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domenica 20 dicembre 2015

VLOG 96: La storia dei fuochi d'artificio




Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, lui è Kent, questo è Diario di Viaggio on the Road.
Questa puntata è in collaborazione con il canale "Science please!", che trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda, quindi andate, iscrivetevi al canale (se non l'avete già fatto), poi tornate che cominciamo il vlog: sigla!
[♪♫♪]
Cielo scuro, di colpo illuminato
     d'una luce spettrale, accecante.
Un rumore scuote uomini e terre,
     è un rombo forte, immenso, tonante!
La natura mostra la sua maestosa potenza nel temporale: il fulmine e il tuono scuotono le terre e riportano alla mente l'atavica paura con cui l'uomo ha convissuto sin dalla notte dei tempi.
Perché l'uomo non è in grado di eguagliare o di imitare le forze della natura...
... o forse sì!
Cielo scuro, di colpo illuminato
     d'una luce spettrale, accecante.
Un rumore scuote uomini e terre,
     è un rombo forte, immenso, tonante!
E beh, déjà-vù: stiamo parlando del temporale...
NO!
Sto parlando dei fuochi d'artificio: il modo che ha l'uomo di cercare di "competere" con la natura nel produrre qualcosa, che... con il fuoco, questa forza scatenata invece viene "incatenata" dall'uomo e "piegata" alle sue volontà.
La «pirotecnica», l'arte del fuoco, l'arte di saper "giocare con il fuoco" è nata in Cina e la sua storia si perde, veramente, anche questa nella notte dei tempi.
Tutto è cominciato con quella che era la "Festa di Primavera" (il "Capodanno Cinese"), ma di - veramente - centinaia se non migliaia di anni fa, quando i cinesi per festeggiare la primavera, l'arrivo della primavera, accendevano dei grandi falò.
E dato che in Cina, oltre a esserci del legno, c'erano grandi quantità di bambù, in mezzo ai falò prima o poi finiva anche del bambù.
E le canne di bambù sono come tante "pentole a pressione", tante piccole pentole a pressione: tanti piccoli contenitori in pressione, che con il calore generato dal fuoco la pressione aumenta, sino al punto in cui la canna non riesce più (la "camera") non riesce più a sostenerla e scoppia. Come dei palloncini che sono gonfiati oltre il loro limite e scoppiano, solo che le capsule in pressione delle canne di bambù sono come dei palloncini... di legno! Fanno un botto pazzesco quando scoppiano.
E quando i cinesi misero (all'inizio, per le prime volte) delle canne di bambù nel fuoco, furono *improvvisamente* stupiti da questi scoppi violenti, molto forti: si spaventarono: era un rumore che non avevano mai sentito.
E pensarono che, come si erano spaventati loro, si sarebbero spaventati gli "spiriti maligni", quindi da quel momento cominciarono a mettere sempre più spesso canne di bambù nel fuoco, perché questi scoppi improvvisi avrebbero tenuto lontani gli spiriti maligni.
Poi si è sviluppata la polvere da sparo, e poi siamo arrivati all'«arte» della pirotecnica, al creare fuochi d'artificio.
Ora, la pirotecnica in quello che possiamo definire il "mondo occidentale" è arrivata relativamente tardi: intorno alla metà del XVII (diciassettesimo) secolo.
E adesso facciamo un breve salto nel presente, e poi torniamo un attimo nel passato. Il breve salto nel presente è questo: spettacolo di fuochi d'artificio, per esempio un bellissimo spettacolo pirotecnico sul lago, oppure sul mare.
È sicuramente quel momento che strapperà applausi, quel momento degli «Ohhh!» e degli «Ahhh!», e l'accoglienza che - comunque - dà la gente che va a vedere uno spettacolo di fuochi d'artificio.
È sempre stato così, giusto?
No, sbagliato! Infatti adesso torniamo alla metà del XVII secolo, quando la pirotecnica è arrivata nel mondo occidentale, quando hanno cominciato a vedersi i primi spettacoli di fuochi d'artificio.
All'inizio quest'arte non era molto diffusa, non era molto ben vista, quindi - veramente - ci sono state tantissime persone che nella loro vita avrebbero potuto assistere solo una volta a uno spettacolo di fuochi d'artificio.
E immaginate che esperienza dev'essere stata, invece, trovarsi di fronte a qualcosa di sconosciuto, di puzzolente di polvere da sparo, di così rumoroso (come una battaglia), di queste fiamme che volano nel cielo...
Eh sì: ci sono racconti dei primi spettacoli di fuochi (parliamo, appunto: la fine del XVII secolo, l'inizio del XVIII secolo, e un po' avanti per tutto il XVIII secolo, finché non ha cominciato a diffondersi di più quest'arte)... tra questi racconti c'è per esempio quello di un ufficiale delle guardie reali in Gran Bretagna, che descrive lo spettacolo come «frecce fiammeggianti che volano da tutte le direzioni» e di «rumori - veramente - che riportano alla memoria il campo di battaglia»; l'ufficiale che ci dice: «Se non avessi saputo, attentamente, che si trattava di una specie di "fuoco amico", avrei avuto lo stesso timore reverenziale del nemico che si avvicina cercando di bombardare».
