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domenica 10 gennaio 2016

VLOG 99: Teletrasporto e... implicazioni



[Rumore da teletrasporto]
Uhm... ehi! Non sono rivoltato, come in Space Balls. Ottimo: allora vuol dire che funziona!
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
[♪♫♪]
Teletrasporto: la soluzione fantascientifica al bisogno di mobilità. Che, devo dire, per fortuna ancora non è stato inventato: altrimenti i miei vlog non avrebbero molto motivo di esistere, perché se la gente si spostasse con il teletrasporto sarebbero molto rari i viaggi in auto, e...
... cavoli! A quel punto, nel momento in cui arriverà il teletrasporto, dovrò inventarmi un altro format. Vabbè, ci penserò!
Nel frattempo oggi pensavo di parlare un po' del teletrasporto e di quali sono le implicazioni che potrebbe avere l'esistenza della tecnologia del teletrasporto nel mondo moderno.
Tempo fa praticamente mi ero fatto una domanda: «Se ci fosse una tecnologia come il teletrasporto (come tecnologia un po' particolare, un po' fantascientifica, ma non assieme a tante altre tecnologie fantascientifiche: cioè se in quella che è la "tecnologia attuale", in mezzo avessimo, tra i computer, tra il wi-fi, tra internet, tra fibra ottica... e il teletrasporto); in questo momento, in... non in un XXI secolo "distopico", ma in questo "nostro" XXI secolo (nel 2016): che cosa succederebbe? In che modo ci si approccerebbe al teletrasporto?»
E devo dire che questo ha permesso di farmi pensare a tante di quelle cose che vorrei condividere qualcosa con voi.
Diciamo che c'è una tecnologia che ci permette di teletrasportare degli esseri viventi, ma è una tecnologia come ne "La mosca",  nel... (non mi ricordo com'era intitolato: "La mosca" è il remake di un film, mi pare "L'esperimento del dottor K": vi lascerò il riferimento sul doobly-doo); nel film "La mosca" (nel romanzo) ci sono due specie di "stazioni" (una stazione "trasmittente" e una stazione "ricevente") che servono per realizzare il teletrasporto.
Mentre, per esempio, su Star Trek (nella saga di Star Trek) c'è una postazione per il teletrasporto, ma "dall'altra parte" non c'è bisogno di una postazione vera e propria.
Ci possono essere dei "portali" (mettiamo ad esempio gli "Stargate", no?) e ci può essere la possibilità di avere una "stazione di energia" che permette di teletrasportare da un punto "A" a un punto "B" senza bisogno di avere la stazione trasmittente che sia, necessariamente, il punto "A" o il punto "B".
Sicuramente questo porrebbe una serie di dubbi e una serie di possibilità: nell'ultimo caso, cioè nel caso in cui il teletrasporto non richiedesse l'utilizzo di una stazione trasmittente in uno dei due "punti".
Questo che cosa significa? Che sarebbe possibile andare da un punto "A" qualsiasi del pianeta a un punto "B" qualsiasi del pianeta (o di fuori dal pianeta): dove vogliamo. Però se non ci fosse la stazione trasmittente in una delle due parti, uno - materialmente - dovrebbe "far scalo" alla stazione trasmittente.
Mentre, se ci fosse la possibilità di non avere l'utilizzo della stazione trasmittente, questo permetterebbe innanzi tutto - certamente - dei trasporti (tra virgolette) "più brevi": senza lo "scalo", quindi - non so - potrei andare da qui a Roma [schiocco le dita] in un attimo!
Ovviamente viene anche un dubbio: la velocità del teletrasporto.
Il teletrasporto è una cosa che funziona con una velocità "istantanea"? Oppure che - in qualche modo - dovrebbe essere legato alle leggi della fisica? Per esempio: funzionasse con il principio di propagazione delle onde radio, le onde radio si muovono alla velocità della luce (300mila km/s) e quindi questo significherebbe che se dovessi venire teletrasportato da un punto "A" a un punto "B" ad esempio sul pianeta Terra, questa sarebbe veramente una procedura - virtualmente - istantanea, mentre se dovessi venire teletrasportato su di un altro pianeta, che si trova magari a due anni luce di distanza, questo significherebbe che ci vorrebbero DUE ANNI per completare la procedura di teletrasporto, dalla partenza all'arrivo. Comunque due anni di procedura di teletrasporto, e che cosa succede se qualcosa va storto in questi due anni? Se la stazione trasmittente si guasta?
