giovedì 30 aprile 2015

Vita da Tecnico 1x10 - Imballi... sballati

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Stai facendo un preventivo per un computer. E il cliente ti fa LA DOMANDA:
{voce impastata}: «Dentro il computer mi ci mette anche la stampante?»
Beh, se proprio ci tiene gliela avvito dentro, eh? Non c’è problema. Normalmente però la gente comune la preferisce sul tavolo, anche perché viene un po' più comodo per caricare la carta e ritirare i fogli stampati.
[♪♫♪]
Non so chi sia il genio che ha concepito gli imballi delle stampanti ma secondo me chiunque sia, è un mago. Nel senso che ha usato la magia nera.
Dopo che una stampante viene estratta dalla scatola e (Dio non voglia!) vengono rimosse le protezioni in polistirolo, non c'è più forza umana di rimetterla nella situazione iniziale e fare in modo che la scatola si richiuda! Infatti per quanto possa sembrare semplice il sistema di protezione dagli urti concepito dalla casa, non troverete mai la posizione pensata in origine, e sarete costretti a fare ogni genere di modifiche, fino a tirare pugni alla scatola e coprirla con diversi strati di nastro adesivo...
Tempo fa abbiamo avuto una serie di stampanti la cui protezione era composta da due singoli elementi in polistirolo della misura di 20x20x8 centimetri, asimmettrici ed incavati dappertutto in maniera quasi neo-cubista.
Praticamente una volta configurata la stampante, per imballarla facevamo prima a sbriciolare il polistirolo nella scatola e immergercela dentro, premesso e preso atto del fatto che la stessa, per quanto compatta potesse sembrare, non sarebbe mai entrata nella scatola (neppure TOGLIENDO i polistiroli) se prima non si seguiva un astruso ragionamento di inversioni ed inserimenti millimetrici.
Eppure una volta siamo riusciti a inserire una stampante dentro la scatola, e con acclusa una prova di stampa!
Non so bene come abbiamo fatto: ho in mente un vago ricordo che appena la scatola si era richiusa di uno dei colleghi aveva subito gridato: «Presto! Andiamo subito a prendere un gratta e vinci!»
Ciao a tutti, e alla prossima!

