lunedì 29 aprile 2013

Saga del Mondo Emerso: recensione

0 commenti - [Leggi tutto]
Ho concluso giusto ieri, con "Gli ultimi eroi" l'intera saga del "Mondo Emerso" di Licia Troisi.
Dopo Terry Brooks, e dopo "La ragazza drago", ho avuto il piacere di assaggiare una saga fantasy tutta italiana e...
... e devo essere sincero: all'inizio con "Le cronache del Mondo Emerso" e le avventure di Nihal mi aveva veramente preso. Poi, come purtroppo avviene spesso (mi è successo anche con Terry Brooks e la saga di Landover), il continuo mi ha dato invece l'impressione di una palese sagra del brodo allungato fatto apposta per vendere altri libri.
Con "Le guerre del Mondo Emerso" già era piacevole l'avventura ma evidente il bisogno di continuare qualcosa che si poteva concludere prima.
Con l'ultimo grande capitolo "Le leggende del Mondo Emerso", invece, io che sono un appassionato del tema fantasy... ci sono rimasto molto male. Come la malattia che ha colpito quelle terre, facendo vittime e facendo trascinare le poche vittime sopravvissute al pari di zombie, anche la storia si snoda in un noioso tentativo di far durare l'avventura. Sono decisamente rimasto deluso. Prima di continuare con il fantasy di altri autori, ora una pausa fantascienza dedicata anche ai romanzi di alcuni amici che sono ammucchiati nella cartella degli ebook in attesa di visione già da troppo tempo, tanto da aver accumulato troppa polvere virtuale (-:

sabato 27 aprile 2013

Di nuovo CISAF, Francesco (-:

1 commenti - [Leggi tutto]
Sabato 20 aprile a Torino, nell'elegante cornice dell'Hotel Sitea, in pieno centro storico, si è tenuta la premiazione del VII premio letterario del CISAF. Di nuovo l'amico e collega scrittore Francesco Candelari ha partecipato e di nuovo è arrivato sul podio, stavolta per un più che meritato secondo posto.
Dopo la fatica che gli è valsa il primo posto di "Allucinante realtà",  di nuovo Francesco, appassionato di fantascienza, offre una visione inquietante di come le cose potrebbero assumere una piega decisamente non prevista.
Di nuovo ho il piacere e l'onore di pubblicare qui il suo racconto, per rendervi tutti partecipi. Ora abbiamo due progetti su cui stiamo lavorando: il primo sono due romanzi (uno scritto da Francesco ed uno da me) entrambi di fantascienza e che condividono Siracusa come luogo dell'azione, e successivamente un prossimo lavoro a quattro mani su cui stiamo lavorando.
Buona lettura a tutti (-:

