domenica 12 luglio 2015

VLOG 74: Gli anni '80



{C'è un caldo *colossale*: spero di non SCIOGLIERMI mentre guido...}
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road!
[♪♫♪]
Oggi parliamo di anni '80, ho già parlato dello Zio, Aldo Jones, adesso parlo di un altro youtuber che parla degli anni '80 (dei cartoni animati degli anni '80, ma un po' anche della vita che c'era negli anni '80): oggi vi parlo di Stefano Piffer.
Stefano ci parla dei cartoni animati degli anni '80, e lo fa in una maniera - secondo me - eccezionale, e quindi trovate (subito) sul doobly-doo il link al suo canale e vi segnalo due cose differenti, ossia due trame dei cartoni animati, dei (secondo me) cartoni animati un po' più "rappresentativi" degli anni '80, e due cose (due "storie") sulla "vita negli anni '80".
Quindi cominciamo con il primo video che vi segnalo sul doobly-doo: "Mila e Shiro in tre minuti", veramente fatto benissimo, molto divertente, e comunque tutta la trama di Mila e Shiro in tre minuti... eccellente!
E, secondo video che vi segnalo sul doobly-doo, "Lady Oscar in tre minuti (e mezzo!)": è di nuovo una cosa ben fatta, ben studiata, un racconto eccezionale, che ho trovato molto divertente.
E comunque guardate tutti i video, tutti i cartoni animati degli anni '80 che sono stati "riassunti" da Stefano: sono veramente uno migliore dell'altro.
E invece, per parlare un po' degli "anni '80", della "vita" negli anni '80, vi segnalo altri due video. Innanzi tutto il "Capitolo VI: le pubblicità degli anni '80".
La pubblicità è cambiata tantissimo negli anni (e di questo - tra l'altro - parlerò in un altro vlog) ma le pubblicità degli anni '80, in certi casi, sono rimaste "nel cuore", sono entrate un po'... anche alcuni detti sono entrati in detti che si usano ancora al giorno d'oggi (e sono nati, appunto, nelle pubblicità); quindi in questo capitolo VI si parla delle pubblicità degli anni '80, e c'è anche una Top-5 delle pubblicità "più note" degli anni '80, quindi: un video che merita tantissimo.
E inoltre, vista la quantità abnorme di caldo questo video ci può stare, sicuramente è il "Capitolo XI: i gelati", che è molto meglio che parlare di minestroni, sicuramente.
Comunque, lui è Stefano Piffer, trovate il link al suo canale (e i video che vi ho segnalato) sul doobly-doo: andate, iscrivetevi, è un canale veramente eccellente, i suoi contenuti sono divertentissimi.
Quindi fidatevi: è veramente molto bravo.
E parliamo dell'argomento del giorno, e quindi CONTINUIAMO a parlare di anni '80.
Allora, io sono nato nel 1976, quindi nella decade degli anni '80 (dal 1980 al 1989) io ho vissuto tutta la mia infanzia. Nel 1980 avevo quattro anni, quindi: proprio tutta la fascia dai quattro ai tredici anni, tutta la mia infanzia l'ho vissuta nel «nucleo centrale» degli anni '80. E ho tantissimi ricordi positivi degli anni '80, sicuramente.
Da una parte, certamente, i cartoni animati con i robottoni (ne abbiamo parlato), o anche tutta un'altra serie di cartoni animati, tutti quelli riassunti da Stefano Piffer, e anche quei cartoni animati che forse, in qualche modo, si sarebbero dovuti considerare "femminili"? Più dedicati alle femminucce? Come (non so) Candy Candy? Che comunque tutti noi maschietti degli anni '80 abbiamo guardato.
Ma anche ho i ricordi dei telefilm degli anni '80, da Happy Days (che in realtà è molto più vecchio degli anni '80, ma che ha avuto un boom negli anni '80 in Italia), a Hazzard, o Knight Rider... comunque quella stramaledetta macchina con le luci led lampeggianti è una cosa che rientra nel ricordo di tutti quanti... e comunque SIAMO ARRIVATI, fondamentalmente, alle auto "smart" che ti rispondono a modo: ormai puoi veramente dire "Kitt, accendi le luci" e la macchina ti accende le luci! Quindi ci siamo arrivati a quel livello di tecnologia, dai: è una cosa piacevole. Per fortuna, però, non abbiamo la luciazza rossa che lampeggia davanti... anche se in quest'auto, per esempio (che è stata costruita dopo novembre 2011 e rientra nella categoria delle auto con quella normativa europea) e quindi - comunque - c'ho le luci accese anche di giorno, perché ho le «luci di marcia diurne», quello sì.
Degli anni '80 c'è anche un ricordo molto piacevole di quello che è stato il cinema degli anni '80. Da una parte è nato il "Trash" del cinema italiano degli anni '80: i film di Fantozzi, quei polizieschi con il "Monnezza" o - comunque - con quelle cose... con il classico poliziesco all'italiana che cerca d'imitare il poliziesco violento all'americana, no?
E c'ho i ricordi dei film horror degli anni '80, che erano SIGNORI FILM HORROR, che erano quei film che "Guardavi quel film e c'avevi incubi per tre settimane", che quando c'erano scene inquietanti, arrivavi - non lo so - a sputare il cuore per terra...
