domenica 27 marzo 2016

VLOG 110: Liberarsi dalla robaccia

0 commenti - [Leggi tutto]


E questo è lo scatolone di rifiuti che ho fatto solo negli ultimi quattro giorni...
Allora: benvenuti nel mio ufficio, viaggiatori: io sono Grizzly e in questo momento sono qui perché in questo periodo (circa nell'ultimo mese) sto - contemporaneamente - lavorando ai computer dei miei clienti e - nel frattempo, appunto - lavorando in questo ufficio per svuotarlo completamente, perché (devo togliere anche i quadri e tutto quanto) perché dovrà venire un muratore e sistemare tutto il muro che è scrostato in più punti, poi un pittore a dare una bella tinteggiata, e poi questo - di nuovo - diventerà il mio ufficio.
Qui sopra c'è il laboratorio dove ho girato "Vita da Tecnico" e qui sotto intanto avrò lo spazio in cui girerò un altro format a cui stiamo già lavorando, e poi rimarrà quello che è il mio piccolo ufficio, il mio "punto di riferimento".
Ora, ho voluto cominciare il vlog qui perché... per l'appunto è circa un mese che sto facendo questo lavoro: sto prendendo la roba, la sto catalogando, sto conservando quello che devo conservare e sto buttando via quello che non voglio conservare, quello che non devo più conservare... e giusto in questi giorni è uscito un video di Wheezywaiter (che vi lascerò linkato sul doobly-doo e sulla scheda): in questo video Craig ci parla proprio del "liberarsi dalla robaccia", del buttare via la roba. Ce lo spiega con calma e ho pensato di cogliere la palla al balzo per parlarvi un po' del buttare via la roba, perché io avevo conservato nel tempo un sacco di roba, e mi pare giusto che ogni tanto uno dica "Va bene, e però questa roba non mi serve più, quindi: amen! Buttiamola via. Oppure questa mi serve ancora, mettiamola da parte"
Comunque, cominciamo con il solito vlog: sigla!
[♪♫♪]
E finalmente benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e sto *scappando* dal macello che c'è in ufficio (beh: farò una breve pausa, però in realtà poi... tornerò lì...
... comunque: come dicevo il video di Wheezywaiter mi è cascato "tra capo e collo" proprio in questo momento in cui sto facendo questi lavori e mi sto liberando di tantissima roba.
Ora: da una parte sono una persona che ha sempre avuto l'abitudine di conservare tantissime cose per i ricordi che ci sono collegati, per la possibilità che - nel futuro - possa venire riutilizzato per fare qualcosa, ma il principio è quello che comunque faceva notare Wheezywaiter, cioè che uno conserva tutta questa roba perché c'ha i ricordi, perché c'è - magari - legato in maniera affettiva, perché "sai, magari un giorno potresti riutilizzarla"...
Ora io ho riconosciuto una cosa, soprattutto sul mio lavoro: io ho sempre conservato tantissima roba, ho tenuto i computer guasti dei clienti (da cui recuperare roba per pezzi di ricambio), ma ormai ho smesso: cioè magari se un cliente mi lascia un computer, l'unica cosa che posso recuperare sono le bacchette di RAM: tutto il resto lo porto in discarica. Tutto il resto della roba che ho sempre conservato: schede, interfacce... è andato sempre a finire che finiva tutto dentro il "mucchio"; la volta che mi serviva qualcosa davo un'occhiata veloce al mucchio, avevo fretta, non la trovo... "vabbè, amen: vado a comprarla" e magari, poi, dopo mesi trovo che comunque nel "mucchio" c'era.
Preferisco dire "Vabbè, amen: se domani mi dovesse servire, comunque non è una cosa che costa milioni, quindi se domani mi dovesse servire la prendo e la compro... amen!": è inutile stare lì ad ammucchiare roba  che non si sa se servirà.
Anche perché alcune cose magari le conservi proprio con quest'idea "potrebbe tornarmi utile in futuro", ma ogni giorno guardi quella cosa che hai messo da parte, e va via quell'idea del "potrebbe tornarmi utile in futuro" per restare più che altro quell'idea "guarda: quella roba è ancora lì e, dopo tutti 'sti anni, non sono riuscito a farci nulla!"
Nel mettere in ordine l'ufficio sono - invece - tantissime le cose che ho buttato via: schede, attrezzature, viti di ogni genere e misura (e ne ho secchi, di viti, comunque). Nel rimettere in ordine, in realtà continuo a buttar via della roba e, per quanta roba continui a buttar via, sembra che ci sia sempre più roba all'interno!
