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domenica 7 febbraio 2016

Irish Soul: Invisibili... nella fantasia



[♪ intro musicale ♫]
Dia dhuit a tutti!
Il video di oggi è in collaborazione con un amico con cui non ho mai collaborato, un amico youtuber (e la cosa mi fa molto piacere) che ha il nickname Grizzly.
Di cosa parliamo? Parliamo di due punti di vista diversi che riguardano l'invisibilità.
{scusate se ogni tanto guarderò, scusate se il cellulare romperà il cavolo durante questo video... e comunque: chiunque sia, può aspettare.}
Quindi: l'invisibilità, argomento del video. Avete mai pensato a quanto possa, quanto e come possa aiutare *veramente* l'invisibilità?
Prendiamo per esempio un caso (con cui vi ho già tartassato, bonariamente, in altri video): Harry Potter.
Harry Potter, al suo primo anno di scuola, riceve in regalo il "Mantello dell'Invisibilità", però quanto... quanto è pratico questo, come soluzione?
Per esempio: sì, copre la persona, però non copre le impronte nella neve, e quindi quando Harry va a Hogsmeade di nascosto (che è il villaggio dei maghi, per chi non lo sapesse), quando Harry va a Hogsmeade, appunto, le impronte - comunque - continuano a formarsi sulla neve: cioè non è usuale nemmeno per un mago, se vogliamo, vedere delle impronte che camminano dal nulla, no?
Quindi comunque questa invisibilità ha dei suoi limiti, delle sue limitazioni, non è proprio il massimo della sicurezza.
Oppure - non lo so - mi viene in mente anche come quando al primo anno (quindi il primo film, di conseguenza), Harry Potter va a fare le ricerche sul ministro Nicolas Flamel, no? E a un certo punto sente dei rumori e gli cade la lanterna, ancora calda, si frantuma in mille pezzi ed è lì che Gazza si rende conto che «Uno studente non è a letto!» (Io non sarò mai in grado di imitarlo, sicuramente avrò fatto bene, però insomma: ci siamo capiti).
Scusate, appunto, se leggo, però ci siamo fatti la scaletta...
Un altro impiego che possiamo portare a paragone è quello in cui, nel (sì, non voglio dire un'eresia, però io - ragazzi - non riesco a tenere il conto, perché è una saga talmente lunga & complicata)... dovrebbe essere il settimo film, in cui i protagonisti principali si introducono nel Ministero della Magia attraverso la Pozione Polisucco: Se vogliamo, può essere un'alternativa, però anche questa è un'alternativa che lascia il tempo che trova, in quanto dopo un'ora i nostri personaggi ritornano se stessi; e infatti mi viene in mente la scena di questa donna, introdotta al ministero della magia, che fino a un momento prima è convinta di baciare il marito, e il momento dopo si ritrova a baciare Rupert Grint (o Ron Weasley, come volete chiamarlo... non "Wesley", "Weasley", per favore! Perché nel film è doppiato così).
E quindi anche qui - non lo so - forse la nostra cara zia Jo (come è stata amorevolmente soprannominata dai Potterheads) ha voluto metterci di fronte ai limiti umani, da cui non sono esenti nemmeno i maghi!
Da un certo punto di vista non sono esenti nemmeno i maghi, no?
Quindi stiamo facendo tutta una serie di esempi in cui, comunque, la magia porta dei limiti. Prendiamo ad esempio Randall (chi non ha visto "Monsters & Co.", ragazzi, dovete rimediare assolutamente, perché è qualcosa di spassosissimo, e anche alla fine con un lieto fine - che non vi anticipo - perché non amo gli spoiler, e non li faccio). Quindi: Randall di "Monsters & Co." ha la capacità di effettuare una metamorfosi talmente forte, talmente evidente, da diventare quasi invisibile. Però c'è un limite anche per Randall: Randall non può toccare i bambini, perché i Monsters sono delle creature, appunto, che sì, sono assoldate per spaventare i bambini si "nutrono"... no, scusate: "creano" l'elettricità attraverso le urla dei bambini spaventati. Però non li possono assolutamente toccare, quindi questa invisibilità di Randall, questa "sicurezza" ostentata nel personaggio di Randall, alla fine è un limite, perché nel momento in cui tocca un bambino, la loro (tra virgolette) "copertura" salta, e i bambini non possono assolutamente invadere il loro mondo (a parte una, però non vi voglio anticipare più niente, basta! Non voglio spoilerare troppo, come ho già detto).
Vi lascio però con una domandina: cosa ne pensereste se - invece - l'invisibilità - di essere ottenuta con un processo "magico" (o comunque "naturale", come nel caso di Randall), fosse un processo fisico?
E su questo vi lascio il punto di vista del mio amico Grizzly, che - come credo di aver già detto (ma non lo so) è quello con cui ho fatto questa collaborazione. Vi lascio il link al suo canale e il suo video, che è molto interessante e molto insolito (dal punto di vista positivo, naturalmente la parola "insolito"), vi saluto, vi raccomando: guardate l'infobox che è molto importante e ci vediamo la prossima volta.

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