giovedì 31 dicembre 2009

Messaggio di fine anno su IBB

Un altro anno e' passato. Un anno difficile, ricco di problemi, povero di soldi, in cui il riso ha abbondato sulla bocca degli stolti, mentre qui da noi sono mancate molte lasagne.
Bisogna tirare le somme. Con certi clienti dovrei tirare oggetti contundenti, piuttosto, prendendo esempio da chi ha pensato che per affossare un leader politico la lapidazione fosse migliore della trombata elettorale, ma sapete che sono contrario alla violenza, per cui per quest'anno chiudero' un occhio. Per prendere meglio la mira con un'arma automatica.
Un anno, dicevo. Un anno di baggianate, di clienti, di barzellette, di fatti di cronaca nera, bianca, gialla e verde, insomma un anno in cui ne abbiamo viste di tutti i colori.
E' stato l'anno del terremoto in Abruzzo, che ha insegnato agli italiani il senso della parola "solidarieta'", nonche' l'anno dell'alluvione in provincia di Messina, che invece ha insegnato il senso della parola "menefreghismo". Ma d'altronde viviamo in Italia, e mi sembra corretto che ogni regione del nostro amato stivale (un vecchio adagio spiegava che l'Italia abbia questa forma curiosa perche' non si puo' infilare un piede nella mer$a con le pantofole) abbia modo di fare sua una parola dal significato profondo. E noi siciliani, tutti con i baffi, la coppola, la lupara sulla spalla e il marranzano nel taschino della camicia, noi con molti mafiosi ai posti di comando che impongono il crocefisso dovunque (sebbene il buon Wojtyla avesse apertamente scomunicato tutti i mafiosi), noi, dicevo, siamo un popolo che ha una dignita'. Anche io, ce l'ho qui, in tasca, da qualche parte... aspettate, forse nel portamonete... no... cavoli! Devo averla lasciata nella tasca degli altri pantaloni, ma va bene lo stesso.
Perche' c'e' bisogno di dignita', in questo periodo in cui non ci sono rimasti altri valori (soprattutto riguardo ai valori che di solito starebbero nel portafogli...).
Io sono pronto ad affrontare un altro anno con lo stesso spirito di sempre: una bella bottiglia di spirito delle terre di mezzo per poter pasteggiare a baggianate, grizzolate, menate del can per l'aia e menate dei clienti per l'ufficio.
Ma per una volta mi chiedo una cosa. Passiamo sempre anni molto discutibili, e ogni volta gli auguri per un anno splendido che ci si fanno sotto capodanno vengono disattesi. "Speriamo che l'anno nuovo porti felicita', amore, rispetto, giustizia, pace..." cavoli me li ricordo gli auguri per l'inizio del 2009, ma poi? Terremoti, alluvioni, frane, incidenti, morti, attentati, rapimenti, terrorismo... Sapete che vi dico? Io vi auguro di passare un 2010 terribile, pieno di morti, di alluvioni, di terremoti, di incidenti, di tutto cio' che di brutto possa capitare. Chi ci dice che invece per una volta non vengano disattesi questi, di intenti? Io sarei molto piu' felice di vedermi negati tutti questi brutti propositi.
Ma c'e' bisogno di guardare avanti, sempre dritto. E d'altronde i miei occhiali non mi permettono un'agevole visione periferica, per cui mi devo accontentare.
E davanti a noi, cosa ci aspetta? Io qualcosa la so, grazie alla macchina del tempo del buon amico hobbit che cerca di mostrare a tutti una facciata di baggiano insopportabile, ma lo fa solo perche' in fondo, nel suo cuore, e' esattamente cosi' come si mostra agli altri.
Mi auguro pertanto che passiate comunque un capodanno lontano di puro relax, divertimento, riposo, e che sia piacevole in compagnia della vostra famiglia, del vostro amante, del vostro partner o della cricca di pazzi scatenati con cui vi vedete ogni tanto.
Valga l'invito del baggiano che faccio anche mio:
Per tutto l'anno bevi responsabilmente e divertiti esageratamente.
Per una volta all'anno bevi esageratamente e divertiti responsabilmente! (Bilbo Baggins)

Detto questo, miei cari amici barzellettieri, comici, baggiani e/o presunti tali, non resta che concludere. La messe e' finita, e anche quest'anno il raccolto e' stato abbondante, per cui andate in pace, oppure andate in guerra per fare la pace. Solo fiori (di marijuana) nei vostri cannoni.
Il vostro orso informatico tornera' nei meandri della sua caverna per il dovuto letargo, e ne uscira' giusto il tempo di quella noiosissima formattazione della staffa. Anzi, se mi passate sotto casa, attenti che non defenestri qualche portatile Windows Seven per festeggiare l'arrivo del nuovo anno fiscale.
Saluti commedievoli, stucchevoli, svenevoli: altri 365 giorni all'alba.

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