Quando i giornali hanno cominciato, l'altro ieri sera, a parlare di una presunta lettera di Silvio Berlusconi a tutti gli italiani a proposito del rimborso dell'IMU, io all'inizio ho pensato a una bufala.
Lo dico sinceramente.
Perché ho pensato: non si può essere così. Non sul serio. Cioè, cavoli, qui stiamo parlando veramente di un reato penale. Anzi due, perché anzitutto mi chiedo come fa un candidato a sapere quali sono i proprietari di immobili che hanno pagato l'IMU?
Bene.
Lo pensavo. Ma poi mi sono dovuto ricredere.
Ecco il testo della lettera:
Caro Mirko,Ora, io trovo che questo sia deprimente. Trovo che sapere che decine e centinaia di pensionati si sono recati nei CAF perché questa lettera si presenta con una busta che sembra provenire dallo Stato, perché hanno chiesto presunti moduli per ottenere il rimborso... perché...
come Lei sa, il nostro programma, oltre ai provvedimenti per far subito ripartire l'industria e all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, prevede e garantisce un consistente pacchetto di riduzioni fiscali: l'abolizione dell'Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli, la riduzione graduale sino all'eliminazione dell'Irap, nessun aumento dell'Iva, nessuna imposta patrimoniale sui risparmi.
È una impostazione totalmente diversa sia da quella dei cosiddetti tecnici, responsabili degli inasprimenti fiscali dell'ultimo anno (e in particolare del vero e proprio scandalo rappresentato dalla tassazione della prima casa), sia da quella dei tassatori della sinistra, che farebbero ancora peggio, secondo la loro tradizione e il loro programma.
Tuttavia, come avrà appreso dai giornali e dalla tv, siamo determinati a cancellare subito l'Imu, nel primo Consiglio dei Ministri dopo la vittoria (esattamente come facemmo nel 2008 abolendo l'Ici sulla casa secondo quanto avevamo promesso), e restituendo immediatamente l'Imu pagata nel 2012 sulla prima casa e su terreni e fabbricati agricoli, come risarcimento per una scelta sbagliata e ingiusta dello Stato.
Dunque, anche Lei, se proprietario della prima casa oppure di terreni o fabbricati agricoli, avrà diritto ad essere rimborsato per quanto ha versato.
La restituzione avverrà, a sua scelta:
- attraverso un bonifico sul suo conto corrente;
- oppure a Lei personalmente agli sportelli delle Poste.
L'Amministrazione finanziaria Le invierà una lettera firmata dal nuovo Ministro dell'Economia e dello Sviluppo (cioè dal sottoscritto!): per la prima volta, ricevendo una lettera dell'Amministrazione finanziaria, Lei non avrà nulla da temere, ma potrà finalmente sorridere perché le porterà una buona notizia.
La lettera Le comunicherà infatti il Suo diritto a ricevere il rimborso e l'ammontare che Le spetta.
Subito dopo aver ricevuto la lettera, Lei potrà recarsi presso gli sportelli delle Poste Italiane a riscuotere il rimborso. Oppure, se preferirà, potrà comunicare all'Amministrazione finanziaria i Suoi estremi bancari per l'accredito sul suo conto corrente. Siamo certi che, una volta completata la fase di invio delle lettere ai soggetti interessati, il processo di pagamento possa concludersi nell'arco di un mese.
Siamo davvero orgogliosi di assumere questo impegno perché per noi “la casa è sacra” e rappresenta il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di costruire la sicurezza del proprio futuro. Questa tassa inoltre, essendo una patrimoniale da pagarsi ogni anno, diminuirebbe il valore di tutti gli immobili come purtroppo è avvenuto.
Intanto ha già determinato la riduzione di più del 50% degli investimenti nelle costruzioni residenziali causando, secondo l'Associazione Nazionale Costruttori, la perdita del lavoro a 360.000 addetti, cui si aggiungono altri 190.000 lavoratori dei settori (mobili, arredi, tessuti ecc.) che dipendono dalle costruzioni.