UNA CROCE SULLA TERRA
di
Francesco Candelari

Iniziarono lo spietato bombardamento a tappeto senza alcun segnale di preavviso. Da quando, due settimane prima, avevano posizionato le loro cinquanta astronavi dalle bizzarre forme ellissoidali e biconcave in un’orbita geostazionaria a quattrocento chilometri dalla Terra, nessuno avrebbe mai immaginato che tale presenza potesse rivelarsi così tremendamente ostile. Vennero tutti colti alla sprovvista, a eccezione delle forze armate delle singole nazioni che, fin dal primo giorno della loro misteriosa apparizione, avevano raggiunto il massimo stato d’allerta. Ma nonostante una rapida mobilitazione generale, neanche le superpotenze in possesso degli arsenali missilistici più avanzati poterono far nulla per difendersi da un attacco così massiccio e sferrato da altezze orbitali.
I bombardamenti proseguirono in modo sistematico e ininterrotto giorno e notte mediante ordigni sconosciuti agli uomini: bombe perfettamente sferiche e levigate che, dopo essere state sganciate quasi sempre a grappoli, entravano nell’atmosfera a velocità vertiginose e, raggiunta la quota operativa, si dirigevano verso gli obiettivi senza che nessuna forza al mondo potesse in alcun modo ostacolarle. Dopo essersi sinistramente posizionate sopra le città o le infrastrutture militari da distruggere, non esplodevano come un comune ordigno: esse implodevano. Provocavano un violentissimo strappo nel tessuto spazio-temporale fino a creare una sorta d’imbuto gravitazionale che, sprofondando nelle viscere della terra, fagocitava tutto ciò che possedeva una pur minima massa. Edifici, enormi palazzi, mastodontiche opere edili sparivano per sempre, inesorabilmente risucchiati non appena superavano l’orizzonte degli eventi delle fameliche singolarità artificiali.
Gli unici effetti visibili di quelle armi furono gigantesche voragini senza fondo e di luciferina memoria, in cui scomparvero come nel nulla milioni e milioni di esseri umani.
Il cielo da azzurro si tinse di un  rosso sanguigno dai riflessi angoscianti.
A regnare ovunque un opprimente paesaggio crepuscolare, mentre la stessa luce del sole veniva inesorabilmente curvata sotto l’enorme forza gravitazionale esercitata dalle nere spelonche, che si aprivano come bocche voraci dove prima sorgevano le più belle e antiche città terrestri. Nel terrificante silenzio di quell’atmosfera senza tempo, dai pozzi apparentemente privi di fondo si udirono deboli gemiti, che  rapidamente si trasformarono in agghiaccianti urla, in strazianti e disperate richieste d’aiuto.
Poi pianti e grida si fusero in un dissonante ululato, udibile persino nei luoghi più remoti e nascosti, che alimentò un primordiale terrore nell’intera popolazione mondiale. Il panico e l’orrore si diffusero ovunque, suggendo la propria linfa vitale dalle ancestrali paure di bibliche profezie apocalittiche, sopite fino ad allora e mai del tutto dimenticate.
L’intera crosta terrestre iniziò sempre più a somigliare alle numerose infernali incisioni dell’aldilà dantesco, di gran lunga meno romantiche di quelle concepite dal gusto sottile e raffinato di Doré. Mefitiche esalazioni sulfuree lentamente risalivano dalle gigantesche crepe apertesi ovunque.
All’improvviso le ostilità, così com’erano iniziate cessarono, mentre l’intero pianeta veniva avvolto da un innaturale grigio silenzio.
L'inferno è sempre stato facile da immaginare, ma adesso parve infinitamente distante dalle rappresentazioni partorite dalla miope superstizione popolare: nessun lago di zolfo, nessuna tortura, nessun diavolo munito di forcone; qualcosa di molto più tecnologico e reale si delineava sopra le loro teste. Le parole umane non avrebbero potuto esprimere l’orrore degli inferi, né la più vivida fantasia avrebbe potuto immaginarlo o tantomeno descriverlo.
L’inferno è infinitamente peggiore di quanto si possa pensare: il più terribile campo di concentramento di questo mondo, paragonato a esso, apparirebbe come un angolo di paradiso. La Terra andava inesorabilmente trasformandosi in una fornace di fuoco inestinguibile, in un luogo di castigo eterno dove le sue vittime venivano tormentate sia nel corpo che nella mente.
A quattro giorni di distanza dai tragici avvenimenti, gli invasori trasmisero un messaggio su tutte le frequenze radio e televisive. I pochi programmi ancora in onda s’interruppero, lasciando posto a un enigmatico rosso pentacolo rovesciato su uno sfondo nero.
–Creature della Terra– una voce sonnacchiosa, melliflua, quasi androgina esordì riecheggiando nell’intero etere planetario. –Creature della Terra: il mondo sul quale avete sinora vissuto, da questo preciso istante non vi appartiene più. Non tentate di opporvi alle nostre truppe d’invasione, ogni focolaio di resistenza seppur piccolo e insignificante verrà stroncato con feroce determinazione. Il tempo messo a vostra disposizione per consentirvi di poter pagare gli arretrati e i relativi interessi dell’affitto è scaduto.
“Affitto?” si domandarono coralmente i quasi quattro miliardi di superstiti.
–Avete capito bene– disse con stanca enfasi la voce rimbombante su tutto il globo. –Questo pianeta non vi è stato mica regalato, ovviamente. Per assolvere al debito e alle more accumulate vi sono stati concessi più di duemila anni del vostro tempo, da quando il forestiero venuto dalle stelle, che generosamente aveva deciso di accollarseli, è stato incoscientemente da voi crocifisso.


