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domenica 25 ottobre 2015

VLOG 89: Pubblicità - Il branding



[uhm!]
In una puntata della quinta stagione dei Simpson, Bart diventa famoso (che è proprio il titolo della puntata): diventa comprimario di Krusty il Clown nel suo show per un gesto, che è quello di *demolire* praticamente tutto lo studio, ma soprattutto per una frase: «Non sono stato io!», che è la frase che lancia DOVUNQUE, arriverà addirittura al Conan O'Brien Show, dove però dovrà solo dire "la frase", perché tutti quanti da Bart vogliono solo sentire "la frase": «dillo, Bart».
E Bart deve dire solo «Non sono stato io!». Vorrebbe fare altro, vorrebbe dire che c'è altro dietro di lui. Ma è famoso solo per la frase.
C'è questa scena divertentissima: Bart è in classe e tutti i compagni (e la maestra Caprapall) lo guardano vogliosi. E Bart (cito a memoria: non mi ricordo esattamente la frase, ma il senso è quello), guardando tutti, a un certo punto dice: «Scusate: so che è strano sentirlo dire da me, ma non dovremmo fare lezione?»
Ma TUTTI QUANTI gli dicono: «Dì la frase, Bart!»
E lui, stufo: «Non sono stato io...»
E TUTTA LA CLASSE FESTEGGIA!
Nel caso della "frase" che vi aspettate voi è diverso, perché siamo al 89ma puntata di questo vlog, e quindi già altre 88 volte ho accolto tutti quanti nello stesso modo. Ma non mi stanco mai, perché - secondo me - è una cosa simpatica: quantomeno un modo simpatico di salutare (diverso dal «Bella a tutti, ragazzi» che riempie praticamente metà di YouTube Italia).
E quindi: d'accordo, anche questa volta dirò LA FRASE, tranquilli. E dunque: «Benvenuti a bordo viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road!»
[♪♫♪]
Che in fondo, poi, questo «Benvenuti a bordo viaggiatori etc» è il "brand" che ho voluto dare al mio vlog: un "viaggio on-the-road".
Di "branding" parliamo oggi, il branding cos'è? Ora, ovviamente io non sono un pubblicitario, quindi metto le mani avanti: questa non sarà una lezione sul branding o sulla pubblicità, sarà una brevissima discussione su quelli che sono i fenomeni generati dal branding, quello che è il branding a grandi linee.
La pubblicità (per esempio lo spot pubblicitario) è il modo che ha l'azienda per presentare il proprio prodotto al pubblico in un "tempo limitato" (lo spot pubblicitario che andrà in televisione per un mese, presenterà quel prodotto per un mese). Il branding è il modo che ha l'azienda di presentare il proprio prodotto (o il proprio servizio) per sempre, virtualmente. E cioè è il modo di dare un nome, una grafica, un "qualcosa" che identifica il proprio prodotto nel mercato.
L'esempio più pratico di branding è il branding che identifica un prodotto. Per esempio la "forma" della bottiglia della Coca-Cola (credo si chiami "bottiglia contour" se non ricordo male): è rimasta la stessa forma da cento e passa anni, quindi la forma della bottiglia che identifica subito la bevanda che è la Coca-Cola, giusto?
Quindi un esempio di branding ben fatto, esatto?
Bene, sbagliato, cioè nel senso che sì: la forma della bottiglia identifica il prodotto, ma in QUESTO CASO quello che state guardando è uno "scontornato" della forma del mio orsacchiotto di peluche Trudi.
E, appunto, richiamando il branding della Coca-Cola, l'orsetto ha proprio la "forma" della bottiglia contour, no?
Ecco che - appunto - un branding di un prodotto fatto molto bene è un modo *eccellente* per richiamare l'idea del prodotto già solo guardando la filigrana del branding. Quello che può essere la forma della bottiglia, quello che è il marchio scritto in un certo modo, no? (Quella scritta "Coca-Cola" in corsivo)
E a proposito di branding, oggi vi parlo di un canale che parla di pubblicità e di branding, ma non solo: è il canale di BOB (di liuzzo's factory). Trovate il link sul doobly-doo e sulla scheda: andate e iscrivetevi.
E infatti vi segnalo un video che vi lascia capire come le scelte sul branding possano essere un modo di colpire l'utente, di colpire il pubblico: "Quella maledetta freccia sul logo della FedEx" (che, per la cronaca, sì, l'avevo notato anche io da parecchio tempo. Quindi vi lascio il video naturalmente sul doobly-doo e sulla scheda: andate e dategli un'occhiata) in cui si parla - appunto - del logo (del brand) di FedEx.
