domenica 8 novembre 2015

VLOG 91: Sette cose che potrò raccontare ai miei nipoti



[lo so che essendo il giorno 1 novembre poteva starci uno special di Halloween, ma l'ho già fatto con #VitadaTecnico (-: ]
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, ho quasi quarant'anni...
(Aaaahhh: quarant'anni!
Fortuna che dentro sono SEMPRE un bambinone!)
... questo è Diario di Viaggio on the road.
[♪♫♪]
In questi giorni ho deciso di dare un'occhiata ai primi video fatti dagli youtuber che seguo da più tempo.
Così: per vedere un po' qual è stata l'evoluzione, per vedere un po' qual è stato il passato, etc.
E mi sono imbattuto, quindi, in un video di Matthew Santoro che ho trovato veramente molto simpatico. Questo video è "Sette cose che potrò raccontare ai miei nipoti" (e ve lo lascio - tra l'altro - linkato sul doobly-doo e sulla scheda, così potete andare a dargli un'occhiata).
Questo video è stato per me, in qualche modo, anche "ispirante", tanto che ho deciso di pubblicare questo vlog un po' come se fosse una specie di «video risposta» al video di Matthew.
I miei nonni non ci sono più, e quindi il video di Matthew è stato particolarmente ispirante, perché appunto mi ha fatto pensare che un giorno anche io sarò un nonno, anche io racconterò ai miei nipotini come si viveva "ai miei tempi" (anzi: vista la mia età e visto che moltissime cose le facevo praticamente più di trent'anni fa, in realtà posso già raccontarle a molte delle persone che guardano il mio canale e che so essere più giovani di me!).
Comunque cominciamo: eccovi le sette cose che potrò raccontare ai miei nipoti un giorno.
Perché in fondo io sono nato e cresciuto in quella che è stata la «cultura analogica», quindi ho avuto TUTTO analogico: ho avuto la TV analogica, la radio analogica... ma lasciamo perdere un po' la nostalgia e cominciamo.
Numero 1: sono più vecchio di tutta la tecnologia che ci circonda in questo momento, e della quale non riusciamo a fare a meno.
Quand'ero piccolo non c'era la telefonia mobile (è arrivata in Italia nel 1990 la tecnologia TACS).
Quando ero piccolo, quando andavo a scuola e dovevamo fare delle ricerche, non c'era internet: dovevamo consultare i volumi dell'enciclopedia. Magari c'era da andare in biblioteca, da spostarsi *fisicamente* in biblioteca; cercare i libri che interessavano, una volta trovati i libri cercare all'interno del libro, sfogliando le pagine, cercando i concetti.
E lo stesso discorso si faceva per telefonare a un amico: dovevi scegliere... prendere l'elenco del telefono, scegliere la pagina giusta e scorrere tutti i nomi fino a trovare quello che t'interessava... Molto poco pratico, devo dire!
Per andare da qualche parte mica c'era il GPS: dovevi utilizzare la cartina geografica. Per capire dove ti trovavi, di nuovo, non c'era il GPS: dovevi saper «triangolare» la tua posizione, magari utilizzando la bussola. Non quella sul cellulare, quella FISICA, con l'ago magnetico.
Numero 2 (è una curiosità di cui ho parlato nelle curiosità del mio compleanno): da piccolo ho utilizzato un telefono a «disco combinatore».
Alcuni cellulari hanno, tra le loro suonerie, una suoneria che si chiama "Old phone" (o "Ancient phone") che riproduce il suono della badenia di ottone che c'era dentro il telefono e che faceva lo squillo.
[squillo telefonico: suono di campana badenia]
Numero 3: io ho fatto fotografie ANALOGICHE: avevi il rullino nella macchina fotografica, che ti permetteva di fare 24 (all'estremo 36) fotografie (non milionate come puoi fare adesso) che non potevi guardare subito com'erano venute, a meno di non avere la Polaroid...
... e che non potevi cancellare: una volta fatte, restavano.
E una volta fatte le fotografie, dovevi portare il rullino a «sviluppare». E non solo: io ho sviluppato rullini in bianco e nero (sì: c'erano i rullini per fotografare in bianco e nero).
E so a che cosa serve questo scatolino, che no: non è il più piccolo contenitore Tupperware che abbiate mai visto (come chiese uno studente a una lezione di fotografia di una scuola media inglese. Credo l'anno scorso di aver letto questa cosa: quando il professore fece vedere quello scatolino, che in realtà è un contenitore per rullini, per il «Caricatore 135»).
Di per sé, per la cronaca, il più piccolo Tupperware che abbiate mai visto è QUESTO! (Almeno spero) Che è una delle sorpresine delle merendine del Mulino Bianco che c'erano negli anni '80; adesso si trovano dentro l'Happy Meal le sorprese, ma una volta erano lì.
Numero 4: ho giocato a videogame con i pixeloni, ma non perché era «di moda», bensì perché era *quella* la tecnologia, non c'era altro!