Quindi: sì, è anche vero il discorso che liberarsi di tutto questo carico inutile è un modo di alleggerirsi anche la mente, perché poi uno guarda e dice "Ok, tutto quello che mi serve è lì a portata di mano, non c'è roba inutile (o la roba inutile è ridotta proprio all'essenziale)".
Questo - piano piano - sto cercando di applicarlo anche alla mia vita: entro l'estate ho intenzione di mettere pesantemente in ordine la scrivania della mia camera da letto, che è un po' come il tappeto: prendi la roba con la scopa, alzi il tappeto e gliela ficchi sotto; la mia scrivania è in queste condizioni. L'altra volta ho aperto lo sportello per cercare una cosa ed è saltata fuori della roba che era dentro da ANNI, proprio dimenticata lì...
E alla fine dico: sì, ok, sono cose che - magari - voglio tenere per motivi storici, ma tutta questa roba da tenere per motivi storici mi occupa inutilmente spazio nella scrivania e basta.
E mi serve lo spazio: ho bisogno di potermi muovere, ho bisogno di poter dire "va  bene, questa roba va qui, quella roba va lì e io ho spazio di manovra, non sono sommerso (letteralmente) da tutta la roba che è dappertutto, scatole, libri, etc.
E abbiamo tantissime videocassette anche VHS, perché avevamo il videoregistratore VHS: adesso abbiamo il videoregistratore con hard disk, che comunque usiamo pochissimo, perché adesso sta andando molto anche l'on-demand, quindi... anche quello è messo lì e - probabilmente - più avanti sarà tolto del tutto, non so...
Ora, tutto sta - appunto - a sapersi disfare della roba, perché è facile dire "sì: ho la casa piena di roba", è facile dire "sì: dovrei buttare via qualcosa", il difficile è proprio COMINCIARE a prendere la roba, metterla in un sacchetto (in una scatola, in un contenitore) e poi buttarla via, portarla al riciclaggio, portarla al mercatino dell'usato etc.
Spesso questo è molto difficile, però è un passaggio certamente obbligato per non finire sommersi (letteralmente) dalla propria spazzatura, perché poi quello che succede è QUELLO! Cioè, diverse volte io mi rendo conto, anche mettendo in ordine l'ufficio: sì, c'è della roba che ho dato via, c'è della roba che ho portato al mercatino dell'usato, ma c'è un sacco di roba che io ho portato in discarica, perché era pura *mondezza*!
Quindi alla fine non credo di essere il solo che se si mette a guardare dentro i vari cassetti, dentro i vari stipi dell'armadio, dentro gli sportelli della scrivania eccetera, non troverà mai una roba che la guarda e dice "Ma cosa cavolo l'ho tenuta a fare?! Vabbè, va..." e la butta nella spazzatura.
In ufficio c'ho bollette del telefono, bollette del cellulare che c'avranno più di dieci anni... ogni tanto mi prendo di nervi e butto via (e tengo fino ai cinque anni), magari tengo *quella* bolletta storica. Per esempio ho la PRIMA bolletta del cellulare, del '97: perché dai, è un documento storico. Alla fine è un foglio, cioè: è nella carpetta assieme a tutte le altre bollette, non mi occupa più di tanto spazio. Ma va bene tenere quella, non tenere tutto il 1997, il '98, il '99 etc!
E voi, invece? Come me conservate un pochino tutto e poi ogni tanto fate pulizia? Conservate tutto e difficilmente fate pulizia?
Non conservate NULLA e buttate via tutto? Tenete tutto perfettamente in ordine e ogni volta che prendete una nuova bolletta, ne approfittate per buttare via quelle più vecchie di cinque anni?
Buttate via tutto subito, non tenete nulla? Vivete in una casa VUOTA, senza mobili?
Non lo so! Fatemelo sapere con un commento qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Direi che ho detto tutto, per cui come sempre vi ricordo di fare pollice-in-alto e di condividere questo vlog con i vostri amici, se vi è piaciuto: potete anche condividerlo su Whatsapp o su Telegram; vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto.
Vi ricordo anche di iscrivervi al mio canale Telegram, che trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda: in questo modo riceverete una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Vi ricordo - infine - che se volete che tratti un argomento particolare su #DdVotr, potete farmi sapere anche quello con un commento qua sotto.
Bene, io sono Grizzly e come sempre vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, per cui come sempre grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

