lunedì 28 aprile 2008

Lo zampino di Kafka

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Ritorno a distanza di pochi giorni dall'articolo su quanto successo a mia nonna, perche' a quanto pare le cose non sono ancora finite.
Mentre infatti ho trascorso venerdi' 25 e sabato 26 in ufficio lavorando, a mia nonna succedeva qualcosa di cui ero del tutto allo scuro, e questo fino a domenica mattina.
Domenica mattina era in programma una giornata di beneficenza al Parco Robinson di Bosco Minniti, alla quale avrei partecipato previo salto in Ortigia a vedere come stava la nonna, come ogni domenica.
La situazione che ho trovato in casa di riposo non era affatto rosea: Nel corso della mattinata di domenica aveva preso il latte a colazione, ma dopo un quarto d'ora lo aveva vomitato e quando sono arrivato era ancora stanca e disidratata. Mi ha chiesto un po' d'acqua (lo fa sempre, continuamente, da quando e' costretta a letto, perche' ha sempre la lingua secca), ma dopo aver provato ad aspirare un po' d'acqua con la cannuccia e' stata nuovamente colta da violenti conati ed ha sputato quel misero sorso d'acqua che le avevo dato.
Dato che a causa di questa forte nausea non aveva potuto prendere le gocce, e' molto nervosa, e quando comincia a lasciarsi prendere dai suoi problemi di Alzheimer e dice che vuole scendere dal letto, fatichiamo non poco per calmarla, e poi contattiamo il medico "della struttura" [Tecnicamente e' un medico di Ortigia che segue tutte le donne che stanno in casa di riposo, per motivi logistici dato che ha lo studio in Ortigia proprio a pochi passi dalla struttura. Da quando la nonna e' entrata in casa di riposo abbiamo chiesto alla ASL l'assegnazione di questo medico quale medico di famiglia proprio per questi motivi logistici. Dico questo perche' comunque la struttura non e' una casa protetta per cui non ha un medico reperibile 24h) che consiglia all'infermiera di darle un po' di gocce sotto la lingua e, se non dovesse funzionare, di fare un'iniezione di Plasil (un antiemetico) e di un blando sedativo. Dopo vari tentativi affinche' riesca a tenere almeno quelle poche gocce sotto la lingua, situazione che comporta di nuovo una profusione di violenti conati di vomito (lo stomaco e' vuoto, per cui la nonna si contorce nel tentativo di vomitare, ma non arriva neppure a sputare alcunche'), e decidiamo per il plasil ed il sedativo. Mi accordo con gli operatori della casa per tornare nel pomeriggio/serata per vedere se riusciamo a farle mangiare/bere qualcosa per cena.
Me ne torno verso il parco, con le pive nel sacco ed una strana sensazione nel profondo del cuore: cerco di distrarmi seguendo l'animazione e tutto il circondario, ma la cosa mi fa invece sentire piu' depresso e nel giro di un quarto d'ora da che sono tornato, preferisco salutare tutti e tornare a casa a riflettere un po'.
Intorno alle 17 ritorno in casa di riposo e, parlando con l'operatrice del turno pomeridiano, scopro con disappunto che la nonna non mangia ne' beve nulla praticamente da giovedi' sera, quando sono cominciati questi violenti conati di vomito e la situazione e' giunta al punto che domenica (oggi) la nonna non e' in grado di trattenere neppure un sorso d'acqua.
Telefona anche il medico "della struttura" (vedi sopra) che mi segnala che gia' aveva lasciato detto di andare avanti col Plasil in caso di ulteriori conati di vomito; tuttavia la nonna oltre che denutrita e' anche disidratata ed entrambi conveniamo per farle una flebo di soluzione salina per farla riprendere. Un colpo di telefono ad un collega della protezione civile mentre vado in farmacia di turno a comprare un flacone di soluzione e tutta l'attrezzatura (e per fortuna ricordandomi che le vene della nonna sono una maledizione nera, anche una "butterfly"). Il collega che cercavo inizialmente (e' un infermiere professionale) e' irraggiungibile, ma riusciamo ugualmente a procurare il numero telefonico di un altro collega, che invece e' un medico, e questo e' un bene, perche' dopo aver allacciato la flebo alla nonna e fatto una visita sommaria (comunque non ha attrezzature specifiche con se) mi segnala che la nonna potrebbe avere una semi-occlusione intestinale (almeno a considerare che non e' in grado di trattenere neppure un sorso d'acqua) e mi consiglia comunque di chiamare il 118 e chiedere il ricovero per delle analisi piu' approfondite (eventualmente tramite endoscopia).
