venerdì 14 febbraio 2014

Belgio: assasino... di morti che camminano

Dovrei parlare dell'attuale crisi di governo, ma ho intenzione di affrontare l'argomento con calma. Per ora voglio dire la mia sulla notizia che sta sconvolgendo la cronaca di tutta Europa da un paio di giorni.
Ossia del fatto che in Belgio, finalmente, è possibile anche per i malati terminali minorenni, scegliere di ricevere l'eutanasia anziché aspettare il doloroso e pietoso decorso della malattia.
E per quanto questo dovrebbe essere un grande passo avanti nel rispetto della vita e nella gestione delle complesse situazioni a decorso fatale, quello che succede anzitutto è di vedere una vagonata di moralisti che si riempiono la bocca sbraitando a destra e a manca che non si tutelano i bambini.

Sapete che cosa significa "malattia terminale", brutti bacchettoni borbottanti di catulliana memoria? Significa che il bambino in oggetto non è un povero scricciolo che non crescerà e non farà una vita normale, è un povero scricciolo che fra poco tempo morirà di una morte orribile.

Mettiamo che c'è un bambino di nove anni con un tumore al pancreas. Il tumore al pancreas è INCURABILE. Il bambino è diabetico, è debilitato, per colpa della radioterapia svilupperà fra le altre cose anche la leucemia. Significa che prima dei quattordici anni di età si troverà a un certo punto su un letto. A contorcersi per il dolore perché la morfina e altre "terapie del dolore" non fanno più effetto. Con le gambe e un braccio amputati, a causa della cancrena indotta alla circolazione periferica dal diabete. Con piaghe da decubito su tutto il corpo. Con le vie respiratorie consumate, gravi danni all'esofago, la chemioterapia che gli brucia nelle vene e nelle arterie come se fosse acido (e tralasciamo nausea e vomito continui perché se fossimo in Italia ci sarebbe anche il divieto di somministrare THC, aspettiamo notizie), in attesa di esalare l'ultimo respiro in una inquietante sequela di rantoli che può andare avanti anche per 24-36 ore.
Cosa diciamo a questo bambino? Tranquillo che ti divertirai a perdere i capelli per la chemioterapia. A perdere i denti per la radioterapia. Ad avere la nausea tutto il giorno e vomitare due volte al giorno. A nutritri con le flebloclisi per anni, con braccia martoriate da decine di iniezioni per le flebo, e le vene cotte dalla chemioterapia. Con i medici che ti portano in sala operatoria per toglierti il dolore inquietante della cancrena alle dita dei piedi.
Oppure no. Oppure quando la malattia giungerà a un punto più importante, quando sta cominciando il dolore insopportabile, potrai semplicemente metterti a dormire.
E sarà tutto finito.

Ma naturalmente i cattivi sono quelli che vogliono solo consentire a un bambino di dormire, di non vivere tutto questo inutile dolore, no... quelli che vogliono vedere una vita consumarsi lentamente e dolorosamente come una candelina che cerca solo di spegnersi invece, sono bravi, belli, buoni e giusti.
Tanto le spese mediche e il dolore della famiglia mica le devono pagare loro, giustamente...

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