domenica 20 marzo 2016

VLOG 109: Parolacce e imprecazioni

0 commenti - [Leggi tutto]


Benvenuti a bordo, viaggiatori. Sono il f***o Grizzly, e questa m***a è Diario di Viaggio on the road!
[♪♫♪]
Allora: non sono un grande amante dei canali che tendano a fare parodie, eppure questo canale (che - tra l'altro - è un canale "storico" di YouTube: è un canale americano che ha diversi anni alle spalle) è un canale che fa delle parodie molto particolari. Sono delle parodie *estremamente* ben curate, ben scritte, ben recitate, con una certa attenzione ai dettagli.
E sono delle parodie in cui si parte da una cosa magari normale, e si arriva a un finale *TOTALMENTE INASPETTATO*: è questa la cosa che mi piace molto in questo canale.
E soprattutto mi piace quanto, nonostante questo canale sia estremamente datato (e quindi abbia tantissimi contenuti), comunque riesca a essere sempre simpatico, divertente e ricco di nuove idee.
Il canale di cui vi sto parlando è un canale americano, è il canale di Ryan, il canale è nigahiga, lo trovate linkato sul doobly-doo e - naturalmente - sulla scheda: andate e dategli un'occhiata se non siete già iscritti, merita veramente.
E per darvi un po' un'idea di quanta cura è passione ci mettano nel lavoro di realizzare questi video, queste video-parodie anche brevi eppure molto simpatiche, comincio col presentarvi un video che è intitolato "Se i film horror non fossero paurosi", in cui vengono ricostruite le «scene madri» di molti famosi film horror, e improvvisamente prendono una piega TOTALMENTE INASPETTATA: quindi primo video che vi segnalo, "Se i film horror non fossero paurosi", lo trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda.
Ma naturalmente la parodia può essere anche un modo di sottolineare qualcosa in maniera grottesca, e ho trovato per esempio grottesco (eppure molto simpatico) questa specie di piccolo corso "Imparate a recitare come i vostri attori preferiti", nel quale Ryan ci spiega, con pochissimi gesti, come costruire - appunto - l'immagine fortemente stereotipata dei grandi attori.
Ecco quindi il secondo video che vi segnalo: "Recitare come i vostri attori preferiti", lo trovate linkato sempre sul doobly-doo e sempre sulla scheda. Dategli un'occhiata, è veramente molto simpatico e molto divertente: ci sono delle cose che sono costruite ad arte (ci sono delle cose che sono costruite proprio con un gesto) che comunque vi strapperano un sorriso.
Ma il fatto che comunque Ryan riesca a tirare fuori qualcosa, magari sconvolgendo il finale, lo si può vedere anche in un video fondamentalmente "serio" e che comunque mi è piaciuto tantissimo, che è stato anche un progetto nel quale ha coinvolto i propri iscritti e che è uscito l'anno scorso in occasione della festa della mamma.
Questo video è intitolato semplicemente "Cara mamma", fondamentalmente è un video "serio", è un video che vuole lanciare un messaggio a tutte le mamme del mondo: mi è piaciuto veramente tanto, e ha comunque quel finale inaspettato alla Ryan Higa!
Quindi date un'occhiata a "Cara mamma", video che come sempre vi lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda.
Lui è Ryan, il canale è nigahiga: andate, iscrivetevi se non l'avete già fatto: merita veramente tantissimo, e passiamo all'argomento del giorno, che ha a che fare con le parolacce, con l'imprecare.
C'è un video di Ryan Higa che parla proprio di questo, del fatto che si tirino imprecazioni, maledizioni eccetera, e c'è una scena molto divertente: in inglese si usa il verbo "to curse", solo che significa "tirare OGNI GENERE di maledizione", quindi c'è una serie di scene in cui tutto quello che fa viene "bippato", finché non compare vestito da mago... "AVADA KEDAVRA!", e questo non viene bippato, e... "allora POSSO tirare maledizioni!" perché *virtualmente* quella È una maledizione, ma non vale come imprecazione.
Ora, quando io ho cominciato a lavorare a questo video ho ricordato del materiale che avevo visto, in particolar modo un video di Michael Stevens (di Vsauce, che comunque vi lascio linkato sul doobly-doo anche quello) in cui si parla proprio delle parolacce, delle "cattive parole" (le "bad words") e in cui ci dice "in che modo le 'bad words' sono diventate 'bad'? Sono 'cattive'? In che modo le parolacce sono tali?" che è un'analisi molto interessante e che vi voglio riassumere brevemente.
