Pagine importanti

domenica 5 ottobre 2014

VLOG 34: Paure e fobie




Benvenuti a bordo, viaggiatori. Sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
Eh... sì: l'illuminazione di oggi è gentilmente offerta da Giove Pluvio...
[♪♫♪]
{ecco...} [clacson] {pure i piccioni in mezzo alla strada!}
Oggi parliamo di Mental floss, «il vostro appuntamento settimanale con la scienza e con tante curiosità». Adesso è un periodo in cui sta pubblicando due video alla settimana: uno - appunto - di curiosità in generale, e uno in cui si risponde a una domanda fatta dal pubblico su GooglePlus, sui commenti di YouTube eccetera...
Trovate sul doobly-doo (sì: sta uscendo un po' di sole, non mi lamento!) trovate - dicevo - sul doobly-doo il link al canale Mental floss e ad alcuni dei video che ho trovato più interessanti e che possono darvi un'idea un po' del canale.
Cominciamo innanzi tutto col primo video che vi segnalo, che sono "33 curiosità sui giocattoli".
E se passiamo a giocattoli un po' più grandi abbiamo anche "32 significati di nomi delle automobili" (delle marche delle automobili), come d'altronde la FIAT: Fabbrica Italiana Automobili Torino... ['na vota... eh!]
Oppure... (come non detto: è andato via il sole di nuovo) - no: non è questo il video! Quello di Mental floss è "21 pazzesche forme di vita ormai estinte.
E per chiudere con le curiosità scientifiche, perché non parlare di "27 curiosità divertenti sul... divertimento"!
Ma, come dicevo, ci sono anche delle risposte a delle domande poste dal pubblico, e perché non vedere la risposta alla domanda "da dove viene il simbolo del dollaro?" con un ospite speciale che risponde, che è Craig Benzine (il nostro caro amico WheezyWaiter). Ultimo video sul doobly-doo: "da dove viene il simbolo del dollaro?"
E adesso passiamo all'argomento del giorno: ho fatto una piccola deviazione perché ho un momento libero e voglio farvi vedere un piccolo posto che ha a che fare con l'argomento del giorno. Anche se la giornata non è l'ideale: infatti, come dicevo prima, l'illuminazione è offerta da Giove Pluvio.
E infatti se ci dovessero essere dei lampi, mi metterò in posa con un bel sorriso: magari Zeus pubblica la mia foto sulla sua bacheca; mentre se dovessero esserci dei tuoni, hanno a che fare con l'argomento di oggi.
No: non ho intenzione di parlare di Thor!
Oggi vi parlo, infatti, di fobie. E lo faccio andando in un posto che alcuni di voi - se sono siracusani, se sono venuti con me o se seguivano il mio blog - conoscono, che è Cisternazza: mi fermerò lì qualche minuto.
Nel frattempo vi linko sul doobly-doo un articolo, che ho scritto sul mio Blog un po' di tempo fa, parlando proprio di paure e fobie.
Anni fa ero a casa di un amico e gli stavo sistemando il computer, c'era una giornata peggiore di questa: proprio pioggia, vento... un lampo pazzesco ha illuminato a giorno tutta la casa, l'amico aveva due figli piccoli (credo sei e tre anni) e gli ha tirato un'urlata: «Ragazzi: le orecchie!». I bambini si sono tappati le orecchie circa un secondo prima che un tuono PAZZESCO facesse - proprio - tremare tutta la casa.
È una cosa - sapete - molto tenera pensare a bambini e paura dei tuoni. E son paure che poi, generalmente, crescendo, con l'età, passano. Eppure ci sono anche persone adulte che, nonostante siano cresciute, nonostante quell'età, nonostante sappiano che ci sono delle cose che comunque non dovrebbero essere motivo di timore (o di terrore), provano delle vere e proprie fobie, fino al punto di trovarsi anche fortemente a disagio in determinate situazioni.
La differenza principale tra paura e fobia è data da un concetto: la paura scatta in determinate situazioni...
Sono a Cisternazza, solo che c'è un tempo da cagnacci.