lunedì 22 aprile 2013

Benvenuto mr. President... again

0 commenti - [Leggi tutto]
Come vanno le cose qui da noi in Italia?
Male, anzi: peggio del solito.
Se prima mi vergognavo di essere italiano, ora non solo questo, ma mi vergogno persino di aver votato a febbraio.
Prima di tutto perché ho votato, turandomi il naso, PD. Perché io mi considero una persona "di sinistra". Solo che ho votato PD turandomi il naso perché non ho mai considerato il PD un vero partito di sinistra.
Ma soprattutto perché per la milionesima volta, dopo queste elezioni e prima ancora che si procedesse all'elezione del Presidente della Repubblica, mi chiedevo sinceramente se i vertici del PD ogni tanto sapessero fare un po' di sanissima autocritica, che a questo partito sarebbe servita tantissimo, sin dal primo giorno dopo il disastroso risultato elettorale.
Sarebbe stato molto utile che tutti i vertici del PD, visti i risultati elettorali, si fossero fermati, messi uno di fronte all'altro e si fossero tirati delle sberle da soli, sbraitando a voce molto alta: «DOVE? DOVE? DOVE ABBIAMO SBAGLIATO?».
C'è gente che ha votato per altri partiti. Avranno fatto bene? Avranno fatto male? Non è questo quello che voglio dire. Io per primo, pur non avendo votato per "l'antipolitica", ero molto ottimista rispetto al MoVimento 5 stelle. Lo ero, specie guardando "l'esempio siciliano", e considerando che è il primo "partito" che non aveva intenzione di creare una fiducia basata sul paraocchi "signorsì signore sì signore va bene signore voto qualsiasi sBronzata proponi signore".
Questo mi andava bene. Come un governo che teneva il leader letteralmente con una pistola puntata alla tempia per costringerlo a lavorare come dio comanda.
Ero molto ottimista, al passato, per l'appunto.
Perché poi... non lo so: poi c'è stata una ventata di gas allucinogeno in parlamento ed è successo di tutto.
Matteo Renzi, che avevo votato alle primarie, e che sino a poco tempo fa vedevo come interessante leader per il PD, comincia ad attaccare i vertici (e ci potrebbe anche stare) perché si dovrebbe trovare un accordo col PDL.
Ma... ma dico?
Pierluigi Bersani si incaponisce contro Beppe Grillo e il MoVimento: il movimento gli dice che può cooperare ma non gli darà mai la fiducia al 100% perché vogliono decidere "legge per legge", e Bersani in preda a evidente sordità continua a dire «Beppe Grillo deve decidere che cosa vuole fare». L'ha capito anche il mio orsacchiotto di peluche che l'idea è di non votare la fiducia a leggi che considerano pietose, ma lui no.
Ore concitate. Giorni concitati. Proposte, controproposte. I cittadini del M5s che risultano non avere la minima idea del funzionamento della costituzione italiana (assieme a molti parlamentari che si riempiono la bocca con l'articolo 94 della costituzione, tralasciando il punto che recita "Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni") e che in un'apoteosi chiedono di aprire le bellissime "commissioni di controllo" dei lavori parlamentari, dimenticando che tali commissioni prevedono di essere composte (e controllate) da un certo numero di rappresentanti della maggioranza e dell'opposizione: due concetti che nel paese Italia sono particolarmente labili, dato che non esiste un bipolarismo affidabile.

Niente di nuovo sotto ai ponti. Soldi spesi per le elezioni, Berlusconi che si riempie la bocca anche lui (sic) annunciando la campagna elettorale. Anzi, facciamo così: cambiamo direttamente l'articolo 1 della costituzione, che facciamo prima.
"L'Italia è una repubblica basata sulla campagna elettorale"
E in mezzo a questo immondo casino, che succede? Che nel frattempo il Presidente della Repubblica non può neanche sciogliere le camere e mandare tutti a quel paese come forse si meriterebbero se non proprio tutti quanti, almeno una buona percentuale. Eh, già: è nel semestre bianco... per cui prima eleggiamo un nuovo presidente della repubblica.
D'altronde il PD è unito. È coeso, come il calcestruzzo.
Sì, come il cubetto di cemento attaccato al piede di quello che viene buttato a mare. Perché succede di tutto. Il PDL manco si presenta in aula, sostenendo [a ragione (grazie PD. Grazie per avermi costretto a dare ragione al PDL. Mi mancava solo questo. Veramente)] che la sinistra italiana riuscirà a demolirsi con le proprie mani.

E ci sono riusciti. Votiamo Marini? Un crollo. No, votiamo per Rocco Siffredi (con quello che vi paghiamo di stipendio per NON AVER ANCORA FORMATO UN FOxxUTO GOVERNO E NON ESSERE RIUSCITI A ELEGGERE UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VI METTETE PURE A CA££EGGIARE?) oppure per John Wayne.
Poi arriva l'illuminazione: Prodi. Che indubbiamente è una persona che ha un grande carisma e una grande credibilità internazionale. Ma ci sarebbe anche Rodotà, che è un grande costituzionalista. E quindi? Ponderare con attenzione? MA NOOOOOOOOOO! Rodotà l'han proposto i 5stellati, vade retro, dobbiamo fare il contrario!
Di nuovo il PDL non si presenta in aula: mi sembra di sentirli, i parlamentari azzurri, mentre fuori dall'aula continuano a cantilenare «vi distruggerete con le vostre stesse mani...».
E voilà. Romano Prodi non viene eletto Presidente perché mancano almeno un centinaio di voti proprio della fascia del PD. Dei D'Alemiani? Dei giovani del PD? Non si sa: tutti avevano applaudito a Prodi e tutti se ne lavano le mani scaricando la colpa su altri. Tutti. Un parlamentare PD ogni quattro NON HA VOTATO PRODI, ma non è stata colpa di nessuno se non è stato eletto.
Si dimette Bersani, si dimette la Finocchiaro, arriviamo all'apoteosi: una rielezione dell'ottantottenne Napolitano che, per carità, è stato un grande e bravissimo presidente, ma in un momento in cui l'Italia aveva bisogno di un cambiamento SIAMO RIUSCITI SOLO A FARE UNA SAGRA DEL BRODO ALLUNGATO.