Lui cita Steven Pinker e ci dice che utilizzare parolacce, imprecare, nel... insultare... diciamo... il termine inglese è "swearing", che identifica un po' tutto quanto: consentitemi di utilizzare il termine (non esattamente italiano) "smoccolare", per dare un po' un'idea del "tirare giù parolacce". E questo smoccolare può avere, può essere riunito in cinque grandi "famiglie" di gesti, legati appunto allo smoccolare.
Il primo scopo dello smoccolare può essere l'OFFENSIVO: voler offendere qualcuno, utilizzare delle parolacce per insultare un'altra persona (dandogli dei termini dispreggiativi, degli aggettivi, etc).
Con la seconda famiglia c'è lo smoccolare ENFATICO, cioè dare enfasi alla parolaccia: voler sottolineare in qualche modo che si sta utilizzando una parolaccia, piuttosto che andare a utilizzare qualcos'altro.
Questo si lega anche al sistema del DISFEMISMO. Che cos'è il disfemismo? Dovrebbe essere il contrario dell'eufemismo: l'eufemismo è voler girare intorno a una parola, cercando di dare l'idea che sì, alla fine il concetto è quello, ma io mi voglio tenere lontano. Il disfemismo è invece sottolineare una parola utilizzando i "termini cattivi", utilizzando le parolacce, per - magari - sottolineare qual'era anche il proprio stato d'animo nell'interfacciarsi con quella situazione, magari nel raccontare una cosa utilizzare la parolaccia per rappresentare quanto si era arrabbiati mentre si racconta questa situazione, no?
Abbiamo lo smoccolare IDIOMATICO, questo smoccolare idiomatico significa "utilizzare delle parolacce semplicemente perché siamo tutti assieme, siamo tutti adulti & vaccinati e nessuno rimarrà sorpreso (o scandalizzato) dal fatto che si stia utilizzando qualche parolaccia durante la conversazione".
E sicuramente l'ultima famiglia, la più simpatica, è quella dello smoccolare CATARTICO: come meccanismo che ci aiuta a sopportare il dolore. Questo fu - tra le altre cose - dimostrato anche dalla trasmissione Mythbusters: sì, effettivamente è un fatto confermato che imprecare aiuta a sopportare meglio il dolore.
Le parti del cervello che sono coinvolte nel tirare parolacce mentre si cerca di sedare la propria rabbia sono differenti dalle parti che vengono coinvolte semplicemente durante lo sviluppo del linguaggio: semplicemente mentre io sto parlando, se dico delle parolacce a caso (a scopo idiomatico) utilizzerò delle parti del cervello, ma se sto imprecando con l'intenzione di farlo, perché mi sono tirato l'opportuna martellata sul dito, sono anche altre parti del cervello che sono coinvolte.
L'uso dell'imprecazione, dello smoccolamento a scopo offensivo tra le altre cose non è una cosa tipicamente umana, perché in realtà si osserva questo comportamento anche da parte di alcuni animali, che emettono dei suoni o dei versi che dovrebbero essere in qualche modo minacciosi, o hanno dei comportamenti che dovrebbero essere in qualche modo minacciosi.
La cosa interessante è che per esempio molti animali selvaggi mostrano i denti, mostrano la lingua: questa cosa tra l'altro è ripresa per esempio nella Haka, che mostrano la lingua proprio a scopo intimidatorio, come fanno gli animali selvaggi, no? Mostrano i denti e la lingua, quindi è una cosa molto interessante.
E mi riprendo comunque anche al video di Ryan che parlava (che vi ho lasciato linkato anche quello sul doobly-doo), che invece parlava della inutilità della censura, perché - come ho fatto all'inizio di questo video - io ho utilizzato il beep, il classico beep a 1kHz che si utilizza per coprire delle parole che socialmente non dovrebbero essere accettate. Mi lego al video di Ryan perché da una parte dice: "la censura non è molto utile, perché anche se io bippo la parola cattiva, la parolaccia, molti comunque capiscono qual è la parola che c'è sotto il beep", e questo è un modo che uno può avere per "prendere in giro" le persone, perché quello che io ho detto all'inizio sicuramente a causa dei beep è stato interpretato in un certo modo, ma in realtà quello che ho detto quando ho aperto il vlog è stato COMPLETAMENTE DIVERSO!

Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono il FORTUNATO Grizzly e questa MINI CHIACCHIERATA è Diario di Viaggio on the road!
Avete *TUTTI* pensato male, è inutile che vi tirate indietro!

Voi cosa ne pensate? Siete persone che smoccolano spesso? Siete persone che cercano di essere molto educate e di mantenere toni formali anche quando sono da sole? Siete quelle persone che utilizzano il famoso salvadanaio in cui mettere le monetine ogni volta che viene fuori un'imprecazione? Dovrebbe essere un modo di limitarsi, comunque!
Dicevo: voi cosa ne pensate? Siete persone che imprecano tantissimo? Siete persone che evitano l'imprecazione?
Non avevate mai considerato che ci potessero essere - appunto - queste cinque grandi famiglie sotto cui riunire l'utilizzo delle parolacce, riunire lo smoccolare?
Smoccolate spesso? Vi piace il termine "smoccolare"? Non so nemmeno se è italiano, se me lo sono inventato io, l'ho sentito da qualche parte... boh!
Comunque fatemi sapere un po' quello che ne pensate (evitate di mettere parolacce nei commenti, grazie!): potete farmelo sapere appunto sui commenti o su Twitter con l'hashtag #DdVotr; io ho anche l'abitudine, tra le altre cose, se devo proprio mettere una parolaccia di "censurarla" in qualche modo usando il segno di dollaro, il segno della sterlina etc. anche sulle parole che scrivo...
non lo so: fatemi sapere se lo fate anche voi!
E detto questo, ragazzi, io direi che ho concluso, quindi innanzi tutto vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, vi ricordo di fare pollice-in-alto e di condividere questo vlog con i vostri amici (anche su Whatsapp o su Telegram).
Vi ricordo di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto; vi ricordo anche di iscrivervi al mio canale Telegram (che trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda): in questo modo riuscirete a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
E detto questo, come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

domenica 13 marzo 2016

VLOG 108: Il cosplay: passione o gioco?

0 commenti - [Leggi tutto]


