domenica 31 agosto 2008

Vacanze 2008 - Da mercoledi' a domenica di fine agosto

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Mercoledi' 27 agosto
Sette e dieci del mattino. Parcheggio del Bar Groff. Ho appena spento la macchina e sto portando il dito indice della mia mano destra verso l'interruttore dell'auricolare Bluetooth, quando all'improvviso il cellulare s'illumina e si mette a suonare mostrandomi un numero di telefono pressoche' sconosciuto. In particolare il prefisso per cui comincia quel numero [+390575... (Arezzo, ndG)] mi lascia pensare un po': non mi ricordo di conoscere qualcuno che abbia la necessita' di chiamarmi alle sette di mattina.
Faccio completare all'indice destro il percorso, ma anziche' tenere premuto il pulsante per spegnere l'auricolare, mi limito ad un breve tocco. Un tono gentile mi annuncia l'apertura della comunicazione.

Io: "Ehm... pronto?"
SM: "Oila'! Bischero d'un Grizzly! Sempre mattiniero, eh? 'HHome tu stai?"

Resto surgelato per almeno 30 secondi dal quell'improvviso vociare di saluto [Si, mi ha chiamato Grizzly, ndG] in toscano, mentre una serie di sinapsi neurali sembrano riprendere la strada di casa e lo strumento find() del mio cervello sembra avermi fornito un risultato... ma prima che possa proferire alcun fiato, e' l'interlocutore che continua, in toscanaccio della miglior sorte:

SM: "'Ummi dire 'HHhe 'un m'hai ri'HHonosciuto, leh? Sarei capasce di riprendermi indietro l'orso, oh!"

Segue un mio urlo beduino, che ha fatto tremare i vetri di mezza Trento e sono sicuro che ha fatto si' che l'interlocutore mi potesse sentire in stereofonia: un'orecchio col telefono ed uno perche' l'ululato deve essere arrivato fino ad Arezzo. ((-:

Io: "STEFANOOOOOOOOOOOOOOO! A BRUTTO MAIALONE MAREMMANO!!!!!!!!!!!!! COME STAI, DANNAZIONE?"

Spiegone: Stefano e' un vecchissimo amico conosciuto tramite amici della mia ex. Sposato con una siracusana, e' stato in Sicilia spesso in ferie negli ultimi anni, ma ci siamo persi di vista da almeno un paio d'anni, sentendoci solo sporadicamente via mail; e' stato fra i primi a comprare una copia del mio libro e a farmi avere in regalo un orsetto di ringraziamento. (-:
E' ben felice di sapere che sono a Trento, perche' stanno partendo adesso per qualche giorno di ferie sul Lago di Garda, e mi chiede di andarlo a trovare uno di questi giorni. Colgo la palla al balzo e ci accordiamo per sabato, cosi' diamo una sguardata anche alla Notte di Fiaba e ne approfittiamo per una bella rimpatriata. Un'ottima occasione per raccontarci anche un po' di novita' tutti e due...
Per il resto del giorno, niente di nuovo sotto ai ponti: un pranzo veloce, ci passa a trovare mia cugina Rosanna, poi solito riposo pomeridiano (sul divano, perche' l'unico lenzuolo a due piazze disponibile e' stato lavato prima della mia uscita mattutina e ora e' steso ad asciugare) e resto della serata passato a fare solitari sul portatile. (-:
A domani.

Giovedi' 28 agosto
La giornata e' a dir poco eccezionale, e propongo a mia madre di salire sul Cermis [non ci andiamo da un paio d'anni, durante i quali anche il "secondo troncone" della funivia (il "Dos dei Laresi") e' stato completamente ammodernato, cosi' come il rifugio Paion, in cima]. Facciamo un salto al cimitero di Trento per visitare i parenti e la mia nonna materna, poi prendiamo la direzione della Val di Fiemme. Anziche' scendere a Cavalese, salgo in auto verso la stazione intermedia del Cermis, da li' prendiamo due biglietti di sola andata per la cabinovia e la seggiovia [grave errore: la seggiovia conviene farla in andata e ritorno, dato che il sentiero che porta alla funivia (che poi sarebbe la "strada di servizio" fatta dai fuoristrada del personale di zona) e' dannatamente ripida, scivolosa e scomoda].
Giunti in quota, mangiamo qualcosa. Prezzi non eccessivi ma neanche le porzioni sono un granche'... infine affrontiamo dapprima lo scosceso sentiero che porta alla stazione della funivia, poi quello piu' piacevole (ma interminabile, dato che supera gli otto chilometri di lunghezza) che invece raggiunge la stazione intermedia.
Giungiamo stanchi ma soddisfatti. Un bicchiere d'acqua, uno yoghurt ai frutti di bosco, e finalmente riprendiamo la macchina e rientriamo a casa, stanchissimi (e io coi piedi doloranti: maledetti scarponi... dovevo mettermi le scarpe basse che mi sono portato apposta, millemila volte piu' comode!) ma decisamente soddisfatti per aver macinato non meno di una decina di chilometri a piedi (sebbene il sentiero della seggiovia ci abbia tagliato le gambe quasi subito).
Rientrati a casa, ci troviamo davanti ad un altro problema (come se la caldaia guasta non fosse gia' sufficiente a farci tirare imprecazioni varie e condite ad ogni momento del giorno e della notte...): la colonna di scarico del cantinato si e' intasata e gli scarichi faticano non poco a scorrere... Domani sera verra' un idraulico a darci un'occhiata (anche per evitare quanto possibile l'esborso non indifferente per la ditta di spurgo...).
In serata, dopo cena, cerco di seguire un po' Superquark, poi pero' cambio canale tanto per guardare un po "Pimp my ride" su MTV, prima di trascinarmi a letto ormai distrutto.

Venerdi' 29 agosto
(Intermezzo: notte del 28 agosto)
Mi stesi sul letto, accanto a Uby e Simon, presi il libro del Principe Mezzosangue e andai all'attacco del capitolo proprio intitolato "La Caverna". Leggevo con voce sommessa mentre Uby rimaneva silenzioso ad ascoltare. Simon lentamente e delicatamente si avvicino', aggrappandosi al mio braccio sinistro.
Il bacile era pieno di un liquido verde smeraldo che emetteva una luce fluorescente...
Simon mi strinse debolmente il braccio, ed avevo avuto l'impressione che Uby avesse sospirato: non conosce il libro, ma temo che Simon invece gli abbia accennato qualcosa...
"Ma come raggiungerlo? Questa pozione non puo' essere penetrata da una mano, Svanita, separata, raccolta e risucchiata, e non puo' nemmeno essere Trasfigurata, Incantata o comunque indotta a mutare la sua natura".
Quasi come sovrappensiero, alzò di nuovo la bacchetta, la fece roteare una volta a mezz'aria e poi afferro' il calice di cristallo che aveva creato dal nulla. "Posso solo concludere che questa pozione debba essere bevuta".
Simon mi strinse il braccio chiudendomelo in una morsa e fece un singulto, mormorando un quasi impercettibile "no", Uby si avvicino'; mentre avanzavo nella lettura delle atroci sofferenze del mago, sentivo il braccio sinistro appena inumidito dalle lacrime di Simon, mentre Uby singhiozzava molto sommessamente. Andai avanti nel racconto, anche se stanco, perche' se non avessi concluso almeno quella sofferenza, non sarebbe riuscito a dormire nessuno di noi tre.
Sulle ultime scene inquietanti alla torre del castello (eh, si, lo ammetto... sono terrorizzato dall'idea di che cosa succedera' nei cinema durante la proiezione, l'unica consolazione e' che probabilmente il 99% degli spettatori in sala uscira' con gli occhi gonfi) non feci piu' caso a Simon e Uby, ormai entrambi in lacrime, dato che stavo combattendo con le mie, di lacrime, che lentamente mi solcavano le guance.
"Avada Kedavra"...
Mi fermai. Infilai il segnalibro e pogiai il libro sul comodino senza una parola. Poi spensi la luce e abbracciai Simon e Uby. Passammo un buon quarto d'ora a piangere, consolarci e tranquillizzarci a vicenda, poi finalmente prendemmo sonno, comunque soddisfatti non solo di aver superato quella parte, ma anche rinfrancati perche' per Harry Potter si apre una nuova strada.
In effetti ci eravamo addormentati non piu' tardi delle 22:40, per cui alle sei meno un quarto mi sono ritrovato ben sveglio ed intento a rigirarmi sul letto rivoltando da una parte e dall'altra un Simon mezzo addormentato.

Sono uscito per andare a fare colazione intorno alle sette, poi sono sceso da uno sfasciacarrozze di Trento per vedere se riesco a procurare un'aletta parasole per la 106 di mia madre, dato che quella del lato guidatore ha il braccetto spezzato e bisogna ingegnarsi in ogni modo per cercare di tenerla su (o giu'...) quando serve. Ma il tizio e' un tantinello pessimista e mi consiglia di provare a tornare nel pomeriggio, ma con maggiori possibilita' per lunedi' direttamente [gosh! S-: io riparto martedi' (speriamo bene per oggi pomeriggio)].
Nel pomeriggio si fa vedere mio cugino Eric e ci organizziamo per una mangiata di tortello di patate in un locale caratteristico della Val di Non, per domenica: dovrebbero venire quasi tutti (abbiamo prenotato per dodici persone!); ancora discussioni sulla caldaia guasta (finalmente domani alle 14 dovrebbe venire qualcuno a sostituire il bruciatore) e la serata si conclude senza arte ne' parte, cercando di guardare qualcosa di valido in televisione. Mi addormento sul divano poco prima delle 23 mentre guardavo un telefilm su Italia1, per cui decido di andare semplicemente a letto.

Sabato 30 agosto - Serata della Notte di Fiaba
Simon: "Dai, che oggi e' il gran giorno"
Io: "YAAAAWWWWWNNNNNNNNNNNNN! GOSH! Si, lo so... sto cercando di prepararmi psicologicamente: dato che vengo qui in ferie, andare apposta a Riva del Garda in occasione della serata dei fuochi, dove ci sara' un putiferio di gente, non e' che mi faccia sentire proprio a mio agio, devo dire. Non amo molto la confusione. Comunque mi ha 'invitato' Stefano (uhm, Sabbath quest'anno non e' venuto, in compenso) e non mi pare il caso di tirargli un bidone, per cui..."
Simon: "Poi non ti rompo piu' le scatole per il resto della vacanza..."
Io: "Il resto della vacanza? Ma se martedi' abbiamo il treno per tornare a Siracusa?!?"
Simon: "Ehm... beh... svegliati, va', che e' tardi..."

Grumble grumble grumble... le sei e mezza? No, aspetta... LE CINQUE E MEZZA???? SIMOOOOOOOOOOOONNNNNNNNNNNN!!!! MA CHE CA%%O TI E' PRESO A SVEGLIARMI A QUEST'ORAAAAAAAAAAAAAAAA??????!?!??!?!??!