Quando è arrivato Monkey Island, che andava a 320x200 (320x200: questo video - che state guardando - è 1920x1080 punti, Monkey Island era 320x200: è un *francobollo* rispetto a questo video), con 64mila colori possibili... eravamo... EUUHH!! Era l'HD!
E inoltre so cosa significa SYS 64738 (senza andare a cercare su internet), che l'ho usato DECINE di volte.
E ho usato anche il BASIC!
1RUN
Numero 5: avendo usato anche tecnologia analogica, ho utilizzato le «cassette» (o «musicassette»). Ho utilizzato le «videocassette».
Per ascoltare un brano musicale che si trovava in "mezzo" alla cassetta dovevi portare manualmente avanti la cassetta fino ad arrivare, più o meno, al punto dove stava, e poi metterla in "play".
Stessa cosa per cercare in una videocassetta da 240 minuti (che magari ci stavano sopra tre film), per cercare dove cominciava il film, dovevi andarci "a occhio", più o meno.
E quando finivi di guardare un film, o di ascoltare la musica, dovevi «riavvolgere» la cassetta.
In casa abbiamo avuto le nostre prime televisioni che *non* *avevano* neppure il telecomando: per cambiare canale dovevi alzarti e premere un tasto sul televisore.
Numero 6: sta diventando sempre più raro (per colpa dell'uso di tutti i telefonini, dei tablet, dei computer e delle tastiere da tutte le parti): so scrivere in maniera discreta in corsivo. E anzi *RINGRAZIO* la scuola elementare italiana che ancora insegna a scrivere: perché comunque questa cosa, in molte parti del mondo, è veramente rara! Mano a mano che cresciamo, ci sono bambini che a otto anni sanno usare la tastiera come dattilografi provetti, ma con una penna in mano non sanno scrivere neanche il loro nome! Forse a stampatello, tutto storto. È inquietante.
Io uso ancora le penne o le matite per pigliare appunti, per scrivere determinate cose, e mi rilassa scrivere in corsivo.
E infine, numero 7: sono nato non solo in un altro secolo, ma addirittura *IN* *UN* *ALTRO* *MILLENNIO*!
Sì: io sono nato IL MILLENNIO SCORSO!
(vocina da anzianotto: eh eh cari ragazzi: vi prenderò a colpi in testa con il mio bastone!)
Prima di concludere questo vlog voglio lanciare un piccolo messaggio: tantissimi ragazzi e bambini «di oggi», per via della tecnologia sicuramente hanno l'accesso a tantissime cose, a tantissime situazioni che io da piccolo - veramente - mi sognavo, ma questo sta allontanando le persone fra di loro e allontana moltissimo, secondo me, anche dal contatto con la natura.
Ora io faccio una considerazione: ho avuto la fortuna (perché la considero tale) di aver potuto vedere (e toccare con mano) alcuni animali per così dire "da stalla", come mucche, pecore, capre, galline, bufali... ho avuto il piacere di mungere una mucca. Sono cose che molti bambini non hanno idea di che cosa significhi.
Quindi io vi invito, una volta ogni tanto (magari una volta al mese: potrebbe essere molto utile, soprattutto se avete dei bambini): una volta ogni tanto a "staccare" completamente dalla tecnologia.
A fare una passeggiata, andare in campagna, lontani dai computer, a vedere gli animali della stalla, a vedere come si produce il latte, come si producono le uova, a vedere che il latte, che bevete la mattina a colazione (voi: io sono intollerante) non è prodotto in uno stabilimento mescolando insieme qualche sostanza chimica.
A vedere che le uova non sono fatte da una macchina.
A scoprire che c'è un mondo, lì fuori, che vi aspetta: penso che sia una cosa molto importante, quindi concludo questo vlog qui, senza una domanda, solo per sapere se vi ho strappato un sorriso, se ci sono delle cose che pensate (che vi abbia detto) che non avete conosciuto.
Se siete, magari, più o meno miei coetanei e vi ricordate le cose che vi ho ricordato anche io, no?
Quindi, come sempre, se volete lasciate un commento qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Non dimenticate di fare pollice-in-alto e condividere questo vlog; se siete su computer trovate i bottoni per la condivisione sotto al video, se no se siete sul dispositivo mobile, trovate l'icona là in alto, potete condividere questo vlog (se siete su dispositivo mobile) anche su Whatsapp con i vostri amici.
Vi ricordo, se non l'avete già fatto, di iscrivervi al mio canale: è gratuito, vi farà subito assumere quel buon profumo di nuovo iscritto, che non somiglia all'odore della stalla, per fortuna! E se non lo sapete cos'è l'odore di una stalla, andate a vedere che odore fa una stalla, cavoli!
E soprattutto, se v'iscrivete, potreste ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Bene ragazzi: sono Grizzly, ho concluso, quindi come sempre: grazie per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, ciao a tutti  e ci vediamo alla prossima!

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