Pagine importanti

lunedì 14 ottobre 2013

Addio a Priebke

Quando muore un uomo, ci si limita ad esprimere silenzio. In certi casi, ad esprimere un silenzioso sgomento.
Come l'unica cosa che mi sento di esprimere davanti alla strage con cifre da eccidio che pochi giorni fa ha scosso Lampedusa, e attraverso quella piccola isoletta, ha scosso tutto l'orbe terracqueo.
O come la strage del 24 marzo 1944 a Roma, alle Fosse Ardeatine, tanto per fare un esempio.
Come dicevo: quando muore un uomo, ci si limita a esprimere silenzio.
E io non esprimo silenzio. Forse perché non credo di aver intenzione di considerare Erich Priebke come un uomo.
Ma non mi stupisco di una cosa: non mi stupisco del fatto che la chiesa cattolica abbia perso di nuovo un'occasione per lanciare un messaggio. Welby non ha ottenuto il funerale cattolico, mentre un criminale nazista che ha scritto sul proprio testamento di non essersi pentito del suo lavoro, invece, sicuramente lo otterrà. Bella lezione di dignità, grazie molte...
Concludo. Anzi no: prima vi regalo le parole di Bruno Vareschi, ricevute stamattina coll'aggiornamento settimanale delle battute del DrZap:
Erich Priebke bussa all'ufficio di San Pietro. «Volevo sapere che avete in mente per me?» chiede.
«Allora - dice San Pietro prendendo la sua scheda - siccome ti sei pentito l'ultimo secondo di vita ti spetta invece dell'Inferno, un miliardo di anni di Purgatorio, prima di salire in Paradiso. Per te è stato predisposto il Girone dei Rasoi!»
«Gagliardo, a me piace farmi la barba tutte le mattine!» dice il boia.
«Aspetta - lo interrompe San Pietro - dovrai correre tutto il giorno su affilatissimi rasoi a piedi nudi ed ogni cinque minuti, quando troverai un Diavolo davanti, fare una frenata secca adoperando una volta gli occhi, una volta la lingua ed una volta il pisello!»
«Cazzo, e tu saresti Santo? Ma tu sei cattivissimo!» risponde incazzato Priebke.
San Pietro si alza e, guardandolo fisso negli occhi, gli dice: «No Erich, non sono cattivo. Eseguo solo degli ordini.»

2 commenti:

  1. Se Welby era laico, ci voleva un funerale civile.
    Priebke andrebbe messo nel mausoleo del suo degno compare Graziani, perché si veda che non solo i crucchi sono cattivi.
    L'Argentina lo ospita da vivo e lo rifiuta da morto

    RispondiElimina
  2. Welby non era laico. Era cattolico convinto e praticante. Ha avuto un funerale civile perché la chiesa cattolica ha RIFIUTATO di concedergli il rito cattolico perché riconosce persino in chi si suicida un più o meno presunto pentimento pochi istanti prima della morte. Welby era troppo scomodo perché ha chiesto deliberatamente di essere disconnesso dalle macchine che lo tenevano in vita.
    Per il resto: Priebke non è certo l'unico morto "degno di nota negativa" per così dire, né sarà l'ultimo, ma neanche si può rischiare di rendere la sua tomba meta di pellegrinaggi più o meno discutibili.

    RispondiElimina

Come detto sull'intestazione del Blog, sarete ospiti ben graditi, e per questo vi ringrazio anche per i vostri commenti, anche se messi per criticarmi. (-:
Visto lo spam ricevuto in questo periodo, i commenti sono moderati, pertanto vi prego di utilizzare questo spazio per costruire qualcosa assieme a me e agli altri lettori, astenendovi invece dal limitarvi ad approfittare di questo spazio aperto per fare pubblicità ai vostri prodotti o servizi. In caso di dubbi, in home page trovate il mio indirizzo e-mail e il mio numero di telefono (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19), per contattarmi.
Infine, vi prego di non utilizzare parolacce, bestemmie o termini che possano urtare la sensibilità mia o dei lettori.
Grazie mille! Grizzly