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domenica 21 settembre 2008

Il portatile e' ben cotto

CL: "Ehm, $grizzly, avrei un problemino con il portatile..."
Io: "Ok, dimmi di preciso di che si tratta..."
CL: "In pratica quando proviamo ad accenderlo con la batteria, non da nessun segno di vita. Se con la batteria inserita diamo alimentazione, sempre nessun segno di vita; pero' togliendo la batteria e premendo il tasto di accensione con l'alimentatore inserito, fa come se volesse partire: qualche led si illumina e sembra che l'hard disk dia un se pur minimo segnale, ma resta comunque fermo li' con lo schermo nero."
Io: "Ok. Vediamo, me lo porto in laboratorio e gli do un'occhiata. Uhm... vedo che l'alimentatore non e' quello originale ma un modello generico per notebook... quello originale che fine ha fatto?"
CL: "Beh, un paio di anni fa [il laptop ha circa tre anni, ndG] si e' bruciato, e allora lo abbiamo cambiato con uno compatibile. Un paio di mesi fa si e' bruciato di nuovo e quindi lo abbiamo cambiato di nuovo. Pero'..."
Io: "Pero'?"
CL: "Mah, non so come fare a spiegartelo. In pratica avevamo provato anche ad accenderlo con l'alimentatore di una bilancia che abbiamo in laboratorio, ma ho l'impressione che non fosse a 19 volt, ma forse a 24... e non so se la polarita' di quell'alimentatore sia con il positivo all'esterno e il negativo al centro... ma forse mi sbaglio..."
Io: "Cos...? Ehm... Gosh! Ma veramente se al portatile hai dato 24 volt a polarita' invertita adesso anziche' un PC dovresti avere un amorfo mucchietto di cenere!"
CL: "E invece si limita a non accendersi. Mi fai sapere qualcosa?"
Io: "Ok, vado in laboratorio e vediamo che succede..."

I sintomi di cui mi ha parlato il cliente sono confermati, per cui con la vana speranza che avergli propinato 24 volt abbia solo sbriciolato lo zener di filtro all'ingresso di alimentazione, passo da un amico per farmi dare una mano a smantellarlo, e affronto le 400 viti che tengono assieme la struttura di un normalissimo laptop da 15.4"... e dopo una buona ventina di minuti di lavoro scoperchio la piastra madre e, notando una macchietta nella protezione di plastica vicino all'attacco della batteria, sollevo il foglietto isolante...

... la sorpresina che c'era sotto la protezione la potete vedere clickando sull'immagine a inizio articolo... a quanto pare la mia diagnosi sull'amorfo mucchietto di cenere era decisamente esatta!

4 commenti:

  1. Ahahahhaha!
    Questa e' troppo divertente!

    Hanno letto il libro di d-istruzioni?

    :D

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  2. Diciamo che non e' piacevole sapere di aver frollato un giocattolino pagato quasi 1.500 euro. E diciamo anche che ancora non so se anche l'hard disk ha pigliato una legnata e, pertanto, se ci siano speranze di recuperarne il contenuto...

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