L'operatrice mi aiuta lavando e cambiando pannolone e catetere (ricordate? La nonna e' piantata a letto con il femore operato) alla nonna, mentre io raccolgo un paio di camicie da notte, qualche asciugamano e in generale quello che puo' essere necessario per qualche giorno di ricovero ospedaliero, poi esco {dentro la struttura il telefonino prende & non prende, il telefono fisso della struttura invece e' guasto [o almeno cosi' mi ha detto l'operatrice (credo sia uno di quei rari telefoni fissi che non funzionano se non si paga la bolletta, ma transeat...)]} e parlo qualche minuto con una gentilissima operatrice del 118 di Catania (e' una storia lunga, il centro operativo e' li...) a cui spiego a grandi linee la situazione e l'indirizzo della struttura, e rassicurandola (quando mi chiede dei punti di riferimento per l'indirizzo) sul fatto che la squadra della Croce Rossa che opera in Ortigia per fortuna sa bene dove si trova la struttura.
Veniamo raggiunti dall'ambulanza, i due volontari a bordo si caricano la nonna sulla tavola spinale (dato che non puo' per il momento viaggiare seduta) e scendiamo assieme per il piano e mezzo di scale, poi mentre loro caricano la nonna sull'ambulanza io scendo a riprendere la macchina al parcheggio Talete (praticamente due minuti prima che scada il ticket 5-21) e mi dirigo in ospedale. Per fortuna, come gia' avvenuto in passato, date le strisce blu tutto intorno ed il fatto che alle 21 ormai l'orario di visita e' finito, trovo un parcheggio proprio davanti al cancello d'ingresso dell'ospedale.
Entro e raggiungo il pronto soccorso. La nonna e' dentro, ma io devo per ora aspettare fuori, anche perche' oltre alla solita confusione media da pronto soccorso di domenica sera (anziani, bambini, donne incinte, una bambina di quattro anni che si e' infilata una pallina nel naso, un ragazzino caduto mentre giocava a calcio e che non puo' muovere agevolmente il braccio etc. etc.) c'e' stato un grave incidente poco fuori citta' e gli unici due medici del turno serale/notturno sono costretti a gestire, solo alle 21:30, gia' tre codici rossi e diversi altri gialli. Intorno alle 22:30, come se non bastasse, giungono altre due ambulanze con due persone peste & sanguinanti vittime di un altro incidente stradale e la situazione in sala d'attesa tende a farsi ancora piu' colorita [due o tre persone che stavano male cominciano a sentirsi peggio, qualcuno grida e minaccia, piu' volte deve intervenire il poliziotto di piantone (che appare anch'egli stanco di ripetere gli stessi gesti e le stesse parole piu' e piu' volte al giorno)], poi finalmente intorno all'una mi chiamano.
Mentre cercano di fare alcune analisi alla nonna (peraltro non e' possibile farle al momento analisi del sangue perche' gia' e' stata una guerra riuscire a riattaccarle la flebo che si era staccata durante il trasporto in ospedale) la dottoressa mi chiede i principali dati di anamnesi e poi mi spiega che in ospedale c'e' un unico posto letto rimasto disponibile, ed e' in pediatria. Nel posto di osservazione temporanea del pronto soccorso non ci sono piu' letti, ma dato che vogliono comunque tenere la nonna (come un altro paio di altre persone) sotto osservazione tutta la notte, mi comunicano che rimarra' in barella nel posto di osservazione per tutta la notte, e mi invitano a ritornare poi durante la mattinata dell'indomani (lunedi') per avere maggiori notizie.