domenica 26 aprile 2015

VLOG 63: L'effetto #VEDA

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Benvenuti a bordo, viaggiatori.
Sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
[♪♫♪]
Allora, prima di cominciare: karma positivo da inviare tutti quanti a Valeriano "Ortolano Production" (trovate il link al suo canale sul doobly-doo).
Karma positivo e complimenti, tantissimi complimenti a Valeriano perché ieri sera alle nove, mentre stavo cenando, mi arriva una notifica, un'e-mail.
Apro l'e-mail, ed è vsauce2 che ha appena caricato un video. E resto imbambolato a guardare l'e-mail, perché c'è l'anteprima del video, e l'anteprima del video è LO SPETTACOLARE UNICORNO FATTO CON L'ANGURIA da Valeriano. Quindi complimenti a Valeriano, perché ieri sera (venerdì 24 aprile) è finito sulla copertina del BiDiPi 52 di vsauce2!
Tutti i link sul doobly-doo e avanti così! Sono queste piccole cose che migliorano la visibilità dei piccoli grandissimi youtuber che ci sono!
Passiamo quindi, innanzi tutto, al canale YouTube di oggi, che mi servirà anche a lanciare l'argomento: il canale YouTube di oggi è Savvy Sexy Social (e *non* vi fate influenzare dalla parola "sexy", non è *QUEL* tipo di canale!): è il canale di Amy Schmittastic (spero di aver pronunciato bene).
È un canale legato a un sito sul marketing e Amy è una bravissima esperta di marketing e comunicazione sociale, ci da tantissimi consigli molto utili e molto importanti su come deve essere la nostra vita "sociale", su come deve essere la nostra interazione "sociale", in generale su come dovrebbe essere la vita e l'interazione "sociale" di una società che vuole portare un marchio nell'ambito sociale. E ci sono molti consigli interessanti, molti video interessanti, pubblica tre video alla settimana, più podcast e moltissime altre cose, quindi andate sul suo canale: trovate il link sul doobly-doo, e vi segnalo alcune delle cose veramente molto interessanti che ha pubblicato.
Innanzi tutto il primo video, geniale e che mostra anche un po' com'è l'ironia di Amy: "Quando «Seguitemi su Twitter» finisce male...": questa persona che ne ha visto dei video estremamente ispiranti, estremamente ben fatti, e che era lì che diceva: «Wow: questa è una persona eccezionale! Lo vorrei avere come datore di lavoro e dipendente...» e questa persona conclude con «Ok, se volete altre informazioni, potete anche seguirmi su Twitter»: Wow! Andiamo su Twitter e...
... e non vi rovino il finale, andate a vedere il primo video che trovate sul doobly-doo: "Quando «Seguitemi su Twitter» finisce male..."
Tanto per restare sull'argomento, mettiamoci un bel "Come *NON* *OTTENERE* contatti social": secondo video sul doobly-doo, ironico ma estremamente intelligente.
E naturalmente è anche importante ricordarsi che non c'è solo il social-network, quindi ecco una interessante guida "Cosa fare quando i tuoi clienti non sono social", terzo video sul doobly-doo.
Lei è Amy Schmittastic, il canale è Savvy Sexy Social e... prima dell'argomento del giorno, il quarto video, che ci spiega che cos'è l'argomento del giorno e come funziona.
Il video che vi segnalo, che mi lancia l'argomento del giorno è: "Perché unirsi a #SSSVEDA e cominciare a fare vlog", trovate questo video sul doobly-doo e facciamo una breve digressione per parlare dell'argomento del giorno.
L'anno scorso vi parlai di Roberto Cordero e di come scoprii questa "moda", questo sport, questa challenge che fanno i canali youtube inglesi ogni anno, che si chiama VEDA: Vlog Every Day in April (qualcuno anche "in August", e diventano - quindi - due challenge).
Comunque: l'anno scorso ho scoperto i VEDA, quest'anno molti hanno cominciato a fare i VEDA, giustamente, perché si tende a farla ogni anno, comunque ci sono sempre nuove persone che cominciano.
È una challenge molto complessa, ovviamente, perché lo scopo del VEDA è quello di permettere a uno youtuber di imparare a essere più naturale di fronte a una telecamera, di fare pratica di presentarsi con i propri iscritti, di creare un rapporto più umano con i propri iscritti.
E io ormai ho "imparato" ad essere abbastanza naturale quando faccio i miei video sul canale, quando faccio il Diario di Viaggio on the road, quando comincio a fare Vita da Tecnico: è grazie soprattutto alla pratica.
Però c'è una cosa che non molti sanno: io ho un secondo canale in lingua inglese, che ho aperto e predisposto per fare dei lavori, delle recensioni, dei piccoli vlog: volevo fare recensioni di libri, di materiale elettronico, di apparecchiature eccetera, ma tutto quanto in lingua inglese.
Però mi sono sempre sentito un po' "ehi, sai: non so bene come funziona il mio inglese, non so bene come vengono i video, non mi sento molto naturale..."
Ho fatto un video: una frase, in cui sono fondamentalmente fuori dalla telecamera e comunque sono impacciato, non mi sentivo naturale, eccetera.
E quando vi ho parlato di stewdippin, qualche settimana fa, vi ho detto che (quando ho parlato sul fallimento, il "pensieri sul fallimento") ho detto che quel video è stato una grandissima ispirazione; ed è stato una grandissima ispirazione perché stewdippin ha cominciato a fare i VEDA, e la sera del primo aprile, quando io ho visto il primo VEDA di stewdippin e avevo appena visto (o comunque da poco visto) il video sul fallimento, ho pensato: "Cavoli! Il video sul fallimento è molto ispirante, i VEDA sono una sfida molto importante, io ho un canale in inglese... Ok: *MI* *TUFFO*!" e ho cominciato il VEDA 2015 sul mio canale in inglese, realizzando un video ogni giorno per tutti i giorni di aprile, in lingua inglese.
Ora, naturalmente la challenge, la sfida è molto interessante, è una sfida comunque molto complessa, almeno per me che sono una persona di lingua italiana (di lingua madre italiana) e naturalmente Savvy Sexy Social ci viene incontro (parlandoci dei VEDA) parlando di #SSSVEDA, cioè il VEDA in chiave Savvy Sexy Social. E allora cosa ci dice? Ci da due consigli molto importanti: il primo consiglio è "Cominciate e non preoccupatevi se saltate un giorno": ci sono tantissimi (e anche quest'anno purtroppo è successo), tantissimi che hanno cominciato, sono state persone di grandi speranze, hanno fatto dei vlog bellissimi e si sono fermati al quinto, al sesto vlog...
Lo ammetto: è una sfida, oggi che sto girando questo video è il 25 aprile. Appena finisco di girare questo video, girerò anche il vlog di oggi, e realizzare (praticamente sino ad oggi) ventiquattro vlog, venticinque con quello di oggi, è stata una sfida, è stato difficile, è stato complicato, è stata una cosa che mi ha fatto mettere veramente tanto in gioco, però vedo che la cosa funziona: mi sento molto più naturale, è molto più piacevole. I primi vlog era un po' anche "porca miseria: devo girare il vlog in inglese!" e adesso invece mi viene proprio... "guarda: quando posso? Non vedo l'ora di girare il vlog in inglese! Quando lo faccio?"
Mi sento più naturale, mi sento più sicuro, e solo facendo i VEDA ho incontrato persone (che stanno facendo i VEDA) che sono simpaticissime.
E soprattutto, come dicevo, ci viene incontro Savvy Sexy Social dicendo: è difficile mettersi di fronte a una telecamera, forzarsi di mettersi di fronte a una telecamera. Fondamentalmente per me è stato come la prima volta di nuovo, sono "rinato", mi è "nato nuovamente" il canale YouTube, quindi sono nato nuovamente come youtuber. E, se già è difficile questo, pensatevi come deve essere difficile "Ok: oggi dobbiamo girare un video... e di che parlo? Eehhhhhmmmm...."
E voilà! E muore subito. E allora Savvy Sexy Social ha creato un calendario, che mette a disposizione su Google Calendar (trovate tutti i link, tutte le informazioni, sul doobly-doo, addirittura la "zona" del sito dove si può "aderire" e indicare la propria adesione, così si scopre chi sta facendo i VEDA): è un bellissimo calendario, in cui ogni giorno è a disposizione un argomento, così se qualcuno dice "Ok, ma... oggi di che cosa parlo?" Va bene! Oggi è il giorno in cui si parla di *QUESTO*, Oggi è il giorno in cui si parla di *QUELLO*.
È un calendario comodissimo, io in tutti e ventiquattro i giorni che ho fatto di VEDA (in tutti i trenta giorni che farò di VEDA) sto seguendo quel calendario perché è perfetto: non c'è niente da discutere. Io guardo la sera: oh, domani l'argomento del giorno è quello, perfetto. Allora ci penso un attimo, così domani sarò tranquillo per fare quest'argomento.
E sarebbe bella una cosa, ne ho parlato tempo fa sul gruppo "Figli di YouTube Italia", sarebbe bella una cosa, che è quella di portare i VEDA in Italia, e c'abbiamo anche modo di tradurre in Italiano "Vlog Every Day in April", che suonerebbe pure bene.
Perché potremmo dire che È VOGA! È "Vlog Ogni Giorno in Aprile"!
E non lo so: voi cosa ne pensate? Fatemi sapere nei commenti se può essere una bella idea quella di realizzare il Vlog Ogni Giorno in Aprile (o in Agosto, naturalmente!) se può essere una cosa che diventa virale, se è un'idea interessante quella, comunque, di rapportarsi con i propri follower, con i propri iscritti.
E, ragazzi, per ora questo è tutto: io volevo esprimere la mia soddisfazione per aver cominciato i VEDA, perché non solo adesso mi sento molto più naturale, ma ho soprattutto un sacco di idee per il mio canale in inglese, quindi se siete curiosi di vedermi parlare in inglese vi metto sul doobly-doo anche il link al mio secondo canale di vlog, che è il canale in lingua inglese. Ho parlato di Amy Schmittastic (di Savvy Sexy Social), trovate tutti i link sul doobly-doo e, come sempre: io ho concluso, per cui prima di andare via vi ricordo se questo vlog vi è piaciuto, vi ha incuriosito, siete curiosi di parlare di VEDA, fatemelo sapere sui commenti; ma soprattutto se vi è piaciuto ricordatevi di fare pollice-in-alto e, se non l'avete già fatto, iscrivetevi al mio canale: è gratuito e potreste ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video. Se siete curiosi di vedere quale sarà il futuro del mio canale inglese potete iscrivervi anche al mio canale in inglese "Grizzly (I Bear A Vlog)": trovate tutti i link sul doobly-doo.
Bene ragazzi: questo e tutto, per cui - come sempre - grazie a tutti, ciao e ci vediamo alla prossima!