Ma niente da fare, nonostante mi rigiri a destra e sinistra, non mi riaddormento piu' [uffa (come dite? No, non ho affatto picchiato selvaggiamente Simon e/o Uby: li ho coccolati entrambi. (((-: Lo sapete che sono un bambinone, e ad ogni modo non sopporto la violenza contro gli animali, anche se sono di peluche!)], per cui alle sei meno dieci mi alzo e affronto il lavaggio e la partenza per il caffe' a Trento.
La barista del Groff (molto simpatica, credo sia rumena o polacca, ed e' li' da almeno tre anni) attacca cinque minuti di bottone con me. Le dico di essere un siciliano in ferie e si dice stupita dal fatto che si solito e' il contrario (sono i trentini che vanno al mare), ma dato che per ora ho la possibilita' di fare vacanze miste mare/montagna non mi lamento troppo.
Leggo l'Adige senza troppo interesse e poi affronto la stada di casa. Con mia madre e mio zio partiamo quindi alla volta della Val dei Mocheni per raggiungere un posto che in qualche modo si ricordava mio zio, ma alla fine dato che la stessa risulta solo disseminata di paesini microscopici, ci dirigiamo in direzione dell'Altopiano di Pine', dove ci fermiamo al parco con laghetto di Brusago [Nota: pochi giorni prima della mia partenza, un bambino che nuotava nelle acque di quel laghetto (che sono stagnanti, fangose e decisamente poco invitanti, meno di una gebbia media, per definizione) e' morto annegato...].
Ritorniamo a casa in tempo per pranzo. Alle 14 si presentano puntuali sia i tecnici della caldaia che quello che dovrebbe occuparsi dello scarico. I due tecnici si occupano di smantellare la il gruppo bruciatore della caldaia e sostituirlo con quello di ricambio arrivato fresco, e ne approfittano per fare la pulizia & manutenzione biennale della caldaia; nel frattempo col tubista scopriamo che il "Pozzo Firenze" e' bellamente tappato e pure in pressione, a causa di un blocco evidentemente sul sifone di uscita. Con una molla manuale riesce a liberare il passaggio, ma ci consiglia comunque di chiamare una ditta di spurgo piu' attrezzata per fare la pulizia completa del tubo; nel frattempo i caldaisti concludono e la caldaia ritorna a funzionare piu' bella che pria, con una efficace produzione di acqua calda a 77 gradi di media [YUHUU!! Finalmente posso smettere di lavarmi come un gatto e farmi una doccia iper-seria!! (((-: ].
Sono le 15:15 quando vanno via tutti. Io nel tardo pomeriggio dovrei scendere in citta' a fare un po' di spese, ma per il momento ho bisogno di stendermi per almeno un'oretta {sempre se Simon mi lascia dormire in pace [tanto lo fa: saprei come minacciarlo, ma non mi azzardo a farlo per non dormire in un mare di lacrime... (si, sue, ma anche mie perche' mi dispiace vederlo piangere)]}.
Infatti quando entro in camera da letto, mentre mi metto il pigiama, Simon si limita a stare fermo, mogio & silezioso vicino al cuscino. Mi dilungo sotto il piumone (arf, arf... per ora non voglio pensare che cosa mi aspetta a Siracusa) e lo abbraccio, senza dire una parola: crollo quasi subito (eh...) e ci svegliamo poco prima delle cinque: io fresco e riposato, lui sempre mogio e silenzioso.
Scendo in citta', dove dopo un paio di giri riesco a procurare una ricarica per il cellulare di mia madre, una rivista a mio zio e una custodia da cintura per il Nokia E61 per me. Poi mi porto al bancone del bar del Bren Center per un caffe' ristretto, e faccio un colpo di cellulare a Stefano per organizzarsi per stasera. L'idea al principio era che avvicinassi ed uscissimo per una pizza, ma data la confusione e l'impossibilita' di trovare un posto salvo aver prenotato con un mese di anticipo, ci rimandiamo a subito dopo cena, dopo le 21.
Ritorno a casa verso le sei e mezza. E' arrivata mia cugina Carole e mi fermo in giardino con mia madre e mio zio a parlare per un po', poi scendo a casa e ceno con mia madre.
Infine entro in camera da letto, dando il senso di una persona stanca, trascinandomi indietro lo zainetto; Simon mi guarda preoccupato.

Io: "Dai, che ci facciamo una bella passeggiata fino a Riva del Garda."
Simon: "Oh, mio Dio: non ci credo."
Io: "Preferisci restare a casa ad aspettarmi?"
Simon: "GROARRRRRR!"
Io: "Scherzavo, scherzavo... andiamo!"

Prendo Simon, il pile (potrebbe fare frescolino) e il k-way (hai visto mai che le nuvole in cielo promettano poche cose buone?), poi dopo un istante di indecisione, mollo il k-way e punto sulla piu' utile cerata. Salgo in macchina e affronto la strada verso Riva del Garda intorno alle 20:40. Non c'e' molto traffico durante il tragitto (meno di quanto mi aspettassi, comunque) e giungo praticamente alle porte di Riva del Garda intorno alle 21.
Ma a questo punto mi trovo infilato in un lungo serpentone di macchine e comincio a chiedermi seriamente se riusciro' a trovare un buco per parcheggiare senza dover tornare a Trento e farmela a piedi, ma nel frattempo ho la buona idea di fare il numero telefonico di Stefano.

Io: "Pronto? Oi, Stefano: sono Grizzly. Io sto per entrare a Riva del Garda, voi dove vi trovo?"
SM: "Ehm... oh beh effettivamente l'e' 'HHhe siamo ancora in albergo..."
Io: "Vabe', vi raggiungo, dai. Qual'e' l'albergo?"
SM: "Dunque, l'hotel XXX, e' facile: 'HHuasi alla fine del lungolago di Torbole..."

Tre secondi sono sufficienti a far passare sulla mia faccia una quindicina di espressioni diverse, che spaziano dallo sconcerto alla sorpresa, passando per la rabbia cieca e la furia omicida...

Io: "A TORBOLE???? IO SONO INCASTONATO IN UN AMMASSO DI LAMIERE A CENTO METRI DA RIVA DEL GARDA E TU MI DICI SOLO ORA CHE ALLOGGI A TORBOLE???? MA TI VENISSE QUALCOSA D'INCURABILE, CA%%O!!!!!!!!!!!"
SM: "Ehm... si... ikke' tu sc'hai rasgione, l'e' vero... dovevo dirtelo prima, 'a%%o... Ci riesci a raggiungere 'HHomunque?"
Io: "Almeno renditi utile e vedi se riesci a trovami un parcheggio, cavoli! (chiudo la comunicazione) Simon, la vedo dura..."
Simon: "Groan..."
Io: "Abbi fede. Ormai siamo qui: non ce ne andremo..."

Con molta difficolta' riesco a raggiungere una rotonda e faccio inversione di marcia. Ritorno verso Arco, poi giro in direzione della Gardesana Orientale seguendo le indicazioni che portano a Torbole e Malcesine.
Venti minuti ci ho messo per fare Cadine-Riva del Garda (33km), e quasi altrettanti per fare Riva del Garda-Torbole (7km...), ma con immensa fortuna [uhm... ci avra' messo lo zampino Simon? Mi sa che non e' solo un ottimo strumento contro gli incubi! (-: ] in prossimita' del lungolago trovo un buco fra i parcheggi a strisce blu (si, ma "blu" fino alle 21, tie': ora sono gratis fino a lunedi' mattina alle 9), e raggiungo Stefano e consorte in albergo. Visto che si e' fatto un po' tardino e c'e' troppa confusione per scendere a Riva, ci prendiamo qualcosa da bere al bar dell'albergo (punto ad una semplice aranciata, dato che qui hanno cominciato a fare controlli di ogni genere ai guidatori...), poi cominciamo una lunga disquisizione sui tempi andati e le ultime novita'.
Quando si avvicinano le 22, ci portiamo assieme alla folla verso il lungolago, passando prima per la mia macchina, ove arraffo lo zaino.

SM: "O che ti sei portato?"
Io: "Un maglione, se fa arietta. E un orsetto, dato che voleva venire a guardare i fuochi anche lui, ovviamente!"
SM: "Sei un mito! (ride) 'un ti di'HHo piu' nulla..."

Seguendo parte della popolazione che si sta ammassando, troviamo per tempo uno spazio accettabile sul lungolago, dove continuiamo le nostre dissertazioni per una decina di minuti, finche' alle 22 in punto tre grossi fuochi spargono una spettrale luce verde sulle case, il lago ed il cielo rivani [cielo nuvoloso (intorno a noi c'e' chi lamenta questo fatto, ma l'esperienza dei giri pirotecnici a Cisternazza mi ha insegnato ad apprezzare invece proprio una nuvolosita' compatta, che sparge i riflessi luminosi dei fuochi in maniera ben piu' inquietante...)].
Con un paio di movimenti mi riesce inoltre a far si' che Simon segua i fuochi dallo zaino, e non devo stare in piedi con un orsetto in braccio [cosa che farei comunque, ma evito... (-: visto che non tutti mi guarderebbero con lo stesso occhio]. Ci limitiamo a seguire i ben quarantacinque minuti [stando ai giornali stanno bruciando ben 1300kg (non si capisce se di polvere o di artifici)] di spettacolo pirotecnico mantenendo piu' lento il tema della discussione. Uno spettacolo maestoso, non c'e' che dire: raramente ho assistito a fuochi artificiali sull'acqua.
Mentre il lungolago (come tutta la vallata, d'altronde) viene scosso dall'eco dei colpi finali [e le nostre orecchie deliziate dal coro di antifurti di auto che ci ha fatto compagnia praticamente per tutto il tempo... (no: sono il primo a dire "chissenefrega", anzi spero che pure la mia peugeot si sia unita al coro, guardate!)] riprendiamo la direzione dell'albergo, e prendiamo posto sulla terrazzina esterna per fumare un paio di sigarette e continuare le nostre dissertazioni, poi verso le 23:30 ci congediamo, stanchi ma soddisfatti, rimandandoci ad un eventuale incontro l'anno prossimo.
Ritorno alla macchina e mi reimmetto del traffico infernale che, almeno fino al bivio verso l'autostrada, mi fa penare. Poi mentre prendo la direzione di Trento finalmente la strada si sgombra e giungo nuovamente a casa poco prima di mezzanotte. Il tempo di tirare giu' gli ultimi appunti per il blog, e ora mi resta solo da andare a dormire. Uhm... chissa' che cosa mi dira' stavolta Simon... ((((-: Buonanotte a tutti!

Domenica 31 agosto
Mi sveglio verso le sei e venti. Simon e Uby sembrano essere ancora addormentati, ma Simon lo sveglio arruffandogli la testa. Mi guarda e sorride, soddisfatto... poi cui esco lentamente e comincio a lavarmi (ohhhh! Finalmente con l'acqua calda senza dover invocare varie divinita ostrogote mentre cerco di accendere la caldaia!) e poi ritorno in camera per vestirmi. Un'uscita per la solita colazione e mi rendo conto che il cielo e' dannatamente nuvoloso... sembra che la nuvolosita' sparsa che si e' raccolta ieri sera, stamani abbia raggiunto il suo apice.
Dopo colazione scorro rapidamente il giornale. Scopro con orrore (ma anche un sospiro di sollievo) che il serpentone di automobili che cercava di entrare ieri sera a Riva del Garda faceva parte di quelle cinquantamila persone [e uno! (-: e un orsacchiotto di peluche, inoltre! (((-: ] che hanno seguito gli oltre 40 minuti di fuochi sul lago... Fiuuuu! Mi sa che la prossima volta faccio la stessa cosa e mi dirigo direttamente sul lungolago di Torbole: piu' panoramico, e soprattutto piu' tranquillo. ((-: [Simooooooon... vieni anche l'anno prossimo? Ok ((-: ].
Mentre rientro a casa incontro mio zio, che mi chiede come dovremmo gestire il programma della giornata.
Infatti l'idea e' di pranzare nell'agritur di Sporminore dove siamo stati l'anno scorso proprio il mio ultimo giorno di ferie (fra le loro specialita', un tortello di patate eccezionale!). Io ho prenotato per le 12:30, ma l'idea era anche quella di vedersi tutti quanti al parco di Coredo a partire dalle 9:30-10, tuttavia la giornata non promette di essere sufficientemente valida per restare un paio d'ore al parco... si vedra'.
Mentre, in compagnia di mio zio, prendiamo la strada verso la Val di Non, decidiamo per puntare ad una localita' non lontana dal piccolo comune di Fondo, ma quando siamo ormai prossimi restiamo imbottigliati in una fila di macchine bloccata dai vigili del fuoco perche' e' in corso il trofeo ciclistico "Melinda". L'abbiamo incocciato anche l'anno scorso (ed e' stata un'esperienza abbastanza traumatica) per cui decidiamo immediatamente di tornare indietro, ma il risultato e' che siamo costretti a fare un giro infernale scendendo dall'altro lato della valle, per giungere direttamente presso l'agritur di Sporminore alle 12:20. Gia' le mie cugine sono in situ ad aspettarci e, nel frattempo, giunge anche Eric.
Una magnatona colossale di tortelli di patate con condimenti vari [io, mio cugino Eric e R, il fidanzato di Carole, decidiamo per prendere tre versioni diverse del tortello da dividerci (ossia con affettati misti locali, con pasta di lucanica alla griglia e con formaggi locali)]. Usciamo dal locale ben piu' che satolli (come si dice da queste parti: "tesi"), e ci dividiamo in piu' mezzi: mio zio scendera' con Eric in citta' perche' vuole seguire la partita del Milan (e mio cugino, invece, deve andare a lavorare), mentre io, mia madre, mia cugina Rosanna coi due figli e mia cugina Carole col fidanzato, ci fermiamo e facciamo una breve passeggiata al parco, discutendo del piu' e del meno.
Ritorniamo a casa verso le sei, e finalmente mi rilasso buttando giu' i soliti appunti per il blog... Per ora e' tutto. Domani ci aspettano un bel po' di spese e martedi' finalmente si parte! ((-:

martedì 26 agosto 2008

Martedi 26 agosto

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Dopo la colazione al Bar Groff, rientro a casa che ancora dormono tutti e, pertanto, mi limito a sedermi al computer e ascoltare un po' di Mike Oldfield in cuffia mentre ravano un po' un solitario. Finalmente poi riusciamo a partire in direzione di un rifugio in alta Val di Fiemme. Il posto si chiama Val Venegia, e si trova sulla strada del Passo Valles, poco dopo Paneveggio ed il bivio per il Passo Rolle. Io ricordavo molto bene una cosa che ci e' successa l'anno scorso, mia madre no, per cui non si fa convinta finche' non giungamo sul posto: per parcheggiare si chiede di pagare ben 5 euro, piu' il costo del rifugio per mangiare (dove ricordo ancora piu' bene che i prezzi non sono esattamente piacevoli).
Comunque, durante il tragitto verso la Val di Fiemme decidiamo di passare da Daiano, per passare a trovare due vecchi amici, che fortunatamente riusciamo a trovare in casa. Restiamo in piacevole conversazione per circa un'oretta, poi partiamo in direzione di Predazzo perche' rischiamo di restare "a bocca asciutta" visto che e' mezzogiorno e siamo ancora ben lontani.