Io mi considero una persona di sinistra. E sono schifato dal PD. Definitivamente schifato: io d'ora in avanti NON VOTERÒ MAI PIÙ PER IL PARTITO DEMOCRATICO. E non sono il solo. Mi auguro che ci sia una fuga in massa verso SEL, e che quello che resta del PD assieme alle vecchie cornacchie ammuffite che hanno fatto tutti questi danni si affossi in un gorgo e che il partito scompaia, come sono scomparsi prima di lui cose come La Margherita, L'Ulivo e compagnia briscola. La credibilità del PD ha ascoltato gli insulti di Beppe Grillo ed ha pensato bene di andare affan... voglio vedere se e quando qualcuno capirà che ci è andato tutto il partito. E che se si vuole governare seriamente non si può giocare come si è fatto fino ad oggi...

domenica 21 aprile 2013

Maratona di Boston e cellule terroristiche

0 commenti - [Leggi tutto]
È l'uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l'uomo.
(da Per la critica della filosofia hegeliana del diritto, 1844)

La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli.

(da Critica della filosofìa hegeliana del diritto pubblico)
[tratti da Wikiquote]

La terribile tragedia delle vittime e dei tantissimi feriti per via del vigliacco attentato all'arrivo della corsa di Boston mi lascia, veramente, senza parole.
Senza fiato.
Soprattutto senza un perché. Sapete: molti quando si arriva a una situazione del genere cominciano a chiedersi un motivo. Cominciano a cercare, a sperare, di trovare una motivazione che ha mosso questi giovanissimi esaltati.
Che sia la religione, l'odio, il bisogno di lanciare un messaggio, la convinzione instillata da qualche fondamentalista che...
No.
Scusate, ma proprio non ce la faccio.
No, non è vero niente.
Anzitutto qui lancio un messaggio: Andres Breivik ha dichiarato di voler liberare la Norvegia e l'Europa tutta dall'invasione islamica. Scopo raggiunto con una bomba nel palazzo del governo e quasi settanta ragazzi uccisi a fucilate in un'isola in quella che si rivelerà anche come una penosa azione di polizia a contrasto dell'attacco.
I due fratelli ceceni accusati di questo terribile attentato, invece, farebbero parte di una più importante cellula di al-Qaida, che trova la sua base in un fondamentalismo islamico che fa leva su una bassissima cultura dei terroristi stessi, plasmati alla violenza fine a se stessa e presentata come soluzione definitiva di attacco agli "infedeli".
E sempre, come in questi casi, il richiamo va soprattutto a chi subito difende a spada tratta questa o quella o quell'altra religione ancora sostenendo che non è in quella base che si deve cercare il motivo di tanta violenza. Non sono d'accordo: il primo passo per combattere la violenza è quello di prenderne atto, di capire che esiste e di non relegarla a un'aberrazione talmente vergognosa da nascondere nell'armadio.
Guardate le vittime dell'attentato: M.R., il bambino di otto anni, lo mettiamo nell'armadio e chiudiamo, perché bisogna ripudiare la violenza senza guardarla in faccia? No. Non sono d'accordo. Bisogna guardare in faccia la violenza, bisogna guardare in faccia il terrorismo. Bisogna guardare in faccia le vittime, i feriti, guardarli nel profondo, e solo dopo abbassare lo sguardo. Solo dopo aver capito che bisogna combattere questo odio, bisogna riconoscerne le origini, si può cominciare a combatterlo.
Sinceramente dubito (ma non del tutto, diciamo che ho un 50% di dubbio) che i due facessero parte di una più o meno ampia cellula. Ma perché c'è una cosa che è cambiata, una cosa che abbiamo imparato (purtroppo) con gli attentati degli ultimi anni: non servono le grandi organizzazioni e neppure grandi strumenti per fare grandi danni.
I tempi di gruppi di terroristi in mezzo al deserto che impastano fertilizzanti seguendo qualche vecchissimo libro di chimica degli anni '50. Sono finiti: bastano due ragazzotti ventenni che vanno al centro commerciale. Ai casalinghi ci si compra un paio di pentole a pressione, al reparto ferramenta chiodi e bulloni sono in offerta speciale e...
... e poi magari la settimana prossima c'è il quattro luglio, non vuoi comprare quei bellissimi petardi in confezione da 100? Dai, dai, tre o quattro scatole, poi un coltellino svizzero, tagli, recuperi la polvere e...

... e voilà: il kit del piccolo attentatore, con una manciata di dollari, in offerta con la carta fedeltà nel supermercato dietro l'angolo. E se pensate che possano fare pochi danni, guardate i tre morti e oltre 170 feriti gravi e poi ditemi sinceramente che due bastardi al supermercato con un centinaio di dollari non possano fare un puttanaio di danni.
Io penso che al-Qaida sia stata abbondantemente spazzata via, almeno quell'insieme di terroristi che stavano a sbavare dietro Osama Bin-Laden. Ma poi, come internet non ha un centro, nemmeno i movimenti terroristici hanno un centro, sono tante "cellule", indipendenti fra di loro. Magari gruppi di tre, quattro persone. Che si basano su preconcetti. Apriamo gli occhi: questi preconcetti sono principalmente di base religiosa. E sono questi preconcetti che devono essere combattuti. Dire "non è colpa della religione X per questa violenza" non combatte questi preconcetti, purtroppo...