Mi sono fermato un attimo in aperta campagna, sono in un posto che molti conoscono, perché io adesso mi giro e ve lo faccio vedere (c'è la macchina di qualche contadino, giustamente): questa alle mie spalle è Cisternazza e, dall'altro lato, c'è una vista (non so se si riesce a intravedere) che va da Sortino, Solarino, Floridia, altri paesi fino - praticamente - da quella parte c'è Siracusa.
Quando ho cominciato a venire in questo posto, e parliamo - veramente - di più di una decina di anni fa, ma anche più di quindici anni fa, c'eran meno alberi, era un posto un pochino più brullo, un pochino più desolato e qui io ci venivo di notte nel periodo di agosto. Venivo di notte perché questo è un posto relativamente lontano dalle città, dalla grande illuminazione delle città, relativamente tranquillo; in estate anche ventilato e fresco.
Uhm, sì: ci sono un bel po' di zanzare. Questo purtroppo è un problema, per il quale usavamo svariati prodotti. Soprattutto però questo era un posto... venivamo qui (vi faccio vedere): questa costruzione è un'antica cisterna.
[oplà!]
Bene. Questa è un'antica cisterna e noi ci mettevamo qui, sul tetto di questa cisterna, con un asciugamano, o con qualcosa per stare asciutti, tra l'altro lontani dalle formiche eccetera, per guardare il cielo.
Ora, perché sto parlando di questo discorso? (tra l'altro questo discorso è un bel po' che non lo faccio, perché ormai è un periodo in cui in agosto vado in vacanza a Trento, eccetera) Parlo di questo perché: voi vedere questo ambiente, abbastanza brullo, desolato e relativamente deserto. Di notte è un ambiente molto buio, molto lugubre e molto sinistro, ed è un ambiente in cui moltissime persone con cui sono venuto, quando eravamo da soli, si sono sentite un pochino a disagio: perché si è grandi, adulti & vaccinati, ma ci sono posti che ti fanno un po' riscoprire di avere paura del buio.
C'è un'importante differenza tra paura e fobia. La paura è quel sentimento che aiuta ad evitare determinati pericoli, ed è importante che ci sia: è grazie alla paura che non infiliamo una mano dentro il camino acceso, perché sappiamo, abbiamo paura, di grigliarci la mano!
La fobia è una cosa che tende a diventare irrazionale, rispetto all'elemento che dovrebbe dare paura.
Ora, ci sono elementi che danno paura in maniera differente. Portando l'esempio del camino: guardare un camino crepitante è un'immagine, per molti, anche rilassante. Ma guardare un incendio che sta per lambire la vostra casa... sempre fuoco è, ma è UN TANTINO meno rilassante, no?
In certi casi, però, la paura arriva al livello di fobia. Quando la paura arriva al livello di fobia, diventa una cosa inconsciamente molto forte: c'è una scarica di adrenalina, il corpo si prepara a quello che dovrebbe essere "combatti o corri" (in inglese sarebbe "Fight or Flight"), perché ci sono persone adulte che hanno fobie invalidanti.
Alcune sono cose abbastanza diffuse: se io vi parlo, non so, di claustrofobia: la paura di restare dentro luoghi chiusi. La cabina di un ascensore, magari dentro questa macchina (no, ok, spero... questa macchina è abbastanza ampia. Spero che non provochi claustrofobia).
C'è l'opposto, l'agorafobia: la paura di stare negli spazi aperti. Sono paure, sì irrazionali: è facile dire che una fobia è una paura irrazionale, ma è difficile superare una fobia, perché comunque può essere veramente invalidante.
Ci sono alcune di queste fobie, alcune delle fobie, sono abbastanza diffuse da far parte integrante della realtà umana: la brontofobia, che non è la paura dei brontosari, ma dei tuoni, per esempio. Obiettivamente è irrazionale: ha senso aver paura del fulmine, ma il tuono è ciò che si manifesta quando ormai il fulmine è passato. E molti bambini ce l'hanno, ok, ma ce l'hanno anche molte persone adulte. Una mia amica diceva di adorare i temporali, e sosteneva che il modo migliore di godere appieno dello spettacolo della natura che si scarica fosse sotto il letto, con gli occhi chiusi e le dita nelle orecchie.
