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domenica 11 settembre 2016

VLOG 132A: Come raccogliere generi alimentari per emergenza



Benvenuti viaggiatori: io sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road.

In questa puntata un po' speciale voglio parlarvi di come raccogliere beni che sono destinati alla popolazione in occasione di una calamità; in ogni caso vi ricordo SEMPRE che la più importante donazione che si può fare, in occasione di un emergenza di protezione civile, è sempre la donazione economica, perché aiuta a sostenere i costi di gestione dell'emergenza.
La donazione economica può essere fatta sempre in tantissimi modi: ci può essere l'SMS Solidale, si può fare un bonifico bancario alla Croce Rossa o alla protezione civile (o agli enti preposti per il soccorso), e spesso molte redazioni televisive, molte redazioni di giornali (di giornali nazionali, di giornali molto grandi) organizzano delle specifiche raccolte di fondi e - di nuovo (come ho fatto già la volta scorsa) - vi ricordo di DIFFIDARE invece di "raccolte di fondi" non ben identificate, soprattutto di diffidare dalle raccolte di fondi effettuate da "presunti volontari" per strada, perché non è questo il modo di raccogliere fondi in caso di un'emergenza. Ci sono dei canali ufficiali: non esistono le persone che girano per strada chiedendo soldi.
Detto questo, comunque come ripeto ci sono tantissime persone che ritengono che possa essere utile fare una donazione più "tangibile" che il denaro, o comunque di associare alla donazione di denaro anche qualcosa di più tangibile: un bene, della roba da mangiare o delle coperte.
E sicuramente è una cosa che può aiutare tantissimo, però (e parlo per l'esperienza fatta sui campi terremotati, sui campi alluvionati, quindi l'esperienza fatta in Abruzzo, l'esperienza fatta nella provincia di Messina, a Barcellona Pozzo di Gotto durante l'alluvione, ed esperienze fatte in altre situazioni) vi dico anche che per poter fare una donazione di beni, è importante avere in mente che cosa serve veramente. Perché in un campo se qualcosa manca, non è che "si fa a meno": se qualcosa manca, la si acquista.
Quindi se una donazione è in grado di coprire della roba che, mancando quella, bisognerebbe acquistare, può essere una cosa estremamente utile.
Però è importante - appunto - sapere che cosa manca, piuttosto che mandare cose a caso: perché invece se arriva della roba che non serve, finisce che occupa spazio in magazzino, e se sono prodotti alimentari rischiano di marcire in magazzino (di andare a male) o comunque di coinvolgere i magazzinieri in un lavoro che - oltre a quello della gestione del campo - è quello di andare a contattare tutti gli altri campi per trovare DOVE mandare del materiale, perché non vada perduto, perché non vada a male...
Ora, buona parte delle cose di cui vi parlerò riguardano soprattutto i beni alimentari e i prodotti che vanno in cucina, perché la mia esperienza di protezione civile - principalmente - viene da lì.
Ma dato che una delle cose più utili in un campo di protezione civile sono proprio le donazioni alimentari, perché aiutano (come ripeto) a risparmiare sui costi della spesa che dev'essere fatta, certamente possono essere un aiuto molto importante. Ma a una condizione: perché queste donazioni siano un aiuto, devono essere fatte con una certa intelligenza: quindi non mandando - per esempio - omogenizzati in un campo dove non ci sono neonati, ma anche tenendo a mente determinate cose.
Ora, innanzi tutto in una "tendopoli", che può avere un certo numero di persone, che può essere un centinaio come può essere anche un migliaio (considerate che, ad esempio, sempre in Abruzzo 2009 - la mia esperienza più "grossa" in una tendopoli - nel corso del primo mese c'erano quasi 850~900 persone nella tendopoli, tra popolazione e personale di protezione civile: circa 750 persone della popolazione, circa 150 del personale di protezione civile).
Considerate che all'interno di una cucina di un campo di protezione civile SEMPRE esistono le normative di igiene, e sono molto importanti: la cucina di una tendopoli è sempre sottoposta a diversi controlli, in Abruzzo per esempio (o anche a Saponara) siamo stati sottoposti a controlli da parte dei NAS e da parte della ASL fondamentalmente due volte alla settimana. Ogni settimana un giorno veniva l'ASL e un giorno venivano i NAS. E non è che venivano, salutavano "Buongiorno. Ah, tutto a posto, grazie": facevano controlli molto approfonditi, e noi facevamo la raccolta degli oli esausti, la cucina veniva ripulita dopo ogni preparazione, e letteralmente sulla cucina si poteva "mangiare per terra". Perché è normale che quando devi preparare da mangiare per mille persone, non puoi avere mille persone che poi si pigliano un'infezione intestinale perché non stai mantenendo l'igiene, che è la base.
Per questo motivo ci sono alcune situazioni che io vi dirò, che quando si fa raccolta di beni devono essere fatte, che all'inizio uno non ci arriva: uno dice "ma io pensavo di poter fare una donazione che potesse essere utile", ma questo tipo di donazione è utile fatta in QUESTO modo, questo tipo di donazione fatta in QUEST'ALTRO modo non è utile.