giovedì 23 aprile 2015

Vita da Tecnico 1x09 - Pronto soccorso!

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[La vita di un tecnico non è solo un... racconto! ^_^ ]


[♪♫♪]
QSL. Eventualmente mi fate sapere, chiudo.
{Ricetrasmittente}:Tranquillo, casomai ci sentiamo via filo. Sala operativa fa QRT.
Ok. Oddio che serata, ragazzi!
Eh: appunto!
Vabbè, va...
[squillo del telefono]
Pronto?
Pronto Grizzly sono Bartolengo, scusa se ti disturbo ma la situazione è complicata, perché non riesco a lavorare, puoi aiutarmi al volo?
Guarda: sono stanchissimo, che stanotte sono stato colla protezione civile a tagliare alberi, raccogliere cartelloni pubblicitari, sinceramente stavo andando a dormire, eh?
Lo immaginavo, ma per favore, sono sicuro che è una cosa di un attimo: non si accende il computer.
Opporcamiseria! E non credo che s’è bruciato qualcosa col maltempo di stanotte?
No, no, tranquillo, avevo spento la ciabatta.
Strano, allora si vede che c’è qualche falso contatto, provato a muovere i cavi?
Sì, ovvio, prima ancora di chiamarti: dai non mi fare così scemo...
La ciabatta qual è? Quella con la protezione antifulmine? Non sarà mica saltata lei?
Non lo so.
Ma la ciabatta è accesa adesso?
Non lo so, mi pare spenta.
Come non lo sai? Ma non c’è la lucetta quando è acce...
Non mi pare, non la vedo accesa.
Scusa: ma da te ce n’è corrente?
No, siamo senza luce da stanotte, perché? Dici che potrebbe essere quello il problema?
Pronto? Grizzly? Ci sei ancora?

domenica 19 aprile 2015

VLOG 62: Beneficenza e filantropia fanno bene alla solidarietà?