Aspetto che concludano un ECG alla nonna, poi posso finalmente visitarla, rassicurarla un po' (per quello che serve, dato che fra un ora, se sara' ancora sveglia, si sara' dimenticata pure dove si trova), lascio il borsone a portata di mano e poi torno a casa, dove giungo quasi alle due, per cercare di dormire un po'.
Lunedi' (oggi) mattina suona la sveglia alle sei e dieci, come sempre, ma la spengo e cerco di dormire un altro po', dato che ho preso sonno tardi, e che comunque in ospedale prima delle 9 difficilmente il primario avra' potuto visitare la nonna e decidere sul da farsi.
Giungo in ospedale intorno alle 9:30, dopo aver girato parecchio per trovare un parcheggio (ed aver lasciato la macchina in via Pasubio...), ma di nuovo a causa di due codici rossi sono invitato ad aspettare maggiori notizie in sala d'attesa. Qualcuno degli amici o parenti che mi telefona, saputo che sono costretto ad aspettare fuori si lancia nel classico giro di invettive e qualcun altro mi chiede se voglio telefonare al parente dell'amico del cugino del fratello dell'infermiere per riuscire a passare, ma sono categorico: e' evidente la situazione di confusione non indifferente del pronto soccorso, e ad ogni modo se volessi fare il "bastardo" non ci sarebbe bisogno di nessuna raccomandazione: mi basta lasciare la giacca aziendale per indossare quella dell'uniforme perche' automaticamente mi si aprano tutte le porte di cui ho bisogno, ma poi per fare cosa? Per guardare per un ora i medici e gli infermieri che corrono di qua e di la seguendo i vari codici rossi sino a quando qualcuno mi chiede perche' sono impiantato accanto alla nonna e farmi uscire comunque? Tanto vale...
Verso le undici e mezzo finalmente mi informano che la nonna deve essere ricoverata ma, data la totale assenza di posti letto in ospedale, la spostano presso una struttura convenzionata (che almeno mi viene vicino casa) e quindi me ne torno lentamente verso la macchina per raggiungere la clinica presso cui stanno portando la nonna. Giungo sul posto mentre l'ambulanza dell'ASL se ne sta andando via, e parlo cinque minuti con l'accettazione, dove mi fanno ripetere sia l'anamnesi che le attuali terapie etc (ma, dico, dall'ospedale non e' venuta con una scheda?). Poi salgo a vedere in che condizioni e' la nonna, notando con disappunto che 1) non hanno messo le sbarre laterali al letto (ma appena lo segnalo agli infermieri mi assicurano che provvedono immediatamente), e soprattutto 2) la borsa che avevo preparato non c'e', ed evidentemente e' rimasta in ospedale. Ormai si e' fatto mezzogiorno passato, per cui mi sento con mia cugina telefonicamente e poi ritorno a casa per mangiare qualcosa (dato che - peraltro - gia' da domenica sera non ho mangiato nulla). Poi nel pomeriggio faccio un salto in copisteria e fotocopio la cartella clinica del ricovero per l'intervento al femore (che nel frattempo ha ritirato mia madre stamattina) da consegnare al personale della clinica, poi faccio un salto in ospedale e ritrovo la borsa della nonna "dimenticata" nel corridoio del pronto soccorso. Il pomeriggio si conclude infine con me e mia cugina dalla nonna, la quale e' tuttora collegata ad una flebo di soluzione salina mista a plasil, non puo' (ne' riesce) ne' bere ne' mangiare nulla, sebbene continui a chiedere un sorso d'acqua perche' ha la bocca secca. Unica cosa degna di nota: rispetto alla struttura in Ortigia che appare come relativamente freddina, qui invece (oltre ad essere piu' vicino a casa) nonostante non sia neppure acceso il riscaldamento c'e' un caldo non indifferente.
Martedi' dovrebbero fare i primi accertamenti e riuscire a dirci, nello specifico, che cosa provoca questi sintomi e qual'e' la situazione in generale. Mi auguro che la cosa funzioni, ma l'impressione che ho e' che la casa di riposo ci stia aiutando ben poco (e naturalmente non parlo dell'assistenza extra-moenia...), comunque vedremo come si sviluppano le cose in questi giorni.

