Due cognomi. Difficili. Rumeni.
Il primo e' Racz, il secondo Loyos.
Poi un altro cognome, facile facile, italiano: Bianchini.
E ora una considerazione importante: e' naturale che io sia d'accordo con una condanna esemplare nei confronti del *colpevole* degli stupri nei garage di Roma, cosi' come lo sono stati nei confronti dei colpevoli dello stupro alla Caffarella (ecco, ora vi ricordate meglio quei due cognomi, vero?).
Il problema e' che mai come in questi casi il concetto e' che la colpevolezza la fanno i gradi di giudizio in tribunale, e non la piazza.
I gruppi su facebook che chiedono di ammazzare Bianchini. Ma bene. Bravi!
E quelli che volevano la testa di Elvo Zornitta? Ops! E' stato un porco (toh, a volte ritornano!) che indossava l'uniforme del reparto scientifico e che voleva diventare famoso: quello che ha smascherato Unabomber. Chissenefrega se quello in carcere, che ha perso il lavoro, la famiglia ed e' stato sputtanato di fronte a tutta Italia era perfettamente innocente.
Un rumeno ubriaco investe due ragazzi sullo scooter, ne ferisce gravemente uno e ne uccide un altro. Viene arrestato, ma un giudice (per fortuna!) lo rilascia *immediatamente* non convalidando assolutamente l'arresto: non ci sono i presupposti per procedere al fermo.
Perche'? Scendiamo in piazza che c'e' un assassino in liberta'.
E gia'. Il fatto che il rumeno si sia fermato anziche' fuggire, abbia chiamato i soccorsi, sia rimasto li' ed abbia confessato subito di aver bevuto non contano. E non vi sognate di dire che si deve cambiare la legge: domani notte un tizio in bicicletta per un colpo di sonno vi si spalmera' sotto la macchina e voi (che avete preso un bicchiere di limoncello a cena e risultate ubriachi) andrete dentro anche se avete chiamato il 113, avete soccorso, avete atteso l'ambulanza.
Facciamo cosi': io apro un gruppo su Facebook, in questo gruppo chiedo di avere tutti quelli che erano fuori dalla questura di Roma a fischiare e gridare che Loyos e Racz dovevano essere lasciati a loro.
Li voglio *TUTTI*, in fila, con le manette ai polsi e le gambe legate. E poi un gruppo di venti persone armate di mazze da baseball e spranghe, e GIU' LEGNATE FINO A QUANDO NON RACCOGLIAMO ALMENO DUECENTOCINQUANTA DENTI.
Cosi'. Tanto per far capire alla gente che cosa significa volersi fare giustizia da soli a tutti i costi.
Per una volta mi sbilancio: anche io credo che Bianchini sia colpevole. Ma questo non cambia che il concetto e' "voglio vederlo marcire in galera *solo* *dopo* un giusto ed equo processo". Che la giustizia italiana funzioni malissimo, questo purtroppo e' un altro paio di maniche...
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