martedì 5 luglio 2011

Sette anni di disgrazie

Sette anni fa avevate rotto uno specchio, e pensavate che finalmente ora che sono passati sette anni, le disgrazie sono finite, non è vero? E invece vi sbagliavate, perché io oggi festeggio sette anni di blog, ma ho anche intenzione di andare avanti sulla mia strada ancora per un po'.
Ma per farlo, voglio fare un passo indietro. No, non al 2004, quando ho aperto il blog, bensì ancora più indietro, quando già cominciava a delinearsi il mio spirito di blogger che vuole raccontare con un punto di vista un po' particolare i fatti della mia vita. Voglio andare indietro fino al 1998, ben tredici anni fa. Al momento in cui successe una cosa importante nella mia vita.
Parlo del momento in cui fui costretto a spostarmi in Germania, a Monaco di Baviera, per "recuperare" mio padre che era partito per le vacanze con i sintomi di un esaurimento nervoso, salvo scoprire lì a seguito dei suoi continui mal di testa fortissimi che invece non si trattava di esaurimento nervoso, bensì di metastasi tumorali in fase terminale, che erano partite dalla ghiandola surrenale destra ed erano arrivati a diventare quattro palle da tennis dentro la testa.
Ma ho preso una decisione: avrei preso appunti non già sui momenti trascorsi in clinica vicino al consolato italiano (o dentro il consolato stesso), preferendo invece raccontare un fatto "collaterale": nei momenti liberi ho girato per Monaco di Baviera per conoscere un po' la città, e per cercare un orsacchiotto di peluche (semplice) da regalare a una ragazza che frequentavo in quel periodo, e che invece non ha gradito per niente la mia partenza per Monaco: secondo lei non avrei dovuto mettere la mia famiglia davanti a lei. Idee. Io mi sono rifatto una vita dopo questo, e l'orsetto  (Gerhard) mi è rimasto. Ho conservato gli appunti di quel viaggio, con l'intenzione di farli diventare il mio vero e proprio diario di un viaggio fuori dall'Italia, e quale miglior posto del "Diario di Viaggio" per riprendere quegli appunti e raccontare questo viaggio alla ricerca di me stesso a Monaco di Baviera? (-:
Ecco il risultato estrapolato dagli appunti di quei giorni.

Diario di viaggio a Monaco di Baviera

04 gennaio 1998 - Inizio
Arrivo a Catania in mattinata (l'aereo parte per Roma alle nove e mezzo di mattina), e incontro un amico di vecchia data che sta accompagnando sua cugina, diretta anch'ella a Monaco di Baviera (e sapete chi è la cugina di cui sopra? Roberta Torre).
Ho prenotato un volo con scalo a Roma perché, mi hanno detto, non esistono voli diretti da Catania a Monaco di Baviera. Ho speso quasi 500mila lire [€258 ndG] per il biglietto, ma parlando con la signora Torre - dato che essendo anche lei diretta a Monaco credevo fosse compagna d'aereo, scopro che invece c'era un volo Alitalia diretto a Monaco di Baviera il cui biglietto aperto è stato pagato circa 100mila lire [€52 ndG] meno di quanto ho speso io... ed ho capito che l'agenzia viaggi a cui ci siamo sempre rivolti comincia a diventare inutile [NOTA: L'anno successivo, il 1999, è stato anche quello in cui, andando a Bolzano per una passeggiata, abbiamo scoperto dell'esistenza della tratta Villa San Giovanni-Bolzano per l'auto al seguito, sebbene l'agenzia sostenesse a spada tratta che non ci fossero destinazioni per l'auto al seguito oltre Bologna].
Finalmente dopo un leggero ritardo ci imbarchiamo, ma per di più ci tocca aspettare ancora perché a causa del maltempo alcuni aerei hanno ritardato l'atterraggio, e di contro è ritardata la partenza di ben tre aerei che sono in attesa di rullaggio prima di noi.
Poco prima di partire, il comandante ci informa che il tempo a Roma Fiumicino è bellissimo, piacevole etc. etc., ma tant'è che arriviamo dopo quasi un paio d'ore ed il cielo è plumbeo fino all'inverosimile.
Uno spostamento di gate non ben identificato durante l'attesa ci costringe ad attraversare buona parte dello scalo romano, poi finalmente ci imbarchiamo e l'aereo parte persino in orario (quasi le 12) ma, dopo meno di mezzora, il comandante ci informa che a causa di un problema tecnico siamo costretti a tornare indietro all'aeroporto di Roma. Ci sono proteste più o meno formali (io sarei dovuto arrivare intorno alle 14 e qualcosa, ora la situazione si allungherà fino all'inverosimile...), ma - come cantava il buon De André - le contromisure si limitarono all'invettiva...