È ovvio che, per evitare questo disastro serve il Suo aiuto: ogni voto conta, ogni voto è determinante, nulla deve essere disperso o sciupato. Il voto dato ai vari Fini, Casini, Monti è un voto regalato alla sinistra sul cui carro hanno già deciso di salire condividendo il programma di non abrogare l'Imu ma anche di imporre a tutti ulteriori tasse. Anche un voto dato al Movimento 5 Stelle di Grillo, che rappresenta una pur legittima protesta contro la politica e i politici (senza tuttavia aggiungere alla protesta alcuna proposta costruttiva) è pericoloso perché, guardando con attenzione le sue liste, si scopre che più dell'ottanta per cento dei suoi candidati ha già fatto politica e proviene dai circoli dell'estrema sinistra, dei centri sociali e dei No Tav.
Ci serve davvero il Suo aiuto: quello di votarci e di farci votare dai Suoi parenti, dai Suoi amici, dai Suoi conoscenti. Noi siamo davvero l'unica difesa contro l'oppressione fiscale, l'oppressione giudiziaria, l'oppressione burocratica.
Grazie per l'attenzione, grazie per la fiducia che vorrà darci.
Un saluto cordialissimo, Suo
Silvio Berlusconi
(lettera firmata)
Perché mi mancano le parole, porca miseria, perché a vedere queste cose mi viene voglia di urlare, di imprecare, di dire che qua abbiamo perso di vista tutto, la stessa realtà. Questo è un film di fantascienza. Questo è Berlusconi che quando gli hanno dato del buffone ha chiesto di identificare una persona, che è arrivata fino in Cassazione per dimostrare che DARE DEL BUFFONE A UN POLITICO CHE PRENDE IN GIRO GLI ITALIANI È UN SACROSANTO DIRITTO!
E io ne ho le palle piene, veramente. Questa non è una buffonata, questo è peggio, questo è giocare con noi italiani, è prenderci clamorosamente per il culo.
E voglio rispondere. Sinceramente.
Caro Silvio [no, non «caro presidente»: tu ti permetti di chiamarmi per nome? E allora anche io ti chiamo e ti chiamerò sempre per nome. In generale anche io avrei preferito essere chiamato, per esempio, «Signor Tuccitto» (con buona pace di quei prefetti che cionondimeno trovano offensivo essere chiamati «signore»), per cui secondo il mio personalissimo e certamente non vincolante metro di giudizio sei un cafone],E a questo punto mi fermo. No, non perché non ho nient'altro da dire e quindi ci posso mettere un "grazie per l'attenzione e cordiali saluti". Tutt'altro.
Io, all'inizio, avrei voluto solo dirti «Sei un buffone: hai messo noi italiani e l'Italia intera col culo per terra, traghettandoci in mezzo alla crisi ma parlando di ristoranti pieni», volevo solo pensare e ricordare che, alla fine, il gioco del governo tecnico è abbastanza noto: il Presidente della Repubblica quando si trova davanti da tartassare gli italiani di tasse perché è successo il danno, capisce che nessuno si vuole bruciare ed è il momento di scegliere un governo tecnico.
Perché dopo il governo tecnico, chiunque politicamente ritorni su la prima cosa che dirà è sempre: «AAAAAAHHHHHH! NON MI DITE NULLA! MICA C'ERO IO, C'ERANO I TECNICI!».
Il gioco è noto, appunto, ma nel frattempo mi rendo conto di una cosa: mi rendo conto che forse ho capito perché ho smesso di guardare la televisione da quasi cinque anni. Perché le tue televisioni propongono robaccia e reality che appiattiscono il livello culturale italiano medio, mentre la RAI si compra i format (come l'Isola dei Famosi) magari dalla Endemol, che sempre tu controlli. E così, per l'appunto, l'intero livello culturale italiano medio si appiattisce, scende in basso, e poi arrivi tu e...
... e da bravo BUFFONE quello che fai è prendere in mano la situazione e scrivere una lettera a tutti noi italiani che ci lascia intendere che pensi che le tue televisioni siano giunte allo scopo: prenderci tutti per idioti, prenderci tutti per il culo pensando che i nostri cervelli siano stati offuscati da tutta la merda che la televisione ci ha buttato addosso negli ultimi anni.
