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domenica 19 aprile 2015

VLOG 62: Beneficenza e filantropia fanno bene alla solidarietà?



Benvenuti a bordo, viaggiatori, sono Grizzly eeeehhhh... ehi...
EHI!
WOW!
Ma domenica scorsa eravate 143, com'è che stamattina siete *243*?
Grazie a tutti e accomodatevi, tanto c'è un sacco di posto: questa è una station wagon, mettetevi comodi e cominciamo: questo è Diario di Viaggio on the road!
[♪♫♪]
Allora, prima di cominciare, le notizie tecniche (scherzi a parte): grazie a tutti quanti per essere venuti sul mio canale, grazie a tutti, io sono Grizzly, e *tecnicamente* avevo promesso che avrei fatto una FAQ speciale per i 200 iscritti, siamo praticamente a 250 iscritti e ho solo due domande, quindi la FAQ è temporaneamente spostata al traguardo dei 300 iscritti, sempre che non ci arriviamo di nuovo in una settimana, comunque vediamo un po'.
In ogni caso se avete domande da farmi, intanto vi linko nel doobly-doo la vecchia FAQ per i cento iscritti, dopodiché se avete altre domande da fare, fatemele nei commenti, oppure su twitter con l'hashtag #DdVotr e io preparerò la FAQ, probabilmente la Live o probabilmente entrambe le cose, per festeggiare i trecento iscritti... o non so che succederà ora, quindi - comunque - quanto prima farò la FAQ per ringraziarvi tutti quanti.
Nel frattempo consentitemi comunque di ringraziare bartopanzer per aver parlato di me nella live dei Fancazzisti ANOnimi, ringrazio Simone (dei Fancazzisti ANOnimi) per essersi iscritto al mio canale e per aver parlato di me nella live: sono piccoli grandi risultati, è una cosa grandissima, una cosa che comunque vi ringrazio tantissimo per avermi "apprezzato".
E Simone: la prossima volta che salgo a Milano, ti devo un aperitivo. Bartopanzer altrettanto ti devo un aperitivo, e grazie anche (e ancora) a LaRaccontastorie perché altre persone son venute sul mio canale dicendomi di essere venuti grazie a LaRaccontastorie, quindi sicuramente grazie anche a LaRaccontastorie per la bellissima collaborazione con "Insonnia" (vi ricordo il vlog scorso e la collaborazione che ho fatto).
E - detto questo - cominciamo: parliamo di un argomento che ha molta importanza, soprattutto se consideriamo quanto (per esempio) su YouTube l'Ice Bucket Challenge ci ha chiamato tutti quanti a prendere visione, a prendere idea di una cosa importante come la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Ma, in generale, parliamo appunto di beneficenza, di solidarietà e di filantropismo.
Innanzi tutto una notizia (che probabilmente avete già letto sui siti specializzati, sulle riviste specializzate): se avete 165mila dollari, o qualcosa in più per rilanciare l'asta, se vi avanzano questi soldi, volendo potete prenotare, potete cercare di acquisire una cena in compagnia di Robin Cook, il presidente (l'amministratore delegato) di Apple.
Ora, io - come ben sapete - non sono un grandissimo fan dei prodotti Apple: non ho prodotti Apple, non ho un iphone, non ho un ipad, non ho niente del genere. È una scelta personale, ma non sono per le guerre di religione: sono comunque del parere che siano prodotti funzionali, molto funzionali e che chi ha un prodotto Apple e si trova bene con un prodotto Apple, sicuramente so che ha fatto la scelta giusta.
Io non sono un tipo da prodotto Apple, nonostante si possa immaginare di no, perché comunque sono un geek, ma è una storia lunga.
Però dicevo: se avete questi soldi, potreste fare una bella cena con il presidente di Apple, Tim Cook, e ottenere anche due pass esclusivi per la prossima presentazione.
E subito mi direte: «Sì, va bene. Ma - cioè - perché dovremmo dare 165mila, 170mila (mi pare, quando ho controllato ieri sera, in realtà già l'asta era arrivata intorno ai 172mila dollari) perché dovremmo dare tutti 'sti soldi al presidente della Apple? Che - voglio dire - sicuramente con le scelte commerciali che ha fatto la Apple già ce n'ha di 'sti soldi! Probabilmente nel portamonete o nel posacenere dell'auto»
Perché, ovviamente, questi soldi NON VANNO a Tim Cook, questi soldi andranno alla Robert Kennedy Foundation (è una fondazione che si occupa di diritti umani) e stiamo parlando - fondamentalmente...
