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domenica 6 novembre 2016

VLOG 138: Cabine del telefono #OperazioneNostalgia



Benvenuti a bordo, viaggiatori. Sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road #OperazioneNostalgia[♪♫♪]
Giriamo con lo smartphone, il «telefono cellulare»: un affare delle dimensioni di un libro tascabile medio, che ci permette di avere - letteralmente - l'accesso a tutto il mondo a portata di un dito.
Ma non è sempre stato così, naturalmente: fino a qualche anno fa il concetto di "telefonia" era basato sull'idea della telefonia "fissa", della rete fissa, quindi della linea telefonica sul doppino.
Quindi c'erano i telefoni fissi in casa (c'era un solo telefono, in casa): una sola linea telefonica che serviva tutta la famiglia, e quando si voleva sentire un amico bisognava telefonargli a casa; quando ci si voleva sentire si lasciava «l'appuntamento telefonico» (non so: "Ci sentiamo alle sei").
C'erano i fidanzamenti a distanza. I fidanzamenti a distanza funzionavano che c'era l'appuntamento telefonico quando - magari - non c'erano i genitori della ragazza in casa e tu, che eri "l'uomo della situazione", che eri quello che doveva "impegnarsi", eri quello che - per evitare magari di dare problemi alla bolletta del telefono - uscivi e andavi nei Posti Telefonici Pubblici, nei "centri telefonici", dove c'erano tante cabine o tanti telefoni ad accesso pubblico, ti mettevi lì con i gettoni: dovevi mettere i gettoni dentro il telefono (o le monete), facevi il numero e restavi al telefono a seconda di quanti gettoni avevi; che comunque ti facevi i conti mano a mano che scattavano, perché li sentivi cascare dentro il telefono e ti facevi i conti: "Ne ho messi dieci" (tli-tlic!) "Adesso sono nove" (tli-tlic!) "Adesso sono otto".
E quando avevi pochi gettoni le telefonate erano spettacolari: sembravamo tutti quanti John Scatman:
[a doppia velocità] «Pronto amore: sono Grizzly. Volevo  solo sapere come stavi, se stai facendo qualcosa di bello. Se domenica avvicino potresti fare la torta che ti fa sempre tua mamma?»... e cose di questo genere. Naturalmente molto è cambiato con l'avvento dei cellulari, perché adesso ci portiamo tutti quanti una linea telefonica - letteralmente - in tasca (è come se avessimo una gigantesca prolunga alla linea fissa); però ancora adesso - comunque - la linea fissa da una parte ha la sua utilità, dall'altra c'è ancora qualche nostalgico che - comunque - la utilizza per vari fattori.
E naturalmente molto è cambiato nel tempo anche per quello che concerne le emergenze, perché comunque diciamolo chiaramente: il discorso di avere a disposizione le linee telefoniche solo su rete fissa, quindi solo all'interno degli edifici, o le cabine del telefono in determinati luoghi, rendeva molto complicate le comunicazioni nelle situazioni di emergenza.
Ma nelle situazioni di emergenza di ogni genere. Ora immaginate la cosa più semplice, quindi senza andare troppo oltre: io in questo momento sto girando per una strada di campagna (e va bene: siamo in una zona più o meno abitata), però considerate - per esempio - una qualche strada di campagna, magari un po' disabitata, circondata soprattutto da terreni coltivati, e un grave incidente stradale.
E lì, a quel punto, quando ti capitava di vedere che c'erano - magari - due auto coinvolte, magari c'erano dei feriti...
Adesso se c'è un incidente in una situazione del genere prendi il cellulare, chiami i soccorsi:
"Dove vi trovate?"
"Guardi: non ne sono sicuro, ma le posso dare le coordinate satellitari"
"Ok, così ci veniamo con... anche con il drone!"
Ma una volta - invece - dovevi piglià la macchina e andare di corsa a cercare qualcuno che avesse una linea telefonica fissa. Se eri in una zona isolata guardavi le case e guardavi i pali telefonici per vedere: "Guarda: qui non entrano fili, questo non c'ha il telefono. Oh! Lì entra il filo: questo C'HA il telefono!" e andare in casa di persone sconosciute (magari in piena notte). Citofonare, suonare, bussare: "Per piacere: c'è stato un incidente, dovremmo chiamare i soccorsi"
E poi SPIEGALO ai soccorsi: "Siamo in questo posto dimenticato dal padreterno, a 4km girando sulla destra sulla strada della Malga Brigolina, che si sale verso il Monte Bondone"
Oppure, quando c'avevi un minimo di fortuna (nella sfortuna dell'emergenza). C'era stato quest'incidente, mentre percorrevi la strada cercando qualcuno che c'avesse - appunto - un telefono per poter chiamare i soccorsi, magari incrociavi una macchina della polizia, una gazzella dei carabinieri, e allora giù di clacson, gli lampeggiavi... "Ragazzi: c'è stato un incidente in questo posto, in quel posto"