Benvenuti a bordo viaggiatori, sono Grizzly (in cosplay da youtuber) e questo è Diario di Viaggio on the road
[♪♫♪]
Di cosplay, in realtà, ne parliamo dopo, per ora parliamo di una cosplayer, che è anche nerd e che ha anche un bellissimo canale YouTube in cui ci parla dei riassunti delle cose nerd: telefilm, anime e talvolta anche videogiochi.
Lei è Lilletta Ely (è stata anche nominata dal buon Yotobi): trovate il suo canale linkato sul doobly-doo e - naturalmente - sulla scheda.
E appunto, soprattutto ci parla di riassunti di quelle che sono state le cose più "nerd": alcuni cartoni animati o anime, alcuni telefilm (serie di telefilm) o addirittura alcuni videogiochi un po' più particolari, e direi di cominciare parlando di anime, parlando di un cartone animato molto particolare (che è stato veramente molto bello, sempre passando dalla sua incredibile «traduzione molto discutibile» e dai tagli che sono stati fatti dalla "censura italiana"): Orange Road, che in italiano è diventato "È quasi magia Johnny".
Quindi il primo video che vi segnalo (appunto) è il riassunto di "È quasi magia Johnny", che naturalmente trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda. I riferimenti saranno con i nomi dei personaggi in italiano, perché è a quelli ci siamo abituati, ma naturalmente è molto ben fatto, molto interessante: dategli un'occhiata.
E per restare sull'argomento nerd, direi di analizzare la trama di un videogame: "Tomb Raider - Angel of Darkness". Ora: non sono un grande appassionato di videogiochi, però ve lo segnalo perché ho apprezzato tantissimo la trama, raccontata da Lilletta con quella sua grande, simpatica ironia; quindi "Tomb Raider - Angel of Darkness" lo trovate linkato sul doobly-doo e, naturalmente, sulla scheda: dategli un'occhiata perché è molto simpatico.
E, sempre restando nell'ambito nerd, perché non pensare alle serie televisive, ai telefilm, a quelle serie TV molto particolari? Ne ha trattate tantissime Lilletta, ma ce n'è una che - sicuramente - merita di essere affrontata, soprattutto perché (data la complessità) è stato certamente un gran lavorone che c'è alle spalle.
È un video molto lungo, devo dire, ma è molto simpatico (e molto divertente) non solo nel dare una «chiave di lettura» della serie televisiva, ma soprattutto proprio per l'ironia che - comunque - ci mette Lilletta, ed è "Lost": il riassunto di Lost in venti minuti buoni (e ci può anche stare, data comunque la complessità incredibile della serie TV).
Quindi date anche un'occhiata al riassunto di Lost, che vi lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda: come ripeto, è lungo (son venti minuti di video), cerca di affrontare un po' quelli che sono i punti principali, spiega come funziona la serie.
Ovviamente se ancora state guardando Lost (e devo dire che io ho *interrotto* la visione di Lost e poi ho detto "Prima o poi la riprenderò"), c'è qualche qualche spoiler, quindi tenetene conto.
Quindi mi raccomando: andate sul suo canale, lei è Lilletta Ely: scrittrice, cosplayer e nerd, che fa riassunti su youtube aiutata dal suo simpaticissimo gattone Indy [sniff!] da cui la mia allergia... no, sto scherzando: quella è dovuta ai pollini; nonostante il freddo, siamo in primavera, ma lasciamo perdere quest'argomento e passiamo invece all'argomento del giorno, che ha a che fare con il cosplay.
(Innanzi tutto una parentesi logistica: questa puntata di #DdVotr sarà pubblicata domenica 13 marzo alle 8:00. Mentre sarà pubblicata questa puntata di #DdVotr io sarò al Siragames *VERAMENTE* in cosplay da youtuber: cioè nel senso che sarò al Siragames a girare dei video un pochino di tutta la manifestazione, di tutto l'evento e di quello che ci sarà. È una manifestazione che m'incuriosisce tantissimo, per molti motivi: certamente per quello che è l'evento cosplay, per quello che è l'evento videogame, per quello che è l'evento youtuber... un po' come argomento generale.
E un po' perché - appunto - è una manifestazione che si tiene a Siracusa, che potrebbe dare visibilità a Siracusa, visto che queste realtà di solito prendono altre città).
Il cosplay che cos'è? Il cosplay è un modo che hanno le persone di vivere il loro fumetto, il loro manga (o il loro anime) preferito, o il loro racconto o romanzo di fantascienza (abbiamo cosplay di Harry Potter!), il modo di vivere... non lo so: il loro personaggio preferito.
Probabilmente - secondo me - se cerchiamo, ci saranno anche cosplay (che ne so io) dello Chef Tony!
Scherzi a parte, è un modo molto simpatico di - appunto - vivere quello che è l'atmosfera e l'ambiente (e i personaggi) di un determinato argomento (che può essere appunto un manga, un anime, un romanzo, un racconto e via discorrendo).
È un modo di viverlo che può essere fatto con passione, ma che spesso richiede anche un certo investimento economico: ci sono dei cosplay veramente fatti molto bene, molto curati nel dettaglio, in cui si vede che non c'è solo una "semplice passione", ma c'è proprio una grande passione, una grande attenzione per i dettagli.
Mi ha sempre affascinato il mondo del cosplay: io non seguo tantissimo quello che è l'argomento manga, l'argomento fumetti, l'argomento anime. Ci sono degli anime che seguo (sto seguendo, per esempio, Naruto e One Piece), ma lo faccio a tempo perso e (appunto) seguo solo gli anime: non vado ad approfondire il fumetto, le storie collaterali, la storia dei fumettisti eccetera, perché è un argomento che trovo un modo per rilassarsi, ma del quale non voglio andare ad approfondire troppo.
Però, per esempio mi è già capitato in Etnacomics di vedere molti cosplay (tratti da entrambi i fumetti) fatti veramente molto bene, che mi hanno strappato più che un semplice sorriso.
Ciò nonostante, so che ci sono tantissimi che - comunque - vedono il cosplay come un "fenomeno di costume" (appunto!)... un fenomeno di costume forse stupidino, forse una vera e propria carnevalata, per così dire...
Ed ecco quindi la mia domanda: voi che cosa ne pensate? Voi siete dei cosplayer attivi? Oppure - semplicemente - vi piace (come piace a me) andare a vedere manifestazioni dove ci sono persone in cosplay?
Siete delle persone che investono molto tempo & denaro nel cosplay? Oppure no?
Oppure lo trovate una carnevalata ridicola? O lo trovate un inutile dispendio di tempo, denaro ed energie?
O la trovate una cosa simpatica da andare a vedere ma della quale non vi trovate molto... pronti o propensi a partecipare attivamente?
Non lo so: fatemelo sapere con un commento, oppure come sempre su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Bene ragazzi, io direi che ho concluso: naturalmente vi ricordo che se c'è un argomento che vorreste io trattassi in #DdVotr, potete farmelo sapere anche questo con un commento qua sotto.
Vi ricordo di fare pollice-in-alto e di condividere questo vlog con i vostri amici (anche su Whatsapp o su Telegram).
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto; vi ricordo inoltre di iscrivervi anche al mio canale Telegram, che trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda: in questo modo riceverete una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
E detto questo, come sempre: grazie per essere arrivati in fondo a questo vlog, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

domenica 6 marzo 2016

VLOG 107: Le rotonde

0 commenti - [Leggi tutto]