C'è, per esempio, l'aracnofobia: la paura dei ragni, che può essere a molti livelli, ci sono persone che si trovano a disagio a pensare di avere un ragnetto che gli gira per casa, ci sono persone che entrano nel panico vedendo la foto di un ragno anche sull'enciclopedia...
C'è la herpetofobia (n'altra parolaccia), significa: paura dei serpenti e dei rettili in genere.
Ma ci sono fobie irrazionali molto più complesse e di cui probabilmente non avete mai sentito parlare. Di una ve ne ho parlato (così, al volo) nel vlog scorso...
{il film che ha donato la più grande quantità di *coulrofobici* nell'intera storia dell'umanità}
(... e sì: finalmente ho cambiato software di montaggio video, ahhhhhhh!)
La courlofobia è la paura dei clown. Appunto donata moltissimo dal film "IT", eppure esistente anche in molti altri casi, al di là di persone che non hanno (appunto) visto il film "IT" perché comunque già terrorizzati dai clown di loro... ma è comunque una paura molto diffusa, anche tra persone adulte, tra persone che sanno che non c'è nessun pericolo in un clown! Ma ce ne sono alcune, di cui vi ho parlato anche nell'articolo che ho linkato nel doobly-doo.
La lachanofobia, che è la paura delle verdure. Oppure, come ho detto: Cisternazza, andare a guardare le stelle cadenti... c'è chi non lo fa mai, perché soffre di anablefobia: paura di guardare in alto.
Concludo, prima di farvi una domanda, con una fobia - oserei dire - ironica. Provo a pronunciarla: hipopotomonstrosesquipedaliofobia (che mi sta venendo a me solo a TENTARE di pronunciarla), che è la paura delle parole troppo lunghe.
E voi? Avete qualche fobia che vi portate appresso sin da quando eravate piccoli? Avete scoperto da adulti di avere qualche fobia? Oppure non avete paura di nulla, siete coraggiosissimi (come tutti gli amici che ho portato a Cisternazza...)
Ditemi un po' quello che ne pensate, ditemi un po' se conoscete qualcuno che ha qualche fobia strana, che vi stupisce. Oppure se avevate una fobia e siete riusciti a superarla, ditemi come avete fatto, anche perché superare una fobia - spesso - non è facile: c'è bisogno di aiuto, c'è bisogno - in certi casi - di, anche, aiuto psicologico. Non è una cosa che si fa dall'oggi al domani, cioè: è facile
dire "ok, sono una persona adulta, questa è una cosa che non deve spaventarmi"... è facile dirlo, il difficile è farlo.
Ditemi un po' quello che ne pensate, come sempre potete commentare sotto il video, oppure su Twitter hashtag #DdVotr
Insomma, ragazzi, come sempre vi ricordo: se questo vlog vi è piaciuto, fate pollice-in-alto e condividetelo con gli amici. Se vi è piaciuto, e non l'avete già fatto, iscrivetevi al mio canale: è gratuito e riceverete una notifica ogni volta che pubblico un nuovo vlog.
Ragazzi: questo è tutto, io ho concluso. Grazie a tutti, ciao, e ci vediamo domenica prossima.

{oggi vi parlo di Mental floss, un'appuntamento settimanale con la scienza e le curiosità}
[rumore di bande sonore per rallentare]
{E ti pareva!}
{E a proposito di WheezyWaiter}
[rumore di bande sonore per rallentare, AGAIN!]
{Wow! Non era quello a proposito di WheezyWaiter...}

Nessun commento:

Posta un commento

Come detto sull'intestazione del Blog, sarete ospiti ben graditi, e per questo vi ringrazio anche per i vostri commenti, anche se messi per criticarmi. (-:
Visto lo spam ricevuto in questo periodo, i commenti sono moderati, pertanto vi prego di utilizzare questo spazio per costruire qualcosa assieme a me e agli altri lettori, astenendovi invece dal limitarvi ad approfittare di questo spazio aperto per fare pubblicità ai vostri prodotti o servizi. In caso di dubbi, in home page trovate il mio indirizzo e-mail e il mio numero di telefono (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19), per contattarmi.
Infine, vi prego di non utilizzare parolacce, bestemmie o termini che possano urtare la sensibilità mia o dei lettori.
Grazie mille! Grizzly