venerdì 31 luglio 2009

Poltergeist: demoniache presenze

In questi giorni ho rivisto quel film horror degli anni '80.

Poltergeist e' obiettivamente un filmone, che all'epoca in cui lo vidi per la prima volta (avro' avuto undici o dodici anni) mi terrorizzo' non poco.
Ma c'e' una scena di quel film, una scena che penso tutti quelli che hanno apprezzato quel film si ricorderanno. Una scena che in mezzo a quel torpore mi fece letteralmente cadere dal divano in preda alle risate piu' ilari.
La scena e' quella in cui il padre di Carol Anne si rivolge al gruppo di ricercatori-parapsicologi-medium-scienziati-presunti-esperti per capire da che cosa nello specifico sia infestata la loro casa.

I tre ricercatori stanno salendo verso la camera della bambina (scomparsa) con il padre, che spiega loro che non entrano piu' in quella stanza. Appena arrivano sul pianerottolo uno dei due ricercatori (Ryan) spiega una cosa al sig. Freelin:

Ryan: "Vede mister Freelin, noi registreremo qualunque tipo di energia o di evento psicotronici"
D.ssa Lesh: "Si'! Ryan ne ha registrato uno in una casa di Redlands"
Ryan: "Si', esatto: era il giocattolo di un bambino, una macchinetta piccola come una scatola di fiammiferi. Si era mossa per un tratto di due metri e dieci sul pavimento. La durata del fenomeno fu di sette ore!"
Freelin: "Sette ore per cosa?"
Ryan: "Perche' il veicolo coprisse quella distanza... Non si sarebbe mai potuto registrare a occhio nudo. Io l'ho registrato con una macchina a scatto di fotogramma. E' stato fantastico!"
Freelin: "Mmm mmm!"

A questo punto il sig. Freelin con un sorriso misto fra lo stupefatto ed il soddisfatto da un colpo di chiave alla porta della camera da letto di Carol Anne e spalanca la porta, mettendo i tre di fronte ad uno spettacolo... ma non voglio descriverlo: vi metto a disposizione direttamente la scena ((((-:


C'e' ancora un'altra scena che mi ha sempre fatto ridere, ma questa l'ho apprezzata molto piu' avanti negli anni: e' il cambio di idea rapidissimo di Tangina Barrons. Chiede alla madre di aiutarla a legarsi la corda alla vita per entrare nella luce, ma la madre non e' d'accordo.

Madre: "Ma che cosa vuole fare?"
Tangina: "Ora provo a entrare e a raggiungerla"
Madre: "Non ci verra' da lei, lasci che provi io"
Tangina: "E' una cosa che lei non ha mai fatto prima d'ora"
Madre: "Ma io sono sua madre"
Tangina: "Ha ragione! Vada lei"

((((-:

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