(Ora: naturalmente, dato che devo fare questo video, stanno passando tutte le macchine che non passano *MAI*, perché questo posto è DESERTO. Però, dato che ho acceso la telecamera, stanno passando tutti: se spengo la telecamera spariscono tutti, come quella puntata de "La Pantera Rosa")

Benvenuti a tutti, viaggiatori. Sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road e QUESTA è la rotonda di Tremmilia, in mezzo alla campagna: pressochè in mezzo al nulla.
Cominciamo: sigla!
[♪♫♪]
Le rotonde: croce e delizia degli automobilisti.
Croce, perché si mette all'incrocio (al posto dell'intersezione a X); delizia perché... boh? Dovrebbe rendere il traffico più snello e più scorrevole, rispetto all'uso di un semaforo.
Ora voglio mostrarvi due rotonde molto particolari che ci sono qui a Siracusa: entrambe sono in Viale Paolo Orsi (che è la strada che porta all'uscita sud di Siracusa).
La prima (non è questa, anche se siamo in Viale Paolo Orsi, per chi è siracusano), la prima è una rotonda "temporanea" - e ci sto arrivando in questo momento - che è stata messa in occasione di un grave incidente nel quale ha perso la vita un ragazzino di 17 anni, e che è stata molto discussa, perché sì, d'accordo, è stata messa perché c'è una certa pericolosità di questo incrocio (ecco: questa è la rotonda)... c'è una certa pericolosità di questo incrocio, ma ci poteva essere - visto che c'è un passaggio da un alto e un passaggio dall'altro e due rotonde AI DUE PUNTI OPPOSTI (e la strada è MOLTO LARGA) - ci poteva essere, secondo molti, piuttosto un grande spartitraffico che separava le due carreggiate. Anche perché attualmente ci sono - comunque - le due strisce continue al centro della carreggiata, che spesso vengono ignorate: mi dispiace dirlo, ho visto diverse volte accadere degli incidenti in questa strada soprattutto per questo ragionamento, perché c'è chi deve andare dall'altra parte e allora prende e taglia la strada a tutti...
Detto questo, questa a cui sto arrivando è la seconda rotonda di Viale Paolo Orsi (è proprio quella in fondo a Viale Paolo Orsi).
Questa rotonda ha una storia molto più particolare: è una delle prime rotonde fatte a Siracusa, ma MOLTO tempo fa: prima che venisse di moda fare rotonde dappertutto. È una rotonda molto grande, praticamente è stato costruito questo meccanismo pazzesco: è una sorta di «Rotonda Magica», perché qua abbiamo una "mezza rotonda" che permette di svoltare da una parte senza dover  percorrere tutta la rotonda, e qua (lo sto facendo APPOSTA questo giro lungo) abbiamo una rotonda laterale aggiuntiva, che permette sempre di fare una svolta immediata, senza dover percorrere tutta la rotonda.
La rotonda magica cos'è? Avrete visto *sicuramente* quella in Gran Bretagna, quella che viene annunciata da QUESTO CARTELLO e che poi si presenta IN QUESTO MODO *ALLUCINANTE*, che il buon Paolo Attivissimo spiegava: in effetti molto gli europei restano confusi intanto dalla fotografia che è scattata da un'altezza che confonde le idee, poi è una rotonda che sta in Gran Bretagna, dove la guida è «rovesciata» (si guida sull'altro lato della strada: c'è la guida a destra, si tiene la sinistra, quindi un po' ci si confonde le idee). Però una volta spiegato, una volta assunto il ragionamento, in realtà è molto intelligente, perché c'è una rotonda grande, però se io devo andare nell'incrocio... devo uscire nella stradina più vicina a me, invece di dover fare l'intera rotonda, posso "scavalcare" facendo due rotonde piccole.
La rotonda di Viale Paolo Orsi, quella di fondo di Viale Paolo Orsi, ha sostituito un semaforo abbastanza complesso che c'è stato per anni.
Quando io ero piccolo e in estate (in luglio o agosto) volevamo andare al mare, quella strada rappresentava il collo di bottiglia di Siracusa: dovevamo svegliarci alle 5:30 del mattino e dovevamo partire PRIMA DELLE SETTE DI DOMENICA MATTINA. Già c'erano quelli che si sentivano più intelligenti, alle 7:15~7:20 cominciava la fila.
La fila di Viale Paolo Orsi cominciava, ma MOLTO PRIMA (Viale Paolo Orsi è lungo più di un chilometro) e la fila cominciava molto prima, perché tutti i Siracusani si imbottigliavano in quel punto per andare al mare, quindi rischiavi per andare a fare... Siracusa-Fontane Bianche saranno 15~16km, per fare quella strada rischiavi di stare in fila per DUE ORE, metterci due ore sotto il sole d'agosto, nella macchina arroventata: parliamo dei primi anni '80, mica c'avevamo l'aria condizionata!