Per andare - non lo so - dalla Terra alla Luna (anche senza voler andare così, chissà quanto lontani): per andare con una nave spaziale dalla Terra alla Luna, dobbiamo calcolare non solo l'orbita di uscita, l'orbita d'ingresso eccetera, ma dobbiamo anche calcolare che per fare il viaggio dalla Terra alla Luna ci vorrà un tempo "X", e che questo viaggio non è "dritto", perché nel frattempo il pianeta ruota su se stesso, nel frattempo la Luna sta orbitando intorno alla Terra, quindi la sua posizione cambia. Quindi non è che possiamo dire: «Dobbiamo andare verso la Luna. Dov'è la Luna? Là. Ok, partiamo DRITTI verso di là»
Eh no! Perché il tempo che arriviamo, lì non c'è più nulla, perché la Luna si sarà spostata. E quindi lo stesso discorso vale per il teletrasporto? Se il teletrasporto si muove alla velocità della luce, e quindi se voglio raggiungere un pianeta che si trova - appunto - a due anni luce di distanza, basta indicare le coordinate finali del pianeta, dove si trova in questo momento? Ci saranno le correzioni? O bisogna considerare fra due anni dove si troverà quel pianeta, altrimenti fra due anni il teletrasporto mi materializzerà in mezzo allo spazio più oscuro?
Alcuni anni fa avevo pensato alla trama di un piccolo racconto di fantascienza: praticamente considerando quello che è - soprattutto in questo periodo storico - in questo periodo culturale - il "dubbio" che serpeggia tra le persone nell'ambito delle nuove tecnologie; il «Ma questa cosa è sicura? Ma questa cosa potrebbe far male?»
Quindi avevo pensato a una situazione nella quale esiste la tecnologia del teletrasporto e questa tecnologia non viene utilizzata giornalmente, però il problema è: viene utilizzato (il teletrasporto) sulle persone solo nei casi di emergenza.
Cosa vuol dire "nei casi di emergenza"? È una cosa che apre - magari - un ragionamento molto interessante: c'è un terremoto, crolla un palazzo e ci sono delle persone intrappolate sotto le macerie.
Anziché andare lì a scavare per estrarre le persone, c'è questa organizzazione (un po' come, non so: l'International Rescue dei Thunderbirds) che - tramite una specifica tecnologia - riesce a identificare la posizione delle persone sotto le macerie e riesce a teletrasportare queste persone da dove si trovano sotto le macerie a opportuni letti d'ospedale in cui possono ricevere le prime cure, se hanno delle ferite specifiche; però questo è l'unico modo in cui è possibile applicare il teletrasporto, perché il teletrasporto funzionerebbe con le persone in tutti gli altri modi, ma è sempre visto di "cattivo occhio" da quello che - alla fine - non è un futuro distopico, ma fondamentalmente quella che è la popolazione, le persone che non si sentono sicure e dicono: «Ma questa cosa potrebbe danneggiare l'uomo? Ma...»
Venire nuclearizzato e ricostruito è un po' come morire e rinascere... è sempre la stessa persona? Quindi ci sono questi dubbi.
Tutte considerazioni (no?) che uno dice: «Vabbè, l'argomento teletrasporto: e sì, eh? Energia! E mi portano via e...» non è detto che sia così.
E voi che cosa ne pensate? Sicuramente in un futuro più o meno prossimo magari esisterà una struttura che funziona con il principio tipo quello del teletrasporto, oppure funzionerà proprio il teletrasporto.
Ma secondo voi quali potrebbero essere le implicazioni nell'utilizzare il teletrasporto per la spedizione (o la movimentazione) delle merci, ma soprattutto per la movimentazione delle persone, per la movimentazione degli esseri umani, o degli animali vivi?
Pensate che potrebbe essere realistica, non so, magari l'idea alla base del racconto "La mosca"? In cui un insetto si «miscela» al DNA della persona che dev'essere teletrasportata e si crea un ibrido mostruoso.
Oppure che ci possano essere dei problemi, legati in qualche modo al fatto che - magari - la ricombinazione dell'essere umano, a seguito del teletrasporto, non possa essere precisa al 100%? Ci possono essere dei problemi, che questo a lungo andare possa avere delle conseguenze sulla vita?
Ci può essere, appunto, anche il discorso che teletrasportare una persona è un po' come uccidere (e nuclearizzare) quella persona e ricostruirne un clone, quindi non si può dire che chi è arrivato è la stessa persona che è partita.
Oppure tutto questo discorso potrebbe essere eccessivo? E invece nel momento in cui dovesse arrivare il teletrasporto, potrebbe essere una tecnologia eccellente, funzionale e senza grosse implicazioni (per così dire) sociologiche?
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Bene, questo è tutto, per cui - come sempre - grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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