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sabato 16 giugno 2012

Servizio antincendio 2012 - lettera alle pubbliche amministrazioni siracusane

[aggiornato dopo la pubblicazione iniziale - scorrere il testo]
Egr. sig.ri:
Prefetto di Siracusa – Dott. R. Franceschelli
Sindaci di tutti i comuni della provincia di Siracusa
Dirigente Dip. Reg. Prot. Civ. - Ing. P. Burgo
Comandante Corpo Forestale di Siracusa – Ing. F. di Francesco
Comandante VV.FF. di Siracusa – Ing. A. Comella
Servizio provinciale di Protezione Civile
Uffici dei dipartimenti comunali di protezione civile

 e per conoscenza
Mezzi di stampa ed informazione

Oggetto: campagna antincendio 2012 e associazioni di volontariato

Le seguenti associazioni di volontariato:
  • ANVVFC di Siracusa;
  • AVCS di Siracusa;
  • SNS di Lentini;
  • Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile di Carlentini;
  • ROSS;
  • CESUL;
  • AVSA;
  • Gruppo Comunale Protezione Civile di Palazzolo Akreide;
  • VSPC di Francofonte;
a seguito dell'assemblea tenutasi giorno 11 giugno c.a. presso la sede della Provincia di Siracusa a riguardo della stipula della convenzione per il servizio antincendio estivo per il periodo 1 luglio - 30 agosto 2012,
dopo essersi incontrate tutte quante per analizzare la situazione esistente e riguardante proprio la possibilità di svolgere il servizio antincendio in oggetto,
sottolineano con la presente
lo stato di agitazione e palese preoccupazione in merito al servizio di quest'anno e dei futuri per le seguenti motivazioni:
  • Risultano tuttora mancanti i rimborsi economici, da parte della pubblica amministrazione, per gli impegni di spesa presi riguardo gli anni precedenti, in particolare riguardo il carburante già anticipato dalle associazioni per i mezzi;
  • Tutti noi vorremmo avere notizie certe sulle spese da affrontare quest'anno, in particolare riguardo al carburante per i mezzi, poiché non siamo economicamente in grado di procedere ad ulteriori anticipazioni di denaro in tal senso;
  • Vorremmo avere notizie certe, per quest'anno ma soprattutto per gli anni futuri, riguardo come dovranno essere gestiti i rimborsi per le spese inerenti il servizio antincendio sia in convenzione che d'emergenza generica o specifica, ivi comprese le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi coinvolti nel servizio;
  • Richiediamo una funzionalità e professionalità effettive della Sala Operativa Unificata, che sino all'anno scorso ha dimostrato di peccare nella logistica, dislocando gruppi di volontari di un comune in luoghi totalmente opposti fra di loro, anziché lasciare che ognuno potesse operare nel proprio territorio;
  • E in particolare in merito al punto precedente: nel merito delle richieste di rimborsi per le spese sostenute nei precedenti servizi antincendio degli anni passati, spesso e volentieri esse risultano un costante rimpallo di responsabilità fra uno e l'altro ufficio, coinvolgendo contemporaneamente Comune, Provincia e/o Regione, addirittura in certi casi per uno stesso servizio viene specificato che una parte delle spese vada sostenuta da un ente e un'altra parte da un altro; per questo richiediamo di poter avere nel nostro rapporto con la pubblica amministrazione un referente unico per la gestione economica, e che sia poi egli a preoccuparsi di coordinare il recupero dei rimborsi dai vari enti.
Per tutti questi motivi richiediamo, con la massima urgenza, un incontro con il servizio provinciale di protezione civile, e soprattutto che tali dubbi siano chiariti entro l'inizio della campagna antincendio di quest'anno. In difetto di ciò, pur mettendo la nostra più cortese e disponibile buona volontà, non essendo in grado come sottolineato di anticipare ulteriori costi per la manutenzione o il rifornimento dei mezzi, potremmo vederci impossibilitati a svolgere il servizio che viene richiesto.

