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martedì 16 agosto 2005

Report veloce viaggio

Lunedi' 15 agosto
Come il buon Snoopy aveva la sua "sveglia pasto" anche io ho la mia sveglia naturale che non suona ma mi sveglia circa 4 minuti prima che suoni quella ufficiale, per cui la stacco per tempo e comincio la giornata con il radermi (operazione che gia' richiede 40 minuti buoni quando sono sveglio tranquillo e che prende quasi un'ora quando, come adesso, sono mezzo rinco%%%%nito dal sonno.
Dopo la barba/capelli segue la fase di pulizie della casa, poi quella di ritiro dei panni stesi la sera prima, e quindi il terribile momento del ferro da stiro [ueeeeeeeee, che caldo, snif )-; ] non prima di una veloce uscita per tentare disperatamente di prendere un caffe'.
Un bar aperto alle 8 di mattina lo trovo in viale Teocrito sotto al Leonardi [il quale invece e' sigillato] e ne approfitto, quindi entro nella tabaccheria accanto e mi prendo due pacchetti di sigarette e qualche gomma da masticare che mi faranno compagnia durante il viaggio.
Ritorno a casa, ultime sistemazioni, valigia, carico della macchina, uffa che pa%%e ((-: , spegnimento dei televisori con relativa sconnessione di antenne & parabole, chiusura, tutto pronto meno le cibarie in frigo, macchina carica.
Prendo la peugeot di mia madre e scendo dalla nonna a mangiare intorno alle 12, qualche cotoletta e un caffe' prima di ritornare, caricare il frigo portatile con le cibarie pro/viaggio e quindi finalmente per l'ultima volta il saluto pro-ferie agli orsacchiotti [lo so: mi prendete per pazzo, ma sono uno schifoso sentimentale e per me decidere quale cucciolo mi seguira' in ferie per lasciare gli altri ad aspettarmi a Siracusa e' una cosa che mi discuto anche per due settimane prima della partenza... (-: l'ho detto che sono un bambinone gu] prima di lasciarmi la porta chiusa a chiave dietro le spalle e salire sulla palio carica come un uovo.
La strada per Catania e' lunga, ma per fortuna partire alle 13:15 e' solo per i pazzi e - dato che di giorno festivo non girano camion - praticamente non c'e' nessuno per strada.
L'asfalto scorre divorato dalle ruote della macchina, il caldo mi sta consumando e la voglia di fermarmi ad Agnone e mollare tutto per buttarmi a mare viene fermata solo dal concetto che ho appena finito di mangiare.
In prossimita' della Plaja c'e' un po' di confusione e decido di svicolare scendendo dritto invece di prendere a destra [il sacro spargimento di cu%i e te%%e che accompagna quella zona di mare non vale - purtroppo - il rischio di ritardare il carico dell'auto...].
Finalmente giunto in piazza, evito il solito parcheggiare abusivo omnipresente pure il ferragosto alle tre del pomeriggio ed entro nel piazzale di sosta per le auto al seguito.
Caffettino al volo al bar della stazione, poi sigarette e attesa per la signora delle ferrovie, che giunge alle 15:40, con ben cinque minuti di anticipo rispetto al previsto. Qualche problema per caricare qualche auto, come al solito, poi finalmente entriamo sul carro auto.
A questo punto tutti in stazione ad aspettare il treno, che giunge puntuale alle 17:18 per ripartire alle 17:33. Come dite? A che ora e' finito il carico dell'auto? Alle 16:10 ovviamente!

UFFFFFFFFFFFFFFFFFFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA un'ora di attesa in stazione senza sala di attesa, seduto sul frigo...

Una volta saliti sul treno determino due cose: anzitutto il conduttore che ci accompagnera' fino a Messina e' lo stesso con cui ho viaggiato le ultime cinque o sei volte. (-:
Personaggio molto simpatico, quando scendo a Messina per una sigaretta annuncia ad una collega: "Ecco, gia' il signore e' sceso con il mazzo di carte" (-:
La seconda cosa e' che sono in compagnia di due ragazzi molto simpatici (Gigi e Max), motociclisti "al seguito" assieme ad un nutrito gruppo di amici: tutti del bresciano sono di ritorno dalle ferie in Sicilia.