Oh la là: due cani in mezzo alla strada!
Stiamo parlando, fondamentalmente, di una fondazione di beneficenza e stiamo parlando di un lavoro fatto per beneficenza.
E Tim Cook non è nuovo a queste cose: già altre volte ha fatto delle raccolte di fondi per - se non ricordo male - una colazione e un pranzo, adesso una cena. Probabilmente la prossima sarà per una merenda.
E il principio che conta, però, non è quello tanto di andare a fare, "vendere" (tra virgolette) una quota di partecipazione ad una propria cena o ad un proprio pranzo, ma proprio quest'attività di fare qualcosa per beneficenza.
Ora, una delle cose che ci rende diversi dagli animali, principalmente è la capacità di provare empatia: noi ci possiamo definire "esseri umani" perché proviamo empatia, perché ci sono delle cose che ci fanno sorridere, ci sono delle cose che ci commuovono, ci sono delle cose che ci lasciano pensare, ci sono delle cose (almeno nel mio caso) che mi lasciano anche dire «ehi, ma perché dovrei stare a guardare la televisione e dire "oh, povera gente!" quando posso alzarmi le maniche (che ho già fatto) alzarmi le maniche e dire "ok, cerchiamo di fare qualcosa"» È uno dei motivi, tra l'altro, che mi ha spinto a diventare un volontario di protezione civile: ho proprio detto questo «Ehi, potrei stare davanti alla televisione, sul divano, a dire "oh, povera gente: e il terremoto, e l'incendio, e l'alluvione, e tutto quello che è successo! Eh, come mi dispiace, ok, cos'ha fatto la mia squadra di calcio preferita?", oppure posso alzarmi e dire "Ehi, povera gente: che cosa posso fare per aiutarli?"»
E ovviamente non sono il solo a dire una cosa del genere: ci sono moltissime persone che si mettono in gioco, che si mettono in gioco fisicamente (diventando volontari di protezione civile, facendo volontariato non solo nella protezione civile: facendo in generale volontariato nella comunità) e ci sono persone che riescono a mettersi in gioco curando il fatto di avere un'immagine pubblica molto importante, e sapendo che se riescono a mettersi in gioco loro, e facendo vedere quant'è semplice mettersi in gioco, riescono a lanciare un meccanismo.
Pensate appunto all'Ice-Bucket-Challenge, l'anno scorso (io l'ho fatto a settembre, vi lascerò il video sul doobly-doo se volete dare un'occhiata, se non l'avete già visto). Ora, tra l'altro io ho fatto l'Ice-Bucket-Challenge senza essere stato nominato, perché ho deciso di fare mia quest'attività, e d'altronde personaggi come Bill Gates, o come Mark Zucchenberk, come Ryan Seacrest, personaggi famosi sono "entrati" nello spirito di questa challenge, di questa - chiamiamola competizione - non è una competizione, non è una sfida "ok: tiriamoci tutti una bella secchiata d'acqua in testa, ci filmiamo e facciamo ridere tutto il mondo", allora (come ripeto, come dissi già la prima volta) allora ha ragione Victorlaszlo88: «siamo una manica di pirla che ci pigliamo a secchiate». È ovvio che lo scopo è quello di raccogliere fondi per la ricerca.
Perché come dicevo siamo esseri umani, siamo in grado di provare empatia e quindi abbiamo anche bisogno di poter permettere a chi è meno fortunato (è giusto: pensiamo che sia giusto, e d'altronde è così), permettere a chi è meno fortunato di poter vivere una vita il più possibile senza dover provare dolore, senza dover provare problemi, trovare delle cure alle malattie più complesse: aiutano a migliorare la qualità della vita in generale.
Quindi quelle che sono le ricerche, quelle che sono queste fondazioni che si propongono di fare questo tipo di attività sono situazioni che - indubbiamente - hanno un grande impatto a livello mondiale, e sicuramente hanno - obiettivamente - un grande bisogno di fondi.