AGGIORNAMENTO: 19 giugno 2012
Ho chiesto di poter essere presente all'incontro che si è tenuto fra le associazioni e le P.A. (in particolare con il dirigente del servizio regionale di Protezione Civile) riguardo la stipula della convenzione per il servizio antincendio dell'anno 2012. Un incontro cordiale, piacevole e molto interessante, durante il quale ho avuto modo di poter analizzare, per così dire, l'altra campana.
E purtroppo, come succede spesso in questi casi, non è tanto il fatto di sentire l'una o l'altra parte prima di sceverare e determinare che, come spesso avviene, la verità si trova in mezzo. Perché nonostante l'apertura del responsabile nei confronti della discussione, pronto a chiarire ogni dubbio, anzitutto molti dei presenti hanno preferito farsi di lato, mostrando a mio parere una coda di paglia non indifferente (io mi sono presentato con la qualità di "ospite" e quindi non avevo la documentazione necessaria e sufficiente a potermi esprimere, ma erano presenti i responsabili di varie associazioni, e penso che la documentazione l'avessero).
Poi l'amico Turi Giarratana, abituato quale sindacalista ad essere spesso il portavoce di molti (ma che per primo, essendo responsabile del gruppo comunale di Palazzolo, può appoggiare questa lettera per solidarietà con i volontari, ma non per condividere i medesimi problemi, visto che il comune di Palazzolo, invece, sino ad oggi si è dimostrato sempre puntuale nei rimborsi delle spese sostenute per il carburante e la logistica), ha preso parola.
E prendendo parola, ha portato l'argomento, al quale punto per punto ha risposto il dirigente del dipartimento regionale, l'ingegner Burgo, dati alla mano evidenziando quanto i problemi esposti purtroppo esistono, ma sono dovuti non già a mancanze dirette della Pubblica Amministrazione, quanto piuttosto spesso e volentieri a carenza nella documentazione prodotta da alcuni, che in certi casi si è evidenziata nonostante solleciti inviati persino in date "non sospette" (si è parlato ad esempio, riguardo presunti debiti pregressi dell'anno 2010, di lettere inviate fra aprile 2011 e maggio 2011, addirittura). E infatti l'ingegner Burgo ha sottolineato la disponibilità dell'ufficio proprio nella gestione delle spese, evidenziando che se a ogni conclusione di servizio, nella serata o, tuttalpiù, il giorno successivo qualcuno presenta i fogli di marcia e la modulistica richiesta dalla regione, l'ufficio può provvedere nel più breve tempo possibile al rimborso o, per velocità e funzionalità, anche al semplice rabocco del carburante.
Rubino ha evidenziato, infine, il dubbio che attangliava alcune associazioni: se pur vero che viene svolto, ad esempio, un foglio di marcia in cui viene indicato il percorso compiuto dal mezzo in km, c'è da considerare che poi il mezzo, una volta giunto sul posto, deve rimanere acceso: ad esempio le autobotti e le APS hanno la pompa dell'acqua che funziona innestando la presa di forza assieme a una marcia e accelerando. L'esempio che ha fatto Rubino, per esempio nel caso della nostra APS è semplice: la presa di forza richiede di innestare la quarta marcia e di far girare l'acceleratore al 50%~60% della media. Ora, supponendo di girare con il mezzo in quarta marcia con l'acceleratore a quella media, equivale a muoversi a una velocità compresa fra i 50km/h e 60km/h, ossia un'ora di intervento con la presa di forza inserita e la pompa in mandata non è dissimile dall'aver percorso all'incirca altri 50km rispetto al percorso indicato sul foglio di marcia. Per questo il servizio di protezione civile ha comunicato che raccoglierà informazioni specifiche sull'eventuale esistenza di tabelle approssimative di consumo carburante per le prese di forza, onde riferirsi per il rimborso delle spese di carburante oppure per gestire correttamente il rabocco del carburante a seguito dell'intervento. Questo punto sembra obiettivamente un po' complesso, ma c'è da osservare che la logistica in questi casi non può essere, ovviamente, inventata.
Quanto ai problemi inerenti la richiesta di un referente unico per le associazioni, il principio è che se chiama la sala operativa regionale, di norma è anche la regione ad occuparsi dei risarcimenti. Per le chiamate da parte del comune, si dovrebbe trovare uno specifico punto d'incontro con le autorità comunali, anche perché (osservazione di Turi Giarratana) se un comune X non ha fatto un piano di protezione civile generico almeno riguardo all'antincendio estivo, significa anche che non ha messo a disposizione delle somme per il rimborso di tali spese, e che pertanto le stesse non verranno mai recuperate: che fare? Mettere tale comune di fronte al fatto che senza rimborsi non ci può essere intervento?
Infine, è stato sottolineato che un'attività purtroppo diffusa di chiamate alle associazioni da parte di vigili del fuoco e/o corpo forestale dello stato che avviene spesso in virtù di amicizie personali fra il chiamante (VVFF oppure CF) e il chiamato (responsabile associazione X) devono essere interrotte definitivamente e qualsiasi chiamata e allerta deve essere gestita esclusivamente dalla sala operativa della regione. Che poi sia la sala operativa a chiamare e dire all'associazione "mettetevi a disposizione dei VVFF" ad esempio, è un altro discorso, così come l'eventuale richiesta di spostarsi rispetto alla segnalazione della regione per via di qualcosa di più urgente che coinvolge persone, animali, case etc.
Nel complesso il risultato di questa riunione un po' mi ha amareggiato, perché come sempre si è dimostrato che "la verità sta in mezzo", ma che proprio in questo caso alcune verità erano proprio dal lato della PA, piuttosto che da quella delle associazioni. Ad ogni modo, questo non ha intaccato la disponibilità delle associazioni, che dal primo luglio come negli anni passati cominciano la disponibilità alla gestione dell'emergenza su chiamata e del ciclo di avvistamento.

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