E infatti prima della diffusione degli spettacoli di fuochi artificiali in Europa, poi negli Stati Uniti... prima che venissero utilizzati a scopo celebrativo, spesso la reazione è stata non tanto di "urla di piacere e di applausi", quanto proprio di "urla di terrore", pianti o di "prove di coraggio" veramente particolari, nevvero!
Successivamente, grazie alla diffusione di grandi feste, la diffusione negli Stati Uniti, la diffusione in Italia (tra l'altro gli italiani nel mondo sono stati - storicamente - tra i più bravi pirotecnici del mondo occidentale) ha cominciato a far vivere questa cosa in maniera certamente differente.
Tra le altre cose, nell'ambito religioso l'uso dei fuochi d'artificio è stato visto un po' come un modo di "ricostruire", di "narrare" quella che è stata la creazione dell'universo, quello che è stato il lavoro della divinità nel «costruire l'universo»: con queste "grandi sfere di energia", con queste "grandi esplosioni", quindi c'è stata una buona accoglienza nell'ambito religioso dei fuochi artificiali, e questo ha fatto sì che - comunque - quest'arte si diffondesse.
Nel corso del tempo alcune cose, nell'ambito dei fuochi artificiali, sono migliorate, quantomeno nell'ambito della sicurezza, però quelle che sono le polveri, quelle che sono le formule, quelli che sono i "segreti" nella realizzazione dei fuoci artificiali, non sono cambiate tantissimo dai tempi in cui la polvere da sparo fu scoperta dai cinesi, e questo comunque rende la pirotecnica un'attività che - comunque - ha i suoi pericoli insiti.
E a questo punto voglio rilanciare il video del mio amico Andrea (Science please!), nel quale ci parla anche lui dei fuochi artificiali ma, in questo caso, sotto l'ambito della chimica, della fisica, della scienza che c'è dietro ai fuochi artificiali: ci spiega qual è il funzionamento dei fuochi, qual è il funzionamento degli esplosivi, qual è il funzionamento dei colori in questo video-collaborazione molto interessante, che vi invito ad andare a vedere.
Lo trovate, naturalmente, sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda e - prima di concludere questo vlog - io e Andrea vogliamo lanciare un piccolo messaggio: ci avviciniamo alla fine dell'anno, e quindi alle feste per l'arrivo del capodanno. E questo comporta che tantissime persone maneggeranno (la notte del 31 dicembre) fuochi artificiali per festeggiare l'arrivo del nuovo anno.
Ed è importante ricordare SEMPRE che i fuochi artificiali sono COMUNQUE dei prodotti esplosivi, sono comunque fatti con della polvere da sparo, sono comunque - anche se considerati da molti dei "giocattoli" - sono dei giocattoli che possono avere dei pericoli intrinsechi e sono dei giocattoli che possono fare molto male.
Quindi è molto importante maneggiare fuochi artificiali con la massima sicurezza.
Quindi - innanzi tutto - è importante acquistare fuochi artificiali nei negozi specializzati o acquistare nei supermercati quei prodotti cosidetti "di Libera Vendita", che sono stati verificati (perché dimostrano di avere una pericolosità estramemente bassa).
È importante seguire attentamente le istruzioni presenti sopra i fuochi d'artificio, che sono istruzioni che DEVONO ESSERE in lingua italiana; è importante attenersi alla DATA DI SCADENZA che è indicata sui fuochi: non utilizzate fuochi d'artificio che siano scaduti.
Non utilizzate fuochi d'artificio di DUBBIA PROVENIENZA: evitate di utilizzare prodotti acquistati in strane bancarelle, fatti con carta di giornale (fatti "in casa") perché possono essere ESTREMAMENTE PERICOLOSI.
Ogni anno ci sono grandissimi incidenti per colpa di fuochi d'artificio illegali o per colpa dell'uso sbagliato di fuochi d'artificio (o delle armi da fuoco!), quindi MI RACCOMANDO: fate sempre tantissima attenzione!
E quindi ragazzi - prima di concludere - di nuovo auguro buone feste a tutti. Vi ricordo, se questo video vi è piaciuto, di fare pollice-in-alto e di condividerlo con gli amici (anche su Whatsapp o su Telegram). A proposito di Telegram: vi ricordo che potete iscrivervi anche al mio canale Telegram, per ricevere informazioni e curiosità quando pubblico i nuovi video e prima di pubblicare i nuovi video: trovate il link sul doobly-doo.
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Bene, sono Grizzly e ho concluso, quindi come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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