Questo indubbiamente ha i suoi pregi. L'informatica, l'elettronica, sono parte integrante delle nostre vite. La comunicazione da una parte all'altra del mondo e' diventata istantanea: una cuffia, una webcam e da Siracusa potrei sperare di parlare con un ipotetico amico di Mount Thomas come se ce l'avessi davanti al naso.
C'e' una cosa che si e' persa, in questo mondo di tecnologia: si e' perso il piacere della scrittura naturale. Di scrivere con la penna. Di prendere appunti, buttare giu' le famose due righe.
Ormai si fa tutto con il computer, anche troppo.
In questi giorni sono stato nell'area marina di Siracusa (Carrozzieri, Isola, Terrauzza, Fanusa, Arenella, Ognina, Fontane Bianche), perche' mi servivano dei rilievi satellitari per lavoro.
Il mio collega RF mi aveva detto di prendere direttamente le coordinate andando comodamente da casa con Google Earth, ma gli ho ribattuto che ci sono cose che con google earth non si possono vedere (ad esempio gli agglomerati di case abitati tutto l'anno). Allora mi rispose "vabbe', ti porti il portatilino Asus e fai i rilievi su excel con quello?"
L'ho guardato.
Io: "A parte che sull'EEE-PC ho Linux e quindi casomai c'e' Openoffice, direi... No. Mi porto il navigatore sat, quella cartelletta porta bloc notes e QUESTA COMODISSIMA PENNA! Per prendere un paio di appunti mi pare che sia piu' che sufficiente"
Mi colpisce questo discorso, pero'. Perche' mi rendo conto che il concetto e' uno: si prendono appunti sul computer. Si buttano due righe sul computer. Io preparo e studio gli stessi articoli del blog sul computer. Ho scritto un libro (in realta' due... di uno c'e' qualche strano problema di stampa) interamente al computer, e in generale mi trovo bene a dover sviluppare delle cose al computer ma, nonostante tutto, quando programmo [in perl, o in php (no comment, please)] o quando devo fare delle attivita' piu' complesse, preferisco sviluppare in ambiente misto oppure riportare anzitutto su carta il progetto. Io faccio molto uso di appunti cartacei durante il mio lavoro, e tendo a farne molto uso anche nel privato. Preferisco l'applicazione di carta e penna in tutti quei casi in cui la tecnologia viene portata avanti solo come blasonato sostituto di strumenti certamente piu' pratici.
Certo: avrei potuto prendere gli appunti dei rilievi col portatile ma... ve lo immaginate? La batteria dell'EEE-PC non e' eterna, ed io ho girato in macchina per quasi quattro ore, fermandomi spesso per prendere il rilievo delle coordinate in un punto piuttosto che in un altro. Usando il computer avrei dovuto ad ogni punto di interesse:
- fermarmi;
- spegnere la macchina;
- accendere il pc;
- aspettare che si avviasse, autenticarmi, aprire il foglio Calc;
- immettere localita', agglomerato, pertinenza, latitudine e longitudine nelle celle apposite;
- salvare il documento
- spegnere il pc;
- riaccendere la macchina;
Sono ancora uno di quelli che le penne le consuma non solo per firmare moduli, fatture e contratti... ma so che quelli come me sono rimasti in pochi...
... e voi? Le penne le usate? Prendete due appunti ogni tanto? Oppure aborrite l'uso di un palmare ed avete tutta la vostra gestione lavorativa suddivisa in pagine d'agenda? Siete uno di quelli che si gestisce gli appuntamenti e gli impegni di lavoro seminandoli per pizzini?
Voi VERI PROGRAMMATORI ogni tanto fate ancora qualche diagramma di flusso su carta per seguire l'andamento dei ventiquattro cicli if, for, while e foreach che fanno rimpiangere il santo GOTO, che come il vaffan%%lo "quanno ce vo, ce vo"? (((-: oppure la vostra mente superiore riesce a gestire con precisione millimetrica anche il ventunesimo livello di ereditarieta' e il quattordicesimo ciclo if nestizzato per forma di odio viscerale per CASE o SWITCH?
Sinceramente anche io uso "carta e penna" quando devo scrivere un algoritmo complesso ... o semplicemente per ricordare le cose da fare ...
RispondiEliminaSempre meglio dei fastidiosi tool che riproducono i post-it sul desktop!