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Benvenuti a bordo, viaggiatori, sono Grizzly eeeehhhh... ehi...
EHI!
WOW!
Ma domenica scorsa eravate 143, com'è che stamattina siete *243*?
Grazie a tutti e accomodatevi, tanto c'è un sacco di posto: questa è una station wagon, mettetevi comodi e cominciamo: questo è Diario di Viaggio on the road!
[♪♫♪]
Allora, prima di cominciare, le notizie tecniche (scherzi a parte): grazie a tutti quanti per essere venuti sul mio canale, grazie a tutti, io sono Grizzly, e *tecnicamente* avevo promesso che avrei fatto una FAQ speciale per i 200 iscritti, siamo praticamente a 250 iscritti e ho solo due domande, quindi la FAQ è temporaneamente spostata al traguardo dei 300 iscritti, sempre che non ci arriviamo di nuovo in una settimana, comunque vediamo un po'.
In ogni caso se avete domande da farmi, intanto vi linko nel doobly-doo la vecchia FAQ per i cento iscritti, dopodiché se avete altre domande da fare, fatemele nei commenti, oppure su twitter con l'hashtag #DdVotr e io preparerò la FAQ, probabilmente la Live o probabilmente entrambe le cose, per festeggiare i trecento iscritti... o non so che succederà ora, quindi - comunque - quanto prima farò la FAQ per ringraziarvi tutti quanti.
Nel frattempo consentitemi comunque di ringraziare bartopanzer per aver parlato di me nella live dei Fancazzisti ANOnimi, ringrazio Simone (dei Fancazzisti ANOnimi) per essersi iscritto al mio canale e per aver parlato di me nella live: sono piccoli grandi risultati, è una cosa grandissima, una cosa che comunque vi ringrazio tantissimo per avermi "apprezzato".
E Simone: la prossima volta che salgo a Milano, ti devo un aperitivo. Bartopanzer altrettanto ti devo un aperitivo, e grazie anche (e ancora) a LaRaccontastorie perché altre persone son venute sul mio canale dicendomi di essere venuti grazie a LaRaccontastorie, quindi sicuramente grazie anche a LaRaccontastorie per la bellissima collaborazione con "Insonnia" (vi ricordo il vlog scorso e la collaborazione che ho fatto).
E - detto questo - cominciamo: parliamo di un argomento che ha molta importanza, soprattutto se consideriamo quanto (per esempio) su YouTube l'Ice Bucket Challenge ci ha chiamato tutti quanti a prendere visione, a prendere idea di una cosa importante come la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Ma, in generale, parliamo appunto di beneficenza, di solidarietà e di filantropismo.
Innanzi tutto una notizia (che probabilmente avete già letto sui siti specializzati, sulle riviste specializzate): se avete 165mila dollari, o qualcosa in più per rilanciare l'asta, se vi avanzano questi soldi, volendo potete prenotare, potete cercare di acquisire una cena in compagnia di Robin Cook, il presidente (l'amministratore delegato) di Apple.
Ora, io - come ben sapete - non sono un grandissimo fan dei prodotti Apple: non ho prodotti Apple, non ho un iphone, non ho un ipad, non ho niente del genere. È una scelta personale, ma non sono per le guerre di religione: sono comunque del parere che siano prodotti funzionali, molto funzionali e che chi ha un prodotto Apple e si trova bene con un prodotto Apple, sicuramente so che ha fatto la scelta giusta.
Io non sono un tipo da prodotto Apple, nonostante si possa immaginare di no, perché comunque sono un geek, ma è una storia lunga.
Però dicevo: se avete questi soldi, potreste fare una bella cena con il presidente di Apple, Tim Cook, e ottenere anche due pass esclusivi per la prossima presentazione.
E subito mi direte: «Sì, va bene. Ma - cioè - perché dovremmo dare 165mila, 170mila (mi pare, quando ho controllato ieri sera, in realtà già l'asta era arrivata intorno ai 172mila dollari) perché dovremmo dare tutti 'sti soldi al presidente della Apple? Che - voglio dire - sicuramente con le scelte commerciali che ha fatto la Apple già ce n'ha di 'sti soldi! Probabilmente nel portamonete o nel posacenere dell'auto»
Perché, ovviamente, questi soldi NON VANNO a Tim Cook, questi soldi andranno alla Robert Kennedy Foundation (è una fondazione che si occupa di diritti umani) e stiamo parlando - fondamentalmente...
Oh la là: due cani in mezzo alla strada!
Stiamo parlando, fondamentalmente, di una fondazione di beneficenza e stiamo parlando di un lavoro fatto per beneficenza.
E Tim Cook non è nuovo a queste cose: già altre volte ha fatto delle raccolte di fondi per - se non ricordo male - una colazione e un pranzo, adesso una cena. Probabilmente la prossima sarà per una merenda.
E il principio che conta, però, non è quello tanto di andare a fare, "vendere" (tra virgolette) una quota di partecipazione ad una propria cena o ad un proprio pranzo, ma proprio quest'attività di fare qualcosa per beneficenza.
Ora, una delle cose che ci rende diversi dagli animali, principalmente è la capacità di provare empatia: noi ci possiamo definire "esseri umani" perché proviamo empatia, perché ci sono delle cose che ci fanno sorridere, ci sono delle cose che ci commuovono, ci sono delle cose che ci lasciano pensare, ci sono delle cose (almeno nel mio caso) che mi lasciano anche dire «ehi, ma perché dovrei stare a guardare la televisione e dire "oh, povera gente!" quando posso alzarmi le maniche (che ho già fatto) alzarmi le maniche e dire "ok, cerchiamo di fare qualcosa"» È uno dei motivi, tra l'altro, che mi ha spinto a diventare un volontario di protezione civile: ho proprio detto questo «Ehi, potrei stare davanti alla televisione, sul divano, a dire "oh, povera gente: e il terremoto, e l'incendio, e l'alluvione, e tutto quello che è successo! Eh, come mi dispiace, ok, cos'ha fatto la mia squadra di calcio preferita?", oppure posso alzarmi e dire "Ehi, povera gente: che cosa posso fare per aiutarli?"»
E ovviamente non sono il solo a dire una cosa del genere: ci sono moltissime persone che si mettono in gioco, che si mettono in gioco fisicamente (diventando volontari di protezione civile, facendo volontariato non solo nella protezione civile: facendo in generale volontariato nella comunità) e ci sono persone che riescono a mettersi in gioco curando il fatto di avere un'immagine pubblica molto importante, e sapendo che se riescono a mettersi in gioco loro, e facendo vedere quant'è semplice mettersi in gioco, riescono a lanciare un meccanismo.
Pensate appunto all'Ice-Bucket-Challenge, l'anno scorso (io l'ho fatto a settembre, vi lascerò il video sul doobly-doo se volete dare un'occhiata, se non l'avete già visto). Ora, tra l'altro io ho fatto l'Ice-Bucket-Challenge senza essere stato nominato, perché ho deciso di fare mia quest'attività, e d'altronde personaggi come Bill Gates, o come Mark Zucchenberk, come Ryan Seacrest, personaggi famosi sono "entrati" nello spirito di questa challenge, di questa - chiamiamola competizione - non è una competizione, non è una sfida "ok: tiriamoci tutti una bella secchiata d'acqua in testa, ci filmiamo e facciamo ridere tutto il mondo", allora (come ripeto, come dissi già la prima volta) allora ha ragione Victorlaszlo88: «siamo una manica di pirla che ci pigliamo a secchiate». È ovvio che lo scopo è quello di raccogliere fondi per la ricerca.
Perché come dicevo siamo esseri umani, siamo in grado di provare empatia e quindi abbiamo anche bisogno di poter permettere a chi è meno fortunato (è giusto: pensiamo che sia giusto, e d'altronde è così), permettere a chi è meno fortunato di poter vivere una vita il più possibile senza dover provare dolore, senza dover provare problemi, trovare delle cure alle malattie più complesse: aiutano a migliorare la qualità della vita in generale.
Quindi quelle che sono le ricerche, quelle che sono queste fondazioni che si propongono di fare questo tipo di attività sono situazioni che - indubbiamente - hanno un grande impatto a livello mondiale, e sicuramente hanno - obiettivamente - un grande bisogno di fondi.
Un grande bisogno di fondi perché la ricerca è un'attività che - purtroppo - quando porta a dei risultati porta (dove possibile) anche a dei guadagni nei confronti di chi ha fatto la ricerca, e quindi è anche giusto che ci siano dei guadagni per chi ha trovato un farmaco; per esempio, proprio parlando di farmaci: perché i farmaci si brevettano? Perché una casa farmaceutica (cioè, d'accordo, è un discorso "commerciale"), però una casa farmaceutica investe dei soldi per capire se una determinata molecola può essere usata per curare qualcosa, oppure se c'è una molecola che può curare qualcosa. Nel momento in cui investe dei soldi, significa non che «viene il ricercatore, oggi prova questa molecola, domani la molecola ha funzionato. Bravo! E adesso son tutti guadagni!»
E sarebbe bello, e invece ci vogliono talvolta mesi, talvolta anni, talvolta molti anni, ci vogliono infrastrutture, ci vogliono attrezzature, e ci vogliono tanti soldi per sostenere tutto questo. E non è detto che questo vada sicuramente al 100% a buon fine, eh? Possono esserci degli errori, possono esserci dei risultati che sono troppo bassi, possono non esserci risultati per niente!
Quindi ovviamente riuscire a migliorare la vita di chi soffre di gravi malattie, di chi soffre di gravi menomazioni, è certamente una sfida, è una sfida *importante*, è una sfida che richiede comunque non solamente la buona volontà, ma che richiede proprio degli investimenti in oneri economici, degli investimenti in oneri di ricerca, degli investimenti in persone che devono fare questo lavoro.
La scienza cura le malattie, ma non è un concetto astratto, non è che "la scienza" è un grande calderone da cui si tira fuori, magicamente, un farmaco che cura una malattia. Dietro la parola "la scienza" ci sono scienziati, ci sono ricercatori, ci sono studenti universitari fuori corso, ci sono neolaureati, ci sono grandi professori che lavorano da anni, plurilaureati, che hanno fatto... c'è tutto questo: la scienza sono uomini, è questo che conta. La scienza sono uomini, la scienza è una branca che ha bisogno di uomini, che ha bisogno di fondi: i grandi risultati sono certamente grandi soddisfazioni, ma la scienza non è fatta solo di grandi risultati, purtroppo nella scienza ci sono anche grandi fallimenti, e anche i fallimenti costano, eh?
Obiettivamente non abbiamo la macchina del tempo, non possiamo sapere all'inizio se una ricerca ci porterà a un totale fallimento o una ricerca ci porterà a un grandissimo risultato: bisogna provare, il "metodo sperimentale" è quello. "Ehi! Penso che questa cosa possa funzionare, proviamoci"
Detto questo io vi chiedo: voi cosa pensate? Siete attivi nella vostra comunità? Fate volontariato, anche "volontariato di base": volontariato presso una biblioteca, volontariato presso la parrocchia? Oppure fate volontariato di protezione civile?
Pensate che sia importante fare questo genere di cose con la beneficenza? Che sia importante la filantropia? Siete d'accordo con me che chi è ricco, chi è un personaggio in vista, sia giusto che si metta in gioco perché facendosi vedere da tante persone mentre fa questo gesto, molto umano, che può essere quello di fare una donazione, può convincere moltissimi altri a fare una donazione?
Oppure no?
Oppure pensate che la ricerca debba essere gestita interamente dallo Stato, e i fondi debbano essere gestiti interamente dallo Stato, e le donazioni debbano essere la parte inferiore?
Oppure, non lo so: pensate che la ricerca sia inutile? Ditemi un po' quello che ne pensate, potete farlo sui commenti qui sotto, oppure come sempre su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Di nuovo: se avete delle domande potete farmele sempre qui sotto tra i commenti, oppure su Twitter e, ragazzi, questo è tutto.
Io vi ringrazio per essere venuti con me, per essere rimasti fino in fondo a questo vlog, vi ringrazio per esservi iscritti al canale, vi ricordo (se non l'avete ancora fatto) di iscrivervi al canale: è gratuito, e potreste anche ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
E quindi, ragazzi: grazie a tutti, ciao e ci vediamo alla prossima!