Ora ecco i miei appunti. Io considero i generi logistici come suddivisibili in cinque grandi categorie.

La categoria 1 sono i generi economici (le donazioni in denaro, ne abbiamo già parlato).
La categoria 2 sono i generi alimentari veri e propri (quindi il cibo e le bevande).
Alla categoria 3 metto i generi di prima necessità (come pannolini, assorbenti igienici, dentifricio e via discorrendo): vedremo queste categorie con calma più avanti.
Alla categoria 4 metto i generi di conforto (come abiti o coperte).
E infine alla categoria 5 metto i generi di supporto (come giocattoli o libri).

Andiamo ad analizzare. Abbiamo detto già la categoria "1", le donazioni di denaro, che è molto importante, vi ho detto come andare a fare una donazione in denaro (con l'SMS Solidale, con il bonifico...), passiamo quindi alle donazioni di generi alimentari, che è una delle cose che si fa più spesso in occasione di un'emergenza, e che può essere una delle cose VERAMENTE più utili soprattutto nella cucina di un campo di protezione civile.
Per fare una donazione alimentare, bisogna avere un minimo di logica, per cui considerate questo: questo video, più che essere rivolto ai singoli che vogliano fare una donazione di prodotti alimentari, in realtà si rivolge a quelle associazioni, a quei comitati parrocchiali, a quei gruppi di persone che vogliono raccogliere dei beni materiali (quindi del cibo, delle bevande, qualcosa da poter mandare materialmente su, nel campo di protezione civile) in maniera tale che questa raccolta venga organizzata e poi mandata sul campo con una certa intelligenza.
Considerate la cosa più stupida: quando abbiamo un campo - non so - di 500 persone, ogni volta che si vuole fare un pranzo medio, andranno via 50~55 kg di pasta (perché il cuoco considera di fare 100~120 g di pasta per ogni persona, per 500 persone fanno una cinquantina di kg): considerate 55kg di pasta.
55kg di pasta, se io ho 55kg di pasta che è tutta dello stesso tipo, tutta con lo stesso tempo di cottura, la posso fare. Ma se io ho 55 pacchi di pasta da 1kg, tutti e 55 diversi, non è che mi posso mettere a fare 55 pentole per cuocere 55 tipi diversi di pasta.
Ecco che, quando arrivano le donazioni, si cerca di mettere assieme tutta la pasta dello stesso tipo, ed ecco perché vi dico: se vi mettete in gruppo, piuttosto che dire "va bene, comprate «della pasta»", il gruppo può dire "allora: comprate (non lo so), delle mezze penne della Barilla. Tutti quanti raccogliete mezze penne Barilla".
Dice "ma perché un solo «tipo» di pasta?" Perché così, se in un campo che deve utilizzare 50~55kg di pasta ogni volta, arrivano 100kg di pasta, il cuoco può dire "Va bene: oggi e domani c'abbiamo la pasta per poter cucinare, non c'è bisogno di andarla a comprare", mentre se arriveranno 3kg di mezze penne, 3kg di penne, 3kg di questo, 2kg di quello e un kg di quell'altro... le possiamo mettere in magazzino e vedere se riusciamo a raggiungere le quantità, altrimenti quelle che mancano dovranno COMUNQUE essere comprate.
Parliamo di generi alimentari, e cominciamo a parlare della COLAZIONE.
La colazione è divisa in due parti: una parte che viene "data" alla popolazione, e una parte che dev'essere preparata dalla cucina. Che vuol dire? La parte che dev'essere preparata dalla cucina riguarda il caffè, il latte e il tè. La parte che viene data alla popolazione saranno i biscotti, le fette biscottate etc.
