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domenica 6 settembre 2015

VLOG 82: Macchine autoguidanti e... implicazioni



Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
Ok, auto!
{tono di attesa}
Portami al Bar Groff, in località Stella
{tono di conferma}
[♪♫♪]
Scherzi a parte (ma relativamente scherzi) questa potrebbe essere, in futuro, la modalità con cui interfacciarsi con un autoveicolo, cioè quello di definire qual è l'indirizzo di destinazione e lasciare che sia l'auto a guidarsi automaticamente a destinazione.
Poco tempo fa, guardando un video di Roberto Cordero a proposito delle auto che si guidano da sole (delle "self-driving-cars") mi è venuta in mente una cosa (un po' guardando questo video, che vi lascio sul doobly-doo e sulla scheda) ma che concerne - appunto - una serie di problemi che riguardano le auto senza autista.
Che sicuramente hanno tempi di reazione molto più veloci, rispetto a quelli umani, che sicuramente hanno tutta una serie di possibilità per quanto concerne il rischio di incidenti rispetto al tamponare altri veicoli, al rispetto delle regole del codice della strada (certamente superiori!), ma che pongono una serie di dubbi non solo rispetto a concetti come - appunto - la sicurezza, il fatto che possano avere un incidente, ma soprattutto (secondo me) su quelle che sono le responsabilità, non necessariamente in caso di incidente, ma in caso di tutta una serie di errori (e considerazioni).
Per esempio: facciamo conto che io salgo sulla mia nuova auto guidata autonomamente, no? Gli do l'indirizzo, mi allaccio la mia bella cintura di sicurezza e così sono sicuro che - anche in caso di frenata di emergenza - non mi faccio niente; però - visto che l'auto si guida da sola - io son lì con il tablet che seguo delle cose importantissime sul lavoro, che faccio un'importantissima partita all'ultimo videogame, o che - insomma - passo il tempo sul tablet.
Un cane attraversa la strada, l'auto effettua una frenata di emergenza, ovviamente molto brusca, perché magari andava secondo il limite di velocità urbano, che è di 40-45km/h, 50km/h, quindi effettua una frenata molto brusca: io ho la cintura, non mi faccio niente, ma il tablet mi vola e va in mille pezzi.
E di chi è la colpa?
L'auto fa una frenata di emergenza, e le dieci auto che sono dietro di me, tutte teleguidate, che comunque stanno facendo la guida seguendo anche la miglior distanza di sicurezza calcolata dal computer, a seguito (appunto) di una frenata di emergenza, o di una situazione come: davanti a me si apre una buca per strada, l'auto fa una frenata d'emergenza, ma le altre pur facendo calcoli per fare una corretta frenata di emergenza mi tamponano o c'è un bell'incidente. Di nuovo: di chi è la responsabilità? Come ci si comporta in questi casi?
Ecco che ci sono molti dubbi che sicuramente devono essere chiariti su quello che è il concetto delle auto che si guidano autonomamente. E giustamente Roberto si chiedeva: "Ma quando finalmente ci saranno a disposizione le auto che si guidano autonomamente, sarà comunque necessario avere una persona patentata a bordo, per le situazioni di emergenza? O comunque per la possibilità di dover intervenire? Oppure no? Oppure si darà piena fiducia alle macchine?"
Io faccio una considerazione stupida, eppure funzionale: gli aerei, per quanto molte procedure richiedono ancora - naturalmente - l'occhio umano, ormai sono virtualmente in grado di procedere pressoché con tutte le procedure, dal decollo all'atterraggio, utilizzando una serie di strumenti legati al cosidetto "pilota automatico".
Naturalmente anche se l'aereo è nelle "mani" del pilota automatico, il pilota è lì seduto, e può intervenire in qualsiasi istante. Moltissimi meccanismi, per esempio, hanno un pilota automatico che fa delle microcorrezioni basate sul computer, per cui anche delle "microcorrenti d'aria", qualche "microturbolenza" viene corretta decine e decine di volte al secondo: una cosa che un pilota umano non può fare. Però nel momento in cui il pilota piglia la cloche e gira da una parte, il pilota automatico subito gli lascia il comando al pilota.
Ci sono treni metropolitani che procedono senza il conducente. L'esempio più pratico è la linea "viola", la M5 di Milano, che è stata inaugurata da pochissimo. E ci sono, ovviamente, tutta una serie di dubbi che comunque vengono (appunto) sulle responsabilità in caso di incidente o in caso di situazione di pericolo. Io mi chiedo, per esempio, la cosa più stupida sulla metropolitana senza conducente: da un po' di tempo sulle metropolitane non necessariamente tirando il freno di emergenza si ferma il treno: tirando il freno di emergenza può essere effettuato un avviso al conducente, e il conducente può stabilire se fermarsi o meno. Per cui sull'M5, sulle linee senza conducente si va a supporre che tirando il freno di emergenza, il treno si ferma comunque. Ora, che cosa succede se viene tirato il freno d'emergenza perché è un abuso? Perché è una ragazzata? Perché è qualche cretino gruppo di tifosi che prendono e tirano il freno di emergenza?
Che cosa succede... è successo a Roma su una metropolitana con il conducente, ma che cosa succede se il treno parte con le porte aperte?
Purtroppo l'automazione, sicuramente da una parte è una cosa positiva perché può introdurre tutta una serie di situazioni e funzionalità che con l'uso umano, con la gestione umana, sono complesse da ottenere, e dove l'errore umano può essere dietro l'angolo, e il cosidetto errore umano può essere la causa di un incidente.
Ma, purtroppo, la causa di un incidente non è necessariamente l'errore umano: come dicevo la macchina teleguidata può controllare tutte le altre auto, le strisce, le cose... milioni di volte al secondo! Ma se c'è improvvisamente una frana e mi cascano dei pietroni davanti all'auto? Se improvvisamente attraversa la strada un cane? Che sono tutte situazioni non necessariamente prevedibili: che cosa succede?
Quindi questo indubbiamente indica che le auto che si guidano autonomamente sono un futuro certamente interessante, ma secondo me non sono un futuro così "dietro l'angolo" come possa sembrare: ci sono ancora tantissime cose da chiarire.
Per cui io vi chiedo: secondo voi, soprattutto considerando (lo ripeto: lo trovate sul doobly-doo) il video di Roberto Cordero, soprattutto considerando (per esempio, con l'esempio che ci fa Roberto) il problema dei ciechi, esisterà in futuro la possibilità di un cieco che va da un concessionario, si compra l'auto ed esce sulla sua nuova auto teleguidata? Oppure no?
In futuro arriveranno queste auto a cui tu chiedi una destinazione e l'auto ti porta a quella destinazione?
Oppure siete d'accordo con me che ci sono ancora troppi punti oscuri da chiarire, che richiederanno molto tempo per essere chiariti, o per trovare una posizione?
Fatemi sapere quello che ne pensate con un commento qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
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