Bene, e dice: "Allora noi possiamo chiamare i soccorsi, perché abbiamo il PONTE RADIO", che sulle strade di montagna, magari nei posti un pochettino isolati, non pigliava manco quello, quindi toccava andare a vedere che cos'era successo, avere un attimo un'idea della situazione, dopodiché la macchina della polizia doveva partire di corsa, a sirene spiegate, salire su per la montagna, trovare il posto in cui potesse prendere il ponte radio e allertare i soccorsi in questo modo.
Poi coordinarsi: fare in modo che scendesse un'altra auto nel posto, per vedere se questa auto potesse fare da collegamento tra i soccorritori sul posto e la centrale operativa. Ancora adesso in situazioni di montagna o in situazioni in cui è difficile il funzionamento della telefonia si usa questo ragionamento, ma ormai praticamente il cellulare prende dappertutto, quindi sono tutte cose dimenticate. Ma credetemi: sino a qualche anno fa era questa la situazione delle comunicazioni.
Cioè: comunicare in una situazione di emergenza era quanto di più difficile potesse succedere.
Quando c'era qualcuno coinvolto in un incidente potevi andare in ospedale e aspettare di avere notizie quando sarebbero arrivate le ambulanze, perché non c'era altro: non è che potevi telefonare a qualche amico che stava lì sul posto. Questa è la situazione.
Che poi le cabine del telefono sono state anche un eccellente riparo quando pioveva, quando c'era veramente - non lo so - vento forte e freddo, ti chiudevi lì dentro, chiamavi casa: "Per favore venitemi a pigliare a questa cabina del telefono."
Ed ecco quindi la mia domanda: voi avete avuto qualche esperienza di uso delle cabine del telefono? Sapevate che c'erano le cabine del telefono? O lo sapevate solo perché - non lo so - magari avete letto qualche vecchio numero di Superman e sapevate che le cabine del telefono erano soprattutto lo spogliatoio di Clark Kent.
Nella vostra città sono rimaste cabine del telefono? La rete viene piano piano smantellata, e tutti quanti abbiamo un cellulare (e anche più di uno: io stesso per esempio - generalmente - giro con due cellulari, perché ho il cellulare privato e il cellulare del lavoro).
Ma per l'appunto volevo sapere: voi avete mai utilizzato una cabina del telefono? Le avete solo viste - non so - in qualche film o in qualche fumetto?
C'è una cabina del telefono nella vostra città che ancora sta resistendo? Sapevate di questi Posti Telefonici Pubblici? Che erano dei luoghi - come dei negozi - in cui c'erano tante cabine del telefono.
Adesso ancora si cominciano a diffondere i posti telefonici pubblici come posti telefonici internazionali: stanno un pochettino "rinascendo" anche grazie al discorso della telefonia via internet; una volta ce n'erano molti di più e servivano soprattutto proprio a questo discorso di potersi chiamare tra amici a "lunga distanza" senza influire sul conto telefonico domestico, e senza disturbare e occupare magari l'unica linea telefonica domestica.
Cioè, è questo, insomma: adesso (dai) le cose sono cambiate sicuramente in meglio, eppure resta quella piccola nostalgia del grande telefono pubblico, della grande cabina del telefono e di tutte le volte che mi sono chiuso in una cabina del telefono perché stavo gelando, perché stava piovendo, e quindi chiami casa: "Senti: sono a questa cabina del telefono, per piacere quando puoi vienimi a prendere, quando smette un attimo di piovere".
Bene: io sono Grizzly, come sempre vi ringrazio, vi ricordo di fare pollice-in-alto, di condividere questo vlog e di iscrivervi al mio canale YouTube; inoltre se v'iscrivete anche al mio canale Telegram, riuscirete a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Grazie, e noi ci vediamo alla prossima!

2 commenti:

  1. Credo che questi ricordi possano essere condivisi con coloro che sono nati non piu tardi degli anni 80 Dopo solo nativi digitali... o come dice qualcuno...webeti !

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  2. Generalizzare che tutti i nativi digitali siano webeti mi pare eccessivo, dai ;)
    E in fondo (leggendo i commenti sotto al video) noto che invece moltissimi figili degli anni '90 hanno, comunque, avuto qualche esperienza d'uso delle cabine telefoniche.

    PS: quale onore avere qualcuno che ancora mi commenta il blog eheheh ^_^

    RispondiElimina

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