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sabato 17 maggio 2008

Italia a due pesi e due misure

Ammiro, ho sempre ammirato e sempre ammirero' il lavoro di quegli operatori delle Forze dell'Ordine che per poco piu' di mille euro al mese fanno il loro lavoro con onesta', difendendo la gente e lottando contro la criminalita', sia essa quella comune come anche quella organizzata.
Credo nelle istituzioni, anche se ho sempre piu' l'impressione che le stesse invece stiano abbandonando lentamente gli italiani a se stessi.
Ma, come ho sempre ribadito e ribadiro' *sempre*, critico sino al massimo livello possibile qualsiasi comportamento esecrabile, soprattutto se lo stesso dovesse venire da quella categoria di "pecore nere" che facendo parte delle istituzioni stesse, con il loro comportamento oltre ad ogni altra cosa gettano fango e discredito proprio sul corpo o sulla struttura che vanno a rappresentare.
Non e' giusto criminalizzare le istituzioni. Parole sante. Gia', pero' ricordiamo tutti quanti molto bene una cosa: non e' l'istituzione che fa il criminale o meno: il mondo non funziona che, ad esempio, "se indossa l'uniforme della polizia (carabinieri/guardia di finanza/croce rossa/quello che volete voi/un istituzione in genere) e' *sempre*, *dovunque* e *comunque* un santo, un eroe, un esempio per tutti etc. etc.", oppure "un porco, un maiale, un bastardo, uno str%%%o, un figlio di pu%%%na etc. etc.": io sono di un parere semplice e cristallino: se uno e' uno str%%%o, lo e' indipendentemente dal fatto che indossi un'uniforme o meno, anzi se indossa un uniforme oltre ad essere str%%%o danneggia anche la brava gente che indossa la sua stessa divisa.
Pensate che le istituzioni abbiano pochissimi, rarissimi ed estremamente eccezionali casi di "pecore nere"? Purtroppo non e' cosi', e il meccanismo con il quale ad esempio si vuole far passare in secondo piano esempi fulgidi e lampanti di una seria necessita' di efficaci controlli interni, quali sono stati la banda della uno bianca, il caso di Federico Aldrovandi, quello di Tommaso Leone, le innumerevoli guardie giurate che hanno sterminato la famiglia usando le armi in dotazione...
Ora, non voglio dire che con questo c'e' da criminalizzare le istituzioni, lo ripeto: *mai* e poi *mai* *criminalizzare* *le* *istituzioni*. Tuttavia non si possono neppure sminuire fatti che in un paese civile medio dovrebbero dimostrare il fallimento di specifici modelli, anche di tipo istituzionale.
L'Italia non e' [fortunatamente (sinora)] uno stato di polizia, e l'importanza dell'autorita' non mette in secondo piano l'importanza dei cittadini, che sono lo Stato e di cui le autorita' si ergono proprio in difesa dello Stato medesimo (un po' come la polizia americana: "To serve and to protect").
Sono contrario alle manifestazioni di disprezzo che ci sono state, soprattutto da parte di sindacati autonomi delle Forze dell'Ordine, in occasione di variazioni legislative quali la depenalizzazione dell'Oltraggio a Pubblico Ufficiale (ex art. 342 C.P.), poiche' in uno stato di diritto deve prevalere anche l'uguaglianza delle persone dinnanzi allo Stato.
Anche perche' in Italia abbiamo un groviglio normativo inquietante, in cui centinaia di leggi, leggine e decreti vari riesce a dire tutto e il contrario di tutto.
Questo avviene per un motivo che e' davanti agli occhi di tutti: l'Italia e' la Repubblica delle Banane, dove si pratica profondo clientelismo e la demagogia sembra essere la miglior regola per ottenere consensi politici.
I nostri politici, dell'uno e dell'altro schieramento, si sono sempre riempiti la bocca con frasi di grande effetto:
  • Ci vuole una nuova legge;
  • Ci vogliono pene piu' severe;
  • Dobbiamo dare piu' strumenti alle Forze dell'Ordine;
Ora cerchiamo di fare meno demagogia e facciamo un'analisi seria.
