sabato 22 febbraio 2014

Ukraina: una realtà in crisi

In questi giorni seguo con una certa preoccupazione lo sviluppo degli eventi in Ukraina, chiaro appannaggio del concetto che la vecchia URSS se pur scomparsa dalla cartina geografica, è ancora presente nelle idee di certi leader più o meno carismatici (PS: segnalo anche, via @breakingitaly, un interessante filmato Youtube sull'argomento, girato da una ragazza ukraina in piazza durante gli scontri).
E osservo che mentre noi, che viviamo nella cosidetta "Area Euro", comunque fatichiamo per giungere alla fine della giornata, c'è chi va in piazza (ho visto il video a un tg, non mi ricordo quale, sorry) come una simpatica signora di ben oltre la mezza età, che a un anno dalla pensione è andata a partecipare agli scontri e girava armata con un pistolone che faticava a restare dentro le sue mani di madre: per poter garantire un futuro migliore ai suoi figli, e per evitare che possano essere i suoi figli a morire, in piazza. Perché vogliono essere liberi di entrare nell'area Euro anche loro, anziché dover suggere sempre dalla mammella della grande madre Russia.

Queste immagini e queste situazioni rappresentano la storia che si srotola letteralmente di minuto in minuto: adesso sto leggendo sui quotidiani on line che Yanukovich è stato rimosso dalla presidenza. Continuerò a seguire con apprensione le vicende, vedremo che succederà; quando non ci sarà più bisogno di queste manifestazioni sarà un bene e un male: un bene perché forse vorrà dire che tutti quanti sono riusciti a raggiungere una sana libertà ed indipendenza. Oppure un male, perché vorrà dire che nessuno sarà più in grado di lottare.

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