lunedì 15 aprile 2013

Attentato durante la maratona di Boston

0 commenti - [Leggi tutto]
Sto seguendo con il sangue gelato le terribili notizie dell'attentato a Boston. Mano a mano che si dipanano le cifre, questo appare come un momento terribile. Tutta la mia vicinanza alle famiglie delle vittime (al momento ne sono confermate tre, non posso che augurarmi che questo conteggio si possa fermare qui) e ai tantissimi feriti.
Aggiornamento ore 5:30 - Si parla di tre morti ed oltre 130 feriti. L'intento terrorista sembra più chiaro.

martedì 9 aprile 2013

Movimento 5 stelle, grazie di nulla

0 commenti - [Leggi tutto]
Rilancio la nota scritta da Andrea Baio su facebook. La condivido (non del tutto, visto che non ho votato il movimento 5 stelle, ma quantomeno appoggiavo la loro idea di democrazia diretta, finché non si è esplicata in questo casino).
Caro Grillo, dato che dall'alto della tua arroganza da dittatore in erba che gioca con questo paese come un bambino fa coi suoi soldatini, ti permetti di trattare tutti allo stesso modo - che si tratti di giornalisti, politici, persone comuni, o tuoi stessi elettori che hanno osato mettere in discussione il tuo Verbo, ponendo domande, sollevando dubbi o provando semplicemente a chiedere quella partecipazione che avevi loro promesso durante la campagna elettorale - mi permetto di replicare al tuo appuntino da maestro onnisciente con la mia personalissima lista di punti per i quali credevo di aver fatto bene a votare Movimento 5 Stelle:
  1. Per non sentirmi dire cosa pensare dall'ennesimo tuttologo prepotente che piega l'opinione della gente al suo interesse personale, e strumentalizza la sofferenza di un intero paese per terzi scopi che nulla hanno a che fare con il bene collettivo.
  2. Per poter dire finalmente la mia nei processi decisionali che avrebbero dovuto caratterizzare il nuovo percorso di questo paese.
  3. Per affidare il mio interesse di comune cittadino a dei cittadini comuni e disinteressati.
  4. Per porre fine all'era populista e inconsistente, e dare inizio a una nuova era politica e costruttiva.
  5. Per una società orizzontale, senza gerarchie e decisioni calate dall'alto.
  6. Perché uno vale uno.
  7. Per la meritocrazia.
  8. Per avere anche un solo motivo che mi portasse a dire "forse vale la pena di restare". 
  9. Perché da attivista coi miei 5 anni di fatiche alle spalle, avrei voluto trovare un valido interlocutore con il quale far squadra.
  10. Per una politica finalmente aperta e trasparente. 
Bene, le mie illusioni sono svanite a distanza di un mese dalle elezioni. Vi ho votato sia alle comunali che alle Regionali in Sicilia. Per le prime non abbiamo avuto successo, per le seconde non ho motivo di pentirmi della mia scelta. Il modello Sicilia funziona, è vero. Ma funziona perché un governo quanto meno esiste, e se quel governo esiste è solo perché non era necessaria la fiducia dei grillini per farlo partire. Se il governo in Sicilia non fosse partito, a quest'ora non avreste potuto dimostrare tutto ciò che avete da dimostrare. Quindi non ti riempire la bocca del "modello Sicilia" se non hai alcuna intenzione di replicarlo a livello nazionale.

Da tempo hai perso la mia stima. Ma ho continuato a mantenerla intatta nei ragazzi del Movimento 5 Stelle. Non mi importa del leader, se c'è una base compatta che agisce autonomamente e prende le decisioni giuste. Purtroppo, sei venuto meno anche all'unico merito che ti avevo sempre riconosciuto: il non interferire con l'attività di chi governa.

Adesso non solo interferisci eccome, ma non sei nemmeno stato eletto, il che rende la cosa ancora più grave. Sono stufo dei tuoi anatemi, dei tuoi sputi dal palco, della tua violenza verbale, del perpetuo clima da campagna elettorale, del tuo populismo spiccio. E' un'escalation continua verso il delirio! Non ti riconosco nemmeno più se ti paragono al Grillo di qualche anno fa. Stai trasformando il Movimento 5 Stelle in una setta, dove chiunque non è allineato col tuo pensiero viene subito tacciato di cospirazione col nemico, di appartenenza a vecchie logiche, e se insiste viene epurato. E sarebbe questo il nuovo? Questo è il vecchio, anzi...vecchissimo! Si chiama fascismo.

