domenica 14 dicembre 2014

VLOG 44: Sogni (parte 4: il sogno lucido)



Benvenuti a bordo, viaggiatori: questo è Diario di Viaggio on the road. Io sono Grizzly, lui è Kent, la mia decorazione natalizia personale: entrambi vi auguriamo buone feste! ^_^
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Ho iniziato a mettere Kent nella giacca più di dieci anni fa; all'inizio - sinceramente - l'idea mi era venuta guardando un negozietto in cui tutti i dipendenti avevano un cappellino da Babbo Natale e avevo detto «Guarda! È una cosa simpatica, è un modo di avere una decorazione natalizia addosso, soprattutto quando si gira tra un cliente e l'altro». E dico che sempre che avevo pensato di mettere un alberello di natale, ma è un tantinello pericoloso: poi uno rischia di piantarsi la punta in un occhio, quindi... diciamo che ho preferito, alla fine, per lui, che è più simpatico, non morde, è più "curioso" e... attira l'attenzione e - soprattutto - fa sempre sorridere la gente!
Ma transeat: parliamo di altro.
Parliamo di sogni: sapevate che il sogno è ancora una cosa che la scienza non ha spiegato completamente? Ci sono alcune dinamiche, alcune meccaniche, che sono totalmente oscure, no? Beh, ne abbiamo parlato.
Però sapevate che è possibile regolare i propri sogni, fare in modo che un sogno che sta avvenendo possa avvenire secondo determinate regole, secondo determinati canoni? Che è possibile - in qualche modo - diventare "registi" dei propri sogni, e controllarli? Certo: non è un controllo come un pieno "telecomando" e ci vuole un po' di esercizio, però quello di cui voglio parlarvi oggi è il "sogno lucido".
Tuttavia prima di parlarvi di "sogno lucido" devo parlarvi di un'altra cosa: avete presente quella classica domanda «Ma sogno, o son desto»?
Ora, innanzi tutto è importante capire se si sta sognando. E come si fa a capire se quello che si sta vivendo è un sogno o meno? Beh, principalmente farsi *seriamente* la domanda «Ma in questo momento sto sognando?» generalmente è un ottimo sintomo per capire che - molto probabilmente - si sta sognando! Difficilmente ci si fa questa domanda nella "realtà".
Tuttavia esistono delle prove che si possono fare per determinare con certezza se si sta sognando o meno. Queste prove si chiamano "test di realtà" e, con il tempo, uno impara anche a farle molto velocemente, e sono delle cose molto semplici.
La prima (la più classica) consiste nel guardare l'ora, soprattutto se si ha un orologio al polso. Non è il mio esempio, perché ho un orologio "analogico" (a lancette): infatti di solito il test di realtà funziona più facilmente con gli orologi digitali (con il display), in quanto gli orologi a lancette tendono a mostrare sempre l'ora corretta, mentre quando si guarda un orologio a display digitale, o si vedono dei numeri completamente sballati (uhm: «25:82») o proprio delle cose che non c'entrano niente, oppure si vede un orario (magari mettiamo le 12:30), poi distogliete lo sguardo, guardate di nuovo e fa tutt'altro orario.
Un altro test di realtà, abbastanza tipico, consiste nel leggere qualcosa, se c'è: se si vedono dei libri, o un manifesto su una parete, si prova a leggere quel manifesto, poi si distoglie lo sguardo e si prova a leggerlo di nuovo. E il più delle volte il testo non funziona, cioè: o non si riesce a leggere già da principio, oppure si legge che c'è scritto qualcosa, quando si toglie lo sguardo e si guarda di nuovo c'è scritta tutt'altra cosa.
Poi ci sono dei test meno "canonici" ma che se ne parla in alcune guide, e voglio parlarvene. Innanzi tutto: la gravità nei sogni non sempre funziona correttamente, e quindi si consiglia di provare a saltare. Di solito, quando si salta non si ricade, si può scoprire - magari - di riuscire a volare!
Così come il test di provare a turarsi il naso e si vede se si riesce a respirare.
Facciamo anche una considerazione veloce: io in passato ho fatto un incubo (ve lo linko sul doobly-doo, l'ho raccontato sulle Pagine Oscure). In questo incubo, a un certo punto, io comincio a correre, scappando inseguito da... non si sa bene: qualcosa. Uno: sentivo il fiatone, mi mancava il fiato, mi mancava il respiro, mi facevan male i polmoni, quindi: altroché! Due, giusto per togliere e sfatare il famoso mito «Mi do un pizzicotto: se faccio male, mi sveglio!»
1) Innanzi tutto nei sogni ci si può far male: perché io in quel sogno sono inciampato, son finito con il ginocchio su un pavimento e mi son fatto un male boia! E non mi sono svegliato...
2) Non ci si sveglia quando ci si fa male nei sogni!
E, soprattutto, 3) Per l'appunto: anche se ci si può far del male, anche se si può - magari - provare a darsi un pizzicotto e ci si fa male... questo non significa che si è nella realtà, quindi... possono succedere queste cose nei sogni.
Ci si può provare a guardare la propria immagine riflessa in uno specchio: di solito o non c'è l'immagine, o c'è una persona che non riconosciamo. Di nuovo, ripeto, mi è capitato (questo non l'ho raccontato: che io mi ricordi), non l'ho raccontato, però mi è capitato in qualche sogno di guardare, con la coda dell'occhio mentre passo davanti a uno specchio, mentre passo su un corso d'acqua, e riconoscere la mia immagine riflessa, quindi... sì: esiste questo test, ma non sempre funziona.