Viene stuprata una ragazza nella alta periferia milanese, la risposta del sindaco Letitia Moratti qual'e'? "Daremo lo spray al peperoncino ai Vigili Urbani". Si', d'accordo, ma... la ragazza era a 16km dalla piu' vicina stazione della Polizia Municipale, e non c'erano squadre in zona, io prima di fornire strumenti avrei fatto un'altra cosuccia. Mi metto nei panni del sindaco: dunque, sono il sindaco, sono un'istituzione, ho certi poteri. Bene! Io sono il capo della Polizia Municipale, mi chiamo il questore, il capo della stazione dei carabinieri, quello della guardia di finanza etc.
Me li metto attorno ad un tavolo, e dico: ok, analizziamo le 24 ore nei quattro turni di servizio; da mezzanotte alle 6 del mattino quante macchine abbiamo a disposizione? Mettiamo che sommando ne otteniamo sei. Polizia e carabinieri hanno priorita' sul servizio di copertura urbana, e li dispongo per giri di ronda in citta'. I vigili urbani e la guardia di finanza (e la polizia locale, quella provinciale, tutte le squadre di cui ho almeno una macchina che fa la ronda notturna) le disloco a rotazione *stretta* nelle aree della periferia e delle frazioni. Dalle 6 a mezzogiorno? Stesso ragionamento ma dando magari una maggiore priorita' alla polizia in citta' e ai carabinieri in periferia, viceversa da mezzogiorno alle 18, e poi dalle 18 alla mezzanotte di nuovo si ragiona in base sempre alle macchine di ronda disponibili. Il questore, il capo dei carabinieri etc. possono cosi' informarmi su eventuali necessita' specifiche o sulla possibilita' di turnazioni aggiuntive (ad esempio una macchina in piu' dalle 18 alle 6 due volte alla settimana).
E' cosi' difficile? Certo: dire che si vogliono dotare i vigili di carro armato e' piu' semplice, e fa piu' effetto sui giornali!
Poi se a mezzogiorno in piazza Duomo a Milano passano 34 mezzi delle forze dell'ordine nel giro di ronda e a mezzanotte gli unici mezzi disponibili fanno solo il giro del centro citta' incrociandosi ogni 10 minuti, poco importa.
Quanto alle nuove leggi, come volontario di Protezione Civile sono molto grato al governo che ha varato la nuova legge sugli incendi boschivi, quella grazie alla quale un contadino trovato con 17 inneschi nello zaino e' stato rilasciato perche' la *nuova* *legge* dei miei zebedei dice "nell'atto di appiccare", e quindi avere gli inneschi nello zaino non era sufficiente a validare l'arresto. Sono grato perche' forse qualcuno comincia a rendersi conto che il modello ci vuole una nuova legge comincia a fare cilecca, o almeno lo spero...
I politici al governo dovrebbero infilarsi nelle loro testacce dure che le leggi in Italia *CI* *SONO* e basta *SOLO* *APPLICARLE*, anziche' generare ulteriore confusione inutile o che genera mostri normativi inapplicabili.
Ritornando ad unirmi al discorso precedente, sulle forze dell'ordine, faccio io una bella proposta normativa:
  • Anzitutto ci vuole una bella sfoltita, per cui facciamo *una* *sola* *nuova* *legge*: "Il deputato parlamentare (o senatore) che propone di emanare una nuova legge, e' punito con l'immediato arresto, l'estromissione dalla carica pubblica e l'immediata condanna all'interdizione *permanente* dai pubblici uffici." Se vuoi fare altri casini normativi, non solo non devi piu' poter salire al governo, ma per di piu' non devi manco andare a votare, perche' sei un pericolo per la societa'.
  • Abrogazione dei reati minori contro la figura e l'onore dello stato, soprattutto riguardo alla violenza e ai danneggiamenti che ad esempio si svolgono negli stadi, abrogazione *in* *toto* del reato di "Resistenza a pubblico ufficiale", se qualcuno smantella uno stadio, una piazza, una strada, dei cassonetti dei rifiuti, delle auto etc. che gli si contestino i reati appositi, che spaziano da "Aggressione", "Lesioni personali", "Violenza privata", "Danneggiamento", "Devastazione e saccheggio" e via discorrendo, e *soprattutto* che la fattispecie del reato preveda anzitutto *il* *risarcimento* *dei* *danni*. Se spacchi un vetro in tribuna con un tombino, devi pagare il costo del vetraio, e se non hai soldi mi vai a fare *gratis* lavori socialmente utili dal vetraio fino a quando non hai pagato il danno cagionato. Altro che riempirsi la bocca minacciando fino a sette anni di carcere per resistenza che, a) non si e' preso nessuno e b) finisce che se li prende quello che si e' scordato la carta d'identita' a casa.
