Mi sveglio alle cinque di mattina, come al solito, e faccio una breve doccia, prima di dirigermi al bar per una "sostanziosa" colazione (aka: un cornetto dall'approssimativo contenuto di marmellata non identificabile, e un caffe' dannatamente lungo ma decisamente molto bevibile), poi esco sul ponte a guardare il panorama. Alle sei siamo gia' in vista del porto di Palermo (pensavo che sarebbe stata piu' lunga la traversata, sinceramente). Maria mi raggiunge al bar poco dopo (lei ha preferito fare le cose con piu' calma, e non ha voluto fare colazione a bordo, preferendo di gran lunga il primo autogrill.
A Palermo, cercando di seguire la segnaletica verso l'autostrada, praticamente ci perdiamo finendo in direzione di Messina, per cui dopo aver fatto inversione di marcia (l'ho detto che non conosco Palermo? Ah, si'...) metto su il navigatore, che infatti mi fa fare un giro un po' strano e discutibile ma mi porta infine sull'autostrada. Un paio di pause per un buon caffe' ristoratore (che mi aiuta anche a combattere il sonno e la stanchezza dilaganti), poi dopo Catenanuova (dalle parti di Gerbini) incrociamo un piccolo incendio di sterpaglie sul bordo della carreggiata. Provo a chiamare (per ben tre volte! Una voce automatica mi dice solo "La preghiamo di attendere", poi cade la linea) il 1515 del Corpo Forestale dello Stato, poi rinuncio e provo a chiamare il 115 (mi rispondono i Vigili del Fuoco di Catania) per segnalare l'incendio. Gli spiego l'altezza [km 160 in direzione Catania; con l'auricolare ed il rumore dei finestrini semiaperti (sob, l'aria condizionata non funziona...) non si capisce quasi nulla], poi finalmente dopo una mezzoretta arriviamo al "Gelso Bianco".
Lascio Maria li', dato che e' passata la madre a prenderla (perche' lei ha da fare qui a Catania, quindi non ha molto senso che la accompagni a Siracusa affinche' poi risalga), infine faccio gli ultimi km di strada verso casa circondato dal caldo torrido siculo del quale avevo quasi sentito la mancanza.
Per ora e' tutto, seguira' probabilmente un altro viaggio in quel di Tornimparte, ma per ora mi ri-fiondo nel lavoro non indifferente che mi aspetta a braccia aperte...
A Palermo, cercando di seguire la segnaletica verso l'autostrada, praticamente ci perdiamo finendo in direzione di Messina, per cui dopo aver fatto inversione di marcia (l'ho detto che non conosco Palermo? Ah, si'...) metto su il navigatore, che infatti mi fa fare un giro un po' strano e discutibile ma mi porta infine sull'autostrada. Un paio di pause per un buon caffe' ristoratore (che mi aiuta anche a combattere il sonno e la stanchezza dilaganti), poi dopo Catenanuova (dalle parti di Gerbini) incrociamo un piccolo incendio di sterpaglie sul bordo della carreggiata. Provo a chiamare (per ben tre volte! Una voce automatica mi dice solo "La preghiamo di attendere", poi cade la linea) il 1515 del Corpo Forestale dello Stato, poi rinuncio e provo a chiamare il 115 (mi rispondono i Vigili del Fuoco di Catania) per segnalare l'incendio. Gli spiego l'altezza [km 160 in direzione Catania; con l'auricolare ed il rumore dei finestrini semiaperti (sob, l'aria condizionata non funziona...) non si capisce quasi nulla], poi finalmente dopo una mezzoretta arriviamo al "Gelso Bianco".
Lascio Maria li', dato che e' passata la madre a prenderla (perche' lei ha da fare qui a Catania, quindi non ha molto senso che la accompagni a Siracusa affinche' poi risalga), infine faccio gli ultimi km di strada verso casa circondato dal caldo torrido siculo del quale avevo quasi sentito la mancanza.
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