giovedì 16 aprile 2015

Vita da Tecnico 1x08 - Interfacce... vocali

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Si parla tanto di quelle splendide interfacce vocali... eppure io da sempre comando il computer con la voce: [urlando] E APRIMI ‘STU STRAMALEDETTO SITO, DISGRAZIATO!!
[♪♫♪]
Ma la voce è importante: come quelle volte che arrivo dal cliente, mi siedo davanti al PC e premo il pulsante di accensione.
Allora, bello. Fammi vedere che è successo.
Il cliente si allontana disperato: «Ecco, lo sapevo: Questo pure ci parla col computer!»
Ma anche lei, ogni tanto, deve parlarci col computer. Poi ogni tanto gli porta dei fiori o qualche regalino. Un po' di coccole; magari quando lo spegne gli da anche il bacino della buona notte...
Voi ridete, vero? So per certo che qualcuno m’ha preso sul serio, però!
Le parole... ah, le parole. Quando mi capita quel cliente che sa appiccicare quattro o cinque termini informatici con un minimo di senso, e mi dimostra di sapere che sì: il computer si accende premendo quel pulsante con scritto 'POWER', e poi è capace di spegnerlo tirando la spina dal muro…
Sì, dai: quello che sa sparare quei quattro o cinque tecnicismi. Sono le mia vittime preferite per scaricare la tensione, e poi succede anche che magari mi prendono sul serio, ve l'ho detto…
Ecco, ora mi piacerebbe anche raccontare qualcuna di queste supercazzore, ma purtroppo devo continuare a lavorare: su questo computer il client di rete ha provocato un conflitto interno con la sezione pacchetti dell'interfaccia USB. Adesso non si riesce ad aprire la finestra del BIOS senza rischiare di intaccare la sezione di alimentazione del chipset, e provocando errori sul modulo di gestione degli smottamenti di massa della RAM, che potrebbero influenzare gravemente l'hard disk.
Non avete capito nulla? Niente paura! Nel giro di un paio di scandisk sarà di nuovo tutto operativo! Ciao a tutti, alla prossima!

