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venerdì 10 gennaio 2014

Governo e omosessualità

Trovo interessante notare come in un momento in cui il governo dovrebbe prodigarsi per cercare di risolvere i gravi problemi che affliggono l'Italia (argomenti quali "tasse", "lavoro", "crisi", "credibilità internazionale"), invece si trovi utile dibattere per l'ennesima volta sul "matrimonio gay".
Ma detto questo, una volta e per tutte voglio chiarire la mia posizione sull'argomento. E la mia posizione è forte, efficace e definitiva: trovo ridicolo che nel XXI secolo si debbano discutere posizioni di questo genere in un posto che dovrebbe definirsi "stato civile".
Solo che l'Italia non è uno stato civile, e questo l'abbiamo già visto ed appurato più e più volte.
Il problema con cui ci troviamo a combattere è, purtroppo, un dilagante e poco occulto potere temporale che sembra dettare in Italia le regole dietro il dito di quella che dovrebbe essere laicità e sempre più spesso, invece, diviene un proselitismo cattolico di bassa lega evidente e a tratti incontenibile.
E ringrazio che non siamo arrivati ai livelli di certi posti, dove è materia scolastica obbligatoria il "creazionismo".
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Giusto questa settimana un consigliere eletto a Pomfret, New York, ha prestato giuramento tenendo fede al suo credo religioso: è un Pastafariano ed ha giurato con il tradizionale copricapo religioso in testa (lo scolapasta).
Mentre mi aspetto che qualche pentastellato italiano trovi il modo di cercare di ripetere il gesto qui in Italia, quello che osservo è che invece molti newyorkesi saranno lì a dire che non si può dare credibilità politica a un uomo che crede nell'esistenza di un'entità superiore divina, mai vista né sentita, di cui non esistono prove e che detta regole che, ok, principalmente sono legate al buon senso, ma che lasciano trasparire forse una certa goliardia: dai non parlerà mica sul serio... ah no scusate, non mi riferivo a Christopher Schaeffer che ha giurato collo scolapasta in testa, io parlavo di quell'altro, quel cattolico...
... ecco: pensate che abbia preso in giro una religione importante? Liberi di farlo, comunque no: anche io sono pastafariano eheheh (ah, pensavate che fossi agnostico? Eh, sapete: la coscienza cambia, andate in pace, ramen!)
Io però, rimarrò libero di pensare che, invece di guardare alla morale che viene dettata da una divinità da migliaia di anni, si debba guardare alla morale degli uomini e delle donne che vivono in un mondo in cui si viene persino condannati a morte per le proprie scelte di coscienza.
Piuttosto che pensare che sia morale costruire una famiglia come ci spiega un prete, che pratica l'ascetismo e non ha una famiglia, salvo quando poi non succede persino che ha il piacere di avere una famiglia vicino, tanto per avere dei bambini con cui soddisfare i suoi appetiti sessuali (e non storcete il naso: sapete che purtroppo non sono casi isolati e rari).
Il problema dell'Italia è che si lascia guidare troppo dalla "chiesa" (intesa come potere temporale. Cavoli, non era una cosa medioevale?), così tanto da arrivare ad accettare certe cose come valori indiscutibili, fino all'estremo.

E io vorrei capire, sinceramente, che cosa c'è di male se due persone che condividono una vita assieme, non possano ereditare l'un l'altro, non possa uno dei due trovare l'altro in ospedale, in carcere, non possa ottenere la reversibilità della pensione.
La famiglia è formata da un uomo e una donna.
No. Non è vero! La famiglia è formata da due persone che si amano e che sono pronte a condividere una vita intera insieme. Stop.
Non cambia nulla il fatto che siano un uomo e una donna o due persone, maggiorenni & vaccinate, dello stesso sesso. Nulla: fatevene una ragione. E non venitemi a dire "ognuno è libero di fare quello che vuole in camera da letto", perché ognuno è libero di fare quello che vuole tout-court, altro che camera da letto.
Io ho vissuto in una famiglia "tradizionale": con due genitori che si sono separati quando io non avevo neppure sei anni e che hanno divorziato pochi anni dopo, che io non ero ancora maggiorenne.
Ed ho vissuto un disagio, un disagio grande, e non il disagio che mi è mancato un genitore piuttosto che l'altro, bensì il disagio che spesso sono stato usato da uno o entrambi i miei genitori come "arma di scambio". Una cosa vergognosa e per cui chi insegna moralità spicciola dovrebbe molte più parole di fuoco, ma invece...

