mercoledì 24 ottobre 2012

Condannati gli scienziati della commissione "Grandi rischi"

La condanna che è stata emessa un paio di giorni fa ha fatto scoppiare il classico polverone che si ha in Italia quando, come sempre, anziché utilizzare la logica e la ragione, ci si fa prendere dal momento e ci si riempie subito la bocca senza sapere nulla sull'argomento.
Premessa: io mi auguro che la condanna a questi signori, in sede di Cassazione, non solo venga confermata, ma anche accentuata all'estremo, poiché gente del genere meriterebbe non sei, ma persino *SESSANTA* anni di carcere. E duro, tipo il regime del 41/bis. Perché gente del genere che adesso piange merenda mentre i colleghi si inventano stronzate come "adesso non si potrà fare prevenzione oppure saremo costretti ad allerte massime per ogni nonnulla, perdendo credibilità" non merita altro. Ma sul serio, però, eh?

Ma porcaccia della miseriaccia zozza & lurida (citando Bernie Lefkowitz di "Cocoon - Il ritorno"): possibile che bisogna sempre ricordare a tutti che il mondo non è solo bianco o nero ed esistono varie sfumature di grigio? (Sì, ora cito Peter Venkman in Ghostbusters II: è una giornata di citazioni, finché non passo a quelle in giudizio).

Ora vediamo di rimettere i piedi per terra. E vediamo di dire le cose come stanno.

Primo) intorno a ottobre 2008 nel territorio di L'Aquila e circondario comincia uno sciame sismisco molto ampio, con scosse leggere ma continue. E fin qui, va bene.

Secondo) è vero, e diciamolo una volta per tutte prima di continuare: non è possibile prevedere eventi sismici (si può dare qualche informazione statistica, ma del tipo "visto l'andamento e la zona si può ragionevolmente pensare che questa zona sarà sottoposta a varie scosse telluriche", stop: fine della previsione). E questo è un dato di fatto importante, anzi importantissimo proprio riguardo alla condanna di questi signori e di un'indagine che comunque secondo me dovrebbe coinvolgere anche altri. Importantissimo, ma badate bene.

Terzo) appunto non è possibile prevedere eventi sismici, e mi ripeto, ma questa volta non lo dico a voi lettori, lo dico a loro scienziati. Perché non devono dire a me questa frase, bensì ripetere a loro stessi questo punto. Perché non sono in grado di dire se ci sarà un terremoto, ma anche e soprattutto il contrario: NON SONO IN GRADO DI DIRE CHE NON CI SARANNO SCOSSE. Cominciate a capire qualcosa? Bravi, ma aspettate un altro istante.

Quarto ed ultimo) la commissione grandi rischi di cui facevano parte questi signori aveva un compito. Ben preciso. Non il compito di fare previsione, perché sappiamo che non è possibile, bensì quella di fare prevenzione, che è possibile, oltre che importante.

Sapete come si fa prevenzione? In Giappone, che statisticamente ha meno terremoti che l'Italia (sono più forti, ma in un anno le scosse totali fra rilevanti e strumentali sono inferiori: l'Italia è attraversata da molte più faglie e situazioni complesse), per esempio si fanno esercitazioni. Di evacuazione. Di sicurezza. Tante. Tantissime. Centinaia di migliaia di esercitazioni: nelle scuole, nei posti di lavoro, nei negozi, nei centri commerciali, quasi quasi anche nelle case private.
E si costruisce con criteri antisismici. Da anni, peraltro. Non come a Reggio Emilia e circondario, dove se qualcuno presentava un progetto per un capannone con criteri antisismici oltre il limite, il progetto NON VENIVA approvato...
In Giappone si lavora per avere una cultura del terremoto e del rischio del terremoto, e si sanzionano GRAVEMENTE quelli che saltano le esercitazioni o violano le regole.
Dico: in Giappone. Perché in Italia siamo in leggerissima controtendenza: se riusciamo a fare un'esercitazione di evacuazione in una scuola, e poi vai dal dirigente scolastico e gli dici: "Ok, è andata bene. La rifacciamo il mese prossimo?"
"MA NOOOOOOOOOOOOOOO: MA L'ABBIAMO GIA' FATTA! NON CE N'E' BISOGNO!!"
Se a Tokyo una scuola salta l'esercitazione mensile, o è perché ci sono state dieci scosse in quel mese, oppure il governo prende il dirigente scolastico e gli dice: "o la fai SUBITO o ti prendiamo e ti portiamo nella patria galera". Questa è una differenza importante.

Perché sono successi due gravi errori in Abruzzo. Il primo è davanti agli occhi di tutti: gli edifici si sono sbriciolati perché il calcestruzzo che è stato usato per costruirli in alcuni casi si è dimostrato della medesima consistenza delle fette biscottate.

Il secondo, che forse molti hanno dimenticato, e che è alla base della condanna, era principalmente lo sciame sismico.
Ma non perché si deve dire che uno sciame sismico è di sicuro il preludio a una scossa più forte, CHE È UNA STRONZATA IMMANE e totalmente priva di ogni base scientifica, bensì perché lo sciame sarebbe dovuto essere, doveva essere, deve essere e DOVRÀ SEMPRE ESSERE il segnale per *verificare* *attentamente* il funzionamento della macchina della protezione civile.
Ci vuole poco: "Non sappiamo né possiamo sapere se questo sciame finirà in un megaterremoto o se continuerà per anni: i terremoti non li possiamo prevedere. Però possiamo prevenire i danni, per cui da domani ogni mese faremo esercitazioni di evacuazione nelle scuole, negli uffici pubblici. Diffonderemo notizie su cosa fare in caso di scossa e su cosa fare dopo, faremo verifiche di stabilità degli edifici pubblici, metteremo a disposizione anche un numero verde dei cittadini, se necessario. SIGNORI, levatevi dalla testa di chiamare tutti i giorni il numero verde per chiedere se sono previste scosse nella giornata, perché questa informazione forse la sa il buon Dio, e forse manco lui ha tutti i dettagli, figuriamoci noi...".

Logico, giusto? No. Perché la logica quando siamo in Italia va SEMPRE a farsi benedire, e da adesso "o non si farà prevenzione o si faranno allarmi massimi ad ogni pié sospinto".

Congratulazioni. No, dico: veramente. Anzi, sapete che c'è di buono? Andatevene pure un po' a fanculo, già che ci siete.

Fate prevenzione, che era quello che avreste dovuto fare e non avete fatto!
E magari da domani chi si azzarda a rispondere alla richiesta di informazioni "state a casa e non vi permettete di fare domande perché se no vi denunciamo", questo qualcuno molto intelligente pigliatelo e buttatelo subito in cella e con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, affinché comincino a imparare tutti che essere parte di una commissione non significa avere poteri divini per comandare a bacchetta gli altri, ma soprattutto responsabilità per fare bene il proprio lavoro... L'avete detto voi e lo ripetete a ogni foglia che cade: "non si possono prevedere i terremoti". Avete ragione, quindi perché avete sbraitato ai quattro venti a tutti che era tutto a posto e che dovevano restare tutti a casa? Come vi è saltato in mente di prevedere che non ci sarebbero stati terremoti? Perché non avete revisionato la macchina della protezione civile? Perché non avete fatto verifiche di stabilità? Perché in otto mesi vi siete limitati solo a gridare allo scandalo e minacciare di denuncia chiunque chiedesse notizie? Adesso non venite a fare le vittime o a dire che in Italia siamo tornati al tempo di Galileo Galilei, perché state giocando con la vita delle persone, e non si gioca così...

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