A Messina le risate e la tranquillita' del viaggio cominciano ad interrompersi: annunciano circa 90 minuti di ritardo del troncone di Palermo (il 1932) a causa di un incendio sulla tratta.
Che facciamo? Che non facciamo? Come siamo combinati? La decisione giunge: intanto traghettiamo, poi aspetteremo il troncone di Palermo li' a Villa San Giovanni.
Questa volta siamo un tantinello piu' fortunati dell'anno scorso: la Vara della Madonna [La famosa vara grossa cosi' (-: ] viene uscita mentre siamo ancora alla stazione e la processione di base termina durante la manovra di carico del treno sul traghetto [gu, peccato, avrei avuto il piacere di guardare i fuochi sul mare come l'anno scorso... (-: ] ma per lo meno non restiamo piantati sul traghetto inutilmente per due ore.
Giungiamo a Villa San Giovanni, ci parcheggiano in stazione sul binario cinque. Il tabellone riporta che il ritardo annunciato e' di 1h 10 (ossia 70 minuti, contro i novanta preventivati a Messina, forse qualcosa va un po' meglio).
L'orario di partenza previsto ufficialmente e' 21:10, dato il ritardo si suppone diventera' 22:20.
Sono le 20:40, la noia la fa da padrona. Tutti scendono dal treno. Ne approfitto per andare al bagno della stazione e poi prendo qualcosa da bere al bar e ritorno nello scompartimento per mangiare qualcosa.
Quindi esco di nuovo, passeggiate su e giu' lungo i binari, qualche sigaretta, poi una gomma da masticare per non fumarmi anche l'anima dal nervoso...
Degli operatori di Trenitalia passano portando delle bottiglie d'acqua fresca.
Si fanno le 22:10, l'altoparlante annuncia che il treno si muove per manovra. Tutti quanti risaliamo.
Il treno scende verso l'approdo e, dopo una lunga pausa, raccoglie il troncone di Palermo. Quindi ritorna in stazione, sono adesso le 22:30.
Durante lo stazionamento guardando dal finestrino con la luce dello scompartimento spento scorgo il gran carro davanti a noi [La Cintura di Orione e' infatti dall'altro lato del vagone] e azimuttando determino la fascia di passaggio delle perseidi, nella quale intravedo tre stelle cadenti. Brevi, ma molto luminose (-: e cosi' le ho viste pure dal treno.
Ritorniamo a Villa, scendo nuovamente; tutto tace, sigarette su sigarette: hanno staccato la macchina di manovra ma ancora non si vede il locomotore.
Ore 23:00 in punto, a Messina sparano i fuochi d'artificio. Si vedono benissimo, si riflettono sul mare, solo due minuti ma molto gradevoli.
Si, ok: ma il nostro locomotore?
Ennesima sigaretta, la noia e la tensione nervosa cominciano a farsi sentire. Da un po' comincia a fare capolino la stanchezza mista a sonno ma, purtroppo, da bravo viaggiatore assiduo so gia' che a treno fermo non mi riesce di addormentarmi.
Ennesima gomma da masticare.
Attaccano un locomotore, si sale: la capotreno fischia, tutti dentro.
Tutti fermi.
23:25, circa dieci minuti dall'ultimo fischio del capotreno, scendo nuovamente. Praticamente nessun tabellone ne' nessun annuncio a spiegare perche' ci sono non solo il nostro ma tutti i treni in direzione nord fermi.
Passeggiata sul marciapiede, ennesima sigaretta.
23:30, a messina ancora fuochi d'artificio, da una chiesa vicina al porto. Molto belli, riescono almeno a farmi sorridere e a dimenticare per due minuti il semaforo rosso.
Ennesima gomma da masticare: ho bisogno di scaricare la tensione.
Finche' non tentero' di accendermi una gomma o non sbuffero' il fumo della sigaretta dentro un palloncino sapro' di essere ancora connesso, ma poi...
23:40, finiscono i fuochi, tutti si risale, si aspetta, si riscende.
Sonno. Noia. Tutti fermi.
Ennesima passeggiata sul marciapiede: penso di aver macinato 100km: i piedi mi fanno male. Il lungomare di Villa comincia a popolarsi di persone.
Risaliamo. Mezzanotte: a Messina un maestoso spettacolo di fuochi d'artificio sul mare [gu, magnifico: la prima volta che guardo i fuochi a mare, di solito ho visto il "giro pirotecnico" a Cisternazza].
Belli, MA ANDIAMO O NO, CA%%O???!??!
Finiscono i fuochi a Messina, guardo fuori dal finestrino dalla parte del corridoio. Tutto fermo. Mi dicono che hanno sparato dei fuochi anche da quella parte, ma ho intravisto solo uno spezzone del finale.
0:40, ossia a tre ore e trenta minuti di ritardo finalmente il treno parte, fra gli applausi di tutti. Mi fiondo in cabina, prendo posto sul letto e mi butto giu' nel giro di cinque minuti.
Era ora! Vedremo domani! Per ora basta, e' tardissimo ed ora che il treno mi culla posso finalmente fare la nanna. A domani, ronf ronf!