Invece no: la famiglia è basata su un uomo e una donna. Che magari litigano, che traumatizzano i loro figli, che massacrano o uccidono i loro figli se non vivono secondo i canoni della loro religione... eh sì, giusto: se non sono cattolici non contano. Sono solo i cattolici che decidono per gli altri, anche per chi non lo è. Quindi se la mia compagna vuole abortire e il medico si rifiuta perché è un obiettore di coscienza l'ospedale non gli dirà:
Rispettiamo le tue scelte di coscienza, per questo motivo ti mettiamo di fronte ad una scelta anche noi: puoi rispettare il tuo contratto di lavoro e svolgere l'intervento, oppure puoi rispettare il tuo dettato di coscienza, e in tal caso l'ospedale, in tutta coscienza, sarà libero di avvalersi del lavoro di chi non ponga i tuoi problemi di coscienza, e tu sarai libero di andare a cercare un posto di lavoro in cui le tue scelte di coscienza siano contemplate nel contratto di lavoro. Grazie, quella è la porta, addio!
Bensì dirà alla donna «ma signora, aspetti, parli con questi bravi signori del consultorio che seguiranno sicuramente il suo caso» (devo dire che trovo interessante sapere che se un medico dice a qualcuno, senza il mio permesso, che ho, chessò, l'alluce valvo, rischia vari anni di galera per violazione del segreto medico, ma se segnala una donna incinta che vuole abortire, va tutto bene. Non vedo la differenza, sapete? Sul serio).
Ecco, la famiglia. Perché se due persone si amano e restano assieme d'amore e d'accordo per 80 anni, sono solo uomini e donne, non esistono coppie omosessuali che durano (o forse sì, ma non se ne deve parlare, che ognuno in camera da letto è libero... oh, guarda: di nuovo lo stesso cliché).

Bene, io guardo oltre [forse perché sono pastafariano: la mia religione mi impone anzitutto di non imporre il mio credo bigotto agli altri, come recita il primo condimento (comandamento?): "I'd Really Rather You Didn't act like a sanctimonious holier-than-thou ass when describing My Noodly Goodness. If some people don't believe in Me, that's okay. really, I'm not that vain. Besides, this isn't about them so don't change the subject" (Io Preferirei Davvero Che Tu Non ti comportassi come un asino bigotto più-santo-di-te quando descrivi la Mia Spaghettosa Bontà. Se qualcuno non crede in Me, va bene così. Dico davvero, non sono mica così vanitoso. E ad ogni modo non stiamo parlando di loro, quindi non cambiare argomento)], per cui non solo non mi interessa se due persone che si amano debbano farlo "solo dentro la camera da letto", e al contrario sono perfettamente favorevole affinché l'unione consenziente venga regolata dalla legge e consenta quella serie di diritti (e doveri!) che ad oggi vengono riconosciuti solo a quelli che davanti a qualcuno hanno detto "sì, lo voglio".
Ma non solo, perché io non vedo nulla di male se, dopo tutte le verifiche e i controlli che attualmente i servizi sociali dedicano soltanto alle "famiglie tradizionali", sia concesso anche a una famiglia omosessuale di avere dei bambini in affidamento condiviso, in affidamento temporaneo e persino in adozione.
Se pensate che sia una cosa innaturale, voglio rompervi le uova nel paniere: al giorno d'oggi, esistono bambini che vivono legalmente in una "coppia di fatto" omosessuale. Sapete, ci sono vedove che hanno un figlio a carico e che adesso hanno una famiglia con una compagna. E non c'è nulla di male in ciò, nonostante la maldicenza di certa gente, che invece dovrebbe essere pesantemente ridimensionata.
Si è tanto parlato di "femminicidio", e io sono favorevolissimo a una legge che punisca gravemente e severamente la violenza dettata dalla discriminazione. Dalla discriminazione contro la sessualità, non semplicemente contro "la donna". Non è possibile che quello che manda la compagna in ospedale è un porco, bastardo, animale che merita di marcire in galera e quello che in ospedale ci ha mandato una coppia gay che camminava al parco "va capito, ma sì, però...": è un porco, bastardo e animale che merita di marcire in galera ugualmente.
Ma che valori insegnate ai VOSTRI figli? Ma vi pare normale? Siamo tutti uguali, siamo tutti bravi, siamo tutti buoni, ama il prossimo tuo, sì, ma...
Aveva visto giusto De André anni fa:
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio
Ma tanto lo so: nonostante dovremmo dire di essere nel XXI secolo, siamo ancora nel medioevo, e difficilmente le cose cambieranno...

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