Ma inoltre voglio tornare a parlare per un istante di Coca-Cola, e parliamo anche di McDonald's (eeeh, che... perfetto! Proprio: l'argomento ideale da mettere assieme: McDonald's e Coca-Cola), che in realtà è uscito poco prima dell'inizio di EXPO, ma che lancia un grande messaggio: "McDonald's e Coca-Cola salveranno EXPO2015" (sempre ve lo linko sul doobly-doo e sempre ve lo linko sulla scheda).
Sapete bene che il "tema" di EXPO2015 è (in questo caso "è stato", perché ormai è agli sgoccioli) «Nutriamo il Pianeta»
Che gli sponsor ufficiali siano McDonald's e Coca-Cola fa storcere il naso a qualcuno, però bisogna analizzare le cose sotto molti aspetti, e l'analisi che fa il buon BOB è sicuramente un'analisi interessante, quindi dategli un'occhiata.
Va bene, c'avete ragione, ve lo dico anche io. Ok: ci sono dei brand che - fondamentalmente - hanno molti "scheletri nell'armadio", quindi vi segnalo anche questo video: "I cinque brand più cattivi del mondo" (sempre lo trovate sul doobly-doo e sempre lo trovate sulla scheda), così almeno non mi dite «Sei pagato dalle multinazionali per parlare bene delle multinazionali». No, non ne sono pagato, non è pagato neanche BOB.
Ora, come dicevo, il brand può identificare un singolo prodotto (per esempio la bottiglia contour che identifica la Coca-Cola), però ad esempio ci può essere un brand che identifica un'intera famiglia di prodotti. Non so, pensate al Mulino Bianco, che è un brand di Barilla: Mulino Bianco non è un singolo prodotto, è un'INTERA FAMIGLIA di prodotti per la colazione, per il pane, etc.
No? Questo è l'esempio di un brand che identifica un'intera famiglia di prodotti.
O addirittura il brand può identificare l'intera azienda, non so: pensate alle case automobilistiche.
Oppure pensate alle compagnie petrolifere: ai distributori di benzina che hanno, appunto, il "brand" della casa.
E infine, prima di farvi la domanda, voglio segnalarvi un piccolo video extra sul canale di BOB, che spiega un po' come talvolta il branding sia una questione anche un po' di gioco, un po' di "trovare la cosa che attiri l'attenzione del pubblico", e quindi: "Come guadagnare con il PENE!", sempre sul doobly-doo, sempre sulla scheda, non vi do anticipazioni ma vi dico, comunque: tranquilli! È un video "Sicuro per il Lavoro" ("Safe For Work").
Apre un'ipotesi veramente interessante e quindi dategli un'occhiata. Come ripeto, questo era il canale di BOB, quindi andate e iscrivetevi.
Secondo voi il branding è un modo che ha l'azienda di lanciare un messaggio al pubblico, permettere al pubblico di riconoscere il proprio prodotto anche senza bisogno della pubblicità? Quindi, per esempio la silhouette di Trudi vi ha fatto riconoscere la bottiglia della Coca-Cola? Oppure no? Oppure pensate che sia una inutile perdita di tempo per le aziende? E la costruzione del marchio non ha niente a che vedere... bisognerebbe puntare sulla qualità?
Si può puntare sulla qualità ma anche... non solo sulla qualità del prodotto, ma anche sulla qualità del marchio? Quindi puntare sul branding può essere interessante.
Pensate che sia una totale perdita di tempo? Non vi fate influenzare dal branding?
Non avete riconosciuto la bottiglia? Non sapete cos'è la Coca-Cola? Che ne so, magari...
Fatemelo sapere con un commento qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Bene ragazzi, io ho concluso. Come sempre vi ricordo di fare pollice-in-alto, di iscrivervi al canale se non l'avete già fatto (perché è gratuito, vi farà assumere quel buon profumo di nuovo iscritto e DOVRESTE anche ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video).
Vi ricordo di condividere questo vlog con i vostri amici: se siete su computer trovate tutti i bottoni di condivisione sotto il video, se siete sul dispositivo mobile c'è la funzione di condivisione (dovrebbe essere là in alto), e inoltre se siete su dispositivo mobile vi ricordo che potete condividere quest vlog con i vostri amici anche su Whatsapp.
Orbene, io ho concluso per cui, come sempre (altro "brand"): grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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