sabato 26 aprile 2008

Il "piccolo fratello" e' tornato

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Due giorni che sono rinchiuso dentro l'ufficio. Due giorni che giro cavi, tubi, fascette, incroci. Due giorni che nonostante la possibilita' di fare un bel ponte festivo mi sono invece impolverato dalla testa ai piedi per completare un lavoro che aspettava da troppo tempo. Due giorni, ed ora mi restano solo le ultime due cose (un po' di illuminazione infrarossa intorno al CED e il passaggio del cavo sopra il controsoffitto per la telecamera dell'ufficio. Ma in due giorni sono riuscito, finalmente, a collegare le quattro telecamere (ehm, meno una... ma la linea e' pronta) del sistema di videosorveglianza, chiudere il tubo e il cavo del condizionatore in una canalina anziche' averli pendenti, togliere buona parte della spazzatura che faceva bella mostra di se in laboratorio dato che aspettavo il momento propizio per concludere, consumare almeno 150 fascette per bloccare il giro non indifferente di cavi che c'e' intorno a questa storia, rimontare il server di videosorveglianza e preparare la linea, e montare finalmente il terzo comando della saracinesca nel blocco di copertura della stessa [ah, dopo aver ovviamente rinchiuso (finalmente) i vari spifferi con abbondante uso di un ottimo silicone a base d'acqua], mettere la targa con il nome dell'azienda e quattro informazioni su cosa faccio e come contattarmi, rimettere in funzione il marcatempo TrueTime il cui alimentatore e' andato definitivamente in vacanza...
Ora mi manca appunto di passare il filo della quarta ed ultima telecamera (quella che prendera' le mie fattezze quando sono in ufficio) e continuare a riordinare sia il laboratorio che l'ufficio, nel quale poi rimane da sistemare il sanitrit del bagno, attaccare qualche quadro e togliere un po' di altre fesserie che fanno bella mostra di se in giro.
Sono soddisfatto: l'ufficio e il laboratorio cominciano a prendere quella forma che ho sognato sin dall'inizio, ma per la quale ho dovuto combattere dato che nel frattempo devo gestire anche lavoro e clienti...

martedì 22 aprile 2008

Oggi e' l'Earth Day

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Come annunciato anche dal particolare logo dell'home page di Google, oggi, 22 aprile, e' il "Giorno della Terra". Per ricordare a tutti che il pianeta su cui viviamo ha bisogno di qualche regolata che deve venire proprio da parte nostra.
Alla radio hanno intervistato un po' di persone per sapere che cosa fanno per migliorare la situazione, e mi sento di dire anche io la mia.
In ufficio il risparmio energetico e' un fattore importante: si comincia con l'uso di un solo tubo fluorescente (neon) da 36 W per l'illuminazione del laboratorio (contro i quattro predisposti: ogni tanto se appare troppa oscurita' mi concedo di accendere il secondo, ma niente di piu'). L'ufficio e il bagno invece riportano l'uso massiccio di lampadine a basso consumo [c'e' una lampada da 8W (~100W) persino nella piantana], ma non basta.
In ufficio effettuo molta raccolta differenziata: carta e cartone, come vetro e plastica hanno dei bidoni separati.
L'acqua di condensa del climatizzatore viene recuperata in un piccolo serbatoio (un vaso d'espansione per impianti di riscaldamento) e grazie ad una doppia linea serve sia il lavandino (l'acqua di condensa e' ottima per lavarsi le mani) che la vaschetta del wc (su cui sono montati due galleggianti: uno servito dall'acqua del comune, che normalmente rimane chiusa, ed una servita dall'acqua del condizionatore).
Il condizionatore stesso, in doppia classe A, serve un ufficio in cui gli spifferi sono stati il piu' possibile isolati con abbondante uso di silicone.
E voi? Che fate di utile per il nostro amato pianeta? (-:

PS: [OT] Ieri sera striscia la notizia, correndo la tangente dell'operazione del GAT riguardo la truffa alla TIM, ha parlato delle truffe via sms che invita a chiamare numeri 899...