Come se non bastasse, adesso devo anche subire i tuoi quotidiani insulti, insulti nel vero senso della parola, oltre che all'intelligenza. O forse dovrei specificare meglio, devo subire i VOSTRI insulti. Si perché devi sapere che le stesse critiche le ho mosse all'interno del Movimento 5 Stelle Sicilia, e in tutta risposta mi hanno detto che ho fatto male a votarli (ma guarda un po') e che sono soltanto, udite udite, un "berlusconiano rosicone"! Io che non ho mai votato il nano malefico neanche una sola volta in tutta la mia vita, a differenza di tanti tuoi elettori e attivisti! Io che Berlusconi lo schifavo già in fasce, e molto prima che il Movimento 5 Stelle nascesse!

Ho visto proprio di tutto. Chiunque osi sollevare una voce, è un colluso cospiratore. Un clima degno di Scientology!

In tutto ciò, dov'è finita la partecipazione democratica? Dove sono finite le consultazioni popolari? Te ne guardi bene adesso eh? Il paese è ad una svolta cruciale e tu non chiedi alle gente cosa desidera in questo momento?! Lo streaming arriva solo quando vi dovete fare belli mentre dite di NO a un Bersani che striscia ai vostri piedi! Si, perché checché tu ne dica è questo che sta facendo ormai; ma tu continui a evocare un inciucio PD-PDL, nella speranza che arrivi davvero...così magari il tuo totalitario 100% alle prossime elezioni lo ottieni davvero. E cos'è questa storia che può votare solo chi è iscritto al sito del Movimento 5 Stelle? Forse ti sfugge il banale concetto che adesso rappresentate l'intera nazione! Compresi gli elettori di PD, PDL e Lista Civica! O forse credi che la nonnina di 80 anni che abita in paese si connetta al tuo blog per andare a votare? Credi che il pensiero umano debba coincidere con la tua filosofia? Pensi che gli altri non siano degni di essere rappresentati? Se la pensi così, come purtroppo temo, allora c'è solo da avere paura perché il paese con te rischia solo una deriva totalitarista.

Mi preoccupi Grillo, mi preoccupi seriamente, perché nelle tue parole vedo solo odio. Speravo nell'autonomia intellettuale dei deputati e senatori eletti, ma vedo che anche loro stanno cedendo alle tue pressioni psicologiche. Quando l'unica strategia di governo diventa la vendetta, non può venir fuori nulla di buono.

Altro che uno vale uno, più che Grillo mi sembra di sentire il MARCHESE del Grillo: "io so io, e voi non siete un cazzo!". Mi sa che il potere ti ha dato alla testa, e quando con appena un 25% pretendi un governo, dopo aver tra l'altro dimostrato di non esserne all'altezza, mi appari allo stesso livello di un Berlusconi che pretende la presidenza della Repubblica.

Avevate la possibilità di governare! Chi è il PD lo sappiamo tutti, non c'è bisogno che ci ricordi quotidianamente la scoperta dell'acqua calda. Avevate però l'opportunità di costringere il PD a governare, e a governare bene! La soluzione era la più auspicabile. Un Bersani che governa con la pistola puntata alla tempia ve lo immaginate? Si sarebbero potute fare tante, tantissime cose! E al primo passo falso, avreste potuto fare cadere il governo...e lo avreste fatto da eroi! Senza contare che vi sareste pure tolti dall'imbarazzo di dover governare direttamente senza avere di fatto alcuna esperienza. E invece? Invece nulla. Avete scelto la mossa più stupida, o meglio...HAI scelto la mossa più stupida. Ho sperato sino all'ultimo che il gregge non ti seguisse, che si facesse valere l'art. 67 della Costituzione. Ma ho capito alla fine che la paura ha vinto. Quindi adesso evita di venirmi a dare le tue lezioncine di morale su come si cambia, perché qui l'unico che non ha voluto cambiare sei tu...e lo hai fatto nel modo più squallido, dimenticando i principi basilari di una democrazia.

Lo abbiamo già avuto un comico che ha indottrinato le masse con le sue barzellette per quasi 20 anni, non credo ce ne serva un altro. Dall'altro lato della barricata c'è un paese che soffre, che non arriva a fine mese, che non ha prospettive di lavoro e di futuro, che non può farsi una famiglia, che si ammala e non riceve cure, che paga tasse senza ricevere servizi, che ha perso le speranze. La crisi non è un gioco Grillo, la crisi la gente la vive per davvero a differenza tua. E tu insulti questo paese con le tue cazzate. Tu dai del colluso all'operaio che viene licenziato, dai della cospiratrice alla casalinga che non riesce a pagare le bollette, dai del venduto al prete che prova a mandare avanti la sua missione. Tutta gente che non necessariamente la pensa come te, ma che ha una voglia di cambiamento autentica, e non costruita come la tua, da bravo attore quale sei. La rabbia di questa gente è vera, e tu ti permetti di elargire giudizi senza sapere un cazzo.