(L'aria condizionata in macchina! Ehhhh: in quale film?) C'avevamo una vecchia 500 blu.
Da allora, dopo che è nata questa rotonda che è stata (all'inizio) molto criticata, soprattutto perché è molto grande, costringeva anche a fare un giro molto strano... eppure io non ho più visto, anche nelle estati più calde, nei momenti più complicati con tantissima gente che va al mare, non ho più visto gli ingorghi pazzeschi & paurosi che vedevo quand'ero più piccolo.
La rotonda nasce come un sistema per rendere più efficiente l'attraversamento di un incrocio, e di questo ce ne ha dato prova la trasmissione Mythbusters: qualche tempo fa hanno fatto un esperimento, hanno costruito un incrocio (una classica intersezione a X), hanno messo degli autisti volontari a percorrere questo incrocio; ognuno una volta arrivato all'incrocio aveva una direzione da prendere. E hanno cronometrato 15 minuti, dice: "vediamo, in quindici minuti, quante auto riescono a passare in un'intersezione a X".
Fatto questo, hanno costruito una rotonda (la classica rotonda tra quattro strade): "vediamo, in quindici minuti, quante auto riescono invece ad attraversare la rotonda".
Ora, la prima cosa che si notava *subito*: sulla classica intersezione a X passano - al massimo - una o due auto contemporaneamente, mentre all'interno di una rotonda riescono a esserci contemporaneamente sempre due, tre, talvolta quattro o addirittura cinque auto (sono sempre all'interno della rotonda).
Questo ha reso non solo visivamente il risultato più funzionale, ma a conti fatti alla fine dei 15 minuti nella classica intersezione a X sono riuscite a passare 385 auto, mentre nella rotonda ne sono passate addirittura 460: un miglioramento del 19,5% (quasi il 20%). Quindi sì: decisamente la rotonda è una maniera più efficiente, più efficace, di regolare il funzionamento di un incrocio.
Ci sono delle città che hanno scelto di non avere più nessun semaforo: credo che la prima in Italia sia stata il comune di Egna, in Trentino, anche se come esempio mi pare ben poco calzante, prima di tutto perché Egna è una cittadina abbastanza piccola, e perché - pur essendo "di passaggio" per salire in Val di Fiemme, metà della città è anche isola pedonale o comunque Zona a Traffico Limitato, quindi come esempio non mi pare molto calzante. Cioè, nel senso che: sì, d'accordo, è stata una scelta molto particolare, però sono riusciti ad ottere questo risultato. Ma non si può ottenere un risultato del genere in una grande città (in una metropoli): togliere tutti i semafori e mettere solo rotonde in, non so, a Roma o a Milano creerebbe un ingorgo colossale (come quegli ingorghi in Cina, che son rimasti bloccati tre~quattro giorni, no?).
E un altro posto dove *sicuramente* sarebbe controproducente mettere una rotonda è l'_incrocio maledetto_ che ho sotto casa (di cui ho già parlato nel mio vlog in cui ho parlato di incidenti stradali).
Ma questo è quello che penso io sulle rotonde e sugli incroci, insomma riassumendo: io penso che ci sono situazioni nelle quali la rotonda può essere una maniera veramente efficace ed efficiente di risolvere il problema di un incrocio, e ci sono situazioni nelle quali una rotonda può essere totalmente controproducente, può essere peggiore della soluzione iniziale.
Questo - appunto - è quello che penso io, voi invece che cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr. Fatemi sapere se la vostra città ha una marea di rotonde, le ha sperimentate, ci ha levato mani, ha una marea di semafori.
E se stanno utilizzando i "semafori intelligenti" che adesso vanno molto di moda... Se invece avete le rotonde anche dentro casa, per andare dalla cucina al salotto... non lo so: fatemelo sapere!
E detto questo, dato che ho concluso vi ricordo sempre di farmi sapere se volete che tratti un argomento particolare su #DdVotr con un commento sempre qua sotto.
Vi ricordo di fare pollice-in-alto e di condividere questo vlog con i vostri amici, anche su Whatsapp o su Telegram.
Vi ricordo di iscrivervi al mio canale YouTube se non l'avete già fatto: è gratuito, assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto, e inoltre - se vi iscrivete anche al mio canale Telegram (che trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Bene ragazzi: questo è tutto, per cui - come sempre - grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!