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domenica 26 luglio 2015

VLOG 76: La tecnologia che ci... aiuta



Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
[♪♫♪]
La settimana scorsa abbiamo parlato di tecnologia sotto la «chiave di lettura» un pochino più negativa. Oggi voglio parlarvi di tecnologia sotto una «chiave di lettura» più positiva. Perché comunque io mi considero un "geek", sono - comunque - un appassionato di tecnologia, anche se lascio che sia io ad appassionarmi della tecnologia, e non la tecnologia a prendere il sopravvento su di me (almeno: cerco di farlo il più possibile).
La comunicazione è cambiata tantissimo grazie alle innovazioni tecnologiche. Ora: da una parte se, con il concetto di comunicazione, uno - magari - pensa "vabbè, perché c'è il telefonino, perché c'è una maggior velocità di connessione ad internet. In realtà mi riferisco a un discorso molto più globale.
Vi faccio un esempio molto veloce: pensate a come, nel passato, venivano gestite le "comunicazioni", la diffusione delle notizie durante le grandi calamità. Per esempio pensate, nei primi anni '80, alla terribile esplosione del Monte St.Elena (negli Stati Uniti) e a tutto quello che è successo, e a come le notizie sono poi arrivate nel mondo.
E pensate adesso al fatto che, grazie agli smartphone, alla connettività a internet, alla possibilità di condividere video «in tempo reale», a strumenti come Periscope, Meerkat etc., come: al giorno d'oggi, quando succede qualcosa di importante, quando succede quello che è un fatto di cronaca, come sia più facile (soprattutto per le cose "più gravi", per le cose "più importanti", per le cose che "dovrebbero coinvolgere tutto il mondo"), come sia più facile che la notizia faccia il giro del mondo [schiocco delle dita] veramente in un lampo.
Non so: in questi giorni stavo riguardando alcune cose sull'attentato di Breivik, l'attentato che c'è stato in Norvegia (prima a Oslo, al palazzo del governo, e poi sull'isola di Utøya), proprio andando a leggere le notizie e guardando alcuni video YouTube, ho osservato una cosa: come la notizia riuscì a diffondersi in tutto il mondo molto velocemente proprio grazie al fatto che cominciarono a comparire video su internet, cominciarono a essere pubblicati i primi video.
Ora io penso: notizie di una certa gravità, cose che succedono al giorno d'oggi, dalla «Primavera Araba» a - comunque - situazioni... non so: il terremoto e il successivo maremoto di Sendai, che c'è stato in Giappone nel 2011. Come è stato diverso, a livello di diffusione delle notizie, rispetto - per esempio - al maremoto che c'è stato in Indonesia.
La tecnologia, la tecnologia delle comunicazioni, la tecnologia in molti ambiti - come dicevo - migliora tantissimo la vita, e ci sono strumenti, per esempio a disposizione dei medici, dei chirurghi, che permettono di operare a distanza, di effettuare delle conferenze... cioè, io faccio una considerazione stupida: non tantissimi anni fa il classico "luminare" della (non so) cardiologia, che doveva andare a consultare dei colleghi, o di cui era richiesto un consulto: doveva FISICAMENTE spostarsi in aereo, doveva analizzare, magari, delle TAC, della roba... magari c'era una cosa urgente "è complesso: come facciamo a farle avere le TAC e via discorrendo?", quando adesso, nel momento in cui ci fosse in un ospedale, non so, a Sidney, un problema complesso con un paziente, e c'è un bravissimo medico a Londra che potrebbe dare un consulto, il consulto del medico di Londra, rispetto a Sidney, con la possibilità di analizzare tutta la strumentazione, di analizzare tutte, non so, le radiografie, le TAC, tutto ciò che è disponibile... è alla distanza VERAMENTE di un clic di mouse.
In un clic di mouse è possibile collegare da Sidney il medico di Londra, e magari anche un consulente a New York, magari anche un altro medico che ha avuto casi del genere e che si trova, non so, in Messico.
È una cosa che, virtualmente, fino a pochi anni fa era estremamente complicata da realizzarsi, e se andiamo indietro nel tempo (non indietro nelle centinaia di anni, ma veramente indietro nelle DECINE di anni), quello che sto dicendo negli anni '50, negli anni '60, che sono NULLA rispetto allo sviluppo dell'uomo, ma già andare indietro di una cinquantina d'anni: sono cose completamente da libro di fantascienza.