Ci fanno scendere, rientriamo in aeroporto, poi all'improvviso ci comunicano anche la necessità di ripassare sotto metal-detector e varco. In questa occasione appuriamo che il metal-detector soffre di allucinazioni, dato che almeno metà di noi è costretta a farsi ripassare da un metal detector portatile (che non rileva nulla, mentre se passiamo sotto quello "grande" suona...).
Finalmente scendiamo al terminale e saliamo sull'autobus che ci dovrebbe portare all'aereo. Durante il trasbordo dobbiamo fermarci (a bordo dell'autobus) per alcuni minuti, perché stanno concludendo le operazioni di rifornimento di carburante. In questo frangente davanti a noi passa un carretto bagagli che porta alcuni carrellini attaccati come un treno. Fa una curva secca e dall'ultimo carretto si staccano almeno una decina fra valigie e borsoni che si spalmano rovinosamente in terra. ALLUCINANTE!
Ripartiamo finalmente alle 16 e, subito dopo il decollo, gli steward e le hostess fanno girare il carrellino rifilandoci un mezzo spuntino composto da un sandwich passato al pkzip e un astrusa raccolta di insalata precondita che sembrerebbe aver visto giorni migliori. Mentre voliamo cercano anche di farsi perdonare offrendo da un altro carrellino qualche duty-free del ca$$o a prezzi a dir poco impronunciabili.

Alle 16:40 sbirciando dal finestrino del vicino (e vaben: prossimo viaggio mi prendo il finestrino di destra) vedo le punte innevate delle alpi, uno spettacolo indescrivibile.Arriviamo nell'enorme aeroporto di Monaco intorno alle 17:30, il posto mi ricorda una specie di scena futuristica alla quinto elemento. Non fa molto freddo, e l'atmosfera della città sembra molto cordiale.

La differenza della lingua si fa sentire, spero di cavarmela a sufficienza...

05 gennaio 1998
Sapevate che svegliarsi con il mal di gola è uno dei modi peggiori per cominciare la giornata? Sì? Beh, anche io... ma la gola mi fa male lo stesso.
Ho trovato l'indirizzo di un internet-cafè da qualche parte vicino Stachus, ma non mi riesce di pescarlo, per cui mi sono limitato a girare guardando quattro stron$ate.
Ore 14:05, sono in Hauptbahnhof (stazione centrale di Monaco), in attesa della metropolitana. Fino ad ora l'unico orsetto di peluche trovato, era in Prinzregentenplatz-u-bahn-hof (-: a 29DM (€14) circa. Penso che sarò costretto a cercare un negozio di giocattoli sulle pagine gialle. Mah ?-:
Ore 16:15, e sono incazzato nero coi telefoni pubblici tedeschi: magari mi compro un tone-dialer (per chiamare in Italia colla prepagata devo fare il numero, poi per mandare la tastiera in multifrequenza c'è da premere una sequenza di tre tasti!). Più tardi cercherò di passare in ArabellaPark, dove *PARE* esserci almeno un negozio di giocattoli.
Ci arrivo e...
... SONO PAZZI!!!!!
Un orsetto orribile di 28cm 129DM!!!! (125.000 lire) [circa € 63, ndG]
Alla Karlsplaz-bahnhof ce n'era uno più carino a 24DM, prenderò quello con urgenza!
Ore 17:30 - sono ad ArabellaPark-u-bahnhof: la metropolitana è guidata da una tipa sulla 45ina simpaticissima. (-:
PS: M'attira un cordless panasonic a 45DM.
PS2: In quel negozio di folli un orsetto alto 6cm 75DM... e il tabacco 5.70DM, praticamente 1.000 lire [€ 0,52] meno che in Italia, MAH!
AREU: All'Hauptbahnhof ho trovato un orsetto carinissimo [Gerhard, ndG] a 19.90DM... E VAFFAN$$LO!!!!
Naturalmente dopo aver comprato l'orsetto, mentro ero sull'S-Bahn, all'altezza di Westkreuz il treno (s-bahn) si ferma in stazione, e davanti a me *UN* *GRATTACIELO* che reca la scritta "Spielwaren" (TOYS US).
'Camiseria mi sono fatto mezzo centro di Monaco cercando un FO$$UTO NEGOZIO di giocattoli, e NON NE HO TROVATO UNO CHE FOSSE UNO!
Nota di colore: in Sicilia abbiamo "CantaNapoli", qui persone con le STESSEIDENTICHESPUTATE faccie da co$$ioni sulle cassette di cantanapoli... cantano in tedesco! ARGH!
Infine ho trovato un CD: "The songs of distant Earth" di Oldfield, che contene peraltro "Let there be light" e "Only time will tell" che ho sull'"Essential XXV". È un disco veramente molto bello, crea una atomosfera rilassante.

