lunedì 4 gennaio 2010

La fine delle feste, l'inizio di un anno

Ho archiviato le feste (come? L'epifania? Un giorno rosso sul calendario in mezzo a una domenica, ma niente di piu') e ripreso il lavoro, dopo le corse e i salti mortali del mese di dicembre.
Per una volta, non vi chiedo come avete passato il capodanno, e non mi va di raccontare come lo ho passato io, perche' a causa del lavoro e dello stress ho fatto la scelta di un capodanno di esclusivo relax.
Pero' una cosa la considero. Una mia amica mi ha detto: "mi sono sentita con un'amica in questi giorni, e mi ha detto che non sa che cosa organizzare per divertirsi il 31 dicembre, perche' vuole divertirsi per forza".
La considero per ovvi motivi, per quel vuole divertirsi per forza. Perche' c'e' gente che non e' capodanno se non ci si diverte, se non si da fuori di matto.
Allora. Ragioniamo. Una considerazione veloce, proprio "fra parentesi quadre" dato che le tonde sono per raccontare qualcosa intorno al capodanno. Io ogni mattina mi sveglio fra le cinque e mezza e le sei meno un quarto. Sempre. Anche se sono in vacanza, perche' l'abitudine e' questa [e tralasciando la mattina del due gennaio che alle sei ero in pigiama in balcone a mettere via le piante che svolazzavano (la yucca: mi si e' ribaltata anche quella! PESA UN QUINTALE MA SI E' RIBALTATA ANCHE LEI!!!) a causa della bufera di vento].
Ma per quanto uno possa essere giovane e forte, svegliarsi alle cinque e mezza di mattina anche se a dormire ci sono andato all'una e mezza di notte, non va bene. Non va *affatto* bene (da quando ho smesso di guardare la tv, il mio orario di addormentamento e' compreso fra mezzanotte e l'una, salvo che non sia proprio stanco e alle 22:30, le 23 al massimo, crollo), e pertanto di solito recupero il sabato pomeriggio, la domenica pomeriggio e tutti i pomeriggi dei giorni festivi dormendo almeno due orette e mezza. Con questo ponte festivo anche di piu'. Ma a dicembre, per tutto il mese di dicembre, io ho praticato un lavoro di Leopardiana memoria ("matto e disperatissimo"), che mi ha impegnato *tutti* i giorni di dicembre (sabati e domeniche inclusi) dalla mattina prima delle otto a ogni sera oltre le nove.
Il 24 dicembre pomeriggio sono stato da un cliente per la reinstallazione del server. Sono stato li' tutto il pomeriggio, fino quasi alle 22. Il giorno dopo, il 25, avrei voluto riposare ma sono stato invitato al pranzo di natale a casa di Francesco Candelari. Un invito piacevole e un pomeriggio piacevole, per carita', ma avrei preferito tirare un po' il fiato, e infatti il 26 sono rimasto a casa e totalmente irreperibile. Tutto perche' il 27 (domenica) sono anche stato aperto e sono venuti diversi clienti, uno che mi ha tenuto in ufficio sino quasi all'una.
Per il 31 ho preso diversi inviti per una serata fra amici, e di questo ne sono lieto, e dispiaciuto di non essere andato da nessuno ma...

... anzitutto io ho preso tantissimi inviti. Con il piacere di essere stato invitato da tantissime persone, una delle cose che mi e' rimasta sullo stomaco e' la seguente. Diciamo che un 70% mi ha chiamato per esordire con: "Tu la notte del 31 sei a casa mia"
E io: "Ma veramente avrei altri programmi..."
Amico: "No, li disfi perche' abbiamo gia' organizzato tutto e tu devi venire..."
*Devo* venire? Ma chi sei, il comandante?
Altri mi hanno invitato con meno veemenza, ma hanno insistito. Il 30 dicembre per lavorare ho saltato anche il pranzo. Mi ha telefonato Maurizio, collega della protezione civile, all'una e mezzo e mi ha sentito *delirare* mentre gli spiegavo che ero in ufficio per prendere degli attrezzi con cui dovevo svolgere una serie di operazioni e che avrei saltato il pranzo.
Io soffro di gastrite. Da stress, naturalmente (mi passa quando comincio le vacanze) ma il sonno perso e le corse fatte per tutto il mese di dicembre mi hanno spezzato in quattro, ragione per cui sono arrivato al 31 stanco, spossato, con l'acidita' che mi usciva letteralmente da tutti i pori (la notte fra il 30 e il 31 mi sono svegliato alle tre di notte e sono rimasto sveglio fino alle quattro con tutto l'esofago che mi bruciava come l'inferno).
Il mio stato d'animo? Assolutamente nessuna intenzione di mangiare, nessuna voglia di stare in mezzo a gente che si voleva divertire, nessuna voglia di stare in mezzo alla gente tout-court, nessuna voglia di fare nulla dal 31 sera sino al 3 sera.
Nessuna. E ne avevo un gran bisogno, unito ad un bisogno psicologico di allontanarmi da Siracusa. Sono stato con due amici vicino Nicolosi, nella villa di uno dei due, perche' il programma e' stato: cena con ravioli in brodo e petto di pollo in bianco, ai ferri. Divano, copertina, tv, e abbiamo guardato due film leggeri fino all'una meno un quarto. Poi letto, e la mattina del primo gennaio verso le nove siamo tornati a Siracusa perche' ho sistemato casa e trascorso finalmente la sera del primo gennaio come volevo io e in compagnia di una persona speciale.
Ma di nuovo niente divertimento a tutti i costi: solo relax, divano, un film e nulla piu'. E il due anche sono rimasto a casa. Il punto e' che ci vuole un po' di relax. Sempre. Soprattutto dopo un mese difficile come quello che ho passato.
Ora sono in ufficio, il lavoro e' ricominciato. Prossima pausa? Boh, il sei gennaio saro' chiuso, il resto si vedra'. (-:

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Csrissimo Orsetto,
come hai ragione! Non ho mai capito nè mai capirò questa frenesia che prende per le vacanze di Natale.
Come te, anche io ho preferito staccare da tutto e tutti e passare in pieno relax il 31. Anzi, sai cosa ti dico? Per il prossimo anno ho intenzione proprio di sparire..magari in compagnia di una o due amiche, per andare in luogo sconosciuto e remoto a ricaricare le pile!
Sarai sicuramente daccordo con me.
A presto