  • Aggravamento d'ufficio con obbligo di praticare *sempre* il massimo della pena e non riconoscere alcuna attenuante nelle fattispecie di reato commesse da pubblico ufficiale, specie nell'esercizio delle proprie funzioni: se io faccio una rapina e' grave, se la fa un carabiniere deve essere doppiamente grave, perche' danneggia l'immagine dei bravi ed onesti padri di famiglia che lavorano nell'arma e mai si sognerebbero di fare una cosa del genere.
  • Ogni azione deve essere commisurata allo scopo. Se aggredisco un vigile urbano, deve essere lapalissiano che mi lava la faccia con lo spray al capsicum, ma se mi impeperoncina il naso perche' gli ho dato dello str%%%o il vigile si deve prendere quattro anni di carcere per aggressione con arma impropria, e senza se ne' ma.
    Questo, inoltre, non e' ne' il far west, ne' un film americano, per cui cominciamo a chiarire che le forze dell'ordine sono armate di uno strumento che *uccide* e non di un giocattolo da estrarre venti volte al giorno. PS: che non si spara da una corsia all'altra dell'autostrada me lo hanno detto decine di *poliziotti*, altro che ca%%i...
  • In tal senso, recependo il comportamento che si segue nella Comunita' Europea, l'introduzione graduale dell'aggravemento dei reati semplici quando gli stessi avvengano contro la figura del pubblico ufficiale, ma nel contempo la cancellazione dei reati esistenti solo contro la figura del pubblico ufficiale. Hai preso a pugni un poliziotto? Aggressione aggravata. Questo per riportare le istituzioni a livello del cittadino. La figura del pubblico ufficiale va difesa, magari tutelata, ma non deve ergersi al di sopra di quella dello Stato e del Cittadino quale posto di comando: essere un pubblico ufficiale rappresenta un insieme di *doveri*, non solo di *diritti*.
  • Rimodulazione delle norme sul porto d'armi, e non necessariamente per renderle piu' dure, ma quantomeno per renderle piu' eque. Una parentesi: "La Guardia Particolare Giurata che ha il porto d'armi per la pistola personale, deve poter ottenere esclusivamente il porto d'armi per una seconda pistola di sicurezza in determinate condizioni (la "pistola da caviglia" per sicurezza di chi fa trasporto di valori, ad esempio) e *solo* su richiesta dell'Istituto, limitatamente a ragioni di servizio, all'uso di armi speciali (es. fucili automatici o mitragliatori che saranno di proprieta' dell'Istituto stesso) previa comunicazione dell'uscita in servizio con armi aggiuntive alla prefettura. Deve essere fatto assolutissimo divieto di rilasciare licenza di caccia o di porto di qualsivoglia altra arma da fuoco (ad eccezione di quelle storiche non funzionanti, attualmente esenti comunque da specifiche denunce), in generale al di fuori del servizio di vigilanza una GPG non deve poter maneggiare nulla al di fuori dell'arma di ordinanza, per quello che mi riguarda, neanche le freccette. Idem per l'abilitazione di fuochino: nessuna possibilita' di conseguire l'abilitazione professionale per l'uso di esplosivi (a meno che non sia richiesto dall'istituto, autorizzato di volta in volta e limitato al servizio), ne' di ottenere la licenza di pirotecnico. Gia' tuttora il porto d'armi della GPG puo' consentire l'acquisto di artifici pirotecnici di IV e V categoria, ma non autorizza all'uso nell'ambito urbano (art. 703 CP).
    Non me ne vogliate, ma il fatto che *poche* GPG andate fuori di testa abbiamo sterminato la famiglia perche' possedevano in casa un arsenale degno del miglior terrorista, mi fa dire che usare l'arma di servizio mi sembra adeguato, e piu' che sufficiente.
  • Sono del parere che, dato che ci piace molto imitare il modello americano, potremmo imitare l'elezione dello sceriffo, con la stessa normativa che riguarda il consiglio di citta'. Non ho mai digerito il comportamento del questore di Milano che, messo di fronte ad un motorino lanciato dagli anelli di San Siro, anziche' scusarsi, proporsi per le dimissioni, anziche' presentarsi con una bella vagonata di umita' che e' dovuta da un dipendente statale che ha clamorosamente fallito, ha avuto da dire che il loro lavoro e' stato eccezionale e ci mancava poco che facesse arrestare chiunque gli dicesse "ma scusi?".