lunedì 21 aprile 2008

Sicilia: un caso a se stante

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Siamo usciti da otto anni di gestione Salvatore Toto' Cuffaro {si: quel Salvatore che ha aumentato lo stipendio al presidente della regione; quel Salvatore che si e' nominato commissario straordinario dell'emergenza idrica in Sicilia; quel Salvatore Cuffaro che si e' rammaricato per il ponte sullo stretto, ma non ha considerato le condizioni pietose in cui versano i trasporti in Sicilia; quel Salvatore che e' stato condannato [ah, gia', non in via definitiva. Ma allora anche Mario Alessi e' innocente, anche Annamaria Franzoni (che comunque secondo me lo e'...), anche Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede... e potrei andare avanti per settimane (e' interessante notare che la legge e' uguale per tutti, ma per qualcuno e' piu' uguale che per gli altri)] favoreggiamento semplice alla mafia}.
Dicevo, siamo usciti da otto anni di gestione di Salvatore, e adesso entriamo nell'era di Raffaele (si: Lombardo. Come ho gia' detto migliaia di volte, mi rivolgo *sempre* ai politici usando il tu ed il nome proprio. Quest'anno mi ha dato il permesso anche il nostro Presidente del Consiglio che mi ha scritto una lettera autografata che cominciava con "Caro Mirko". Ed io ai cari amici non do *mai* il lei).
Mi chiedo solo una cosa. Anni di centro-destra in Sicilia, ma la regione non decolla, le cose vanno sempre lentamente, non vedo grandi miglioramenti, ma ritengo invece di essere rimasto l'ultimo che riesce a vedere come invece molti candidati alla presidenza (di entrambi gli schieramenti) ci abbiamo preso in giro per anni, e soprattutto come continuino tuttora.
Tralasciando come Salvatore Cuffaro ringrazio' i siciliani per essere stato rieletto nel 2006, dalla prima pagina della Sicilia: "Finalmente adesso la Sicilia puo' cambiare pagina"; tralasciandolo perche' quel "finalmente adesso" per me significa solo "in questi primi cinque anni di governo non ho fatto niente per far voltare pagina alla Sicilia". Salvatore: cinque anni di governo, e la Sicilia poteva cambiare pagina con la tua rielezione? Ma dico io allora cinque anni al governo che ci sei stato a fare?
Tant'e' che il risultato si vede: ad ogni rielezione abbiamo sempre gli stessi claim da pubblicitari fumati, che riguardano il bisogno della regione di rialzarsi e/o di voltare pagina. La Sicilia non ha voltato pagina, e parlare di autonomia in una regione a Statuto Speciale mi pare (IMHO, IMHO!) un modo per far passare come grandi conquiste risultati ben ristretti o fatti che gia' esistono.
Ho sentito in occasione di questa tornata elettorale le bojate piu' spudorate. Il mio barista lamenta l'aumento del costo dello smaltimento dei rifiuti sotto il Governo Prodi (Nomi come Salvatore Cuffaro o Giambattista Bufardeci dicono nulla?), o dell'aumento del costo dell'energia e della benzina [Il fatto che Silvio Berlusconi sia (lungi da me criticare Silvio per questo) amico di George Walker ("Texas Ranger") Bush, il quale ha firmato l'invasione dell'Iraq e il conseguente aumento del prezzo del petrolio, passa in secondo piano], del fatto che Prodi ha mangiato le piccole e medie imprese di tasse [Eh, gia'. Io sono imprenditore dal 2000, ed ho preso mazzate sotto i governi Amato, Berlusconi e Prodi, indistintamente, perche' l'unica cosa vera e' che indipendentemente da chi sta al governo, cominciare a dire e ripetere fino alla nausea che l'Italia campa sulle spalle di noi piccoli imprenditori, e' sempre difficile.