Ora, quando si raccoglie della roba per la popolazione, ci sono - come ho già accennato - i problemi di igiene a cui bisogna sottostare, per questo motivo quando si raccolgono beni alimentari per la colazione che devono andare alla popolazione, l'ideale è di non raccogliere - non so - marmellate in barattoli da 200g, quanto piuttosto di raccogliere le cose nella cosidetta "modalità monouso": le marmellatine nella piccola confezione, il miele in bustine.
Lo zucchero: invece che mandare pacchi di zucchero da 1kg, mandate pacchi di "zucchero in bustine"; e il dolcificante: se volete può essere utile anche quello (un dolcificante, del fruttosio), però sempre nelle bustine, perché può essere utilizzato in "monouso": se io apro un pacco di zucchero da 1kg, dopo non è che lo posso lasciare lì, non è che può essere utilizzato da altri, quindi per motivi di igiene bisogna che sia così. Lo stesso discorso un barattolo di marmellata da 200g: mi viene più comodo prendere il barattolo monouso, la monoporzione, quando ne è avanzata metà la butterò via, però almeno butto via due grammi di marmellata.
Lo stesso discorso sui biscotti e sulle fette biscottate: piuttosto che mandare pacchi molto grandi di biscotti, pacchi molto grandi di fette biscottate, vedete se riuscite a trovare le fette biscottate che sono in "monoporzione", che sono due fette~quattro fette chiuse nel cellophane.
Miele, marmellata, zucchero... anche la crema spalmabile al cacao: ci sono le modalità in monoporzione che sono naturalmente molto comode.
Considerate di raccogliere latte di tipo UHT nel tetrapak: non mandate latte in bottiglie, non mandate assolutamente latte fresco pastorizzato.
Non mandate uova: né uova fresche, né uova pastorizzate, né prodotti a base di uova (tipo il bianco d'uovo nel cartone). Non li mandate: per quanto concerne i prodotti freschi, la cucina li compra (e li deve comprare) freschi ogni giorno, anche la frutta e la verdura devono essere comprati freschi sul posto, perché è più sicuro, non ci sono dubbi con il trasporto: la roba arriva con il camion frigorifero e viene messa nel frigorifero, quindi non ci sono rischi di abattimenti di temperature etc.
Quindi evitate di raccogliere prodotti freschi; questo non solo per la colazione, ma in genere.
Preferibilmente non mandate fiocchi d'avena per la colazione: da una parte perché appunto c'è il problema dell'igiene, e che non possiamo dare confezioni di fiocchi d'avena alla popolazione. Poi la popolazione cosa fa? Se li mette in tenda? Che magari stanno lì con il caldo, magari attirano le formiche? È sempre meglio evitare.
Mandate caffè macinato (non caffè da macinare: o in grani o in chicchi), mandate caffè macinato nella miscela per la moka (per la caffettiera), perché nel campo generalmente si usano le grandi caffettiere, quelle da 10 e anche da 18 tazze, piuttosto che macchine espresso, perché sono molto più versatili. Io con due caffettiere riesco a fare quasi 1,5lt di caffè, mentre con la macchina espresso dovrei continuare a sbattere la testa.
E in questo caso vi consiglio di mandare pacchi di caffè da 250g, quello macinato sotto vuoto.
Mandate tè e camomilla nella scatola di cartone, quella in filtri monouso: non mandate tè o solubile o il tè che dev'essere preparato con l'infusore, perché c'è poco tempo e generalmente non ci sono gli infusori, mentre è più comodo avere a disposizione il tè nelle bustine, perché la cucina prepara - magari - dieci litri di acqua bollente, ci mette un tot di filtri, poi butta via i filtri e rimane il tè, ed è più funzionale che dover raccogliere, dover avere degli infusori etc.