Giungiamo sul bivio per le malghe Venegia e Venegiota, appunto in quella localita' pomposamente denominata "Val Venegia", e come ricordavo il parcheggio ed il rifugio negli ultimi anni sono divenuti sistema di latrocinio autorizzato nei confronti dei gitanti. Mia madre e' dubbiosa, perche' e' gia' l'una meno un quarto, ma dopo una breve consulta, decidiamo di rinunciare alla Malga Venegiota e di andare oltre in direzione del passo Valles.
Incrociamo sulla strada una malga, che ormai e' l'una inoltrata, per cui ci fermiamo. Il posto pare alla buona, un po' troppo alla buona, se rendo l'idea. Non c'e' un menu' apposto per avere un'idea dei prezzi, c'e' una confusione infernale, dalla cucina vengono fuori piatti di polenta "sintetica" scaldata in padella, dalla sala interna un odore di sudore e capre non indifferente. Mia madre chiede per un paio di volte a diverse ragazze del locale un menu, e finalmente riesce ad ottenerne uno, ma io la invito a desistere e andare piu' avanti.
Lei non e' molto convinta, e mi fa notare che l'orario e' gia' ben inoltrato, ma io sono categorico: "Proviamo ad andare avanti, in ogni caso abbiamo diverse possibilita' di ripiego in Val di Fiemme senza dover fare troppa strada, e sono locali dove abbiamo gia' mangiato diverse volte: sappiamo che si mangia bene e che non ci pelano."
Infatti secondo me non ha senso fermarsi in un locale in cui sai che mangerai male e pagherai un sacco di soldi. Continuo lungo la provinciale, fino a quando arriviamo al Passo Valles. Continuando finiamo in provincia di Belluno, per cui laonde non perdere le specialita' tipiche trentine, ci fermiamo. Sul passo c'e' un rifiugio molto piu' bello e funzionale di quella malga sulla strada. Il menu' porta prezzi decisamente piu' piacevoli di quelli che abbiamo visto in malga, ed entrando veniamo investiti da un buon odore di cibo (intravedo passare piatti di polenta fresca & fumante che vengono portati ai vari tavoli) e nonostante la confusione imperante e il non aver prenotato, il personale si mostra cortese fino all'incredibile. Ci accomodiamo su un tavolo laterale quasi fuori in terrazza, e veniamo serviti molto velocemente: prima un piatto di affettati misti tipici a dir poco squisito, accompagnato dal pane di segale del luogo, poi segue un'ottima polenta accompagnata da funghi buonissimi per mia madre e da una generosa dose di formaggio locale fuso per me. Concludiamo con uno yoghurt con frutti di bosco freschi da leccarsi i baffi, e dopo qualche minuto di pausa e qualche fotografia, ripartiamo ben piu' contenti in direzione di Paneveggio. In montagna, mai fermarsi alle apparenze! ((-:
A Paneveggio ci fermiamo per qualche minuto, giusto il tempo di fotografare un po' di cervi, che quest'anno almeno si fanno vedere un po' di piu', poi continuiamo il viaggio per approdare rapidamente a Lavis, dove all'EuroSpin prendiamo qualcosa per il pranzo di domani, e infine per Cadine, dove finalmente posso rilassarmi con un po' di lettura di Harry Potter e la chiusura degli appunti odierni per il blog. Stasera dovrebbe venire mio cugino a finire un paio di cosucce e a lasciare la sua macchina a mio zio: gli ho detto che lo avrei accompagnato a Borgo Valsugana, e cosi' abbiamo finito per organizzare una cena li' da lui.
Dopo un pasto veloce e non eccessivo, ci mettiamo di fuori per parlare qualche minuto mentre fumo un paio di sigarette, poi dato che siamo entrambi cotti, verso le 22 mi rimetto in strada per tornare a Cadine.
A letto continuo per un po' la lettura del Principe Mezzosangue, con Simon che e' indeciso fra il non guardarmi nemmeno e il restarmi appiccicato al braccio, dato che si avvicina il capitolo della Caverna, con i successivi ed i fattacci legati a cio'...

lunedì 25 agosto 2008

Lunedi 25 agosto - Lite con la caldaia

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Mi sveglio, mi alzo, vado in bagno, apro l'acqua calda. Dopo qualche istante che il rubinetto e' aperto, infilo le piene mani sotto il getto di acqua. Le sinapsi lentamente mi si connettono e mi rendo conto appena in tempo che sto per gavettonarmi la faccia con una litrata di acqua gelata.
Esprimo una considerazione non piacevole in antico dialetto hittita, poi esco di casa e mi dirigo nel locale caldaia: sono con i pantaloni del pigiama e a torso nudo; sono le sei e un quarto del mattino, fuori il sole si sta alzando, in compenso la temperatura esterna non e' dissimile a quella dell'acqua con cui volevo fare delle abluzioni mattutine.
La porta della caldaia si e' pure inceppata e, dopo aver cantato la canzone della forza del pianeta Gorniseo in antica lingua xeoranh (comprendente l'invocazione non proprio cortese a otto diverse divinita' affinche' scendano dall'alto dei cieli per darmi una mano), con un colpo secco in avanti riesco a spalancare la porta, rompendo il cielo di Cadine delle sei di mattina con un rumore infernale seguito da un urlo di guerra liberatorio.
La luce del led di errore e' accesa, e il display di nuovo dice "RELE BRUCIATOR - Err", per cui provo la procedura spiegatami da mio cugino di resettare la caldaia chiudendo con la mano la presa d'aria della ventola. Il primo tentativo fallisce e la caldaia torna in errore.
La spengo, recito un'antica maledizione fenicia in direzione della caldaia, poi la riaccendo. L'avviamento automatico fallisce, premo il pulsante di reset mettendo la mano sull'aspirazione della ventola. Ritorna in "AUTOMATICO", tolgo la mano e mi sposto. Un rumore di vampa e uno sbuffo di fumo dall'aspirazione annunciano che l'avviamento e' riuscito.
Ritorno in casa, e finalmente riesco a lavarmi con una parvenza di acqua tiepida.
Piu' tardi con mia madre scendiamo in citta' e prenoto il treno per il ritorno. Come ultima novita', Trenitalia ha cambiato nuovamente la procedura per il biglietto del carro auto, e fatichiamo non poco per capire se la 106 rientra nella misura fra 3 metri e 3.80, fra 3.80 e 4.40 o superiore. Finalmente dopo ben tre quarti d'ora usciamo con il biglietto pronto in mano. Una veloce fuga in un supermercato di zona a prendere dello zucchero e della pectina (mia madre ha procurato circa 6kg di prugne e vuole fare un bel po' di marmellata) e poi facciamo un salto sul luogo di lavoro di mia cugina Carole: fa la gastronoma presso la cucina di un albergo che da direttamente su Piazza Duomo.
Infne rientriamo a casa per pranzare. Domani andremo in montagna e allora siamo rimasti con entrambi i cugini per vederci dopodomani a pranzo, su a Cadine. E per oggi, a parte diverse ripetizioni del rituale "tentativo di avviamento della caldaia", niente di particolare.

domenica 24 agosto 2008

Vacanze 2008 - Litigi con gli orsetti e altro

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Giovedi' 21 agosto
Simon: "Guarda che mancano dieci giorni, se mi fai saltare i fuochi anche quest'anno, ti sbrano..."
Io: "Ehm... si, lo so... mi sbrano da solo io stesso, guarda... non ti preoccupare che mi organizzo..."
Simon: "Ci conto, eh?"
Io: "Ma si, ma si... tranquillo Simon che in 10 giorni di ferie una scappata a Riva per la Notte di Fiaba ci sta..."
Simon: "Ok, ma ora alzati che e' tardi..."
[Io lo adoro, Simon (-: Si, ok: adoro tutti i miei orsetti, ma con alcuni c'e' un'amicizia un po' speciale (((-: ]

Gosh: sono le sei e mezza, e ora mi sveglia pure Simon... ma c'ha ragione a rompermi le scatole gia' adesso, dopo che per tre anni di fila ci siamo persi la sera dei fuochi della notte rivana. Ma transeat: oggi finalmente passa mio cugino Eric per restare mezza giornata, e abbiamo la possibilita' di fare un po' di cose e mangiare tutti assieme.
Scendo in citta' per la solita colazione con giornale. Succede un fenomeno interessante: l'altro-ieri ho preso caffe', cornetto e "L'Adige": un euro e ottanta. Ieri di nuovo caffe', cornetto e "L'Adige": un euro e novanta. Ho storto il naso e sono tornato a casa, ma stamattina con il giornale in mano gli faccio "Caffe', cornetto e Adige" porgendogli cinque euro in mano. Mi da *un euro e ottanta* di resto e uno scontrino di ben *TRE EURO E VENTI*. Resto surgelato con il resto in mano e dico alla gentilissima cassiera:

Io: "Scusa, solo per curiosita': ogni giorno prendo caffe', cornetto e giornale. L'altroieri un euro e ottanta, ieri uno e novanta, oggi tre e venti?!".

Si arrampica sugli specchi...
Lei: "Ma no, scusa, questo non e' il tuo scontrino, ehm... E poi se prendi il caffe' al tavolo ci sono dieci centesimi di differenza..."
Io: "Ah, guarda, forse non e' il mio scontrino, ma allora uno e ottanta non e' manco il mio resto. E comunque caffe' e cornetto li prendo al banco. Tutti i giorni come sempre..."
Lei: "Ah, si, no, dunque... aspetta... ah no hai ragione ti ho conteggiato un caffe' e un cappuccino... scusa, scusa, e' due e ottanta, hai ragione tu..."

Sara', ma il caffe' costa ottanta centesimi (gosh!) e il cappuccino un euro... Ogni giorno c'e' una cassiera diversa, a rotazione, ma secondo me questa m'ha fatto la cresta apposta.
Una breve scorsa al giornale: si parla di olimpiadi, rapine e furti della zona e un incidente avvenuto qualche giorno fa in cui un tizio col fuoristrada ha investito mamma orsa e un cucciolo di orso bruno, e le forestali sono ancora li' che cercano il cucciolo ferito mentre orde di veterinari ed animalisti attaccano (giustamente) le orde di curiosi che hanno avuto la geniale idea di fotografare, filmare e/o accarezzare il cucciolo ferito & impaurito. Mai, dico: mai! Sottolineo: *MAI* (e mi unisco alle voci dei veterinari) fare una cosa del genere: La madre potrebbe pensare che il cucciolo e' in pericolo e attaccare l'orda di turisti che hanno scambiato il cucciolo per un peluche (compratevi un bel Winny-the-Poo se avete voglia di accarezzare un orso, anziche' rompere le scatole e impaurire un cucciolo selvatico VERO), oppure peggio ancora potrebbe abbandonare il cucciolo a se stesso, impaurita anch'ella!
Torno in citta', in tempo per incrociare mia madre e mio zio che finiscono anche loro di fare colazione, poi usciamo per andare prima a Sopramonte a prendere un po' di tagli di speck e mortadella per fare i canederli, quindi in citta' per cercare al mercato una felpa di pile per me, ed un regalo che mia madre deve fare ad una sua amica.
Infine rientriamo a casa, dove nel frattempo e' arrivato mio cugino che sta raccogliendo un po' delle sue vecchie fesserie per trasferirle nella nuova casa di Borgo Valsugana o piu' semplicemente al piu' vicino cassonetto dei rifiuti (nel frattempo recuperiamo un paio di fesserie anche io e mia madre, fra cui io ci pesco un bel cappello panamense bianco con fascia nera). Giunge anche un'amica di mia madre e apparecchiamo la tavola in giardino per un pranzo composto da canederli con il brodo o il sugo di carne, taglio di formaggi e salumi locali e un ottima macedonia accompagnata infine da un goccetto di limoncello (tecnicamente "cedrello" dato che e' fatto coi cedri) fatto in casa da mia madre e che ho portato da Siracusa.
Segue infine un sacro riposo pomeridiano e infine cinque minuti davanti alla tv per vedere quattro fesserie e il riassunto degli ultimi giorni di olimpiadi, prima di sedermi al computer per andare avanti con il racconto del blog e qualche altra cosuccia. Piu' tardi cena, poi a nanna rileggendo l'appena scroccato "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" a mio cugino Eric (credo sia di sua figlia F), prima del giro di coccole & rassicurazioni per sabato prossimo a Simon... Buona notte a tutti e a domani! ((-:

Venerdi' 22 agosto
Io: "Adesso smettetela di piangere. Cavoli! Che Simon non amasse questo capitolo di Harry Potter per la morte di quel mago, d'accordo. Ma che ora ti ci metti pure tu, Uby... e dai... non ci pensate, che tanto ormai sapete pure che Harry diventa Auror, che volete di piu'... lo so... manchera' pure a me, ma suvvia..."
Simon: "Sniff, tu lo sapevi che mi succedeva, non potevi scegliere un altro libro?"
Uby: "Ma come, ma povero XXX [eh, no: ve l'ho detto che non vi rovino la "sorpresa" ndG], ngueeeee!"
Simon: "Dai Uby..."
Io: "Oh my God: Eric questo libro c'aveva a portata di mano, e tanto ormai fino al quinto volume ci siamo sorbiti (vabe', io e Simon) anche i film, pure in inglese sottotitolato in inglese, per cui era ovvio che attaccassi con il sesto o con il settimo volume... Essu', dai..."

