domenica 19 novembre 2017

VLOG 191: Le lingue minori



I Vitelli dei romani sono belli.
[muggito]
Eh? No, no, non quello: è latino, vuol dire "Vai, O Vitellio, al suono di guerra del dio romano".
«I» è l'imperativo del verbo «Ire», «Vitelli» è il vocativo di «Vitellius», ovvero Aulo Vitellio, che era un imperatore Romano, etc.
E beh: il latino è una lingua che ancora studiamo, ma è parlata sempre in meno posti nel mondo (credo sia «lingua ufficiale», assieme all'italiano, solo a Città del Vaticano).
La volta scorsa abbiamo parlato di dialetti, e oggi voglio parlarvi di minoranze linguistiche e di lingue minori: ci sono delle vere e proprie lingue, che si parlano in alcuni posti molto piccoli (che vengono parlate solo da delle minoranze di persone) che sono riuscite ad arrivare sino a noi; delle lingue - in certi casi - anche molto particolari e molto rare.
Quindi cominciamo il vlog: sigla!
[♪♫♪]
Nel Nord-Est d'Italia, in passato, era arrivata una lingua: il ladino.
Attenzione: non il laTino (con la "T") bensì il laDino (con la "D").
Dal ladino si sono sviluppati alcuni dei dialetti dell'area del triveneto: è stato - un po' - la radice di questi dialetti.
Però questa lingua è riuscita ad arrivare sino a noi: è ancora utilizzata, soprattutto nell'ambito turistico, per esempio ci sono dei luoghi (di un certo interesse turistico) in cui trovate le indicazioni stradali in italiano e in ladino.
Così come nelle zone dove ci sono delle minoranze linguistiche particolari, che sono riuscite ad arrivare sino al giorno d'oggi, abbiamo le indicazioni stradali, i documenti, le cose che vengono redatte nella "doppia lingua".
Ora, alcune di queste lingue sono molto particolari: sono legate a quella che è stata la dominazione del territorio, a quella che è stata la dominazione di alcune zone ben precise, e sono riuscite ad arrivare al giorno d'oggi nonostante siano parlate da sempre meno persone, e sempre in zone più ristrette.
Per esempio considero che in provincia di Trento ci sono alcune piccolissime minoranze lingustiche: non so, c'è il cimbro, oppure c'è il mocheno. Il mocheno, ormai, è parlato fondamentalmente solo in Val dei Mocheni, che è un piccolissimo comprensorio di alcuni paesini lungo il Fersina, e ha questa lingua; il mocheno è una lingua di derivazione austriaca, di derivazione tedesca, quindi è una lingua con delle sonorità molto aspre, molto particolare, è una grammatica molto complessa, eppure è riuscita a superare l'esame del tempo ed arrivare sino al giorno d'oggi.
Moltissime lingue, che possiamo considerare delle "lingue minori" (parlate - veramente - da ristrette comunità di persone) sono riuscite a superare l'analisi degli anni ed arrivare sino a noi, alcune di queste lingue sono - addirittura - diventate Patrimonio dell'Unesco, proprio perché sono pochissime le persone che le parlano, che le utilizzano, eppure sono delle lingue in cui c'è dentro tutta la cultura di quel territorio.
Ora, cercando informazioni per realizzare questo video, ho trovato delle cose veramente molto interessanti: per esempio in un'isoletta a ovest di Tenerife si "parla" una lingua molto particolare, e non ho fatto a caso il «gesto delle virgolette» dicendo "si parla", perché mi sto riferendo al «silbo gomero».
Il silbo gomero, che si utilizza solo sull'Isola di La Gomera (a ovest di Tenerife) non è una lingua parlata...
... è una lingua FISCHIATA!
Si usano dei fischi su otto differenti e ben chiare modulazioni: quattro di queste modulazioni sono considerate delle "consonanti", quattro sono considerate delle "vocali" e modulando correttamente questa accoppiata di consonanti e vocali, quindi fischiando in determinati modi si riesce a costruire un lessico di circa 4mila "parole".
È una lingua che è diventata - da pochissimo (credo un paio d'anni) - Patrimonio dell'Unesco: viene insegnata - in quell'area - anche nelle scuole (anche se il corso è facoltativo) ed è una lingua molto particolare, perché l'Isola di Gomera ha una conformazione vulcanica, quindi ci sono delle rocche, delle ampie vallate... bisognava trovare un modo di poter comunicare a lunga distanza (negli anni molto passati) e quale maniera migliore di comunicare a lunga distanza, se non che fischiando? Perché fischiando correttamente è possibile farsi sentire anche a 4~5km di distanza.
Però è ovvio che fare un semplice fischio, che può arrivare a 5km di distanza, è sicuramente una cosa utile per la comunicazione, ma tutto quello che può dire è "Sì ok, sono qui".
Mentre riuscendo a modulare dei fischi in maniera tale che la modulazione sia sempre comune a tutti, e questa modulazione si possa sentire (e scriminare correttamente) anche da lontano, permette di costruire un "protocollo", di costruire un linguaggio molto efficiente.