domenica 12 aprile 2015

VLOG 61: Il frutto della collaborazione ^_^

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Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road. Oggi vi racconterò una storia.
[♪♫♪]
Sapete perché oggi vi racconterò una storia? Perché oggi ho intenzione di parlarvi di un canale YouTube italiano che si chiama "LaRaccontastorie".
Ma quando arriverò alla fine di questo vlog, capirete perché - oltre a parlarvi del canale LaRaccontastorie - vi racconterò una storia!
Cominciamo innanzi tutto con il canale LaRaccontastorie, il canale di Luana, link sul doobly-doo: andate e iscrivetevi al suo canale se non siete già iscritti, perché merita tantissimo. Luana è una scrittrice che ha portato l'attività della scrittura a un "gradino successivo" grazie a YouTube.
Ha realizzato dei progetti molto interessanti, uno dei quali è #LaStoriaViva, e trovate anche il link alla presentazione e alla prima parte del racconto "La Storia Viva".
La Storia Viva è un racconto collaborativo che viene realizzato con dei video YouTube, i canali che partecipano, OGNI canale che partecipa racconta una parte del racconto, cioè: con la propria fantasia, con le proprie decisioni.
"Succede questa cosa qui, e poi... continua!"
A questo punto prende in mano il racconto un altro canale YouTube e lo racconta secondo il suo stile, secondo come ha intenzione che vada avanti ed è una cosa veramente molto interessante e sono veramente curioso di vedere come andrà a finire: per ora sta andando - secondo me - benissimo.
Quindi: link al progetto #LaStoriaViva, ma non solo.
Luana ha un vlog che è intitolato "Diario Di Bordo" e per una persona che ha il vlog "Diario di Viaggio on the road" presentare un vlog che si chiama "Diario Di Bordo" sicuramente è un onore!
In generale, comunque, trovo che sia una bella cosa il fatto che ci siano persone che - comunque - fanno il proprio diario, fanno il proprio vlog in cui parlano un po' della loro vita, delle loro scoperte, delle loro novità... o su blog (su scritto) o materialmente su vlog (su video, su YouTube), quindi trovate anche il link alla playlist "Diario Di Bordo"
E vi segnalo un racconto breve di Luana, molto interessante, dedicato a Dellimellow, che è intitolato "Gli occhiali del cieco"; sempre link sul doobly-doo.
E infine l'ultima cosa che vi segnalo è - sicuramente - la cosa più importante di tutte, perché ve la segnalo sul doobly-doo, in un'annotazione in un riquadro qui e nella scheda lì in alto. Perché indubbiamente vi segnalo il progetto collaborativo "Racconto collettivo - Insonnia (prima parte)".
E ve lo segnalo perché è un progetto a cui ho avuto il piacere di collaborare anche io: sono la voce narrante di questo racconto. È veramente stata una grandissima esperienza, un'esperienza molto positiva: la collaborazione con Luana è stata un'esperienza veramente bellissima e mi auguro di ripetere quanto prima non solo - in generale - una collaborazione magari con LaRaccontastorie, ma proprio in generale poter fare una collaborazione con un altro canale YouTube, perché certamente è un'esperienza che aiuta a crescere tutti quanti, è un'esperienza formativa, è un'esperienza molto, molto piacevole, è stata una cosa veramente molto molto bella. Quindi io vi segnalo sul doobly-doo, sulla scheda: andate a vedere questo "Racconto Collettivo - Insonnia", andate a fare pollice-in-alto, andate a iscrivervi al canale de LaRaccontastorie... poi - se possibile - tornate e fate pollice-in-alto anche a questo vlog.
Ebbene ragazzi, io ho concluso, vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale: è gratuito e potreste anche ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video. Vi ricordo che mi trovate tutte le domeniche mattine con "Diario di Viaggio on the road" e mi trovate anche il giovedì pomeriggio con "Vita da Tecnico".
E come sempre vi ringrazio per essere arrivati fino in fondo a questo vlog, per cui: grazie a tutti, ciao e ci vediamo alla prossima!

giovedì 9 aprile 2015

Vita da Tecnico 1x07 - Mio cognato

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Domani è annunciato sciopero delle fibre ottiche. Si prevedono difficoltà nei collegamenti con l’estero, si consiglia quindi di prenotare con largo anticipo il porno sulla rete Torrent e sulle altre reti Peer-to-Peer.
[♪♫♪]
Elio e Le Storie Tese nel 1996 pubblicò un brano, che se non avete mai sentito vi consiglio di andare a cercare subito su iTunes, Spotify o quelchelé, intitolato "Mio cuggino". Io oggi, a distanza di quasi vent’anni, ho la sua risposta: "Mio cognato ne capisce". Il cognato che ne capisce... anche detto "l’arma di distruzione di massa!"
Una sera finiamo di preparare un nuovo computer, completo di stampante. Visto che il cliente vive fuori città, per evitare qualsiasi problema proviamo persino la stampante in laboratorio, accludiamo il foglio di stampa e imballiamo tutto
(di questo ne parleremo un’altra volta!)
e il cliente viene a ritirare il pc. Se avesse bisogno di aiuto, qualche dubbio, mi dica pure...
«Noooo! Non si preoccupi, c'è MIO COGNATO
CHE *NE* *CAPISCE*:
stasera me lo monta lui.
L'indomani il cliente mi chiama: «Guardi: tutto a posto, però la stampante non siamo riusciti a farla funzionare... e MIO COGNATO, *GRANDE* *ESPERTO* *DI* *COMPUTER* ha detto che dovete sostituirla perché è guasta.»
Senta, le prometto che se la stampante non funziona, gliela cambiamo. Però prima di fare tutta quella strada, mi consenta di dissentire un attimo dalla diagnosi di suo cognato, perché ieri sera, prima, la stampante LA ABBIAMO PROVATA! Le abbiamo anche accluso un foglio di stampa. Lei è davanti al computer in questo momento? Facciamo assieme qualche test veloce, ma per quante istruzioni gli dia, effettivamente sembra che abbia ragione lui: la stampante appare morta. E va bene, proprio l’ultima cosa prima di farle smontare la stampante e portarla qui in negozio: seguiamo un attimo i collegamenti. Il cavetto grigio, quello che va dal computer alla stampante, è collegato?
«Persino avvitato sul case»
Bene. Il cavetto nero, che va alla presa, è collegato anche lui?
«Sì, è collegato, al computer»
Al computer? Come al computer? Scusi, dico il cavetto nero, quello che va alla presa ele…
«Sì, sì, è collegato al computer, glielo ho detto. È grigio e va al computer.»
No, No, aspetti: parlo del cavo nero…
«No no: è grigio ed è avvitato al case, glielo ho detto. Abbiamo anche provato a staccarlo e riattaccarlo...»
Io parlo di quello nero, quello della corrente!
«L’abbiamo provato anche a muovere, il cavo, ma non da segni di vita!»
Nella scatola della stampante troverete una busta di plastica trasparente con il manuale e UN CAVETTO NERO, che vi siete dimenticati di collegare dalla stampante alla presa di corrente, quella SUL MURO!
Pensate che si fossero convinti? Ottimisti! Ha avuto persino il coraggio di rispondermi:
«Ma perché: va collegato?»
In effetti no, sempre che mi riesca a far entrare un centinaio di pile stilo nella stampante! Ciao a tutti e alla prossima!