Ma per fortuna non sono il solo che, in fondo seguendo quel consiglio di Beppe Grillo (no, non voterò per lui: notoriamente molte sue idee non mi piacciono, in primis la sua geniale idea sulla gestione dei rifiuti e sugli inceneritori), ha deciso di smettere di stare davanti a quell'elettrodomestico e farsi coprire di letame, bensì ha deciso di alzarsi, prendere una pala e restituire indietro un po' di concime.
Perché voglio continuare facendo mie le parole di un prete di frontiera di Spoleto, tal Don Gianfranco Formenton, a proposito di un'altra piacevolissima lettera inviata ai prelati umbri da una Senatrice della Repubblica che, secondo me, per questo meriterebbe un richiamo formale.
Ecco la lettera della senatrice Ada Spadoni Urbani, e di seguito la risposta del parroco, come tratto dal giornale on-line SpoletoCITY. La pubblico perché resti negli annali della storia.
Perugia, 8 febbraio 2013Bene, questa è la splendida risposta di uno dei parroci:
Gentile Parroco,
mi sono decisa a scrivere questa lettera ai pastori del popolo cristiano dell'Umbria perché, dopo cinque anni trascorsi in Senato, so con certezza che nei primi mesi della prossima legislatura dovranno essere affrontati in Parlamento parecchi argomenti che riguardano temi etici importanti e delicatissimi. Mi riferisco, tra le altre, alle disposizioni sul “fine vita” (chi non ricorda il caso Englaro), alla legge sul matrimonio per le coppie omosessuali, all'adozione di bambini nelle stesse coppie omosessuali, alle problematiche sull'uso degli embrioni, all'apertura all'aborto eugenetico (che, di fatto, si va già diffondendo).
In Parlamento, lo scorso anno, ho costituito, assieme ad altri colleghi, l'Associazione parlamentare per la Vita. Una Associazione che è stata un baluardo contro ogni attacco volto a modificare in senso negativo la nostra legislazione. Malgrado ciò recenti orientamenti dei giudici hanno intaccato lo stesso dettato costituzionale in tema di famiglia, di adozioni e di fine vita.
Immagino che sulla politica economica del mio partito non tutto possa essere pienamente condivisibile e che, magari, alcuni preferiscano soluzioni diverse da quelle che abbiamo proposto o che abbiamo in programma di fare. Sui temi etici però, a differenza di altri partiti, il PdL è stato sempre unito e coerente, perché composto da molti cattolici e da altri che si definiscono ‘laici adulti', la cui formazione culturale e politica è in ogni caso improntata al rispetto di tutti i valori non negoziabili. Se di politica economica si può discutere – ma io ho sempre lottato per orientare al bene comune l'azione dello Stato – su queste tematiche non ci sarà possibilità di mediazione. Mediare significherebbe comunque accettare che, prima o poi, si compia un'escalation che ha come traguardo la modificazione dei valori di fondo della nostra società, da ultima, per usare la denuncia dei vescovi spagnoli, ‘la separazione della sessualità dalla persona: non più maschio e femmina, ma il sesso sarebbe un dato anatomico senza rilevanza antropologica.'
È necessario che nel futuro Parlamento ci sia un numero di persone sufficienti a non far passare leggi contro la famiglia, l'uomo e la sua vita. Io mi sono impegnata e mi impegnerò in questo senso. Per questo chiedo anche il Suo sostegno e ringrazio per tutto quello che riterrà di fare.
Devotamente saluto,
Ada Urbani
candidata PdL al senato
www.adaurbani.it
Spoleto 12 febbraio 2013E concludo, concludo con un applauso a questo prelato di frontiera, che ha avuto un coraggio che comunque molti altri colleghi non hanno mai avuto e non so se mai avranno.
Gentile Senatrice,
ho ricevuto la sua lettera "ai pastori del popolo cristiano dell'Umbria" e ho deciso di risponderle in quanto "pastore" di una parte di questo popolo al quale recentemente il Card. Bagnasco ha raccomandato, dopo alcune eclatanti ed astrali promesse elettorali, di non farsi "abbindolare".