Maledizione che risveglio! Ma si puo' passare una notte di combattimenti pure con due orsetti appassionati di Harry Potter come me? Oh uffa! L'anno prossimo mi porto Lucky, che e' un po' meno sentimentale [seee, cosi' se viene giu' un temporale durante la notte mi passo le ore a cercare di stanarlo da sotto al letto (-: (uhm, chissa' se lui verrebbe alla Notte di Fiaba?)], oppure Philippe... Mah, vedremo.
Sono le sette: il tempo di una veloce lavata (senza acqua calda, GRRRRRR) e poi via verso il bar Groff, dove stamattina oltre al solito caffe' & cornetto mi aspetta anche un pacchetto di sigarette, dato che ieri le ho finite.
Su "L'Adige" campeggia a piena pagina il titolone di un operaio che e' morto schiacciato dal rimorchio del suo camion a Villazzano: e' il periodo degli scoop sulle "morti bianche" e allora tutti a buttare giu' titoloni, fino a quando non sara' il momento di qualche altra notizia che faccia passare questo terrificante stillicidio in secondo piano, e avanti di questo passo. Come posso dire: in un paese civile non esiste che si muoia di lavoro, ma le mie sono solo - a quanto pare - parole al vento...
Ritorno a casa e decidiamo, dato che stasera saremo a cena da mia cugina Rosanna, di andare a fare una veloce passeggiata in Val di Non, per cui raggiungamo Coredo per una veloce passeggiata fino ai laghetti, poi rientriamo a casa per un pranzo veloce ed un riposino, dato che mia cugina ci aspetta tutti intorno alle 18, per la veloce visione delle foto della loro ultima vacanza, seguita dalla cena preparata dalle sue ottime manine. (-:
Mi sveglio intorno alle 16:30. Mangio uno yoghurt e poi affronto il portatile ascoltando Mike Oldfield mentre sfido l'eccezionale AisleRiot a qualcuno dei millemila solitari che mette a disposizione (uff, ogni tanto ci vuole anche un po' di riposo, no?), prima di buttare giu' questi soliti quattro appunti per il blog.
In serata abbiamo parlato un po', visto le foto di questo ultimo viaggio in giro per l'Italia di Rosanna con il marito e i figli, assistito ad un breve saggio dei figli (uno suona il clarinetto, l'altro il sassofono), poi la serata si e' conclusa intorno alle 22:30, quando peraltro cascava una pioggerellina fitta e particolarmente rompiscatole. A domani!

Sabato 23 agosto
Io: "Comunque se c'e' il diluvio universale, vediamo. Andare a vedere i fuochi della Notte di Fiaba deve essere un piacere, non un tour-de-force! Non voglio fare come qualche anno fa, che Rosanna coi figli sono tornati fradici e col rischio di beccarsi un malanno, specie a pochi giorni dal ritorno a Siracusa."
Simon: "Uhm... uhmmmmmmmm... lo so, ed hai ragione, pero' mi dispiacera' moltissimo..."
Io: "Ah, perche' secondo te invece io sono gongolante? Dai che se piove ce ne saranno di occasioni, anche a Siracusa (-:"
Simon: "Seee, seee... va bene, mi voglio fidare... Ma ora sveglia che e' tardi..."
Io: "Tardi? GOSH! Sono quasi le sette! E' *TARDISSIMO*!!!"

Mi alzo, arruffo la testolina di Simon e vado a lavarmi, intravedendo dalla finestra del bagno che il cielo non promette niente di buono.
Mentre sto scendendo a Trento, la radio butta fuori le ultime notizie sul traffico autostradale, ed e' in questo frangente che agrotto le sopracciglia mentre il giornalista conclude ricordando l'attivazione del sistema "Tutor" per il rilevamento della velocita' media su due nuove tratte dell'Autosole: in direzione sud fra Modena Sud e il bivio con l'A14, che non brilla certo per facilita' di percorrenza, soprattutto nel periodo estivo, ma soprattutto in direzione Nord fra Modena Sud e Modena Nord. Subito dopo Modena Nord c'e' l'innesto con l'Autobrennero. Quel tratto e' praticamente sottoposto ad un carico non indifferente di auto tutto l'anno!
Ca%%o: e' come disseminare di autovelox il tratto fra Roncobilaccio e Barberino del Mugello! Ma che razza di sistemi s'inventano quelli della societa' autostrade? ((-:
Giungo infine al bar Groff, parcheggio e spengo l'auricolare Bluetooth.
Il telefono mi risponde prima con il messaggio "PBTBH08 disconnesso", poi dopo qualche istante mentre slaccio la cintura e metto l'auricolare nel vano portaoggetti che sta facendo da casa temporanea per Leonard, mi appare il criptico messaggio: "Accettare messaggio bluetooth da BAR GROFF?". Faccio si, incuriosito, e dopo pochi istanti ricevo un sms con un allegato in formato 3gp: un video pubblicitario del bar. Seguito quindi da un altro paio di messaggi contenenti sempre brevi filmati pubblicitari.
Questo mi piacque: voglio realizzare una cosa del genere in ufficio! Metto l'antennino bluetooth in una posizione favorevole (magari procuro un antennino in classe 2) e mi preparo un paio di filmati pubblicitari dell'azienda. ((-:
Colazione, poi solita scorsa a "L'Adige", e qui mi casca l'occhio sulla volonta' di affiancare ai controlli per il tasso alcolemico, una squadra medica che possa fare in situ anche il controllo anti-droga. Plaudo all'iniziativa, ma mi sento nel comtempo preso in giro: l'inaffidabilita' del controllo alcolemico basato sull'alito e' stata abbondantemente dimostrata (si risulta palesemente positivi per almeno 30-35 minuti dopo essersi sciacquati la bocca con un collirio a base alcolica, per non parlare dell'assunzione di aceto o cibi che fermentano nello stomaco quali cipolle, fagioli etc), per cui mi chiedo a quale titolo si trova modo di avere un medico al blocco stradale e non si puo' ottenere in caso di dichiarata positivita' al test dell'alito, un immediato riscontro per mezzo di test del ciclo sanguigno?
Ma come sempre, siamo in un'Italia in cui la logica non funziona, per cui che mi stupisco a fare?
Ritorno a casa e, vista la giornata discutibile, decidiamo di limitarci a scendere a Trento solo per fare un po' di spesa all'hard discount. Poi un breve salto in farmacia (giustappunto sotto la nuova casa di mia cugina Carole), uno velocissimo in un supermercato "normale" dove prendere delle aranciate in lattina e un paio di cose a mio zio. Mentre siamo li' mia madre si ricorda che dovevamo anche prendere il giornale della tv, per cui ritorniamo in volata vicino alla farmacia di prima (dato che accanto c'e' l'edicola) e incrociamo mia cugina con il compagno che stavano andando a fare un giro per centri commerciali. Ci fermiamo cinque minuti, prendiamo prima un caffe' e poi (dopo una buona mezzora di ciacolamento!) un aperitivo. Resici conto che sono le dodici e mezza passate, torniamo a Cadine in tempo per tirare dentro la spesa prima che comincino a cascare quattro gocce d'acqua.
Il tempo del pranzo, e di fuori si scatena l'inferno: prima vento e lampi sulle montagne circostanti, poi una vagonata di acqua, sbalzi di tensione che mi fanno desistere dal continuare a leggere con calma Harry Potter, infine un fortunale con secchiate di acqua, lampi, tuoni, fulmini & saette (uff, meno male che non mi sono portato su Lucky, se no sai che storie oggi pomeriggio!).
Io, Simon & Uby ci svegliamo da una nanna ricostituente che sono le cinque meno un quarto: non solo ha smesso di piovere, ma per di piu' se n'e' andato il grigio di stamattina e adesso c'e' un sole che sta, letteralmente, spaccando le pietre. Una mezzoretta di ca%%eggio al computer ascoltando un po' di Mike Oldfield, e si avvicina il momento di andare, finalmente, a trovare mia cugina Carole e visitare la sua nuova casa (che gliela hanno consegnata l'anno scorso ad ottobre, quando ormai ero a Siracusa, e che in inverno non ho potuto vedere dato che sotto natale ho ben altri impegni...).
Giungiamo poco prima delle sette, ma lei e il compagno sono incastonati in macchina nel terribile traffico del rientro, per cui ne approfittiamo per fare un salto veloce in un Brico-Center li' vicino dove mia madre vuole comprare degli stencil. Quando rientriamo finalmente posso visitare per la prima volta il piccolo ma accogliente appartamento che l'istituto case popolari le ha assegnato. Ceniamo con qualcosa di leggero, discutendo piacevolmente e io e il compagno di Carole ogni tanto usciamo in balcone per fumare una sigaretta. Il tempo peggiora lentamente, e quando andiamo via (verso mezzanotte) ha ricominciato a piovere. Giungiamo a Cadine che di nuovo promette di venire giu' un fortunale, e mi infilo sotto il piumone trovando Simon mezzo addormentato, mentre fuori il rumore di acqua che cade e di tuoni sempre piu' vicini mi lascia intendere che sara' una notte alquanto movimentata.
Luckyyyy! Io ti penso sempre, ma non aver paura! ((-:

Domenica 24 agosto
Uby: "No, ha piovuto fino a circa le tre e mezza, poi si e' calmato, ha ripreso un altro po' verso le cinque ma ha fatto una sfuriata di circa mezzora. Niente di particolare, insomma"
Io: "Si, lo so. Ma tanto dopo una nottata cosi' anche se adesso c'e' un sole che spacca le pietre, ad andare in montagna sui sentieri trovi il fango alto un metro... YAAAAWNNN!"
Uby: "Ma perche' ti svegli alle sei e dieci, sei e un quarto massimo, anche quando sei in vacanza?"
Io: "Semplicemente perche' facendolo tutto l'anno, il mio metabolismo si e' abiutato ed e' l'orario in cui mi viene naturale svegliarmi. Premesso e preso atto del fatto che anche se restassi a letto, entro le sette mi verrebbe una fame infernale, dato che e' l'ora in cui vado sempre a prendere un caffe' & cornetto. Tu, piuttosto, mi spieghi perche' sei rimasto sveglio tutta la notte? Non mi dirai che hai avuto paura del temporale? Mi hai detto di non aver paura di niente!"
[stupido: potevi dirmi di aver paura di qualcosa e beccarti in quel frangente le mie coccole da rilassamento e tranquillizzamento... io sospetto fermamente che Lucky non abbia veramente paura dei temporali. (-: ndG]
Uby: "No... ehm... sai... volevo assicurarmi che nessuno spirito maligno venisse a portarti incubi..."
Io: "Oh, piantala! Tutti i miei orsetti - e quindi tu compreso - hanno il permesso di dormire quando sto dormendo. Tanto quei citati spiriti maligni hanno una fifa boia di voi, indipendentemente dal fatto che siate svegli e vigili o dormienti..."
Uby: "Va bene, va bene... hai ragione. Da stasera faro' la nanna, contento? Ma ora alzati che e' ora di andare in citta'"

