Il luogo (e lo spazio) dei deliri di un tecnico IT rimasto un bambinone nel profondo del cuore, se pur un orso nel profondo dell'intelletto.
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lunedì 25 ottobre 2010
Parcheggio...
Il parcheggio appare pressoché deserto, e mentre mi appropinquo mi chiedo il motivo di tale latitanza veicolare, ma almeno finché non supero l'ingresso e non mi introduco nel parcheggio invaso, a seconda dei punti, da uno strato compreso fra i cinque ed i quindici centimetri d'acqua. Quella che ha piovuto stanotte, dato che dalle nove di stamattina non casca più neanche una goccia...
1 commento:
Come detto sull'intestazione del Blog, sarete ospiti ben graditi, e per questo vi ringrazio anche per i vostri commenti, anche se messi per criticarmi. (-:
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Grazie mille! Grizzly
(Dichiaro ufficialmente di essere affetta da presbiopia! Quindi riscrivo, con più attenzione):
RispondiEliminaSi, ho sperimentato tante volte, e nel modo peggiore!
Ovvero: il diluvio inizia mentre sei in ufficio e quindi sei costretta a immergere i piedi fino alle caviglie pur di riappropriarti della tua auto, che avevi posteggiato in una zona asciutta. Per non poi parlare della strada di accesso al posteggio: non solo diventa tutta un lago ma bisogna anche guardarsi le spalle, che dietro sfrecciano le auto in uscita da Ortigia e che sollevano una gran quantità di spruzzi impossibili da evitare...!
E se per caso nel frattempo continua a piovere, una volta dentro, devi anche scansare le cascatelle che scendono dall'alto, che tra una crepa a l'altra del soffitto ci sono delle infiltrazioni copiose ed inquietanti...!!