Io ho anche detto, piu' volte, prima delle elezioni, nell'ordine:
  1. "Se il principale antagonista di Berlusconi e' Prodi, noi italiani stiamo messi male";
  2. "Veltroni non e' la risposta ai problemi dell'Italia".
Entrambi infatti sono piu' rappresentati di un centro-destra moderato appena marginalmente vicino alla sinistra (magari Romano un tantinello piu' sinistrorso di Walter, ma neanche piu' di tanto, se ci pensate con distacco).
Sara' anche che io mi considero un elettore di sinistra nuda e cruda (vicino alle idee politiche che stanno fra Antonio di Pietro e Fausto Bertinotti, in certe cose anche piu' estremista di Fausto), eppure devo prendere atto del fatto che questa volta alle elezioni nazionali persino gli operai hanno votato Lega. E devo prendere atto del fatto che un milione di voti alla Sinistra Arcobaleno lanciano un messaggio ben preciso. Il messaggio e' che mi aspettavo che i precari votassero in massa SA, ma ora mi pongo davanti a due dubbi: il primo e' che in Italia il fenomeno del precariato non sia cosi' diffuso come ci vogliono far credere (Siamo 60 milioni, e ottimisticamente direi che almeno un 15% di quelli che hanno votato SA non siano precari: ci saranno 800 mila precari in Italia?) e che quindi forse bisognava, se pur considerando il problema in se, dare una priorita' leggermente maggiore ad altri problemi che attanagliano l'Italia. Oppure non si tratta di questo, si tratta del fatto che ci sono milioni di precari che hanno di nuovo creduto al governo che ha firmato la Legge 30 in toto tacciando quale "terrorista" chiunque tentasse di porre dei dubbi sull'efficacia di determinate funzionalita' sul mercato. In Francia il tentativo di approvare il CPE ha provocato una mini-guerra civile e costretto il governo a ritirare l'ipotesi, in Italia invece... E questi milioni di precari che hanno comunque votato per il governo di centro destra, sia in Sicilia che in Italia, a mio parere, se dovessero (mi auguro, naturalmente di no, ma purtroppo le premesse non sono certamente positive...) vedere disattese le loro aspettative, per quello che mi riguarda *possono anche finire a vivere in mezzo ad una strada*. Gli italiani, ed i siciliani, hanno il governo che si meritano.
A chi volesse dirmi che qui in Sicilia Salvatore Cuffaro ha avuto le ali tarpate dall'UDC, mi faccia la cortesia di non raccontare le fesserie messe in giro ad arte: ha avuto otto anni per fare molto, ma chissa' com'e' che di questo molto ho visto ben poco... e ci sono stati cinque anni di governo Berlusconi, in mezzo. La "Democrazia Cristiana", con tutti gli annessi e connessi ha governato in Sicilia per anni, quindi non ha tarpato le ali di nessuno.
Io sono amareggiato, non solo dalla scelta degli italiani che hanno voluto credere ad uno schieramento di centro destra sempre pronto a riempirsi la bocca con demagogia allo stato puro (non si fa la sicurezza basandosi sui "fatti del momento" come gli stupri che ci sono stati in questi giorni a Milano) ma che poi di concreto sa solo aumentare a dismisura il numero di leggi inutili che riempiono l'ordinamento giudiziario italiano in maniera da garantire l'impunita' ai grandi criminali per massacrare l'eventuale Jean Valjean che non sa come arrivare alla fine del mese.
In questi giorni ho una grande novita', il tempo di organizzarla per bene e la metto on-line, cosi' mi farete sapere tutti quanti che cosa ne pensate.

