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mercoledì 27 maggio 2009

Quarto giorno: venerdi' 22 maggio

Nella mattinata, uscendo alle cinque, gia' mentre sono sotto la doccia comincio a pensare a come devo organizzarmi la giornata. Durante la distribuzione delle colazioni annuncio a Santina che nel corso della prima meta' della giornata non potro' darle una mano, perche' voglio ripulire per bene il carro cucina.
Gia' ieri sera Maurizio aveva detto che con me dovevano esserci due persone (sono di solito due scout che si mettono a disposizione), perche' mi serve una che mi aiuti ad accelerare il passo soprattutto con la preparazione delle colazioni (uno segue le caffettiere, l'altro le pulisce e le prepara, uno mette il latte ed il te sul fuoco, l'altro li carica nei bidoncini termici, e avanti di questo passo) e l'altra che invece faccia la spola fra la cucina e la sala chiedendo se mettere su altro te o latte, portando i bidoni vuoti da riempire e via discorrendo.
Con me in mattinata ci sono Filippo (un Akela) e Pietro (boh? Akela anche lui?), ma durante tutto il tempo della colazione, vuoi perche' ad uno scout non piace restare fermo in questa attivita' di Jolly, ma vuoi soprattutto perche' a vederlo fermo fuori dalla cucina tutti pensavano che fosse libero e senza fare nulla, praticamente millemila persone lo chiamano continuamente facendolo sparire per intere decine di minuti.
Me la prendo a male (Io: "E che ho detto a fare che mi servono due persone, allora? Cavoli!"), e gli dico un paio di volte che non deve dare dietro ad ogni chiamata, perche' ho io bisogno di lui, ma come risultato piu' volte o io o Filippo siamo costretti ad allontanarci dalla cucina per andare in sala.
Me la prendo a male, dicevo (non per Pietro che giustamente rispondeva alle chiamate di tutti, ma proprio perche' pur servendo a me lo chiamavano tutti!), e mi rimando alla sera per chiedere a tutti di lasciarci lavorare in pace, dato che ci siamo intoppati cinque o sei volte con il caffe'...
Mi avanzano cinque litri di te, e per non buttarli mi prendo quattro limoni e un chiletto di zucchero, faccio un paio di bottiglie di te freddo e le lascio fuori a raffreddarsi un po' (per non metterlo subito in frigo dato che e' ancora tiepido).
Poi Filippo e Pietro si liberano, verso le nove e mezza (un po' di latte e' avanzato anche stamattina, ma pensiamo di lasciarlo per la ricreazione della scuola, come alternativa a qualche crostatina e succo di frutta), per cui chiedo loro di lasciarmi lavorare da solo per un po' (lo spazio e' poco, per cui preferisco gestirmi da solo), e con Pietro che comunque mi da un po' una mano ripulisco tutta la cucina da cima a fondo. Rimarebbero da svuotare la friggitrice (ma lo rimandiamo a domani, dato che continene al massimo tre litri d'olio, al contrario della nostra che ospita decisamente molto piu' olio...) e da lavare il pavimento, ma dato che abbiamo ridato una parvenza di pulizia a tutto il carro, ed ho la schiena a pezzi e le costole mescolate come un mazzo di carte, chiedo ad uno degli scout di occuparsi di spazzare e lavare il pavimento (Io: "Ma lo sai come? Non un goccio di candeggina in un secchio d'acqua... facciamo un goccio d'acqua in un secchio di candeggina!") e finalmente la cucina ritorna a splendere.
Passo quindi nella pausa a salire verso il COC, per organizzare il mio scorporo (chiamo infatti il collega per chiedere conferma...) e nel frattempo per gestire quello del resto della squadra, con un po' di anticipo per tutti quanti. MI dicono che forse non c'e' posto sul traghetto, e quindi avviso che nel caso, dato che - purtroppo - sono costretto a rientrare per un problema col lavoro (come dice Nuccio "a morte subitanea") eventualmente sono disponibile a fare tutto il percorso in autostrada. Fino alla serata, poi, si susseguiranno le notizie piu' discordanti sulla situazione. In serata a cena poi SL della regione mi confermera' che invece la nave e' disponibile, ma poi vedrete che succede domenica.
La giornata scorre secondo la sfiancante routine di magazzino e cucina, salvo che forse sembrano esserci notizie buone per quanto concerne la riparazione del transpallet (ma ancora non abbiamo la delibera firmata in mano, con la quale andare a Bazzano a far fare la riparazione).
In serata, mentre ceniamo noi, chiedo quali sono gli scout che mi daranno una mano domani mattina, e spiego a tutti che ho bisogno che non si allontanino, chiedendo di non chiamarli ogni istante. Ovvero, ci provo, perche' la frase viene interrotta in "malo modo" dagli scout che scherzando mi dicono che in questo modo sto cazziando lo scout che stamattina si e' allontanato. Cerco di riprendere la situazione, ma non c'e' verso perche' siamo scaduti nel cazzeggio, per cui rinuncio e vado a sistemarmi la cucina, ma - con molto disappunto - dopo qualche minuto mi raggiunge Pietro per scusarsi di essersi allontanato.
Ci resto male. Gli spiego:
Io: "E' come se ti chiedo: 'mi scusi, sa che ore sono?' e tu mi fai una filippica di un'ora perche' ti ho dato del lei. Io chiedevo a tutti di non chiamarvi ogni trenta secondi perche' servite a me, loro avevano bisogno di cazzeggiare e farsi prendere sul serio o meno (col risultato che me la voglio vedere tutta domani mattina) mettendo in mezzo te. Cavoli! Mi pare evidente che se ti allontani non lo fai per farti una passeggiata, ma perche' ti ha chiamato qualcuno..."

Ma la cosa si chiarira' con calma.
Finita la sistemazione del tutto, mi siedo a ciacolare un po' con Maurizio e Santina, ma all'improvviso mi rendo conto che - ridendo & scherzando - si sono fattte le due di notte passate, per cui mi fiondo in tenda... sara' lunga svegliarsi domani mattina...

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