YAAAAAAWWNNNNNNNNNNNNN!!
Io non ho ancora capito se queste parentesi mattutine da dormiveglia siano solo sogni senzienti o se effettivamente siano i miei orsi a prendere vita e rompermi le scatole ogni mattina. In entrambi i casi, ci metto comunque sopra un bel "chissenefrega", perche' tanto mi diverto comunque. ((((((((((((((-:

Scendo in citta' per fare colazione e leggere il giornale. A quello che vedo l'abuso di alcol ha provocato l'ennesimo grosso incidente, sulla strada di Riva del Garda. Talvolta qualcuno, quando legge su questo Blog che considero poco affidabile il responso dell'etilometro ad alito, ritiene a torto che io sia contrario ai controlli in tal senso: niente di piu' sbagliato. Io sono per norme estremamente restrittive: non voglio dire il livello dello 0% ma fare in modo che anche un singolo bicchiere di vino durante i pasti sia motivo per un ritiro della patente. Ma soprattutto essere sicuro che la sanzione venga proprio per la quantita' di alcol effettivamente nel circolo sanguigno, e questa quantita' la si puo' determinare con sicurezza solo verificando effettivamente il circolo sanguigno. Tutto qui.
Dato che ieri ho letto sul giornale dell'inaugurazione di una malga vicino Rovereto (offrono gratuitamente polenta, crauti e porchetta), saremmo tentati dall'andare li', tuttavia dato che promette di esserci una confusione infernale, e dato che alle 14 io vorrei seguire la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi (quella di apertura l'ho vista a spezzoni...) e mio zio il Gran Premio, decidiamo invece di fare un giro veloce in Val di Non (facciamo un salto a Tavon, e poi una passeggiata fino ai laghetti di Coredo) e poi rientriamo.
Dopo pranzo mi svacco sul divano sotto la copertina di lana (brrr che arietta frizzantina qui a Trento...) in compagnia di Simon e seguiamo l'intera cerimonia. A tratti toccante, anche se in parte discutibile.
I cronisti osannano l'arte pirotecnica che fa da padrona in questa cerimonia, ma se devo essere sincero gli stralci di fuochi artificiali su Piazza Tiananmen mi sono sembrati piu' interessanti dei giochi di fuoco intorno al "Nido". Tuttavia la cerimonia in se' con una quantita' abnorme di figuranti, contorsionisti, equilibristi e artisti vari e' veramente mastodontica.
Infine verso le 16 io e Simon ci trasciniamo a letto, per un'oretta di relax, commentando brevemente alcuni tratti della cerimonia. Intorno alle 17 mi alzo e mi limito a sedermi al computer per un po' di solitari, poi in serata dato che il panorama televisivo langue, seguo Numbers per un po', ma la puntata coi terroristi smascherati piu' da un giro di formule matematiche che da un po' di sana indagine sul campo, mi lascia non poco l'amaro in bocca. Concludo la serata visionando quasi tutto il secondo tempo di "Cast Away", film di cui l'unica scena degna di nota, secondo me, e' quella in cui consegna l'ultimo pacco che ha lasciato sigillato allegando il bigliettino; infine mi trascino a letto non poco annoiato...

mercoledì 20 agosto 2008

Vacanze 2008 - Primi giorni

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Domenica 17 agosto
In vacanza non ho una sveglia che mi segue, ma per fortuna anche la mia "sveglia pasto di Snoopy" dopo il tour-de-force di ieri fa cilecca e riesco a tirarmi fuori dal letto che sono le sette e mezza passate. Mi vesto rapidamente e scendo a Trento per raggiungere il bar Groff, che quest'anno e' fornito anche di cornetti integrali con ripieno di miele (insomma, siete ancora qui? Andate subito a provarne uno, e poi capirete!), ma poi durante la giornata sono rimasto a casa, seguendo un po' le olimpiadi o lavorando un po' al computer per allineare gli appunti sul blog e altra roba del genere. Niente di troppo particolare, e adesso concludo e vado a dormire... buona notte a tutti! (-:

Lunedi' 18 agosto
Niente di nuovo sotto ai ponti: siamo stati a fare un po' di spese in citta' e di pomeriggio mi sono limitato a dormire un po' o seguire un po' di olimpiadi, senza troppo scopo. In serata, dopo cena, ho seguito con piacere "Lo squalo 2", mi chiedo se per caso di andra' avanti con i film "horror" di quel periodo, perche' la cosa si fa interessante.

Martedi' 19 agosto - La caldaia stramaledetta
Mi sveglio prestissimo (poco prima delle sei) a maggior imposizione che invece non era la sveglia pasto a non avermi seguito, ma solo la stanchezza subito dopo il viaggio... Per guadagnare tempo, ne approfitto per farmi barba & capelli {per chi non lo sapesse: mi faccio pelo & contropelo prima sulla faccia e poi sulla capoccia. Di solito cio' avviene una volta alla settimana proprio il martedi'. A Siracusa quando posso vado dal barbiere, ma altrimenti ho sempre una Wilkinson Quattro a portata di mano [ah, come il mio barbiere, rimasto agli anni '50, anche io mi faccio la barba cosi': pennello, lavandino pieno d'acqua, poi pietra (allume di rocca), dopobarba e infine crema idratante Proraso all'olio di mandorle)]}.
Scendo subito in citta', dove mi attende un buon cornetto, un caffe' ristretto discutibile (purtroppo a Trento trovare qualcuno che sappia fare un buon caffe' e' facile come ottenere la pace nel mondo) e una scorsa de "L'Adige" dopo, rientro a casa e lascio che mio zio e mia madre facciano un giro in montagna mentre io mi occupo di olimpiadi, computer portatile e, soprattutto, di trascorrere quei due-tre giorni di puro cazzeggio e ciabattamento di cui ho bisogno per entrare in atmosfera vacanziera.
Nel pomeriggio e' finalmente passato a trovarci mio cugino Eric, e finalmente ho incontrato il suo nuovo pargolo (di tre mesi) e avuto il tempo di parlare con lui di un paio di cose "tecniche". Abbiamo peraltro affrontato l'argomento caldaia, il cui bruciatore e' saltato e che ha quindi lasciato tutti senza acqua calda (da quando sono arrivato non ho potuto fare la doccia e mi sono dovuto limitare a lavarmi a strati tipo gatto... e non vi azzardate a dire che si puo' fare una doccia fredda: qui l'acqua "fredda" esce a circa sei gradi!): Eric riesce a rintracciare il tecnico che sarebbe dovuto passare ieri, scopre che la ditta che fornisce ricambi per la caldaia e' chiusa per ferie fino almeno a lunedi' prossimo, ma ottiene che il tecnico verra' comunque entro la serata a dargli una mezza regolata tanto per ottenere almeno l'acqua calda per qualche giorno. In serata, infatti, abbiamo una pallida possibilita' con la caldaia avviata che ci offre acqua a circa 37 gradi. Non e' un granche', ma una doccia ci esce senza troppi problemi.
Eric va a lavorare (lavora in una cooperativa, fanno tutti quanti turni di servizio di 24 ore, dalle 18 alle 18 del giorno dopo...) ma mi informa che in serata avrebbe telefonato per sapere se c'erano novita' per quanto concerne la caldaia. Intorno alle 21 ricevo la sua chiamata e lo informo sulle novita'. Lui ci fa sapere che giovedi' sara' libero e potra' venire anche a mangiare a pranzo assieme a noi, per cui ci organizziamo per andare in montagna domani e restare liberi giovedi'. In tv c'e' poco di interessante e dopo aver dato una mezza guardata a "Colorado" trovo un documentario sui tornado su un canale locale, poi mi fiondo a letto fra le calde zampine di Simon e Uby {ah, novita': a mia madre una sua amica ha portato un po' di cose provenienti da uno svuotamento della soffitta, fra cui piatti, bicchieri, teiere e due orsacchiotti di peluche, di cui uno (Rope) e' gia' a Siracusa, e l'altro (Uby, appunto) era qui ad aspettarmi (-: [come dite? Dove li pesco nomi cosi'? Beh, Rope si chiama cosi' perche' ha una "collana" al collo con un ciondolo a forma di testa d'orsetto, quanto a Uby, c'era una targhetta semi-cancellata di cui le uniche tre lettere leggibili erano appunto "U", "B" e "Y" (((-: ]}.

Mercoledi' 20 agosto
Mi sveglio di nuovo poco prima delle sei. Dopo essermi lavato alla meglio, decido che invece e' il caso di farsi una doccia come si deve e mi trasferisco dall'altra parte poco prima delle sette, dove finalmente sotto l'acqua tiepida scarico la tensione di un paio di giorni. Poi mi vesto ed esco per andare al bar Groff dove la solita colazione si introduce con una novita'. La proprietaria del bar, dato che in questi due giorni ho chiesto se avesse uscito qualcosa con il miele, mi promette di fare qualcosa domani, ma tuttavia mi nega che io abbia potuto mangiare un cornetto integrale giorno 17 [uhm. Saro' preso dalle bombe, ma ricordo benissimo non solo di essere venuto al bar ed aver chiesto: "scusa, cosa abbiamo nei cornetti?", ma anche di aver sentito "in questi cereali e miele", e soprattutto quello che ho mangiato *ERA* un cornetto al miele (cavoli: sono esperto!)]... infatti mi spiega che e' alcuni mesi che non fa niente con il miele.
Comunque... durante il ritorno a casa sento un'intervista alla radio con una persona in val di Fiemme, e alla domanda su come sia il tempo meteorologico informa: "nuvoloso, ma sembra che si stia aprendo". Una volta rientrato informo mia madre e mio di zio, e decidiamo di partire appunto in direzione di Cavalese, per poi salire al Passo del Lavaze' e quindi a Oclini (e anche la mia prima polenta & formaggio fuso si avvicina). Nel frattempo facciamo un paio di giri per vedere qualche giacca/maglione di pile, ma non troviamo niente di buono e/o a prezzi abbordabili, per cui saliamo verso il Passo Oclini arrivando intorno alle 11 e qualcosa, e ci avviamo pigramente lungo il sentiero che ci fa arrivare a mezzogiorno in punto alla Malga. Ordiniamo a mezzogiorno in punto, ma ci servono all'una passata (e dopo aver servito molte persone giunte dopo di noi...). Peraltro commetto l'errore di chiedere un antipasto a base di affettati misti: il maxi-piattone di formaggi e salumi che portano ci riempie entrambi (e meno male che era una porzione "da uno") tanto che dopo anche polenta, formaggio, funghi e salsiccia non c'e' rimasto spazio per almeno uno strauben (mah, faremo la prossima volta...) per cui ce ne torniamo lentamente a casa. Abbiamo anche provato a chiamare alcuni amici che di solito in questo periodo si trasferiscono a Daiano, ma non ha risposto nessuno, per cui siamo rientrati a casa intorno alle quattro e ne abbiamo approfittato per un breve riposo. Dopo di che mi sono messo a seguire ancora un po' di olimpiadi [fra cui la qualificazione di Gibilisco, l'oro al giamaicano con il record sui 200mt e altre discipline varie & avariate (-: ] prima di mettermi al pc un po' per riportare queste ultime novita' sugli appunti di viaggio, spegnendo la tv per ascoltare un po' di Elvis Presley.
Stasera non c'e' un mazzuolo di niente in tv, magari mi guardo qualche puntata di spazio 1999... comunque per ora stacco e vado a mangiare qualcosa per cena. Buona notte a tutti.