PRANZO E CENA.
Come dicevo abbiamo grandi quantità da dover trattare di tante cose, quindi considerate quello, che ci sono nel campo - magari - diverse decine (se non centinaia) di persone e quindi è utile al campo avere a disposizione grosse quantità dello stesso tipo di pasta, o dello stesso tipo di pastina etc.
Pasta all'uovo: preferibilmente solo di 2~3 tipi di una sola marca: come vi dicevo prima raccogliete - magari, non so - mezze penne, penne rigate e spaghetti, e raccogliete solo questo tipo di pasta, possibilmente restate sul monomarca (raccogliete - non lo so - Barilla, Buitoni, Voiello, quello che volete voi: questo non è un video sponsorizzato. L'idea è semplicemente: se m'arrivano 50kg di spaghetti Voiello, e io ho in campo 450 persone, so che gli posso dire al cuoco "Guarda: c'abbiamo 50kg di spaghetti che possono essere fatti" e il cuoco mi dice "Ok, allora domani non ordino pasta e facciamo quella pasta"). Quindi in questo modo si aiuta. Mentre se mi arrivano 2kg di spaghetti e 1kg di mezze penne... li posso mettere lì e quando finalmente abbiamo 10~15kg gli diciamo al cuoco "Va bene, ordinane n'altri 25kg, così li facciamo tutti assieme". Se m'arrivano pacchi da 1kg di marche sconosciute... resteranno probabilmente in magazzino.
Se mi capita qualcuno che si sta allontanando dal campo perché ritorna a casa, gli posso dare uno o due pacchi di pasta, ma più di quello è difficile fare.
Polpa di pomodoro e/o pomodori pelati (non mandate il "passato di pomodoro", perché il passato di pomodoro serve solo a fare la salsa, mentre per esempio i pelati o la polpa di pomodoro possono essere utilizzati anche per preparare determinati contorni, per preparare il ragù, per - non lo so - per il pesce, etc). E mandate questi prodotti nelle latte di metallo, non mandate (di nuovo) bottiglie di vetro, perché sono pericolosissime: si possono rompere... è preferibile la latta di metallo (se possibile quella con "l'apertura rapida") perché ha la sua comodità, ma evitate comunque di mandare prodotti nel vetro.
Evitate di mandare sughi pronti: mandate la polpa o i pomodori pelati: ci pensa il cuoco (o il gruppo di cucina) a fare il sugo quando è necessario, perché dalla base si può partire per fare qualunque genere di sugo, se mandate - chessò - del sugo alle olive e m'arrivano 3kg di sugo alle olive, e dobbiamo fare 50kg di pasta, serve a poco e viene messo di lato.
Mandate tonno in scatola, preferibilmente tonno "al naturale" (anziché sott'olio, olio extravergine od olio di qualche genere) e carne in scatola in gelatina.
In questo caso può essere utile, piuttosto che mandare le scatolette piccoline, se c'è la possibilità, di mandare le cosidette "scatole industriali" (quelle da 500g, quelle da 1kg), perché tanto vanno via in grandi quantità.
Potete mandare legumi (come come piselli o fagioli) sempre nella latta di metallo. Evitate di mandare scatolame non identificato: ogni tanto ci arrivano tra le donazioni radice di palma, frutta allo sciroppo... evitateli: cercate di mandare prodotti di "largo consumo", fagioli, piselli, (non so) mais, tonno, carne in scatola, queste cose qui.