martedì 7 aprile 2015

Racconto collettivo - Insonnia (prima parte)

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Una splendida collaborazione con "LaRaccontastorie", visitate subito il suo canale YouTube (-:

[prossimamente la seconda parte eheheh]

domenica 5 aprile 2015

VLOG 60: Pensieri sul fallimento

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Benvenuti a bordo, viaggiatori. Sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road!
[♪♫♪]
In passato ho detto, e ribadito più volte, che una persona, uno youtuber, mi ha ispirato ad aprire il mio canale YouTube, e questa persona è il canadese Matthew Santoro.
Oggi voglio parlarvi di un'altra persona che - se pur fa video "di commedia", se pur fa video divertenti - è stata comunque una persona che mi ha ispirato ancor di più in un progetto di cui vi parlerò un pochino più avanti, però.
Lui è Ricky, il suo canale è stewdippin e il titolo del suo canale è «Divertenti video nerd ogni settimana».
Ora, trovate il link al suo canale sul doobly-doo, iscrivetevi, dite che vi mando io e guardate i suoi video: sono molto divertenti, molto simpatici e c'è veramente una grande carica ispirazionale.
Lui ha anche un secondo canale di vlog (vi segnalo sul doobly-doo anche il suo secondo canale, mi pare che sia intitolato «The Second Ricky» se non ricordo male). Comunque trovate il link nel doobly-doo sia al suo canale principale stewdippin, sia al canale di vlog.
E vi segnalo tre video che ho trovato veramente simpatici e divertenti, più un quarto video che farà da "rampa di lancio" per l'argomento del giorno di oggi.
Il primo video, che mostra un po' il suo umorismo un po' sfrenato e molto divertente, è "L'uomo della cioccolata (impressioni su Spongebob)", primo video che vi link sul doobly-doo.
Il secondo video, che pur essendo divertente, ha comunque un bel fondo di verità (può essere anche un interessante spunto di discussione) è: "Perché i supereroi NON HANNO bisogno di un'identità segreta", secondo video che trovate sul doobly-doo.
Il terzo video è una specie di tag: si è ispirato a un altro canale, ed è una cosa molto interessante, mi ha fatto venire in mente che potrei fare una cosa del genere anche io quest'anno. E comunque ve lo segnalo sul doobly-doo: "25 su 25": Ricky ci racconta venticinque curiosità, vissute nel corso della sua vita, in occasione dei suoi 25 anni.
Effettivamente, dicevo, ci ho pensato anche io: potrei fare una cosa del genere, per esempio quest'anno "39 sui 39", diventa un pochino lunga, ma magari uno cerca delle curiosità molto brevi e può sempre venire qualcosa d'interessante.
Comunque lui è Ricky, il canale è stewdippin: trovate tutti i link sul doobly-doo e... quarto video che mi lancia l'argomento del giorno: "Pensieri sul fallimento".
Bene, il video di Ricky, questo video di Ricky, Pensieri sul fallimento (ovviamente parliamo di un video in inglese, è "Thoughts on FAILURE") è un video estremamente, estremamente ispirante. Veramente è qualcosa che mi ha aperto gli occhi, mi ha aperto la mente, mi ha aperto, mi ha fatto pensare a certe cose in maniera completamente differente, mi ha dato la spinta a cominciare un progetto che era rimasto praticamente per aria per un mare di tempo. Un progetto di cui vi parlerò in questi giorni, perché comunque sta prendendo forma molto lentamente ed è una cosa che - comunque - mi sta dando una grandissima soddisfazione.
E, soprattutto, parliamo un po' di fallimento, voglio un po' riprendere anche il tema del suo video, perché è vero ciò che ci dice Ricky - e vi do uno SPOILER - "Nella vita le cose falliscono"
Io fallisco, molti miei progetti falliscono, e so quello che volete dirmi: "Ma no, Grizzly: non è vero. Tu sei perfetto, tutto quanto va perfettamente... NON SBAGLI MAI!"
Seeee! Poi sullo sbagliare sto preparando una cosa particolare per il finale di stagione di Vita da Tecnico, ma questa è una cosa che vedrete più avanti, quindi...
Comunque: no, io sbaglio eccome! Sbaglio in un sacco di cose, ho fatto un mare di errori nel passato, l'errore sicuramente più grande (e già ne ho parlato in passato, quando ho parlato dei rimpianti): io rimpiango, è stato un errore, quello di non aver cominciato a fare video YouTube molto prima, rimpiango di aver cominciato molto tardi a fare video su YouTube, perché è un passatempo che trovo divertente, che trovo rilassante, è anche un modo che ho per... quest'appuntamento fisso settimanale per me è anche un modo di scaricare un po' la tensione: io, ormai, nel corso della settimana penso "Ok: questo sabato devo girare il video, quindi penserò all'argomento, mi guarderò un po' il canale di cui voglio guardare, e sicuramente è una cosa che mi rilassa tantissimo, e il fatto che vedo gli iscritti, l'apprezzamento degli iscritti, è una cosa che apprezzo tantissimo. Io apprezzo tutti voi che mi state seguendo.
E tra l'altro stamattina c'erano 147 iscritti sul canale, già siamo prossimi ai 150, quindi sempre vi ricordo - se non siete già iscritti al mio canale - iscrivetevi! Potreste anche ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video e soprattutto se avete domande da farmi, fatemele nei commenti, che a questo punto ci avviciniamo inesorabilmente alla quota dei 200 iscritti e quindi sto preparando un'altra FAQ speciale per i 200 iscritti, quindi naturalmente domande sui commenti, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Comunque dicevo: fallimenti. Purtroppo le cose falliscono, purtroppo i progetti non vanno come era stato stabilito, purtroppo molte cose partono con il piede giusto e poi sbattono contro il muro.
Ma questo non significa che TUTTO fallisca, perché ci sono anche cose che partono, magari - non lo so - zoppicano un po', però in fondo in fondo arrivano e funzionano perfettamente. Tantissime cose partono con il piede giusto e funzionano perfettamente.
Ma ci sono anche fallimenti, bisogna anche - nella vita - imparare a convivere con i fallimenti. D'altronde un vecchio detto diceva: «L'esperienza è uno splendido insegnante, ma le sue lezioni sono maledettamente lunghe»
Ora, come dicevo, è importante imparare a convivere con i fallimenti, ma sicuramente è soprattutto importante *imparare* *dai* *fallimenti*, perché non bisogna...
sbagliare è ciò che aiuta ad imparare, ma perché bisogna imparare dai propri errori, e non sempre le cose vanno come si è sperato, però questo non dovrebbe essere un limite per cui dire "No, non voglio cominciare a fare questa cosa perché so che questa cosa potrebbe andare male, andrà male e quindi è inutile che la comincio.
È importante *cominciare* i propri progetti, è importante mettersi in gioco, bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco, di dire "ehi, va bene: io voglio mettere tutto me stesso. Credo in questo progetto, e se fallisce... beh, e se fallisce vorrà dire che capirò che ho sbagliato in questo, questo e quest'altro e, quando farò il prossimo progetto, non sbaglierò di nuovo, non commetterò di nuovo gli stessi errori!"
Questo è un messaggio, secondo me, molto importante, è un messaggio in certi casi ovvio, eppure che tantissime volte passa in secondo piano.
Per cui concludo il vlog chiedendovi: voi fallite nelle vostre cose? Avete imparato dai vostri errori, dai vostri fallimenti?
Oppure ci sono delle cose che non avete ancora cominciato, perché "Ehi! Tanto so che questa cosa non funzionerà, quindi è inutile cominciarla"
Ditemelo un po' - come sempre - sui commenti, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Se sono riuscito a spingervi a fare qualcosa in più, se sono riuscito a spingervi a mettervi in gioco, vi ricordo naturalmente di fare click sul pollice-in-alto e di condividere questo vlog, di condividerlo sugli altri social network, di condividerlo con gli amici... fatemi sapere che cosa ne pensate, fatemi sapere che cosa ne pensano i vostri amici.
E - di nuovo - vi ricordo: se non l'avete già fatto, d'iscrivervi al mio canale: è gratuito e potreste ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Ragazzi, questo è tutto, io vi ringrazio per essere arrivati fino a qui, quindi: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