sabato 16 agosto 2008

Viaggio 2008

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Venerdi' 15 agosto
La sveglietta Oregon segna le 5:53 quando apro gli occhi. Il ritorno al letto della mia camera dopo il lettone dello studio e' stato leggermente traumatico (uff, sul lettone si sta piu' comodi!) ma non e' questa la mia preoccupazione. Mi alzo e mi lavo, cercando di scorrere mentalmente tutte le attivita' che mi rimangono da fare prima di affrontare la strada per Catania. Intorno alle 6:30, vestito & improfumato [essi', stamattina mi e' venuto il flash di mettermi l'acqua di colonia Mont-St-Michelle, era una di quelle cose di cui mio padre era fissato: un'acqua di colonia di poco costo proprio originaria della Normandia (ne portava litri e litri ogni anno, passando dalla Francia), ma comunque dall'aroma gradevole e non troppo violento. Di solito invece mi do un colpo di Axe Marine del supermercato. Non amo infatti profumi specifici troppo violenti] mi dirigo alla macchina, deciso a trovare un bar aperto il 15 agosto, e che magari abbia cornetti integrali al miele. Il bar dove vado di solito (il "Quadri", di via Polibio) e' chiuso, cosi' come quello in via Servi di Maria, per cui senza specifiche esitazioni mi dirigo al caffe' Adda.
Un cornetto caldo, un caffe' piacevole ed una breve scorsa del giornale mi aiutano a cominciare la mattinata intricata che mi aspetta. Sono le sette meno dieci, e prendo strada verso la casa di Francesco Candelari: ci siamo visti ieri in farmacia e, dato che stamattina sono diretti tutti a Canicattini, l'unico modo per salutarsi e concludere le ultime cose e' a quest'orario terrificante (ma d'altronde lui stesso mi ha detto che a quell'ora avrebbe affrontato la macedonia, dato che devono salire in mattinata presto). Salgo mentre lui si sta radendo e la moglie sta concludendo gli ultimi preparativi. In cucina campeggia il nuovo frigorifero (il "vecchio", solo quattro anni di servizio, e' "esploso" un paio di giorni prima, lasciandoli incasinati non poco in questi giorni di caldo torrido). Ultimi saluti, raccolgo anche sul pendrive quanto abbiamo gia' scritto in questi giorni del nostro "libro a quattro mani" e finalmente mi dirigo a casa, dove fisso i due tasselli per i bottiglioni da cinque litri che dovrebbero mantenere umido il limone ed il ficus in questi 15-20 giorni di ferie (beh, le bottiglie da due litri duravano mediamente 8 giorni, per cui con cinque dovrei avere abbastanza spazio di manovra): la decisione finale (viste le condizioni di intartaramento da ossidi di ferro degli sgocciolatori dopo due settimane di prove) e' per usare l'acqua distillata del condizionatore. Scendo in ufficio a staccare un po' di differenziali e recupero il boccione da venti litri che mi fa la scorta dell'acqua (a settembre faccio riparare la pompa, e costruisco il circuito di recupero dell'acqua), poi chiudo tutto e risalgo a casa. Preparate le bottiglie, chiudo il divano-letto dello studio, passo un po' di scopa in giro e infine affronto la preparazione dei panini. Date le esperienze di ritardi imprevisti del passato, ieri all'EuroSpin ho preso un po' di affettati e otto "bocconcini" piccoli, per cui preparo ben otto piccoli panini, e comincio a ripulire il frigorifero togliendo quello che so non mi servira' per lasciare solo acqua e te freddo in buona quantita' per il ritorno. Preparo due frigoriferi da viaggio: uno contiene gli ultimi "residui" (maionese, senape, condimento per l'insalata di riso, cipolline, un melone di Paceco etc) che portero' su a Trento, l'altro (quello elettrico) invece ospitera' i panini, l'acqua e quello che mi servira' per il viaggio. Dato che nel tempo la situazione sui vagoni della Compagnia Internazionale delle Carrozze-Letto e' andata a migliorare in alcuni punti ma a peggiorare in altri [ad esempio hanno rimosso dall' "Espresso 1930 - Freccia della Laguna" i vagoni "T2" (vagone letto con scompartimenti a due posti) lasciando solo quelli "T3" (appunto a tre posti). Da una parte lo scompartimento T3 e' piu' ampio e piacevole, ma dall'altra finisce sempre che al posto di un solo compagno di solito te ne trovi altri due), arraffo anche qualche bustina di te (poi vi scrivo un articolo a proposito) e mi resta solo da guardare qualche finale olimpionica su rai due in attesa che giunga l'una del pomeriggio.
Un pranzo veloce e leggero [peraltro finisco la (ottima) paella dell'euro-spin] e finalmente affronto la strada per Catania, attravesando una Siracusa deserta e in cui (grazie ad una fugace visione al termometro dell'ufficio prima di controllare e richiudere con lo scrocco) campeggia il sole in un cielo terso e sparge circa 39 gradi tutto intorno. Benzina, aria condizionata a manetta, e la strada verso Catania scorre tranquilla e senza troppo traffico. Da quello che ho potuto vedere i lavori per il completamento dell'autostrada procedono a tamburo battente anche da questo lato (dall'altro, il tratto di Rosolini praticamente e' gia' pronto e sono in corso discussioni sul sistema di illuminazione di un paio di gallerie, da quello che ho capito). Avrei in mente di prendere un caffe', ma mi rendo conto che il bar del distributore di Agnone Bagni e' aperto solo quando ormai e' troppo tardi per rallentare, mettere la freccia e girare. Ma so che comunque anche a Catania alla stazione bene o male un caffe' si puo' rimediare, per cui continuo la strada.
Dopo le storie che hanno riguardato l'incredibilmente inutile rotatoria del bivio al primosole, scopro con disappunto che la stessa e' stata bellamente cancellata, e il disappunto viene dal fatto che i cartelli indicano la necessita' di prendere la rotatoria per continuare verso Catania, salvo che quando giungo all'imbocco un cartello specifica chiaramente che per Catania devo andare dritto (scavalcandola) mentre se la imbocco vado a finire a Lentini.
Il traffico dalle parti di Catania comincia ad essere un tantinello piu' presente, per cui affronto la tangenziale e poi esco sull'asse dei servizi in direzione della stazione. La temperatura di Catania e' decisamente piu' piacevole di quella che ho lasciato a Siracusa (fa comunque caldo, ma ci saranno un 30-32 gradi, contro i quasi quaranta che mi hanno arroventato la macchina una cinquantina di chilometri prima.
Stavolta mentre affronto l'ingresso della stazione non ci sono parcheggiatori abusivi, per cui giungo al terminal auto-al-seguito che sono circa le tre meno un quarto. Dato che il carico auto promette di cominciare almeno fra un'ora, e sono la seconda macchina presente (davanti a me c'e' una lancia 147) lascio l'auto e mi dirigo con passo sicuro al bar della stazione, dove mi aspetta un bel caffe'. Rinfrancato mi dirigo nuovamente al terminal, fumo una sigaretta e - nel frattempo - giungono altri turisti e viaggiatori pronti a fare il carico dell'auto. Come l'anno scorso, quest'anno in molti hanno trovato gli ultimi posti disponibili per partire proprio il giorno 15. Il fatto che si avvicini un lungo week-end non mi fa presagire niente di buono...
Mentre giunge l'impiegata di Trenitalia a compilare le schede, leggo con orrore che sul carro auto subito sotto di me ha prenotato un tizio con un Porsche 9000; l'auto con i due viaggiatori (targa di Zurigo) giunge infatti poco dopo e io, approfittando della posizione in cui ho parcheggiato e del fatto che gli operatori hanno stabilito sia "piu' sicuro" mettere il Porsche nella fila inferiore, faccio passare un po' di persone avanti in maniera da assicurarmi il primo posto in alto: ben lontano dalla macchina sportiva e dalla possibilita' che qualche eventuale malintenzionato notando la macchina sportiva, in un ritaglio di tempo dopo aver analizzato il mezzo controllasse qualche auto vicina (per fortuna non e' successo niente, comunque).
Qualcuno dei viaggiatori mi chiede notizie sul recupero della macchina a Bologna, e cerco di spiegare come funziona la cosa una volta giunti, e anche quali strade seguire per giungere all'autostrada.
Finalmente entriamo in stazione intorno alle quattro e mezza; il treno, che da orario parte alle 17:33, giunge sempre intorno alle cinque, ma cio' significa comunque di dover aspettare una buona mezzoretta in stazione. In questa mezzora in cui molti si appropinquano al binario uno, l'altoparlante annuncia diversi treni provenienti dal nord in ritardo di almeno 20 minuti, ma questo e' normale di giorno festivo e disseminato pure di incendi sulla linea. Giunge il treno e, come ogni 15 agosto, il conduttore fino a Messina e' sempre il simpaticissimo Giovanni A., con cui praticamente abbiamo fatto amicizia a forza di incontrarci su questa tratta. Parliamo un bel po' fino a Messina (gli faccio anche compagnia nello scompartimento di servizio mentre compila le schede viaggiatori e le scarica via palmare al server, non a caso l'argomento comunque cade anche sull'ambito tecnico). Giovanni mi dice che da poco ha anche cominciato ad usare il computer, poi parliamo del piu' e del meno per un'oretta buona, incontrando anche gli altri conduttori che sono passati a salutarlo. Si discute di incendi (solo ieri che Giovanni ha fatto il turno sulla tratta Palermo-Messina, un'ora di ritardo a causa di un incendio cosi' esteso da dover richiedere anche l'interruzione temporanea della linea ferroviaria), di persone imbranate a bordo [io racconto del matto che l'anno scorso e' riuscito a perdere una scommessa perche' non sapeva che il treno viene traghettato] e la storia va avanti cosi' fino a quando giungiamo a Messina, dove Giovanni lascia lo spazio al conduttore "titolare" che seguira' il treno fino a Venezia. Ultime discussioni, a bordo con me ci sono due ragazzi di 18-19 anni, ma sino a Messina ci siamo visti praticamente mezza volta. Quando arriviamo a Messina scendo e resto in attesa dello spostamento dal binario 10 al 9, quand'ecco che viene annunciato un ritardo del troncone di Palermo di circa 20 minuti (uffa!).
Fumo una sigaretta mentre i colpi secchi di due mortaretti risuonano per la citta': fra mezzora ci sara' lo "spettacolo di fuochi" [i famosi "fumi artificiali" (-: tanto cari ai siculi] e il ritardo del troncone di Palermo potrebbe farci rallentare di piu'. Infatti quando arriva il resto del treno sono le 19:20, e per appena cinque minuti e' troppo tardi: fra Messina e Villa ci sono due traghetti ferroviari che fanno la spola (lo "Scilla" ed il "Rosalia"), ma in questo momento lo Scilla e' gia' impegnato a caricare un treno merci, ed il Rosalia e' fermo ad un paio di centinaia di metri dalla statua della Madonna del porto (per ovvi motivi di sicurezza il traffico portuale viene bloccato a debita distanza alcuni minuti prima dello sparo di fuochi artificiali), per cui mentre alle 19:30 sono impegnato a fumare l'ennesima sigaretta pensando a cosa scrivere in questo racconto per riportare le ulteriori peripezie che mi sono capitate, altri due mortaretti annunciano i famosi cinque minuti di fuochi d'artificio sul porto. Diversi bambini si affacciano dai finestrini del treno per poi lamentarsi del fatto che si vedano solo amorfe nuvole di fumo. Sugli ultimi spari risalgo sul treno, e qualche minuto dopo finalmente il traghetto giunge in porto e cominciamo il trasbordo.
Giungiamo a Villa con circa 40 minuti di ritardo, ma ne accumiliamo un'altra decina per dare priorita' ad altri treni. Finalmente giunge la partenza, il conduttore prepara i letti e (ma guarda un po'!) si convince a portarmi per colazione una tazza di acqua calda dato che lui non ha te, ma io ne ho qualche bustina.
E comincia questa notte tranquilla e in cui il movimento del treno mi concilia il sonno.