Martedi' 16 agosto
Sono le 7:30 quando mi sveglio. Mi auguro di avere almeno superato Roma, ma la speranza si fa vana quando aprendo la tendina del finestrino sul corridoio avvisto l'acquedotto romano.
Ciampino. Alle otto di mattina.
GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
Alle nove praticamente siamo fermi a Roma Tiburtina. Passano i soliti operatori di supporto di Trenitalia. Ci portano altra acqua, delle brioches e poi passano con delle bevande calde (in pratica un caffe' tiepido ultra-zuccherato o un cappuccino che per fortuna non ho neppure provato). Il ritardo e' arrivato a quattro ore e venti minuti [sob, sob, praticamente siamo fuori schema] ma per fortuna riusciamo a recuperarne un po'.
Infatti giungiamo a Bologna alle 11:55, con quattro ore e due minuti di ritardo!
Due pa%%e cosi' [vabe', almeno ieri sera ho fatto il pieno di stelle cadenti & fuochi d'artificio meglio che a Cisternazza].
Al momento di scaricare le macchine dal carro auto la mia fa le bizze [diciamo che ho avuto la conferma che in questi giorni devo passare da qualche centro commerciale e/o elettrauto e cambiare la batteria che i suoi cinque anni di vita si stanno facendo sentire], ma per fortuna riusciamo ad uscire. La strada verso Trento e' ancora lunga [altri 250km separano la Localita' Coltura 144 di Cadine dalla stazione centrale di Bologna, ma basta essere in macchina tranquilli per riuscire a non pensarci].
Il viaggio scorre tranquillo ma un po' trafficato fino all'area di servizio Po Est, sull'autobrennero, dove mi fermo per mangiare un'insalata e bermi un bicchierone di coca cola tanto per tenermi sveglio [ufffffaaa! Quando arrivo a casa mollo tutto e mi butto sul letto con Philippe!] poi seguono gli ultimi noiosissimi 160km. Sono arrivato a casa intorno alle 16.
Preso lo zaino, il frigo e il portatile mi sono buttato sul letto, ho mollato tutto e arraffato Philippe [che ha gradito (-: ] per una colossale ronfa di ricostruzione finita approssimativamente alle 19:30.
Cena, un po' di lavoro al computer per sistemare qualcosina e per rimettere in sesto le idee, la stesura di questi appunti per il blog, e ora mi aspetta una bella dormita fino a domani.
Per ora e' tutto, vedremo che altro ci sara' di notabile in questi giorni. Buona notte a tutti.

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