06 gennaio 1998
Consolato CHIUSO, Alitalia non risponde nessuno al telefono... boh
Vado in aeroporto e vediamo. Stamani mi sono svegliato senza mal di gola e ho dormito abbastanza bene; l'orsetto è rimasto in busta vicino allo zainone; ho finalmente trovato l'internet-cafè e cercherò di contattare Asbesto questa sera dopo le 22...
Devo chiamare Eligio e trovare due francobolli [no: sei... eheh un po' di cartoline da spedire (-: ]
Nota ostica (anzi: ORSICA) un orsacchiotto proposto a 129 Marchi? Anzi che si era in un negozio di giocattoli! Al Duty-Free dell'aeroporto PIÙ PICCOLO E BRUTTINO 159,00! MaDDDonna mia, l'inflazione tedesca è arrivata su PLUTONE?!?
Penso che considererò le spielwaren delle stazioni e u-bahn di più. In Italia sulle 45.000 [lire, ndG], quasi quasi importo e rivendo: mi metto a contrabbandare peluche! ((-:
Nota orsica 2: Ho deciso: mi faccio i biglietti da visita di orsetto coccolone («Grizzltplüschbär - schmusekatze») IN TEDESCO! [Sì, passando dall'Hautpbahnhof li ho fatti ((-: ]
Sono stato all'Hackerbrücke e naturalmente ho visto dove si fa la birra Hacker... (-: Devo cercare di chiamare Andrea lì dalla Hacker ((((-:
Sono rimasto mezzoretta piena seduto alla Karslplatz-u-bahnhof solo per riposare. (-: Poi mi sono tirato una mediocre margherita in pizzeria/inetcafè ma nonostante "la furia della tempesta" sul canale #occupazioni di Asbesto nemmeno l'ombra.
Lasciati due messaggi, telnettato un po' dovunque [c'è un linux 2.0.29 (-: ], usato una shell sulla tty2 dimenticata aperta per mandare un mex a LoneStar (-: , e la prossima volta che mi negano bash e trovo una console aperta, apro un FTP di MSIE4.0 dal mirror microsoft IN HONDURAS!
Okkay, a concludere la strage di orsacchiotti in bellezza, in Karlsplatz un negozio vendeva un orsetto VERAMENTE OBBROBRIOSO (E non è solo per il prezzo) a solo...
299,-DM (il cartello diceva "nur für")
Credo che con 250 [marchi, aka circa 250mila lire (€ 129), col marco a circa 993 lire, ndG] in Italia mi compro un orso VIVO !?!?-:
In più, dato che si è capito, ieri sono impazzito per cercare un negozio di giocattoli, oggi mi sono *LETTERALMENTE* piovuti addosso. Mah, vedremo cosa ci riserva il futuro (-;