Tutto il contrario dei film horror che si sono sviluppati soprattutto negli ultimi anni, in cui si punta più al fenomeno «jumpscare» che all'horror vero e proprio. Cioè: tu guardavi un film horror degli anni '80, veramente ti affacciavi da dietro il divano tremante, perché tutto ti dava l'impressione cupa: il nemico, il «cattivo» era una cosa che non avresti voluto incontrare nemmeno nei tuoi incubi peggiori...
... adesso il film horror sono ombre che si muovono.
MUAA! ZAAN!
Ma... non si vede mai il «nemico», la musica che cambia, la stanza... ma... sì, va bene: ma CHE SUCCEDE?
Qualcosa un pochino si salva, per carità, così come qualcosa di horror degli anni '80, comunque è talmente trash da essere andato a prevaricare l'horror e arrivato a certi livelli... ma il trash degli anni '80 è comunque una parte "importante" del cinema italiano ed è una parte che mi è rimasta nel cuore, così come mi è rimasto nel cuore anche il cinema che riguardava in parte il trash, come per esempio i film di Fantozzi, che però rivisti negli anni duemila, nel 2015 riguardando i film di Fantozzi, uno però rivede anche quello che era un po' lo stereotipo degli anni '80, perché comunque i film di Fantozzi vanno vissuti, vanno guardati (i libri, e i film di Fantozzi, perché sono correlati) vanno guardati anche con un occhio un po' a quelli che erano i grandi stereotipi degli anni '80.
Io mi ricordo una discussione che ebbi con un amico un po' di tempo fa, in cui parlavamo - in inverno - del fatto che avesse avuto una settimana lavorativa massacrante, rinchiuso in ufficio, e fuori giornate di sole bellissime. Arriviamo a sabato: "Dobbiamo fare una bella partita di calcio con gli amici... e DILUVIA, c'è il campo alluvionato: è IMPOSSIBILE GIOCARE!"
E io gli dissi: "Tu, quando eri più giovane, guardavi i film di Fantozzi e vedevi la nuvola dell'impiegato, scommetto che ridevi. Tu non hai MAI capito i film di Fantozzi!"
E comunque volevo condividere con voi questo momento, questa perla di ricordarsi un po' degli anni '80, ricordarsi di quel periodo in cui non avevamo le macchine fotografiche digitali, o addirittura il telefonino (che è diventato lo "smartphone", il telefono "furbo", il telefono "intelligente"... che non lo so quanto è intelligente un telefono che praticamente mi può seguire anche mentre sono in bagno, ma di questo - di nuovo - ne parlerò in un altro vlog).
Però sicuramente il punto è che non c'erano telefonini e macchine fotografiche digitali con cui scattare, più che fotografie, FOTOGRAMMI: c'è gente che scatta delle vacanze venticinque foto al secondo! Sono fotogrammi: le metti assieme e ottieni il filmino delle vacanze... mentre negli anni '80, quando si andava in vacanza, c'era l'Instamatic (se non la Polaroid) e tu facevi, con l'istamatic (col caricatore 126) *VENTIQUATTRO* *FOTOGRAFIE*, e quindi dovevi scegliere molto attentamente che cosa fare, e SPERARE, perché poi - finivi le vacanze, te ne andavi dal fotografo, dovevi fare sviluppare il rullino e *SPERARE* che le fotografie fossero venute bene, e non fossero venute mosse.
C'era la Polaroid (che ne ho ancora una da parte) e non c'era il selfie, c'era il chiedere alle persone "Scusi, sia gentile: ci può scattare una fotografia?"
E sono cose che un po' mi mancano, lo devo dire. Anche se - sicuramente - l'avvento della tecnologia e il futuro che ormai è entrato nelle nostre case, nelle nostre vite, certamente ha migliorato tantissime cose.
Però alcune cose un po' mi mancano, sono - sicuramente - nostalgico e appassionato a certe cose "vintage".
E a voi chiedo: voi siete appassionati del vintage, o no? Siete «figli degli anni '80» come me, siete nati molto dopo di me e quindi degli anni '80 ne avete sentito solo parlare? E avete seguito queste cose, così, guardando questi canali YouTube... O magari siete molto più (no: non voglio dire quel termine)... avete qualche anno in più di me, e quindi avete vissuto magari la vostra adolescenza negli anni '80. Non lo so: fatemelo sapere con un commento, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr: racconatemi qual è stata la vostra esperienza degli anni '80, se avete dei ricordi degli anni '80 che vi colpiscono al cuore, oppure se siete curiosi di conoscere come sono stati gli anni '80.
Bene ragazzi: questo è tutto, un vlog abbastanza veloce (e MOLTO NOSTALGICO, sicuramente) per cui vi ricordo, se questo vlog vi è piaciuto, vi ha fatto tornare alla mente i vostri anni '80, o vi ha fatto desiderare di aver conosciuto gli anni '80, di fare pollice-in-alto e di condividere questo vlog con gli amici, condividerlo sugli altri social-network.
Vi ricordo, se non l'avete già fatto, di iscrivervi al mio canale: è gratuito, vi farà subito assumere quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace tanto, e soprattutto potreste anche ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Ok, io ho concluso, per cui come sempre vi ringrazio per essere arrivati fino in fondo a questo vlog, per cui: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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