Un grande bisogno di fondi perché la ricerca è un'attività che - purtroppo - quando porta a dei risultati porta (dove possibile) anche a dei guadagni nei confronti di chi ha fatto la ricerca, e quindi è anche giusto che ci siano dei guadagni per chi ha trovato un farmaco; per esempio, proprio parlando di farmaci: perché i farmaci si brevettano? Perché una casa farmaceutica (cioè, d'accordo, è un discorso "commerciale"), però una casa farmaceutica investe dei soldi per capire se una determinata molecola può essere usata per curare qualcosa, oppure se c'è una molecola che può curare qualcosa. Nel momento in cui investe dei soldi, significa non che «viene il ricercatore, oggi prova questa molecola, domani la molecola ha funzionato. Bravo! E adesso son tutti guadagni!»
E sarebbe bello, e invece ci vogliono talvolta mesi, talvolta anni, talvolta molti anni, ci vogliono infrastrutture, ci vogliono attrezzature, e ci vogliono tanti soldi per sostenere tutto questo. E non è detto che questo vada sicuramente al 100% a buon fine, eh? Possono esserci degli errori, possono esserci dei risultati che sono troppo bassi, possono non esserci risultati per niente!
Quindi ovviamente riuscire a migliorare la vita di chi soffre di gravi malattie, di chi soffre di gravi menomazioni, è certamente una sfida, è una sfida *importante*, è una sfida che richiede comunque non solamente la buona volontà, ma che richiede proprio degli investimenti in oneri economici, degli investimenti in oneri di ricerca, degli investimenti in persone che devono fare questo lavoro.
La scienza cura le malattie, ma non è un concetto astratto, non è che "la scienza" è un grande calderone da cui si tira fuori, magicamente, un farmaco che cura una malattia. Dietro la parola "la scienza" ci sono scienziati, ci sono ricercatori, ci sono studenti universitari fuori corso, ci sono neolaureati, ci sono grandi professori che lavorano da anni, plurilaureati, che hanno fatto... c'è tutto questo: la scienza sono uomini, è questo che conta. La scienza sono uomini, la scienza è una branca che ha bisogno di uomini, che ha bisogno di fondi: i grandi risultati sono certamente grandi soddisfazioni, ma la scienza non è fatta solo di grandi risultati, purtroppo nella scienza ci sono anche grandi fallimenti, e anche i fallimenti costano, eh?
Obiettivamente non abbiamo la macchina del tempo, non possiamo sapere all'inizio se una ricerca ci porterà a un totale fallimento o una ricerca ci porterà a un grandissimo risultato: bisogna provare, il "metodo sperimentale" è quello. "Ehi! Penso che questa cosa possa funzionare, proviamoci"
Detto questo io vi chiedo: voi cosa pensate? Siete attivi nella vostra comunità? Fate volontariato, anche "volontariato di base": volontariato presso una biblioteca, volontariato presso la parrocchia? Oppure fate volontariato di protezione civile?
Pensate che sia importante fare questo genere di cose con la beneficenza? Che sia importante la filantropia? Siete d'accordo con me che chi è ricco, chi è un personaggio in vista, sia giusto che si metta in gioco perché facendosi vedere da tante persone mentre fa questo gesto, molto umano, che può essere quello di fare una donazione, può convincere moltissimi altri a fare una donazione?
Oppure no?
Oppure pensate che la ricerca debba essere gestita interamente dallo Stato, e i fondi debbano essere gestiti interamente dallo Stato, e le donazioni debbano essere la parte inferiore?
Oppure, non lo so: pensate che la ricerca sia inutile? Ditemi un po' quello che ne pensate, potete farlo sui commenti qui sotto, oppure come sempre su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Di nuovo: se avete delle domande potete farmele sempre qui sotto tra i commenti, oppure su Twitter e, ragazzi, questo è tutto.
Io vi ringrazio per essere venuti con me, per essere rimasti fino in fondo a questo vlog, vi ringrazio per esservi iscritti al canale, vi ricordo (se non l'avete ancora fatto) di iscrivervi al canale: è gratuito, e potreste anche ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
E quindi, ragazzi: grazie a tutti, ciao e ci vediamo alla prossima!

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