    La pensi cosi'? Bene! Si riunisce il consiglio di citta'. Che ne dite? Se ne deve andare? Si'. Ok. Hai cinque minuti per svuotare la scrivania e andartene. Fra cinque minuti ed un secondo se sei ancora qui ti arrestiamo.
    Elezioni ogni anno, ma puoi fare il questore anche per 100 mandati successivi: se lavori bene e ti fai benvolere dalla citta', e il tuo piano di sicurezza funziona, tanto di guadagnato. Se firmi str%%%ate come quella di San Siro, un'altra volta che speriamo mai, dovesse succedere, magari saprai anche usare quella dose di umilta' che e' dovuta quando a chiedere conto del tuo lavoro siamo noi cittadini, che siamo lo Stato.
  • In proposito di cio', nel momento in cui un pubblico ufficiale si identifica come tale (es. carabiniere in borghese) deve essere identificabile *per* *legge*, a pena dell'immediato arresto. Questo per far calare la cresta ai galletti che si riempiono la bocca di essere ufficiali di polizia restando dietro l'anonimato mentre compiono vessazioni inquietanti nei confronti dei cittadini. Ben venga la numerazione *univoca* degli elmetti degli agenti durante le manifestazioni di piazza, e ai deficienti che propongono di numerare anche i passamontagna dei facinorosi, vado a ricordare che le mie tasse pagano lo stipendio dei bravi poliziotti che arrestano mafiosi e rischiano la vita per mille euro al mese, ma anche ai cretini che prendono a manganellate un giornalista perche' li ha fotografati mentre prendevano a calci una ragazza incinta, e quelli non solo voglio sapere chi sono, ma voglio che vengano, oltre che condannati, licenziati in tronco. Con le tasse non ci pago i facironosi che smantellano le vetrate, quindi piantiamola di fare falso moralismo da due soldi.
    E a tuttora vorrei sapere che fine ha fatto il porco (perche' per lui si deve parlare di porco) di cui ha parlato pamparana che quando dei rumeni clandestini volevano partire sul traghetto per olbia e hanno combinato un casino infernale perche' erano senza biglietto, il porco, sottolineo, e in borghese che anziche' prendersela con i clandestini, ha pensato bene di insultare tutte le persone presenti e quando sono intervenuti due marinai, peraltro con il nome a vista e mentre calmavano gli animi questo porco ha inveito contro di loro dicendo: "E voi chi siete? Documenti!". E questi due poveri cristi, che con la gentilezza che il porco non si meritava, gli hanno detto: "Scusi, noi abbiamo tutti e due nome e cognome a vista qui sulla tasca, ci dica chi e' lei?" "ARRESTATELI!". Tutti quanti hanno presentato esposto formale in questura per il comportamento di questo porco, e molti lo hanno denunciato, ma l'unica cosa che ha fatto la questura, coprendo questo porco, e' stata di denunciare i due marinai per ammutinamento. Io voglio la testa di questo porco e del questore su un piatto d'argento, perche' con le mie tasse pago lo stipendi a questi due. Ma scherziamo?
In questi giorni e' successo un macello per colpa dei fatti che hanno coinvolto i rumeni. Ora, io di certo non sono razzista ne' xenofobo, e consentitemi di fare una domanda seria.
Se Nicola Tommasoli fosse stato pestato da cinque rumeni, che cosa sarebbe successo dopo? E invece, dopo che abbiamo saputo che sono stati cinque veronesi veraci, la questione sicurezza e' rimasta quella dei rumeni...
Una parentesi importantissima: io non credo che la zingara di Ponticelli abbia veramente tentato di rapire la bambina. Non ci credo da una parte perche' normalmente hanno gia' una peste di bambini, e se li vendono fra di loro, ma soprattutto non ci credo perche' ho l'impressione (e sta diventando lentamente certezza) che la signora abbia sorpreso la zingara a rubare e, dato che non volevano piu' rumeni intorno, hanno trovato un modo di far cacciare forzatamente tutti quanti da li. Ovviamente questo e' solo un mio parere, e potrei di certo sbagliarmi, tuttavia, e qui mi collego nuovamente al titolo di questo articolo, io mi inferocisco [e ricordate tutti che sono un orso, quindi occhio! (-: ] quando sento cose come quella che e' successa in questi giorni intorno ai campi nomadi.
