venerdì 1 aprile 2011

Emergenza a Lampedusa

Giorno 30 mattina, verso le 14:30 o poco dopo, la squadra è arrivata a Lampedusa, dopo un breve intoppo perché l'ennesimo barcone di migranti gli si è persino parato davanti al traghetto, come documentato da queste foto:



La cucina è stata scaricata e parcheggiata al porto, in attesa di un posizionamento definitivo, ed in tempo perché il Presidente del Consiglio dei Ministri assieme a quello della regione potessero prenderne visione.
Non ci sono attacchi per l'acqua, per la fognatura, per l'impianto elettrico o il gas: tutto quanto è da organizzare, per cui la definizione è che il mezzo rimarrà parcheggiato per almeno un giorno o due, il tempo di preparare il campo.
Ma nel frattempo il governo ha preso una posizione riguardante i seimila e passa migranti che sono sbarcati sull'isola, e la posizione è di chiudere questa situazione una volta per tutte, inviando delle navi con cui raccogliere almeno seimila persone per trasferirli in altri campi di accoglienza sparsi per tutta Italia (tra l'altro si è ventilata l'ipotesi di lasciare almeno due navi in navigazione per 24 ore il tempo materiale di montare determinati campi).
Risultato immediato: lo sbarco dei colleghi avviene in mezzo a centinaia di persone, l'isola è piena di gente, e nel corso della mattinata del 31 riescono a scattare alcune fotografie della situazione:


 La situazione appare inquietante: molti clandestini sono accampati anche sulla collina, sulla spiaggia... ci sono tende e ricoveri di fortuna (che vanno avanti già da diversi giorni) un po' dovunque:




E i ragazzi restano in attesa di notizie, anche perché non è chiaro se c'è un posto da predisporre per l'installazione della cucina, o se si decide per il rientro.
La squadra AVCS e i due funzionari della Regione Sicilia

I colleghi AVCS. Da sinistra: Jano, Guido, Giovanni, Vincenzo e Maurizio
Vediamo che cosa si muove in questi giorni.
Giorno 31 pomeriggio c'è stata anche tensione fra i migranti e le forze dell'ordine, rientrata con molta calma ma la situazione è quella della poca chiarezza fino in fondo: non si capisce se vogliono chiudere il campo, non si capisce se la cucina sarà montata o rientrerà.

Aggiornamento 1 aprile ore 9:30
Mi sono sentito telefonicamente con Maurizio. Al momento si trova all'aeroporto perché Giovanni (il nostro presidente) avrebbe necessità di rientrare per lavoro, ma attualmente è in lista d'attesa perché sembra che non ci sia posto in aereo (salvo che qualcuno non parta, lasciando un posto libero). Ieri sera si sono sentiti con il responsabile regionale della protezione civile, per capire quali sono le intenzioni riguardanti la cucina. Il responsabile si deve vedere in mattinata con il presidente della regione Lombardo, e decidere definitivamente che cosa fare: l'ipotesi è che la cucina effettivamente debba entrare in funzione, ma ancora ci sono, come si dice in questi casi "poche idee e ben confuse". Più tardi proverò a sentirmi ancora con Maurizio o gli altri (anche per sapere se per caso Giovanni ha bisogno di un passaggio dall'aeroporto di Catania fino a Siracusa), e vediamo che notizie ci sono. Al momento tra l'altro c'è vento (si parla di 20 nodi sul canale di Sicilia), che da una parte sospende l'arrivo di altri barconi, ma dall'altra blocca sia il trasferimento di migranti (diceva Maurizio che secondo i media ieri sarebbero stati caricati altri seicento migranti, ma non è vero perché è stato difficile anche far attraccare un traghetto in porto) sia le partenze di navi traghetto ufficiali per Porto Empedocle. È tutto per aria, casomai dovesse essere montata la cucina, salvo altre questioni meteo, fra domenica e lunedì dovrebbe partire una seconda squadra per dare il cambio.

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