Infine abbiamo la LOGISTICA DI CUCINA.
La logistica riguarda non necessariamente quello che si cucina, ma quello che si utilizza in cucina.
Posate: nel refertorio si utilizzano, naturalmente, le posate di plastica, però dato che c'è (come torno a ripetere) sempre una questione di igiene che bisogna rispettare, quello che si dà alla popolazione è la bustina che contiene un tovagliolo, un cucchiaio, un coltello e una forchetta sigillati (SINGOLI), la "monoporzione", la "monouso".
Quindi: se trovate questo tipo di kit, che sono una bustina sigillata che contiene le tre posate e il tovagliolo, potete mandarli tranquillamente. Evitate invece assolutamente di mandare pacchi di posate di plastica (50 forchette, 50 cucchiai): purtroppo non sono igienici, non possono essere utilizzati per la popolazione e resterebbero lì inutilmente.
Piatti di plastica: quelli invece possono essere mandati. Piatti fondi e piatti piani nella confezione che può essere da 50 piatti, come da 1kg, come da 2kg, perché vengono aperti e utilizzati in tempo reale: viene aperto il pacco e utilizzato durante la distribuzione dei pasti. Questo può andare bene. È utile utilizzare e mandare piatti che possano essere scaldati nel microonde (e quindi che possano resistere ad alte temperature), piuttosto che piatti che si rompono semplicemente a guardarli. E servono piatti fondi e piatti piani: non mandate piattini per la frutta, piatti per la pizza... questi non servono, questi se ci dovesse essere la necessità, la cucina li va a comprare, ma è raro che ci sia questa necessità.
Bicchieri di plastica e bicchierini di plastica, di solo due misure: il bicchierino "da caffè" e il bicchiere di plastica "medio" da 20~25cl. Non mandate centinaia di bicchieri di misure grandi (da 300cl, da 500cl, le mezze pinte... bicchieri da birra): non servono, servono bicchieri normalissimi.
Rotolo di carta assorbente: potete mandare il cosidetto "rotolo industriale" (quello da 500 oppure 1000 strappi), oppure anche i rotoli di carta classicamente per uso "carta casa". Funzionano tantissimo e servono tantissimo, questi servono soprattutto in cucina, soprattutto per pulire perché si usano molti prodotti monouso per pulire la cucina.
Per mandare la roba è utile sentirsi con le associazioni di volontariato sul territorio per vedere come organizzarsi, perché - soprattutto se nel vostro territorio è partita la "colonna mobile" di protezione civile - come ripeto ogni settimana (dieci giorni, massimo 14 giorni) si dà il cambio, perché non è che il personale arriva lì e resta lì fino alla fine dell'emergenza. Il campo resta lì, il personale ruota, perché naturalmente non è possibile lavorare quasi 24 ore al giorno senza esplodere.
E quindi quando deve partire il gruppo che dà il cambio, praticamente parte il gruppo, arriva sul posto e riparte il gruppo che ha finito il turno.
Il gruppo che arriva sul posto, partirà con dei pulmini, con dei camion, con determinati mezzi, e su questi mezzi ci sarà dello spazio occupato dai bagagli del personale, ma ci potrebbe essere dello spazio disponibile per trasportare la roba, appunto, quindi per trasportare dei generi di prima necessità, per trasportare i vestiti, per trasportare quello che eventualmente avete raccolto.
Quindi mettersi in contatto con associazioni di volontariato può essere anche un modo per fare questo discorso. In mancanza di questo, mettetevi in contatto - non lo so - con la protezione civile o con la Croce Rossa, per vedere se ci sono dei centri di raccolta della protezione civile, che raccolgono il materiale e lo fanno arrivare nei campi.
Quindi rivolgetevi alla protezione civile o alla croce rossa, o alle associazioni di volontariato che ci sono sul territorio per fare questo tipo di donazioni.
Quando impacchettate le donazioni, come vi ripeto, una cosa che aiuta tantissimo il magazzino è di non trovare le cose inscatolate tipo Tetris: io trovo la varecchina, assieme alle scatolette di tonno, assieme ai vestiti... tutto assieme perché così la scatola si riempiva di più...
Cercate di fare scatoloni separati: uno scatolone con il pomodoro in scatola, uno scatolone con la pasta, uno scatolone con i vestiti, uno scatolone con i detersivi. Ci scrivete fuori lo scatolone con il kit di pulizia personale, con il kit per farsi la barba: scrivetegli fuori che cosa contiene lo scatolone (10lt di varecchina e 50kit di dentifrici, spazzolini e filo interdentale, 40 kit per farsi la barba, assorbenti igienici). Scrivete fuori, sullo scatolone: questo aiuta tantissimo il magazzino, perché quando arriva la roba, è già pronta. Dice "kit per lavarsi i denti", c'è una parte del magazzino dedicata a quello, si gira tra la popolazione, "vi serve qualcosa per lavarvi i denti? Pronti! Vi serve qualcosa per farvi la barba? Pronti!", mentre se arriva la roba e bisogna prima metterla assieme, e poi magari arrivano - non lo so - 500mila lamette e quattro bombolette di crema da barba, poi tocca vedere "va bene: quando c'è qualcuno che si deve fare la barba, tocca COMPRARE la crema da barba".
Ecco perché dico "le donazioni possono essere molto utili e possono essere enormemente efficaci, ma le donazioni di beni devono essere fatte con un minimo di intelligenza".
Detto questo, se ci sono altri dubbi che c'avete, potete chiedere alla protezione civile, potete chiedere alle associazioni di volontariato, se avete qualche dubbio che volete esprimermi potete scriverlo sui commenti di questo video. Io spero di esservi stato utile, spero di non avervi tediato troppo: ho cercato di raccogliere le informazioni basate - soprattutto - sull'esperienza che ho fatto nei campi di protezione civile.
Se ho sbagliato qualcosa, se avete delle osservazioni da fare, di nuovo: fatemele sui commenti qua sotto. Io sono Grizzly, vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, vi ricordo - se questo vlog vi è stato utile - di fare pollice-in-alto e di condividerlo con i vostri amici. Soprattutto condividetelo nel momento in cui ci dovesse essere (speriamo mai!) una situazione di emergenza per la quale si vogliono raccogliere dei beni.
Fate vedere questo video a chi vuole raccogliere dei beni, io vi lascerò sul doobly-doo e anche sulla scheda un articolo del mio Blog in cui ho realizzato una lista un pochino più specifica, che spiega che beni raccogliere e come raccoglierli, quindi avete un riferimento che potete eventualmente stampare - se siete un comitato parrocchiale, se siete un'associazione che vuole effettuare questa raccolta di beni - per potervi venire incontro, per potervi essere utili in questa raccolta.
E detto questo, io sono Grizzly, se vi sono stato utile vi ricordo di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito, e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto: inoltre, se vi iscrivete anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.

Bene ragazzi, io sono Grizzly, di nuovo grazie, ciao a tutti e ci vediamo al prossimo vlog!

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