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sabato 8 febbraio 2014

Vaticano vs ONU, questione di pregiudizi?

Quando si parla di pedofilia, purtroppo, spesso e volentieri si cade nei pregiudizi che da una e dall'altra parte sembrano portare a situazioni di stallo che, visto l'argomento, sono certamente gravi e, soprattutto, non portano alcun beneficio ai bambini, che non dobbiamo dimenticare essere le vere vittime di questa situazione.
Ed è proprio in questo frangente di pregiudizi che si configura il discorso che si fa in questi giorni a proposito di preti pedofili e gravi accuse lanciate dall'ONU contro la santa sede. Che oggi rilancia, sostenendo che le accuse delle Nazioni Unite sono basate su rapporti di ONG ben note, pregiudizialmente contrarie alla chiesa cattolica. Brutti satanisti cattivi che ce l'hanno con la chiesa cattolica. O forse no, perché non ci sono ONG di questo tipo, quanto piuttosto quello che ci vedo io: un bel tentativo di distogliere l'attenzione dei media dal problema.
Si è sempre fatto, finché lo scandalo dei preti pedofili non è esploso in tutta la sua potenza e violenza. Ah, sì. Effettivamente il caso l'ha portato alla ribalta della cronaca un movimento pregiudizialmente contrario alla chiesa cattolica: la chiesa anglicana irlandese.
Eh, già: non lo sapevate, vero? Cristiani che ce l'hanno coi cristiani... Poi dice che la religione non è causa di guerre. Ma è così: in Italia i casi erano stati messi sotto silenzio, in virtù del pregiudizio che i sacerdoti sono TUTTI SEMPRE DEI SANTI.
Bene. Io vedo il comportamento dell'attuale pontefice come un momento necessario per dichiarare una certa innovazione nella chiesa cattolica, ma tuttavia questo non cambia né modifica la posizione della santa sede nell'ambito della gestione dei propri "panni sporchi", e l'argomento del dibattere è l'attuale procedura (ancora in corso, eh?) che prevede soprattutto accordi extragiudiziali per evitare querele, e il trasferimento dei sacerdoti che invece dovrebbero rispondere di fronte alla giustizia del loro operato (e non aspettare quella divina, se non vi dispiace troppo).

Il tutto tralasciando quei casi, molti purtroppo anche in Italia, di persone che dopo aver ottenuto la giusta condanna per il sacerdote che li ha brutalizzati nel passato, adesso vivono nella paura o addirittura poiché vivono in case "popolari" a gestione ecclesiastica, siano stati rapidamente sfrattati con scuse che nascondono una chiara volontà di ripicca da parte della chiesa nei loro confronti.
Come dice il proverbio: quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Ora: la luna sono le cose grandi, come la pedofilia e coloro che la praticano; il dito ovviamente sono le ONG, mentre il saggio è rappresentato dalle Nazioni Unite.
Resta solo da capire chi è lo stolto.

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