giovedì 2 aprile 2015

Vita da Tecnico 1x06 - Mago del computer

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A certe versioni di Windows, nell'eseguire applicazioni mission-critical, riconosco la stessa affidabilità di un novantenne ubriaco con un sigaro in bocca che trasporta un barile di nitroglicerina.
[♪♫♪]
Ciao a tutti, sono Grizzly, il vostro tecnico informatico di fiducia. Molti di voi mi chiamano "mago del computer".
Ho l'impressione che questo più che un complimento sia una maledizione. Ogni giorno qualcuno mi chiama o passa in lab: "Ecco! Il computer non funziona da un mese!!"
Ma quando mi chiamate "mago", pensate significhi che ho la sfera magica? Come faccio a sapere che non funziona? Se me l'aveste detto 29 giorni fa, probabilmente ora lo saprei anch'io!
E magari sarei intervenuto prima, anche!
Oppure, se qualcuno avesse la bontà di indicarmi un bravo tecnico della sfera magica, così ogni mattina saprò subito quali computer si guasteranno!
Ma forse un po' mago lo sono sul serio. Ehi: riesco a lanciare incantesimi! Come quella volta (che mi ricordo) a casa del fratello di un mio collega. Ci aveva telefonato per dirci che il computer non si accendeva. Muto, proprio come se fosse staccato dalla spina.
Arriviamo lì e lui mi accoglie un po' scherzosamente: "Mio fratello mi ha detto che sei un mago. Ora gli fai un incantesimo?"
Neanche mi avvicino al computer: "Ma ceeeerto: Abra cadabra! Ecco: prova ad accenderlo."
Click. Si accende. Mi giro e sorrido: il mio collega è in ginocchio che ride come un invasato, il fratello invece balbetta "Beh, lo spengo e lo riaccendo, magari non parte più..."
Click. Si accende di nuovo e riparte tranquillo. Il mio collega è a terra che tossisce, rosso come un peperone, perché non ce la fa più, il fratello è livido: "Non è possibile: ma questo veramente mago è: l'incantesimo gli ha fatto!"
Naaa, i miei voti a Hogwarts lasciavano un po' a desiderare, altrimenti adesso sarei a leggere i tarocchi in TV per farmi spu**anare da Striscia la Notizia, piuttosto che passare le giornate riformattando i computer spu**anati dai clienti.
Ciao a tutti e alla prossima!

mercoledì 1 aprile 2015

Vita da Tecnico Speciale: Amore su whatsapp

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[♪♫♪]
Carissima Clodoberta, cucciolotto della mia vita, orsacchiotto che tiene lontani gli incubi dalla mia notte. Se si potesse scrivere tutto l’amore nelle quattro righe che ci offre Whatsapp, sarei comunque in difficoltà, per quanto è grande il mio amore per te. Se l’amore più grande del mondo occupasse l’intero universo, comunque il nostro sarebbe addirittura più grande.
Con questo messaggio cercherò e faticherò perché tu possa capire in pochissime righe quanto ti amo, anche se in questo momento sei così lontana. Perché anche se una grande strada ci divide, la mia vita è collegata alla tua, i nostri cuori ormai battono all’unisono e le nostre menti pensano all’unisono.
Perché nell’universo io e te non siamo più due persone, ma una persona sola, un’entità indissolubile: sei il mio ossigeno, sei la mia linfa, sei il mio nutrimento e tutto quanto mi serve per poter andare avanti.
Ed è questo che voglio dirti in poche righe.
[... continua (-: ]