sabato 12 aprile 2008

Wind 10 - A volte... ritornano

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Sono stato all'Auchan a prendere un adattatore al volo per un cliente, era in effetti qualche giorno che non scendevo li', e quindi non ero al corrente delle ultime novita'. Quando infatti ho visto grappoli e grappoli di palloncini colorati con la "A" di "Auchan", tutti concentrati intorno al banco di telefonia mobile all'ingresso, dal principio mi sono chiesto se fosse in prossimita' qualche specifica promozione o anniversario. Solo dopo qualche istante ho notato il maxi-bannerone attaccato alla colonna che annuncia l'arrivo in Italia di A-Mobile.
Eh, gia'. Dopo che il Carrefour si e' fatto la sua compagnia di telefonia mobile virtuale, l'Auchan non poteva essere da meno ed ha subito trovato un accordo con Wind per fare una cosa cosi' finta che piu' finta non si puo'.
Infatti non c'e' call center separato (si chiama il 155), le tariffe comprendono MMS a 30 centesimi verso A-Mobile e verso Wind (meno male che gli Operatori Virtuali *dovrebbero* fare concorrenza agli altri) e...
... e poi sentite la tariffa:

15 centesimi di scatto alla risposta
10 centesimi al minuto, scatti anticipati di 30 secondi

Vi ricorda niente? A me si: la vecchia Wind 10, poi morta e divenuta Wind 12 ed ora riproposta rediviva dato che cosi' facendo Wind aveva perso non pochi clienti. Infatti pur sapendo che gli operatori virtuali siano appoggiati alla rete di telefonia mobile di altri, e' il primo operatore che oltre ad aver raggiunto uno specifico accordo, distribuisce sim con la nota "Powered by WIND"...

mercoledì 9 aprile 2008

SMS Ingannevoli

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Stanotte m'e' arrivato un sms.
Mi e' arrivato sul numero reperibile della protezione civile (e gia' questo mi fa ruotare le alte sfere).
Il suono improvviso del telefono e la vibrazione che fa tremare tutto il comodino sveglia di soprassalto me e meta' degli orsi.
Il messaggio, che riporta data "9 aprile 2008" e ricevuto alle ore 01.20, funziona in questo modo.
Il mittente e' un fantomatico numero "+393404359823" (non risulta un numero vodafone nonostante il prefisso, almeno stando al servizio 456; nello specifico se si prova a chiamarlo si ottiene il messaggio "il numero selezionato e' inesistente o momentaneamente non disponibile", ho qualche teoria in tal senso e poi la esprimo).
Il messaggio recita: "Non perdere il nuovo servizio x te. Chiama da fisso o mobile 89-90-30-615 e segui le indicazioni vocali. SERVICE FEE by outlove.net"
Si tratta di uno spot (o forse dovrei dire uno spam) che invita a chiamare un numero telefonico. Leggete correttamente: il numero e' 899-030 615, ossia un numero 899 a pagamento (generalmente 10 euro+iva a chiamata, durata massima 3 minuti).
Il rimando per maggiori informazioni e' ad un fantomatico sito di incontri, in cui non si parla della numerazione.
Attenzione, non chiamate il numero di cui sopra, mi raccomando (-:

martedì 8 aprile 2008

Ospiti indesiderati

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Ritorno a distanza di qualche giorno a causa di impegni di lavoro, per raccontare una storia divertente.
Infatti in questi giorni mi sto occupando anche di rimettere in ordine l'ufficio, in un profondo tema di pulizie primaverili che ha compreso la ricostruzione totale del contenuto degli scaffali, dei mobili e dei cassetti. Nel frattempo ho iniziato a decidere una posizione piu' o meno definitiva per tutti i ricambi e gli oggetti che fanno bella vista di se' in laboratorio. E qui casca l'asino: infatti mentre sono impegnato a prendere specifiche misure sotto il riquadro dei server, dove e' parcheggiato il compressore, che il mio occhio cade su un mucchietto di palline marroni che fa bella vista fra il gruppo di continuita' del server e la paretina di legno & sughero del box del compressore.
Ogni teoria mi si pone davanti al naso: l'impressione (dato che ho visto spesso criceti, gerbilli e cincilla') e' che si tratti di escrementi di topo, ma dopo qualche istante di ragionamento stabilisco quanto sia difficile cio' in virtu' del fatto che comunque nell'ufficio non ci sono posti da cui potrebbe essere entrato, ne' in cui potrebbe nascondersi, dato che tutti i passaggi possibili sono stati abbondantemente chiusi e cementati.
Inoltre, sebbene ci siano cavi passati dappertutto, nessuno di essi risulta minimamente rosicchiato... ma poi mi giunge l'illuminazione, anche grazie al consiglio di un collega mentre andavo a procurare dell'esca topicida: potrebbe trattarsi invece di escrementi di geco, e la cosa mi pare molto piu' plausibile dato che da diversi giorni un geco ha fatto la sua comparsa ogni tanto in ufficio o nei suoi dintorni...
Certo: e' strano che siano tutti quanti concentrati in quel punto, ma neanche troppo se si pensa che e' un luogo caldo ed "accogliente"... se dovessi trovarlo non so se buttarlo fuori, dato che mi fa compagnia e tiene lontani gli insetti...