Però, come ripeto, il più interessante test di realtà è - appunto - quello di dire «Ma è possibile che io stia sognando?», perché il più delle volte quando ci si fa questa domanda è proprio perché si sta sognando!
E inoltre c'è anche una cosa molto semplice: stai vivendo una situazione, sta succedendo qualcosa... un attimo di relax: come sono arrivato in questa situazione? Come sono arrivato qui? Dove si trova "qui"? E come ci sono arrivato? Ci son venuto in macchina? Ci son venuto a piedi? Mi ha accompagnato qualcuno? C'era qualcuno con me? Se non si riesce a ricostruire questa situazione, è evidente che ci si trova in una situazione di sogno.
Una volta che viene determinato che quella (che non è la realtà) che è un sogno, può essere girata a proprio favore; richiede molto esercizio. È una cosa che pratico da lungo tempo, non la pratico costantemente, però mi diverte farlo. Si basa innanzi tutto sul concetto di... che una volta che si capisce che: sì, quello che si sta vivendo è un sogno, si può cominciare a cercare di far svolgere le cose secondo il proprio interesse. Ora, come ripeto: se io sto sognando che sto girando il vlog e guidando la macchina, non posso semplicemente dire al mio subconscio: «Ok: adesso sto guidando una Ferrari durante la 24ore di Le Mans!»: non funziona così.
Però determinate situazioni che possono rappresentare anche (non so) un pericolo, potrei comunque girarle a mio favore.
Vi linko per esempio sul doobly-doo un articolo del Diario di Viaggio in cui ho parlato proprio del sogno lucido, in cui ho trattato quest'argomento, e in cui m'è capitato di sognare di essere inseguito da un pirata dentro un castello (guardate un po' voi il subconscio come funziona, no?) e, a un certo punto, ho capito di essere in un sogno, ho detto "Vabbè, ma chissenefrega? Tanto questo è un sogno!" e in quel momento sapevo che sarebbe successo qualcosa di... di mio vantaggio, che sarebbe andata a mio vantaggio, qualcosa che avrebbe cambiato la situazione. Ma non sapevo che cosa: non avevo deciso che cosa, ho lasciato che fosse il mio subconscio a decidere. Mi trovo dentro questo sgabuzzino, il pirata entra, inciampa, finisce dentro una lavatrice industriale e si fa un paio di giri fuori programma. E mi sono svegliato ridendo, tra l'altro, no?
Perché di solito funziona così: lascio che sia il subconscio a fare qualcosa, a (tra virgolette) "decidere per me".
Alcune cose è possibile, con il tempo, con l'allenamento fare in modo di girarle a proprio favore in un certo modo, ma il più delle volte funziona meglio lasciare che sia il subconscio a decidere, a cambiare comunque la situazione a proprio favore, a proprio vantaggio. Ed è una cosa molto divertente.
Per concludere, quindi, parliamo di nuovo di sogno lucido, abbiamo detto che c'è la possibilità di girare il sogno a proprio vantaggio, ma c'è anche la possibilità di *cominciare* un sogno secondo il proprio vantaggio, quindi di girare un po' il subconscio secondo una situazione.
È la cosidetta "Regola dei Tre Elementi": cioè prima di addormentarsi, si visualizza nella mente, si visualizzano tre elementi, che sono un luogo, un momento e una situazione.
Il luogo è un'idea generica di un luogo, può essere (faccio un esempio): "una casa di campagna". Piuttosto che quel punto ben preciso, quell'altro punto, che quel posto dove ci sono degli alberi.
Il secondo elemento è il "momento": il momento non è un punto ben predefinito della giornata, per esempio - non so - le 10:15 del mattino: no! Può essere, non so (abbiamo fatto l'esempio della casa di campagna) facciamo l'esempio dell'"ora di pranzo".
E mi lego quindi al terzo elemento: il terzo elemento, la "situazione" che, di nuovo, è una cosa molto generica, molto in generale. Per esempio: "una grigliata tra amici". Molto in generale significa che non sono lì a pensare quali sono gli amici che sono presenti, quali sono le cose che stiamo grigliando, quali... c'è quello che è vegetariano, c'è quello che gli piace la carne al sangue... no: è l'idea generica di una grigliata con gli amici, quindi - diciamo - il concetto della fornacella accesa, della carne sulla griglia, degli amici che chiacchierano e che si ride tutti insieme.
E da lì si lascia, poi ci si visualizza questi tre elementi, e si lascia che l'inconscio lavori e proceda nello sviluppare un sogno che parte da questi elementi.
Voi avete mai fatto un test di realtà? Avete o vi è mai capitato di fare un sogno e - a un certo punto - di capire che stavate facendo un sogno? E, magari, avete tentato di girare il sogno a vostro favore?
Sapete già cos'è un sogno lucido? Siete dei sognatori lucidi? Avete delle tecniche? Avete dei test di realtà?
Oppure è una cosa che v'incuriosisce? Volete provare, volete approfondire l'argomento?
Approfondirete l'argomento e vi ho - diciamo - messo una pulce nell'orecchio e vi ho incuriositi?
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Ragazzi: questo è tutto, io ho concluso, noi ci vediamo domenica prossima con l'ultimo vlog sull'argomento sogni: ciao a tutti e Grazie!

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