Quindi questa cosa mi aveva incuriosito: se volete approfondire vi lascio un video in cui si parla del silbo gomero (lo lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda), così potete andare e dargli un'occhiata e scoprire questa lingua così particolare.
Ora ovviamente molte di queste lingue minori sono riuscite ad arrivare sino al giorno d'oggi, e vengono utilizzate in maniera - secondo me - anche intelligente non solo per la semplice comunicazione, ma anche come una importante attrattiva turistica.
Per esempio in Gran Bretagna si parla l'inglese, però in Galles - oltre all'inglese - si parla anche un'altra lingua, che è il gallese.
L'inglese ha una radice sassone, mentre il gallese ha una radice celtica, quindi la grammatica è differente, la pronuncia delle parole è differente, le parole sono differenti e c'è questa cosa molto particolare.
In Galles, in passato, una città voleva raggiungere un particolare primato: quello di avere il cartello ferroviario più lungo del mondo. Questa città ci riuscì ai suoi tempi, adesso però se la gioca con un'altra città in Canada e una in Nuova Zelanda, ma ai tempi se la riuscì a giocare per questo discorso, e questa cittadina, questo paesino, ha un nome che è lungo 58 caratteri, che - innanzi tutto - ve lo metto qui in sovraimpressione.
E scusatemi se è molto piccolo: ho fatto qualche prova per riuscire a far entrare tutto il nome su una riga (e devo rimpicciolire il carattere), quindi per farvi capire di cosa sto parlando ve la mostro anche COSÌ, su più righe, però è UNA SOLA PAROLA.
Sì lo so: sembra quello che *ciccerebbe* fuori prendendo una tastiera a pugni, però NON È COSÌ, credetemi: questa città esiste veramente! (E lo so da tempo, perché avevo letto *QUEL* numero di Dylan Dog, tra l'altro)
Questa città è diventata un'attrattiva turistica per questo nome lunghissimo, e per la pronuncia di questo nome. Ora considerate che viene utilizzato (nella corrispondenza, nelle attività di tutti i giorni) semplicemente l'abbreviazione «Llanfair PG», però questa città ha un nome che - per esteso - si può non solo scrivere (con cinquantotto lettere!), ma anche pronunciare.
La pronuncia non è in inglese, è in gallese, quindi è una pronuncia con un accento celtico, e anche se questa «challenge» sulla YouTube straniera c'è stata un po' di tempo fa (più o meno l'anno scorso), dopo che Liam Dutton (meteorologo gallese di Channel 4 News) disse questo nome in diretta televisiva senza battere ciglio, molti si sono sfidati a pronunciare questo nome, che non è esattamente semplice.
E quindi, visto che siamo su YouTube, mi metto in sfida anche io (se volete potete provarci anche voi): questa città (il suo nome esteso) si pronuncia, approssimativamente
llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch
... che detto un paio di volte la mattina appena svegliati, ha anche un'eccellente valenza espettorante. E non me lo sto inventando: se volete - appunto - potete andare a guardare su YouTube le persone che pronunciano questo nome, vi lascio un video linkato sul doobly-doo e sulla scheda, anzi: vi lascio proprio quello di Liam Dutton che ha fatto questa cosa leggendo le previsioni meteo.
Se volete, provate a pronunciare questo nome anche voi: giratevi un video e taggatemi su Twitter.
Ammetto che il mio celtico è un tantino arrugginito: forse dovrei rimettermi ad ascolare Enya; comunque queste erano le lingue minori, alcune delle lingue minori che sono riuscite ad arrivare sino a noi. Voi ne conoscevate qualcuna? C'è qualche lingua minore che - magari - parlano i vostri parenti o che parlate voi?
Considerate che ci sono molte lingue che sono riuscite ad arrivare sino a noi, non solo qui in Italia (come il cimbro o il mocheno. O addirittura - in alcune zone della Calabria - dove si parla il greco!), ma ci sono anche delle lingue che sono arrivate sino a noi in giro nel mondo.
Come dicevo: voi conoscete qualcuna di queste lingue? Avevate sentito parlare di qualcuna di queste lingue? Conoscevate - non so - il gallese? Avete mai sentito parlare del silbo gomero?
Parliamone: nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr (parliamone in italiano che è meglio, comunque!)
Bene: io sono Grizzly, come sempre spero di essere riuscito ad attirare la vostra attenzione, o almeno ad avervi fatto ridere pronunciando il nome esteso di Llanfair PG: se ci sono riuscito vi ricordo di fare pollice-in-alto e di condivere questo vlog con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram, anche con i vostri amici che - magari - vivono in Galles...
... uhm Adam (di CrashBangAdam) vive in Galles, però non parla gallese: mi aveva risposto a una FAQ.
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto... e sì: questo profumo di nuovo iscritto arriva anche se non conoscete nessuna lingua minore, è molto comodo per questo, basta solo clickare su "iscriviti", non c'è bisogno di pronunciare niente.
Inoltre se seguite anche il mio canale Telegram, che trovate linkato sul doolby-doo e sulla scheda, riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Infine: se c'è un argomento che vi piacerebbe io trattassi in #DdVotr, potete farmi sapere anche quello in un commento qua sotto.
Io sono Grizzly e ho concluso, per cui come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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