Vedo che nella sua lettera lei parla in gran parte dei cosiddetti "temi etici" che lei riferisce unicamente ai luoghi comuni che tutti i politici in cerca di voti e consensi toccano quando si rivolgono ai cattolici: il fine vita, le unioni omosessuali, gli embrioni, l'aborto…
La ringrazio anche per la citazione dei vescovi spagnoli e per il suo impegno per la formazione culturale e politica improntata al rispetto di tutti i valori non negoziabili.
Ma rivolgendosi ai "pastori del popolo cristiano" lei dovrebbe ricordare che tra i valori non negoziabili nella vita, nella vita cristiana e soprattutto in politica entrano tutta una serie di comportamenti di vita, di etica pubblica e di testimonianza sui quali non mi sembra che il partito di cui lei fa parte né gli alleati che si è scelto siano pienamente consapevoli.
Sarebbe bello stendere un velo pietoso su tutto ciò che riguarda il capo del suo partito sul quale non credo ci siano parole sufficienti per stigmatizzarne i comportamenti, le esternazioni, le attitudini pruriginose, le cafonerie, le volgarità verbali che costituiscono tutto il panorama di disvalori che tutti i pastori del popolo cristiano cercano di indicare come immorali agli adulti cristiani e dai quali cercano di preservare le nuove generazioni.
Sarebbe bello ma i pastori non possono farlo perché lo spettacolo indecoroso del suo capo è stato anche una vera e propria "modificazione dei valori di fondo della nostra società" (come lei dice) operata anche grazie allo strapotere mediatico che ha realizzato una vera e propria rivoluzione (questa sì che gli è riuscita) secondo la quale oramai il relativismo morale, tanto condannato dalla Chiesa, è diventato realtà. Concordo con lei, su questo "mediare significherebbe accettare".
Un'idea di vita irreale ha devastato le coscienze e i comportamenti dei nostri giovani che hanno smesso di sognare sogni nobili e si sono adagiati sugli sculettamenti delle veline, sui discorsi vacui nei pomeriggi televisivi, sui giochi idioti del fine pomeriggio e su una visione rampante e furbesca della politica fatta di igieniste dentali, di figli di boss nordisti, e pregiudicati che dobbiamo chiamare onorevoli.
Oltre a questo lei siederà nel Senato della Repubblica insieme a tutta una serie di personaggi che coltivano ideologie razziste, populiste, fasciste che sono assolutamente anti cristiane, anti evangeliche, anti umane. Mi consenta di dirle francamente che il Vangelo che i pastori annunciano al popolo cristiano non ha nulla a che vedere con ideologie che contrappongono gli uomini in base alle razze, alle etnie, alle latitudini, ai soldi… e, mi creda, mentre nel Vangelo non c'è una sola parola sulle unioni omosessuali, sul fine vita e sull'aborto, sulle discriminazioni, sul rifiuto della violenza e su una visione degli altri come fratelli e non come nemici ci sono monumenti innalzati alla tolleranza, alla non violenza, all'accoglienza dello straniero, al rifiuto delle logiche della furbizia e del potere.
Mi dispiace, gentile senatrice, ma non riterrò di fare qualcosa né per lei, né per il suo partito, né per i vostri alleati, anzi. Se qualcosa farò anche in queste elezioni questo non sarà certo di suggerire alle pecorelle del mio gregge di votare per quelli che mi scrivono lettere esibendo presunte credenziali di cattolicità.
Mi sforzerò, come raccomanda il cardinale, di mettere in guardia tutti e di non farsi abbindolare da certi ex-leoni diventati candidi agnelli. Se le posso dare un consiglio, desista da questa vecchia pratica democristiana di scrivere ai preti solo in campagna elettorale e consigli il suo capo di seguire l'esempio fulgido del Papa. Sarebbe una vera opera di misericordia nei confronti di questo popolo.
don Gianfranco Formenton
Un applauso davvero, e a tutti e 2: al parroco per aver centrato così bene la questione, e a te per avermi permesso di leggere questa lettera nel tuo post.
RispondiEliminaUn abbraccio!