Sabato 16 agosto
Apro gli occhi e controllo l'ora sull'orologio da polso: le sei e venti. Il treno e' in movimento, e i due compagni stanno dormendo, per cui mi preparo lentamente ed esco dalla cabina mentre si sta svegliando uno dei due ragazzi. In bagno mi lavo alla meglio, mi spazzolo i denti e poi finisco di vestirmi [ehi: chi ha detto "e di pettinarmi"? (-: ], raggiungo quindi lo scompartimento dove i due stanno cercando anch'essi di lavarsi alla meglio. Propongo di tirare su i letti e torniamo in una situazione di movimenti piu' semplici. Alle 8 in punto siamo a Firenze, con esattamente un'ora di ritardo. I due si preoccupano della possibilita' di perdere la coincidenza che li aspetta a Bologna: mi spiegano che il loro treno parte alle nove e mezza, ma li rassicuro: l'orario di arrivo a Bologna era ufficialmente 7:55, con tutto il ritardo di un ora non sara' superiore alle 9, per cui hanno mezzora buona di tempo. Infatti intravedo dal finestrino il centro commerciale "CENTRO BORGO" di Borgo Panigale che manca qualche minuto alle nove.
Mi dirigo in piattaforma dove un viaggiatore frettoloso apre la porta con il treno che sta ancora rallentando beccandosi un richiamo dal conduttore che stava giungendo e da un ferroviere che ha visto la scena dal marciapiede.
Scendo, ma mi dirigo con calma all'imbocco del piazzale ovest, dove raggiungo il bar centrale della stazione e procuro un cornetto ed un caffe' con calma: o di dritta o di storta la mia macchina e' la prima della fila superiore, che sara' scaricata per ultima, ossia al termine delle file inferiori di Catania e Villa San Giovanni.
Mentre mi dirigo pigramente verso il piazzale est e il terminal delle auto al seguito, noto con disappunto che il carro auto e' ancora fermo al binario: ora che siamo con un'ora di ritardo anche per spostare il carro auto si deve aspettare prima il passaggio di diversi treni Eurostar. Finalmente cominciano le operazioni di scarico intorno alle 9:30, ma la mia macchina non vede la luce fino a quasi le 10:10.
Nel frattempo in cui aspettavo che si potesse scaricare la mia macchina, la cosa buona e' che il cielo si libera dalle nuvole ed esce un piacevole sole che scalda l'ambiente circostante, anche se ovviamente siamo molto lontani dalle temperature desertiche che c'erano a Siracusa.
Finalmente, seguendo sempre la classica strada mi infilo in tangenziale in direzione del bivio per l'A1, ma quando giungo scopro una breve fila, dovuta al fatto che il bivio e' chiuso da un'auto della polizia stradale che segnala un incidente. Prendo l'uscita successiva (quella di Borgo Panigale), e mi infilo in direzione della zona dei centri commerciali, fino a raggiungere l'altro ingresso verso l'A1. Finalmente raggiungo l'area di servizio e mi fermo, dove mi aspetta una colazione un tantinello piu' tranquilla. Vorrei anche comprare il giornale, ma ovviamente non c'e' quasi niente.
All'improvviso mi rendo conto che questo e' anche il primo anno in cui, nel ripetere i vari riti che comprendono la mia partenza, salta la telefonata a casa di mia nonna per avvertirla che va tutto bene. Non so se dire che mi sento triste o amareggiato; in effetti piu' che provare dei sentimenti specifici, devo dire piuttosto che mi sento come spaesato. La pausa colazione e sigaretta mi permette anche di cominciare ad analizzare la situazione del traffico. Sull'autosole e' relativamente scorrevole, ma gia' i vari inforadio mi hanno avvertito (e d'altronde me lo immagino) di alcuni rallentamenti proprio al bivio con l'Autobrennero.
La situazione all'inizio mi sembra piu' rosea del previsto, ma quando finalmente supero l'uscita di Reggiolo-Rolo, con i cartelli e la radio che segnalano rallentamenti fra Nogarole Rocca e Ala-Avio, comincio a vivere l'idea del rallentamento da traffico intenso: la velocita' media e' di 30 km/h, ma si spazia dal fermi al 10-15 spesso. E' una sequenza di prima-seconda-prima e giochi di frizione; quando la situazione sembra non sbloccarsi piu', supero Ala-Avio. Ma pochi istanti prima sia radio che avvisi elettronici comunicano che i rallentamenti adesso sono su tutta la tratta fino a Trento Centro (ma guarda un po' che combinazione!), per cui mi fermo al primo autogrill che sono le 12:30 e ancora io devo fare piu' di 150km... una chiamata a casa, mangio un paio dei panini che mi sono portato dietro in piu', poi prendo al volo un altro caffe' e di nuovo mi rituffo nel serpentone di metallo che e' li', sotto il cielo misto fra il sole e le nuvole, e sembra aspettarmi con le fauci spalancate.
Sono arrivato a casa alle 15:30 passate, e fate conto che sono entrato in autostrada intorno alle 10. Praticamente 5 ore e mezza per fare i 238km di autostrada che portano da Bologna Casalecchio a Trento Centro. Ma per il momento mi resta solo da scaricare la macchina, prendere posizione nel lettone della casa di mio cugino e occuparsi di iniziare le vacanze senza nessuno che mi corre dietro. Questo stesso racconto che state leggendo in buona parte e' stato scritto domenica, dato che la voglia di mettermi davanti al pc sabato era decisamente poca. (-:

venerdì 15 agosto 2008

Vacanze Agosto 2008

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Viaggio a Trento per le ferie
Ritorna il mio report di appunti disordinati di viaggio, giusto per tener fede al nome di questo blog che, non a caso, e' proprio "Diario di viaggio" e vuole raccontare non solo le mie peregrinazioni in giro per la rete, ma anche in giro per l'Italia e/o il mondo. Nel periodo compreso fra il 15 agosto e i primi di settembre si tengono le mie ferie estive: sono pochi giorni nei quali ho bisogno di riposarmi e rilassarmi in attesa di rientrare nel tran-tran quotidiano che riprendera' inesorabilmente e fino sicuramente al prossimo 15 agosto (no, sotto Natale lavoro comunque, altro che...).
Questo periodo e' complesso, e per il momento lo sto trascorrendo nella mia seconda casa che si trova in provincia di Trento, in un piccolo paesino sulla strada "Gardesana Occidentale" (unisce Trento a Riva del Garda) che si chiama Cadine.
Queste ferie le passo in famiglia, con mia madre, mio zio e i miei cugini. Tuttavia trovo questo periodo di una certa complessita' e gia' l'anno scorso ho dovuto faticare non poco per ritagliarmi uno spazio lontano dal lavoro e dalle discussioni. Quest'anno sono irremovibile: gia' al mio arrivo ho trovato un bel videoregistratore che mi attendeva per essere collegato, ed ho demandato questo lavoro a mio cugino dicendo solo: "Mia madre e' qui da piu' di un mese, e queste cose vi vengono in mente solo quando arrivo io, eh? Beh, mi dispiace, ma ho lasciato il mio cervello di tecnico a Siracusa, pertanto non tocco, collego, configuro ne' sposto un bel niente: sono venuti diversi cugini, parenti, amici e io sono qui per solo quindici giorni, durante i quali non saro' il vostro tecnico. Io non tocco nulla, per cui sappiatevi regolare. Ah, e' l'ultimo anno che prendo questa posizione. Dall'anno prossimo, sempre se vengo su, alla prima richiesta di fare una cosa del genere, piglio il videoregistratore, telefonino, computer o quelchele', lo metto in mezzo alla strada e ci passo sopra con la macchina. Uomo avvisato..."
Comunque sono dubbioso. Ho bisogno di un periodo di almeno un paio di settimane in cui allontanarmi da Siracusa e dai clienti, ma l'anno prossimo vorrei invece organizzarmi, magari per un periodo leggermente inferiore, o per prendere in affitto una villetta al mare da qualche parte (magari in "societa'" con qualche amico eventualmente interessato) oppure per fare un viaggio fuori italia per qualche giorno (continuo a pensare a una settimana a Londra, magari in viaggio semi-organizzato... si vedra').
Per ora, sin da prima del viaggio in treno, segue (anzi, dato l'ordine del blog, precede) il racconto di giorni di vacanza e spostamenti. Buona lettura.
AGGIORNAMENTO-PARENTESI: Io *VOGLIO* vedere di persona la cerimonia di apertura delle olimpiadi del 2012 a Londra. Chi vuole venire con me? ((((-:

giovedì 14 agosto 2008

iPhone, kill switch e drm

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Fa scalpore in questi giorni la notizia del Kill Switch sull'iPhone che non consente l'esecuzione di applicazioni non firmate dalla Apple.

Scusate. Ma veramente, no, dico: scusate. Ma ci voleva l'esperto di informatica americano per scoprirlo? Ma non lo si sapeva gia' che le applicazioni non autorizzate via drm non potevano essere eseguite? Non lo si sapeva che gia' avveniva una cosa simile con l'iPhone 2G? Ma non l'avevo gia' detto pochi giorni fa? Dove sta la novita'?

Ma perche' mi devo sempre stupire di queste cose? Faccio io un'anticipazione, cosi' se qualcuno dovesse arrivarci dopo, almeno avro' dimostrato di aver ragione.

Infatti un giorno diventero' uno scrittore famoso [stay tuned! (-: ] e quel giorno qualcuno sentira' al telegiornale: "Grizzly, scrittore siracusano di successo, che si e' ispirato al personaggio di 'Bellini' dal film Mr. Magorium's Wonder Emporium...". Perche'? Perche' il personaggio e' italiano, e' uno scrittore, e' pelato, porta i baffi e dorme con l'orsacchiotto! Vi ricorda qualcuno? ((((-:

Comunque in questi giorni ho scroccato al mio partner un Nokia E61, per cui dell'iPhone non ho di che farmene. (-:

Report conclusivo: cisternazza e preparativi

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Ritorno dopo qualche giorno di ritardo perche' sono stato impegnato con lavori ed altri problemi sino praticamente a mercoledi'. Oggi sono rinchiuso a casa per fare pulizie, riordinare e preparare le valigie. Ma cominciamo con ordine.

Cisternazza
Ci sono potuto andare solo giorno 9, giorno 10 e giorno 11, poi sono stato strapieno e stra-impegnato per cui ho rimandato dato che arrivavo alla sera distrutto (e mettiamoci sopra anche che in questi giorni di luna quasi-piena che tramontava sempre piu' tardi, gia' giorno 11 c'e' stata la sua luce fino a poco oltre mezzanotte, e la stessa rendeva scomoda la visione delle stelle). Giorno 9 e giorno 10 ho seguito un mezzo "giro pirotecnico" (giorno 9 fuochi vicino Floridia e da qualche parte verso la Damma, ma credo un matrimonio o similia; giorno 10 Canicattini, Fontane Bianche e parte del circondario). Niente cani, niente guardi giurate, niente riccio, per quest'anno (in compenso le zanzare c'erano. In certi momenti mi convinco che le zanzare di Cisternazza usino l'Autan per rinfrescarsi l'alito). Parentesi semi-comica: l'incontro sabato sera con un cliente (grrrr) dal distributore di benzina, ma per fortuna siamo scappati quasi subito entrambi.
Poche stelle cadenti luminose (d'altronde le Perseidi si stanno consumando lentamente, e dovremo aspettare il prossimo passaggio della cometa per avere nuovamente gli spettacoli incredibili degli anni passati), ma resta sempre la media di 20-30 a serata.

Mare
Sono stato a Morghella un paio di volte, domenica c'e' stato vento, onde e una quantita' non indifferente di alghe, ma in compenso mercoledi' sono salito nuovamente per incontrare Midian (che e' sceso per 10 fugaci giorni di ferie, l'anno prossimo cerca di organizzarsi meglio) giusto in tempo prima di partire. Ho lavorato nonostante sia stato chiuso per ferie gia' da lunedi' (mercoledi' pomeriggio sono stato dal mio partner RF per completare uno degli ennesimi fogli excel per l'analisi del traffico telefonico: devo organizzarmi per una web-app o qualcosa di simile che abbia una forma di interoperabilita' piu' funzionale, ma ci vuole del tempo).

Partenza
Non sono riuscito a sentire tutti, e cerchero' di rifarmi fra oggi e domani mattina. Oggi sono rinchiuso in casa ed impegnato in bucato, pulizie generali e preparazione delle valigie. Oggi pomeriggio mi aspetta una maxi-stirata conclusiva prima di prepararmi e caricare tutto il caricabile in macchina. Mi resta solo da scegliere quale orso portarmi in vacanza (la scelta cade fra Simon e Lucky. In buone possibilita' comunque dovrebbe seguirmi il buon Simon, ma poi vedremo) e la novita' di quest'anno e' che invece di stiparmi nel micro-letto dell'ingresso, a Cadine occupero' la casa libera di mio cugino nella porta a fianco (cosi' siamo tutti quanti un po' piu' larghi), visto che gli e' nato il pupo e adesso si e' trasferito a Borgo Valsugana.

Per ora e' tutto. Come l'anno scorso, se ho tempo e spazio in una giornata di maltempo scendo in biblioteca e approfitto del portatile e della connessione wi-fi per aggiornare il blog con i racconti che riguardano il viaggio e altri fenomeni paranormali incontrollabili (-: se no ci risentiamo a settembre. Buone vacanze a tutti! (((-:

venerdì 8 agosto 2008

Ce ne andiamo a Cisternazza?