Ossia che arrivano persone con spranghe, mazze e bottiglie molotov e la polizia e le forze dell'ordine faticano a mantenere calme le persone, MA NON E' STATO IDENTIFICATO NESSUNO!
Ma dico scherziamo? Se uno entrava alla fiera del libro di Torino con uno zainetto militare gli controllavano i documenti ogni tre passi, e dove c'e' gente con mazze e bastoni manco un controllino dei documenti? Questo e' usare due pesi e due misure, e mi risulta un fatto gravissimo. Come e' stato gravissimo il fatto che uno degli ultimi casi in argomento (l'aggressione alla Reggiani), mentre i pompieri spegnevano il rogo acceso a suon di molotov e petardi nell'ex campo nomadi, c'era gente che insultava e impediva ai pompieri di fare il loro lavoro. Allora, le leggi ci sono, le applichiamo e ricordiamo che anzitutto vale il detto che un reato non autorizza a compierne un altro, pertanto dato che nessuno ha avuto la buona creanza di identificare gli imbecilli che erano sul luogo, che si cominci a far rispondere gli agenti ed i pompieri presenti per omissione in atti d'ufficio.
Come ripeto: le leggi ci sono, basta farle applicare, e per farle applicare bisogna che tutti quanti comincino a tirarsi su le maniche e a vedere di evitare che certi reati passino in secondo piano. Un buon piano di sicurezza urbana non lo si fa solo riempiendosi la bocca o armando i vigili, ci vuole un po' di serieta'.
Io tra l'altro sono d'accordo affinche' si prenda il modello europeo ed extraeuropeo per la sicurezza negli stadi basato sulla sola vigilanza privata (e se la societa' non puo' permettersi la vigilanza, se ne puo' andare fuori dal campionato e tanti saluti & baci); forse l'Ispettore Raciti sarebbe ancora tra noi. Forse no: e' evidente che qualora la sicurezza sia affidata alla vigilanza privata e la situazione dovesse andare fuori controllo, deve esserci un efficace apporto delle forze dell'ordine (nota: con l'aggettivo efficace intendo dire che se vedo ancora millemila persone che si pestano vicendevolmente e la polizia felice di aver arrestato *sei* persone, saro' estremista ma io fossi il giudice farei arrestare e processare tutti gli agenti che erano in servizio ed hanno firmato questo pasticcio).
Perche' a me diventare estremista sulla necessita' di praticare pene serie nei confronti di chi sbaglia, soprattutto se rappresenta le istituzioni, mi ci hanno fatto diventare.
Il capo dei vigili urbani di Roma ha parcheggiato in divieto di sosta? Bravo: fategli multa doppia e decurtategli punti doppi dalla patente, altro che sospenderlo. Quant'e' la massima multa per divieto di sosta? 77 euro? Bene, Allora lui paga 154 euro di multa, e li paga perche' glieli decurtate dallo stipendio. Sono due punti per parcheggio in area disabili? Gliene levate quattro, perche' e' un pubblico ufficiale e certe cose non se le deve permettere. Se lo rifa', bene! Multa doppia nuovamente, punti doppi nuovamente e ritiro della patente per 30 giorni. E se questo bel tomo volesse ancora ripetersi per la terza volta, affinche' nessuno sia convinto che l'uniforme significa "Signore e Padrone dell'Universo", multa doppia, punti doppi, ritiro della patente per un anno e licenziamento in tronco. Altro che raccontare che e' stato sospeso dal servizio (e successivamente reintegrato).
PS: massimo rispetto ai vigili aggrediti a Torino, anche se tuttavia mi sento di biasimare la scelta di non aver chiamato rinforzi. Sara' che mi ricordo troppo che dalle parti di Milano una ragazza era morta durante una gara clandestina di macchine, e quando salto' fuori il filmato di uno degli spettatori, girato circa due ore prima dell'incidente e dell'intervento delle forze dell'ordine, era inquadrata una macchina della polizia i cui occupanti si erano presi un sacco ed una sporta di insulti limitandosi ad allontanarsi.

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