Caro Grillo permettimi, ma questa volta a fanculo ti ci mando io.
Bravo Andrea, concordo pienamente.

sabato 6 aprile 2013

Brevi linux: una (eccellente) alternativa a dd

0 commenti - [Leggi tutto]
Un articolo velocissimo per parlare di un progetto che ho scoperto, veramente per caso, giusto ieri sera: dcfldd.
In pratica si tratta di un'evoluzione (anche se il progetto è un po' datato, si è compilato subito ed è perfettamente funzionante) del comando unix dd.
Il comando dd serve a leggere il contenuto di un file, di uno stream, di una pipe o di qualcosa in genere e darne il risultato in output su un altro stream/file/pipe eccetera... fin qui niente di particolare, ma... rispetto al semplice comando dd, il programma dcfldd (che io ho subito installato e symlinkato come /usr/bin/dd2), fa anche altro (in primis aggiorna lo stato di avanzamento della procedura su stderr, cosa che manca al dd.
Oltre a questo, copio dal sito:
dcfldd is an enhanced version of GNU dd with features useful for forensics and security. Based on the dd program found in the GNU Coreutils package, dcfldd has the following additional features:
  • Hashing on-the-fly - dcfldd can hash the input data as it is being transferred, helping to ensure data integrity.
  • Status output - dcfldd can update the user of its progress in terms of the amount of data transferred and how much longer operation will take.
  • Flexible disk wipes - dcfldd can be used to wipe disks quickly and with a known pattern if desired.
  • Image/wipe Verify - dcfldd can verify that a target drive is a bit-for-bit match of the specified input file or pattern.
  • Multiple outputs - dcfldd can output to multiple files or disks at the same time.
  • Split output - dcfldd can split output to multiple files with more configurability than the split command.
  • Piped output and logs - dcfldd can send all its log data and output to commands as well as files natively.
Il programma è molto piccolo e può essere scaricato in forma sorgente per essere compilato con la classica procedura ./configure → make → make install (-:

martedì 2 aprile 2013

Alla scoperta di Gunslinger Girl

0 commenti - [Leggi tutto]
Non posso definirmi un appassionato di manga/anime giapponesi, ma seguo con relax alcuni, soprattutto per curiosità.
Principalmente ciò che apprezzo è soprattutto il seinen, ossia un manga dal tema impegnato e complesso, più adatto ad un pubblico adulto piuttosto che da considerarsi una produzione "per bambini".
Fra questi, ad esempio, il mio primo approccio sono stati i due anime collegati Clannad e Clannad After-Story.
Oggi voglio parlare di altri due anime collegati fra di loro: Gunslinger Girl e Gunslinger Girl il teatrino.
Un manga ambientato in un Italia futuristica, dalla trama complessa.
Cito anzitutto dalla Wikipedia:
In un imprecisato futuro, l'Italia è preda di attentati terroristici realizzati dal Movimento delle Cinque Repubbliche, un movimento indipendentista del Nord. Per fronteggiare il crimine e il terrorismo sempre più dilagante, lo Stato ha creato l'Ente Pubblico per il Benessere Sociale, un'organizzazione governativa facente parte della rete italiana di intelligence ed antiterrorismo. Alla luce del sole, però, agisce solo come una società per la salvaguardia del bene pubblico, salvando vite e riabilitando bambini e bambine vittime di abusi. Infatti, mentre la "Sezione 1" utilizza soltanto uomini e donne, la "Sezione 2" impiega giovani bambine, vittime di atroci violenze, di malattie o incidenti invalidanti, trasformandole in cyborg micidiali. Le bambine vengono chiamate dagli adulti "marionette".
Dopo la trasformazione la bambina subisce un "condizionamento" (lavaggio del cervello) e le viene cancellata la memoria. A questo punto, dopo un periodo di addestramento, è pronta per impegnarsi nelle missioni che le vengono assegnate, assieme al suo "fratello", ossia un ragazzo adulto che l'ha selezionata.
Ma ben presto l'organizzazione si trova nei guai, poiché le bambine, seppure pesantemente condizionate e trasformate in mere armi, mantengono la propria anima e tutto ciò che le rende umane. Henrietta, una bambina di 10 anni, finisce così per innamorarsi perdutamente del suo "fratello" Giuseppe, mentre le sue amiche si trovano a dover affrontare analoghe problematiche relative alla contrapposizione tra le loro origini umane e il loro nuovo stato di cyborg.
La trama segue quindi i vari rapporti tra i membri dell'Ente. Ogni capitolo prende in esame una coppia o un personaggio in particolare. Lo sfondo è la battaglia che l'Ente per il Benessere Sociale sta portando avanti contro il Movimento delle Cinque Repubbliche, ma le bambine vengono utilizzate anche in operazioni contro la mafia.
Il cartone appare violento, ma questa violenza non è evidenziata dalle sparatorie, dal sangue, dalle bambine-cyborg di nove-dieci anni che si esercitano nell'uso di armi d'assalto. Piuttosto è l'atmosfera, è il tema, sono i contrasti: come Triela che appare come un dodicenne relativamente normale, a cui il "fratello" (l'agente assegnatario) ogni tanto regala un orsacchiotto di peluche. Vediamo la ragazzina, che si districa fra pistole automatiche e fucili a pompa ma che, stando al racconto di Henrietta, trascorre una intera notte insonne per decidere che nome dare all'ennesimo orsacchiotto di peluche che ha ricevuto (agli altri, per la cronaca, ha dato i nomi di alcuni imperatori romani).
Ma soprattutto inquieta molto il rapporto fra le bambine-cyborg e gli agenti a cui sono assegnate. Da Henrietta e Jose (che sono un po' come i personaggi di base del racconto), fra cui esiste un affetto che Jose le offre considerandola una vera sorella (dopo che ha perso una sorella più o meno dell'età di Henrietta alcuni anni prima), ad altri che invece trattano le "marionette" (così sono definite le cyborg) come dei semplici strumenti.
Io consiglio sinceramente a chi non l'ha visto di provarlo. (-:

lunedì 1 aprile 2013

Una manifestazione a favore di criminali condannati

0 commenti - [Leggi tutto]
Sono rimasto molto amareggiato dal comportamento degli agenti di P.S. rappresentati dal COISP che a Ferrara hanno pensato bene di fare una manifestazione a favore di loro colleghi *criminali* [e non uso il termine a caso, perché mi riferisco a persone condannate in via definitiva per un reato (colposo: per carità. Significa, in italiano, che non c'era dolo, ma che hanno COLPA)] in piazza a Ferrara proprio davanti al municipio ove lavora la madre di Federico Aldrovandi, il giovane morto a colpa (e non dolo) degli agenti condannati di cui sopra.

E questa volta voglio dire una cosa, con il cuore in mano: che sono d'accordo con il ministro dell'interno: non è giusto pensare a delle sanzioni per quei poliziotti, sebbene stiano infangando la divisa di tantissimi loro colleghi che per circa mille euro al mese rischiano la vita tutti i giorni. Sono d'accordo: non vanno sanzionati. D'altronde ogni giorno quando uno spacciatore, quando un truffatore, quando un falso dentista finisce in galera ci sono quelli che manifestano ugualmente a suo favore.
E d'altronde una condanna ad un reato colposo non prevede la galera, salvo (guardacaso) qualora non si possa ragionevolmente supporre la reiterazione del reato.
No. Non sono per le sanzioni, perché sono da capire anche loro.
Ma invece mi auguro che il sindaco di Ferrara, facendo il suo lavoro, proceda anzitutto ad emettere un'ordinanza a proposito delle manifestazioni di piazza, nella quale si arroga il diritto di revocare in qualsiasi istante l'autorizzazione a una manifestazione di piazza e l'autorità per chiedere immediatamente la sua conclusione.
Ma soprattutto mi auguro che proceda immediatamente nei confronti dell'europarlamentare Polito Salatto con una circostanziata querela per il gravissimo reato (ovviamente non colposo) di "aggressione e resistenza a Pubblico Ufficiale" (art. 337 C.P.) avendo quel bravo ed onesto parlamentare usato "violenza o minaccia per opporsi ad un pubblico ufficiale [...], mentre compie un atto di ufficio o di servizio". Perché ovviamente il sindaco è un pubblico ufficiale, e per questo obbligato all'azione penale, mentre il simpaticissimo europarlamentare mi sembra anche giusto che venga giudicato rischiando per questo una (a mio parere meritata) condanna da sei mesi a cinque anni di reclusione, ma soprattutto che venisse interdetto dai pubblici uffici in attesa di condanna definitiva, affinché non possa reiterare il reato. Visto che molti esponenti italiani sono legati al rispetto per le istituzioni (si veda il prete che definì "signora" una prefetto), sono certo che gli stessi suoi colleghi converranno con me sull'argomento.

Ma soprattutto mi auguro che siano i bravi ed onesti poliziotti a isolare, punire, querelare e prendere le massime distanze da queste "mele marce", che i bravi ed onesti ragazzi che rischiano la vita ogni giorno sappiano dimostrare che non è questo il modo di ottenere rispetto. Perché se non lo faranno, non potranno più dirmi che «sono isolate mele marce»: ogni giorno quello che mi sembra è l'esatto contrario, e sembrano piuttosto radicate dentro il corpo, anziché isolate.
Se posso capire lo spirito di squadra, perché fa parte dell'uomo, quello che non capisco è lo spirito di minimizzazione di certi comportamenti: in uno stato civile (quale non è l'Italia) per definizione di legge qualsiasi reato commesso da un tutore dell'ordine prevederebbe sempre e solo le massime aggravanti, e in nessun caso qualsivoglia attenuante, poiché valgono due principi: il primo che la legge è uguale per tutti, il secondo che i tutori dell'ordine sono tenuti a rispettare al massimo grado le leggi e i regolamenti non solo per dare essi stessi il buon esempio, ma soprattutto perché essi rappresentano il primo livello di interfaccia fra i cittadini e le istituzioni, e poiché in una democrazia sono le istituzioni al servizio del cittadino, e non l'opposto.