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Si avvicina San Lorenzo, e dato che le stelle cadenti abbondano gia' da qualche giorno e lo faranno ancora per qualcun altro (fidatevi, altro che il tal giorno o il tal altro), invito gli interessati a farmi compagnia sul colle Dego, in localita' Cisternazza, come tutti gli anni.
Il programma e le note sono sempre quelle:

Dove si trova
Cisternazza si trova sulla strada interna ex SP 74 Cisternazza Dego Monasteri che, sulla Canicattini-Floridia, porta a Monasteri di Sopra. Non e' molto facile da raggiungere se venite per la prima volta ma, una volta imparata la strada, non e' molto difficile. La strada che consiglio e' quella attraverso strada Benali' al Tivoli [Non girate da Traversa Papeo o vi perdete!]. Andate dritti lungo strada Benali' fino a girare, attraversare il guado secco e trovarvi sulla Cavadonna-Floridia: il bivio e' sul ponte praticamente di fronte all'uscita, tipo attraversamento. Appena lo prendete girate subito a sinistra (Altrimenti finite a Monasteri di Sotto) e continuate dritti attraverso le case (Attenzione! Poco dopo l'ingresso una freccia catarifrangente indica di girare a destra, in realta' indica la curva per chi scende e la strada prende a sinistra, a destra c'e' il muro!) per circa 4km, salendo sul colle e superando il pilastrino del progetto poseidon [come dite? non sapete cos'e'? non vi preoccupate, questo e' un appunto per pochi, non per tutti ((-: ], dopo l'ennesima curva e l'ultimo rettilineo ci sara' lo slargo e ci troverete tutti li'.

In caso di dubbi, anziche ruotare raminghi per tutta Monasteri, raggiungetemi prima a casa. L'idea e' "alle 20 a casa mia, si cena, chi vuole puo' unirsi, al massimo prendiamo delle pizze". Fra le 22 e le 22:30 ci si organizza, ci si divide in piu' o meno macchine, e si comincia a fare strada, in maniera da arrivare entro le 23:30. Rimarremo li' fino piu' o meno alle due di notte. Vi avverto che quest'anno la luna piena cade proprio in quei giorni, e pertanto se la serata fosse dannatamente illuminata, ci limiteremo a prenderci un po' di fresco e poi a tornare indietro.

E' un posto sufficientemente lontano dalla civilta' da consentire di godere di parecchio silenzio [Ma anche per riscoprire di avere ancora paura del buio, occhio! Molti non mi credono, eppure poi tremano ad ogni foglia, volpe, barbagianni, alito di vento etc... (ed io ho gia' raccontato cosa ne penso)] e di rilassarsi nell'unica attivita' degna di nota, che consiste nel portare lo sguardo verso l'alto su un cielo super-stellato che spazia dal gran carro a sinistra, fino ad oltre la cintura di Orione a destra.
Cisternazza si trova sul cocuzzolo del Colle Dego a poche decine di metri dalla rupe verticale, per cui se non vi comportate bene in quel posto potreste fare una brutta fine! (((-:
[Nonostante la posizione, fornisce una vista ideale in questo periodo anche per via delle varie feste di santi, madonne, estate... Dato che da sinistra a destra piu' di una volta si puo' seguire il "giro pirotecnico" con le stelle cadenti in mezzo (-: ]

Cosa portarsi
Se volete venire dovete considerare di avere con voi alcune cose:
  • Una buona dose di SILENZIO per godere appieno della quiete di campagna;
  • Un asciugamano, o uno stuoino, un sacco a pelo... qualcosa su cui stendersi. Il tetto della cisterna e' particolarmente duro e scomodo, per cui preparatevi psicologicamente la schiena oppure portatevi un paio di asciugamani da sovrapporre;
  • Sigarette, sigari, pipe, toscani, mezzi toscani, cubani, minibidi... (Niente canne, please!) [pero' dopo non rompete le balle a tutti perche' dovete accendere: portatevi sufficienti quantita' di accendini, fiammiferi, lanciafiamme...] che sembra tengano lontane anche le zanzare... Io comunque dopo l'esperienza del "Vape alla Rosa" (dico solo che quando sono andato per spegnerlo stavo per farlo vomitandoci sopra...) porto gli "incensi" maxi alla citronella;
  • Qualcosa da mangiare (se volete), tipo qualche panino; soprattutto qualcosa da bere: acqua, birra, aranciata, coca cola... [NON vi portate liquori, limoncelli della nonna o intrugli, elisir e pozioni non identificate!!]; per combattere il sonno consiglio la gomma da masticare, che aiuta a tenersi svegli [se volete potete anche fare i palloncini, ma se cominciate a sparare come mitragliatori mancati rompendo il silenzio (e rompendomi "o caz") farete la famosa fine del pezzo del tetris giu' dalla rupe a 30mt da li'];
  • Autan Family [Intendo: TUTTA LA FAMIGLIA DI PRODOTTI AUTAN, in quella zona le zanzare girano armate di mitra e potreste venire punti anche attraverso i jeans!!!!], zampironi, baigon, gerani, piretro [rametti con cui si prepara l'insetticida (ndG)] e passate tali intrugli non solo sulle parti scoperte del corpo (faccia, testa, mani) ma anche sui vestiti (pantaloni e magliette) perche' li le zanzare non si formalizzano;
  • Indossate pantaloni lunghi e magliette a maniche lunghe. Calzate scarpe leggere con calzini di cotone AL GINOCCHIO (Non indossate sandali o infradito, siamo comunque in mezzo alla campagna: terra, fango, erbacce...); considerate che dopo una certa ora l'arietta si fa frizzantina, per cui tenete a portata di mano una felpa leggera o un k-way;
  • Niente strumenti musicali né lettori mp3: se volete musica ve ne andate in discoteca. Li si gode del mancato inquinamento acustico e di una cosa chiamata "rumore di fondo a 12 db", facendo silenzio forse riusciamo anche ad attirare il riccio che negli ultimi due anni e' venuto a farmi visita. Se non avete mai visto un riccio, ne vale la pena: sembra un animale uscito da un cartone animato! Se credete di essere dei duri, cominciate a chiedervi sinceramente quando e' stata l'ultima volta che avete avuto paura del buio, perche' potreste rinnovare l'esperienza. Se non lo siete, pensate seriamente se ve la sentite di venire. In entrambi i casi: a) siamo tutti in compagnia, b) io ci sono andato e ci vado un sacco di volte da solo, c) in aperta campagna di notte al massimo ci sono volpi e conigli che si inseguono, niente lupi cattivi affamati, sinora... (-:
  • Niente petardi, razzi, fuochi artificiali, strumenti di segnalazione visiva pirotecnici! Siamo in aperta campagna in mezzo all'erba secca: bruceremmo anche noi ["i cadaveri carbonizzati di alcuni DEFICENTI sono stati trovati nelle zone di campagna vicino Cavadonna, e' successo a Siracusa...];
  • Qualcosa con cui scaldarsi le braccia [e/o il cuore, anche se col freschetto e' meglio le braccia (-: ], tipo un partner o un peluche. Io, come tutti gli anni, mi porto un orsacchiotto di peluche; (((-:
  • Indossate un cappello (vi consiglio un cappellino con visiera, da girarsi sulla schiena per non tagliare meta' del campo visuale) o un berretto;
  • Vi prego di non mettervi ad urlare di terrore se qualche pipistrello ((-: dovesse cominciare a volteggiare sopra le nostre teste (pensate a batman, nel caso);
  • Macchine fotografiche con mega-flash [Dai che mettiamo le nostre foto su questo weblog], telecamere, telescopi Celestron da 500 milioni (di dollari!) su cavalletti Manfrotto motorizzati e computerizzati ultraprofessionali, binocoli, mappe stellari [ma attenzione: il primo che passa la serata ad indicare le costellazioni ("Ah, quella e' la Cintura di Orione! Quello il Gran Carro e quell'altra la costellazione della Vergine!") lo fiondo giu' dalla rupe tipo pezzo del Tetris!!!!];
  • Ribadisco: una buona dose di SILENZIO per godere appieno della quiete di campagna;
  • Giubbetto omologato [o bretelle] ad Alta Visibilita' Catarifrangente: nel dubbio e' bene indossarlo per restare in zona, considerate che siamo in aperta campagna ma vicini alla strada di passaggio;
  • Se avete una mezza idea di portare i vostri animali domestici, considerate che non conosco bene la situazione di quella zona, ma la possibilita' che raccolgano zecche o altri parassiti non mi sembra tanto remota. Inoltre il pozzo di imboccatura della cisterna e' in una posizione un tantinello pericolosa anche per gli umani, per cui vagliate bene l'ipotesi, ma consiglio di essere li' solo persone e, al massimo, peluche.

martedì 5 agosto 2008

Unico Anello

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No, niente a che vedere con l'Anello citato da Tolkien [che, tuttavia, mi piacerebbe possedere (una riproduzione ufficiale, mica quello da farmi diventare peggio di Smeagol!)]. In questo caso parlo di un'altra cosa, ossia di un anello che mia nonna Teresa regalo' a mio nonno Antonino (Nino) quando erano fidanzati.
L'anello, in oro 18K nato in origine con incastonata una pietra rossa sfaccettata (tecnicamente in famiglia riteniamo che fosse un rubino, tuttavia il fatto che qualche anno fa la pietra si sia sbrindellata in diversi piccoli pezzetini ci fa invece ritenere che fosse qualcosa di non specificatamente sintetico o comunque un qualche cristallo un po' meno pregiato del rubino stesso), era un giocattolino dal peso di poco meno di sette grammi, con un fregio sulla base della pietra realizzato a mano (come, d'altronde, tutto l'anello) da qualche mastro orafo toscano: un ricordo di Chianciano Terme (i miei nonni erano molto legati a quella zona, e li' avevano anche degli amici, tanto da scegliere gli stabilimenti termali per il loro viaggio di nozze).
Un ricordo che ha molti anni sulle spalle, dato che e' venuto come sugello di un fidanzamento che e' sbocciato in matrimonio con mia nonna appena diciassettenne, nel luglio del 1938 [fatevi un po' il conto: quell'anello e' venuto prima del matrimonio ed ha quindi piu' di settantanni! (-: ].
Mio nonno e' morto nel 1987 (avevo appena undici anni) ed ha lasciato in famiglia molti ricordi, fra cui questo anello che mia nonna mi dono' in occasione del mio diciottesimo compleanno, ma che tuttavia gia' allora aveva la pietra scheggiata e che, appunto, dopo neanche un mese dall'averlo ricevuto (e tenuto in un cassetto, per sfoggiarlo al mignolo sinistro in occasioni particolari) ritrovai come sbriciolata.
L'anello e' rimasto conservato (da mia madre) in attesa di una decisione sul da farsi, ed e' rimasto cosi', dimenticato, sino all'aggravamento della situazione di mia nonna e alla conseguente morte. Poi, mentre mettevamo in ordine carte e documenti vari, mia madre lo ha ritrovato, dimenticato in un cassetto, ed ha deciso di farmi il "regalo" di trovare modo di fargli incastonare una nuova pietra e farlo allargare [dato che negli ultimi 14 anni le mie ditine sono cresciute un tantinello e lo stesso avrei potuto solo allacciarlo alla catenina (d'argento, ricordo di mio padre. L'anello stesso del nonno e' con base in piombo e argento, anziche' Nickel. L'allergia ai metalli nickelati e' stato un lungo appannaggio di tutta la famiglia, e - modestamente - sto continuando la tradizione, dato che porto una fedina in oro al titanio...)].
Un orafo ci ha lavorato per un bel po' di tempo (lasciato il 9 giugno, ricevuto indietro il 4 agosto...) anche perche' si e' scontrato con la lavorazione a piombo: ha realizzato un supporto sotto la base per incastonare la nuova pietra (un cristallo di onice), ma il riscaldamento per la fusione del metallo ha fatto bollire il piombo della mescola del fregio, che si e' forato. Abbiamo deciso per la copertura del fregio con due foglioline d'oro (successivamente, quando avro' tempo, voglia e denaro magari lo daro' ad un artista per fargli fare un nuovo fregio) ed una buona lucidatura, quindi lo stesso e' stato allargato per potersi inserire e fissare comodamente (ma non incastrarsi a vita, dato che quando lavoro e devo mettere i guanti o infilare le mani in posti astrusi, unti etc. logisticamente preferisco togliere anelli ed orologio...) sul mio dito anulare destro [beh, il sinistro e' gia' occupato (-: (no, l'anello sul dito medio mi sa tanto di mafioso, d'altronde il dito si chiama anulare proprio perche' e' quello che porta l'anello)].
Sono contento di poter portare (nuovamente) con me un ricordo dei miei nonni paterni, ora che tutta la famiglia dalla parte di mio padre (nonni, zii etc) non c'e' piu', anche se devo dire che mi ci vorra' un po' per abituarmi dato che non ha dimensioni esattamente sottili. (-:
E voi? Avete anelli, bracciali, collane, catenine... dono o ricordo di vostri parenti lontani o vicini? O trovate stupido per un uomo portare gioielli vari? Ditemi un po' che ne pensate...