07 gennaio 1998
Appena svegliato, ascolto Oldfield, devo andare in consolato...
Okky: sono parcheggiato in consolato da un'ora buona; lentezza esasperante e atmosfera da vero ufficio italiano: si respira veramente un'aria di Italia qui dentro; è diverso dal resto della Germania; bene, quando finisco qui (*SE* finisco...) devo riandare in aeroporto...
A pranzo mi trascino da McDonald o da BurgerKing come al solito, nei dintorni di Karlsplatz.
Ho scoperto che il tram 18 va in Hauptbahnhof e si ferma qui vicino...
Ormai le mie gambe sono talmente inca$$ate con me che non mi parlano più: cammino più per forza di inerzia che per altro (-: e sudo acido lattico ((-:
Bene, quando a 30DM trovo il cavetto della telecamera, a 29 mi compro UN SET COMPLETO di cavi & connettori per SCART/CINCH/BNC/CA$$ (-:
Ora sono in München Ostbahnhof, l'altoparlante ha appena abbaiato qualcosa che non ho capito... Alla mia sinistra un distributore automatico di caramelle/cioccolata... dove "spiccano" dei bon-bon a forma di orsetti (-: il cui impronunciabile nome pare esse "goldbären"; peraltro ho trovato una specie di gioco di parole: "bär" significa "orso", con la dieresi; sui cartelli di avviso di freni e apertura di emergenza dei treni c'è scritto "Mißbrauch strafbar".
Mi vedo con un pennarello che aggiungo una dieresi sul "bar" creando qualcosa di strano (-:
16:30 Flughafen-bahnhof, ho sete, sono stanco, ho voglia di riposarmi un pochino, guardare un po' quello che ho girato e coccolare un orsacchiotto; parlo sul serio, specie l'ultimo punto (-: Uffa! Mi manca la mia camera, mi manca Giusy [la mia ex, che non ha gradito questa mia parentesi tedesca, ndG], mi manca Spiegel [Argh, si chiama "Specchio", sarà un segno del destino? (-: )... Domani sera Oldfield ad oltranza (-:
In Ostbahnhof ho trovato le patatine a forma di orsetto (-:
21:25 Su ORF1 fanno "Dante's Peak" in tedesco (-: è una cosa veramente assurda...
Questa serva vorrei andare di nuovo ad INET/CAFÈ perché vorrei sentire Asbesto (non come ieri sera...) e soprattutto perché vorrei cenare...
22:40 Trogerstraße - Ho incrociato una signora che portava a spasso un bellissimo Siberian Husky; mio dio vorrei un cane così, ne sarei felice (-: Quanto amo quella razza; il Siberian Husky è il mio Nirvana.
Buuuh! ))-: 23:15 Lehel-U-bahnhof: sono stanco ed affamato, e per il di più il primo U-bahn che arriva si è fermato qui a Lehel. In tutta la stazione siamo in sette e il tabellone non da speranze sui treni in arrivo, snif. E nemmeno un distributore automatico di boiate da sgranocchiare ))-: E Asbesto sarà lì collegato che aspetta che io appaia.
Ho bisogno di parlare in italiano con qualcuno che non mi dice "bitte?" se parlo troppo veloce... E MI SONO MESSO A MASTICARE IL TEDESCO! Uffina! (-:

08 gennaio 1998
Circa 01:00, in Herzogspitalstaße ho provato uno di quei negozietti che vendono molte cose a 99 Pfenning [centesimi, ndG]; eh... cercare un orsetto lì (((-:
06:00 - Mi sono "svegliato" dopo poco meno di 4 ore di sonno, ieri sera come se non bastasse sono rimasto bloccato prima in Karlsplatz e poi a Pasing perché tutti i treni S-bahn erano finiti e il primo mezzo di tornare a Gräfelfing era un autobus alle 2:30; e naturalmente a quell'ora non avrei trovato autobus per Planegg...
Ora sono in Flughafen in attesa di imbarcarmi sull'aereo per Roma...
Mah, volo quasi tranquillo, un po' di turbolenza poco dopo che ci hanno offerto lo snack, ma è passata nel tempo impiegato ad avvertire di allacciare la cintura.

CONSIDERAZIONI FINALI
Molto spaesato, ma comunque mi sono trovato bene, ho imparato un pochino di tedesco (-: e qualcuno (fra cui una gentile signora che mi ha informato sugli autobus a Gräfelfing) si è invece complimentata riguardo al mio inglese; la signora di Gräfelfing-s-bahnhof mi ha fatto notare che di solito gli italiani non parlano molto bene l'inglese, ma ovviamente il mio lavoro di computer (e la pratica) rendono il mio inglese abbastanza buono.
E poi sono riuscito a dimostrare a me stesso di riuscire a cavarmela in un paese straniero, anche se la gente mi abbaia addosso in una lingua che non capisco...
Ogni tanto qualcuno mi abbaiava qualcosa, e io rispondevo cose tipo "Avessi capito *ALMENO* una parola" ((-: (alché il tizio con la faccia più stravolta di quanto dovrebbe essere la mia: "bitte??").

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