Quindi sicuramente la tecnologia è andata a evolversi, migliorando tantissimo la vita dell'uomo. Io sono appassionato di lettura, sono appassionato di libri, leggo molto, e però ho sempre avuto la difficoltà di riuscire a reperire alcuni libri particolari. C'è stato... quando andavo in vacanza, magari, riuscivo a trovare dei libri nella biblioteca di Trento, per il prestito, prenotandoli prima. Però succedeva che non era possibile trovare il libro, arrivava disponibile il giorno che io dovevo partire... e quindi per me è stata una grandissima cosa positiva la rivoluzione dell'ebook: ne ho parlato nel vlog in cui parlavo di lettura digitale.
La possibilità di trovare dei titoli, anche rari, in bene o male qualche store on-line e, dato che l'ebook non richiede tempi di spedizione: trovo il libro, lo compro, tac! C'ho lì il file, quindi tutta la mia libreria (una GROSSA PARTE della mia libreria) è nel cloud, che è una cosa che lascia un po' pensare, perché virtualmente, quindi, penso che ci sia della poesia Vogon che sta *galleggiando* nel mio wi-fi.... creepy!
E adesso, grazie alle reti di nuova generazione (anche le reti di nuova generazione in ambito mobile) abbiamo la possibilità di portarci appresso una tecnologia sempre più evoluta, che sta all'interno dei nostri telefonini, che sta all'interno dei nostri tablet, che sta all'interno delle nostre auto (che ormai lavorano un po' anche come un tablet: ci sono auto su cui si installano le App, no?)
Da una parte, utilizzando correttamente questo tipo di tecnologia, sicuramente migliorano tantissimo le cose, e ci sono - per esempio - quei navigatori satellitari che si mettono sul veicolo, che riescono grazie alla connessione a internet a determinare in tempo reale qual è la miglior situazione per il minor traffico, oppure se ci sono degli incidenti, dei rallentamenti, dei lavori in corso.
Sempre delle situazioni che, fino a pochi anni fa, rientravano veramente in quella che sarebbe stata la mente di uno scrittore di libri di fantascienza, non certo una realtà che quasi si da per scontata.
E, sicuramente, come la tecnologia ha migliorato tantissimo le cose sino ad oggi, migliorerà tantissimo le cose in futuro, e considerando la velocità a cui si muove la tecnologia, a cui arrivano le innovazioni tecnologiche, certamente quando parlo di "migliorare le cose in futuro" non intendo dire "fra vent'anni, fra trent'anni" (cioè: SICURAMENTE fra vent'anni, fra trent'anni le cose saranno radicalmente cambiate), ma certamente noi cominciamo a vedere miglioramenti nella nostra vita, miglioramenti nell'ambito tecnologico ormai, letteralmente, dall'oggi al domani.
C'è una situazione - secondo me - bellissima (di cui parlerò più avanti) che è il crowdfounding, in cui alcuni ambiti scientifici, alcuni ambiti tecnologici che potrebbero venire sviluppati, ma che all'inizio - magari - ci sono molte grandi aziende che non si fidano, non sanno quanto possa avere uno sbocco... grazie al crowdfounding moltissime di queste situazioni vengono invece sviluppate, potranno venire sviluppate, potranno dare un risultato, e quindi veramente nel giro di uno-due anni già la tecnologia avrà cambiato le nostre vite radicalmente. Da qui ai prossimi (non lo so) quindici anni, vent'anni, chi può sapere che cosa sarà successo? Ci saranno chissà quali grandi innovazioni nella sicurezza, nella salute, nella vita umana...
Voi cosa ne pensate? Che effettivamente la tecnologia migliorerà la vita dell'uomo? Oppure che l'evoluzione tecnologica favorirà soprattutto l'appiattimento culturale? Fatemelo sapere con un commento qui sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Bene, io ho concluso anche per questa domenica, per cui - innanzi tutto - vi ringrazio per essere arrivati fino in fondo a questo vlog, vi ricordo, se questo vlog vi è piaciuto, vi ha incuriosito, se pensate che abbia ragione (o anche se pensate che abbia torto), comunque ricordatevi di fare un pollice-in-alto e di condividere questo vlog con gli amici, condividerlo sugli altri social network: trovate tutti i bottoni per la condivisione sotto al video.
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Bene ragazzi, di nuovo: grazie, ciao tutti e ci vediamo alla prossima!

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