte e, superato il ristorante "Triglia d'Oro" e giunti in prossimita' della portineria ERG ci troviamo imbottigliati in una lunga fila che sembra concludersi poco avanti con alcune auto ferme con le quattro frecce accese. Sembrerebbe un blocco a causa di un incidente, ma pochi istanti dopo un carabiniere da fuori ci chiama a gran voce per dirci che piu' avanti c'e' oltre un metro d'acqua e ci sono diverse persone intrappolate nei veicoli [stanno cercando di contattare una signora con due bambini a cui il cellulare adesso non prende piu' (fortunatamente la stessa era gia' stata prontamente soccorsa dalle guardie giurate dell'ERG, che le avevano fornito degli abiti asciutti ed una coperta, e l'avevano gia' riaccompagnata a casa)], per cui il tempo di lasciare il fuoristrada e ci troviamo tutti quanti sull'anfibio.
L'acqua e' veramente molto alta [sul sito che ho citato potete vedere quattro foto del mezzo (di cui una con una persona per avere un'idea delle misure del giocattolone)] e una volta "infilati" nel lago ci troviamo con tratti in cui tutta la linea rossa del veicolo e' sott'acqua e sporge solo la parte colorata di bianco (fate conto un 15-20cm piu' in basso della linea di galleggiamento: ancora un po' d'acqua e le ruote non avrebbero avuto piu' presa, e saremmo andati con l'elica di poppa).
Due persone sono uscite dall'auto e sono salite sul bordo della strada, piu' in alto del manto stradale, altre cinque sono dentro i veicoli, letteralmente zuppi e spaventati, successivamente troviamo una signora di mezza eta' in preda ad una crisi di panico, assieme alla madre di non meno di 80 anni, avvolta in una vestaglia fradicia, terrorizzata (due colleghi non esitano a "tuffarsi" per aiutarla a salire, io la prendo in braccio e la porto a bordo tenendola in braccio, la aiuto a sedersi e quindi ritorno fuori per aiutare a salire la figlia: credetemi, una di quelle scene che sembrano piu' da film catastrofico che da vita reale). Ci dirigiamo lentamente verso il CE.RI.CA. di Priolo (accanto all'Universita'), dove agli sfollati vengono offerte delle coperte e qualche bevanda calda, arriva qualche ambulanza (la situazione e' complessa: la ex 114 e' percorribile solo con l'anfibio, la strada di Cava Sorciaro e' anch'essa allagata e sulla 114 ci sono problemi a causa di una frana) per soccorrere chi e' in condizioni piu' complicate (fra cui la signora con la crisi di panico), e ritorniamo quindi sui nostri passi raccogliendo altre persone bloccate sui veicoli (fra cui persino un collega di MR che ha smontato dalla centrale ENEL di Augusta ed e' rimasto bloccato per strada con la macchina guasta). Fortunatamente ha smesso di piovere per cui verso le 2:30 rientriamo per lasciare l'anfibio e ripartire con l'altro fuoristrada ed una pompa idrovora per via di un altro intervento. Infatti nell'area periferica di Priolo San Foca', un palazzo ha i cantinati completamente allagati (oltre 1,80mt d'acqua), e dato che la cabina di distribuzione ENEL del quartiere si trova nel cantinato, tutto il quartiere e' al buio.
Attacchiamo la motopompa alle 3 del mattino, dopo aver trovato un tombino per buttare l'acqua ed il nostro servizio continua fino alle 9, quando la pigna della proboscide non e' piu' in grado di pescare (abbiamo rimosso circa 70cm di acqua da un cantinato largo una decina di metri ed esteso per circa 80mt, fatevi un po' il conto della quantita' d'acqua) e dal CE.RI.CA. ci comunica che saremo sostituiti da un'altra squadra con attrezzatura specifica per rimuovere il resto dell'acqua [sono necessarie delle pompe sommerse piu' compatte, o un paio di autobotti con funzione di "aspirazione passante" (aspirare da un tubo e - contemporaneamente - buttare nella fognatura dall'altro)]. Rientriamo a Siracusa per la chiusura del servizio che sono da poco passate le nove del mattino. Stanci, mezzi intirizziti (vestiti e cerate ci si sono asciugati addosso) ma dannatamente soddisfatti.
E' stata la prima "uscita" ufficiale del mezzo anfibio [sinora solo uscite di rappresentanza) ed e' risultato veramente utile in queste situazioni, oltre alla soddisfazione in prossimita' del CE.RI.CA. di venire superati da un camion dei VVFF che procedeva a 3km/h con tutti i pompieri a bordo che ci guardavano (specie dopo aver letto "ASSOCIAZIONE VOLONTARI CITTA' DI SIRACUSA - PROTEZIONE CIVILE", anziche' "VIGILI DEL FUOCO - 115" sulla fiancata del mezzo (-: ) con invidia (((-: ].

Oggi non ho lavorato, ma principalmente dormito dopo aver trascorso una giornata che era cominciata alle 5:30 di mercoledi' ed e' finita alle 9:30 di giovedi'... (((-:

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande... grandi! Davvero un bel lavoro... mi complimento con tutti voi! :D

Anonimo ha detto...

Grande, grandissimo Mirko, ed altrettanto i tuoi colleghi!