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domenica 30 ottobre 2016

VLOG Speciale Halloween 2016: ADESSO



Piove.
Nella stanza c’è aria viziata, ma l’unica finestra è incastrata da almeno dieci anni.
È buio, il letto scomodo.
Cosa mi ricordo? Poco.
Presto mi verranno a prendere, o no? Mi hanno abbandonato? Quanto tempo è che non vedo nessuno? Giorni, forse. Il buio mi confonde le idee.
Adesso dovrebbe essere notte. Ho sonno, ma il rumore della pioggia mi tiene sveglio.
[tuono]
Un tuono smuove la camera. Stringo la coperta crespa fra le mani.
«Quante volte lo hai già fatto?» Francis mi guardò preoccupato, mentre salivo in macchina.
«Credo una decina, forse di più, devo dire che non le ho mai contate.»
Il rumore della pioggia in crescendo mi ricorda un vecchio disco di Oldfield, il buio è morbido, amaro ed impalpabile.
Il sapore dell’acetilsalicilico nella cola mi ha lasciato dei segni in bocca, Metaterm è già difficile da configurare da lucidi, figuriamoci in acido.
[tuono lontano]
«Naaa. In trip è più facile, di sicuro»; il rassicurante freddo buio intorno a me.
«Set terminal server as default access point, ma che cazzo è? Aspetta, fammi guardare l’help. No, forse me lo ricordo: dovrebbe essere “off”, perché voglio cambiare il mio sistema di accesso in base al network address di chiamata», lo schermo scuro davanti a me.
Scuro.
Perché nessuno voleva ascoltarmi? Lo avevo previsto, ma sono stato l’unico a non farsi fregare, il solo.
È diventato un affare per ricchi, e dire che una volta bastava un cesso per allacciarsi, ora col cesso ci guardi gli stronzi cagati dal riccone per te.
Odioso.
La coperta è vecchia, mi ricorda una specie di pezza di lana dei tempi del campeggio.
«Ok, adesso penso che ci voglia un buon caffè, magari sopra ci mettiamo anche una sigaretta, e intanto si comincia!»
La sensazione del caffè, nero, freddo e amaro mi riporta nella stanza.
Ho bisogno di una sigaretta. Nella tasca della camicia sento il tabacco; è difficile rollarsi una sigaretta al buio? In fondo non guardo mai la sigaretta mentre la rigiro.
La luce dell’accendino mi ferisce gli occhi, e proietta ombre tremolanti sulle pareti bianche dove si stagliano i pochi mobili.
Un po’ di luce filtra da quella maledetta finestra, ogni volta la devo chiudere per bene con una sbarra e poggiarci un libro, ma lo stesso filtra della luce, il risveglio mattutino così non è dei migliori.
Voglio il buio, il buio profondo: c’è chi ha paura del buio, io ho paura della luce…
Una volta tenevo sempre dei pacchetti di sigarette nascosti tutto intorno per non restare mai senza.
Mai più senza!
Brontolio di temporale sommesso.
[tuono molto forte]
Ricordo che una volta, disperso in piena notte sulla provinciale, avevo trovato un accesso (incredibile: siamo alle tecnologie più complesse, e poi in campagna c’è fibra ottica tirata coi paletti di legno, classe ‘960) e stavo cercando di interfacciarmi; la mia riuscita fu accompagnata (applaudita?) da un carosello di fuochi artificiali qualche km avanti a me: conclusione pagana di qualche antica tradizione religiosa dell’entroterra.
Ed avevo afferrato la ricchezza della rete, in una fresca sensazione di erba tagliata, disteso sul terreno e sotto le stelle.
Una volta la natura era bella.
Ora non c’è più la natura.
No. C’è. La pioggia.
[tuono]
Sento in lontananza un rumore. Stanno arrivando.
C’è tanta spazzatura, intorno a me. Butto la sigaretta davanti a me.
Una fugace toccata sotto al cuscino mi fa sentire la rigida struttura della card: nessuno sa che esiste, e per ora nessuno lo deve sapere.
La porta si apre, filtra la luce del giorno.
Un altro tuono. La pioggia impazza.
[Tuono lungo]
«Francis, te l’ho già detto: dopo non ci saranno altre possibilità. Siamo pronti?»
La sua risposta fulminea mi preoccupa: «Andiamo.»
Sono passati tre anni da quando lo ho scoperto. E fino ad ora ho conservato i due segreti. Uno, quello dell’accesso, lo ho svelato a qualcuno, anche se nessuno ha la mia abilità.
L’altro, la scheda, non lo sa nessuno.
Lo stanzino è vagamente illuminato da una vecchia lampadina. Giunge lo scroscio sordo del temporale.
«Quando piove è il momento migliore: bastano le puttanate dei tecnici che lasciano finestre aperte in centrale, o che si fumano una sigaretta prima di iniziare a considerare anche lontanamente come risolvere il guasto.»
Francis e io non ci parliamo mai, ormai da tempo. Siamo diventati meccanici: io gli do la rete, e lui mi da qualcosa per tirarmi su. Ma non siamo meccanici, no: lo ammetto. C’è ancora un sorriso d’intesa fra di noi.
Siamo nella casa di campagna in pochi minuti; Robert lancia un pacchetto di sigarette sul cruscotto dell’auto, lo guardo in silenzio, poi ne estraggo una Philip Morris pulita pulita (cazzo: quanto tempo che non vedo sigarette normali).
Mi ficco in gola parecchio fumo, il calore della sigaretta mi riscalda, in mezzo a tutto questo freddo… a tutta questa pioggia. Vivo solo nella pioggia. La sigaretta mi riscalda l’anima. Poi butto le mani sulla tastiera, giusto il tempo di sbatacchiare qualche tasto a caso.
Che polli: hanno chiuso tutte le vie di accesso normali, ma non hanno toccato neanche una delle decine di backdoor che mi sono lasciato.
Il loro sistema di sicurezza è più bucato di uno scolapasta, ma preferisco non parlare: niente commenti, niente sorrisi sbilenchi… il tempo è passato. Ed ora ti bustano come niente se non ti pari il culo per bene.
.LOGIN U#=1014 /SERVER /NET=ON /PVT
Ora avranno pane per i loro denti, e crederanno di aver trovato il covo degli hackers cattivi.
«Andiamo», credo che si siano impauriti: mi sono bloccato di botta solo per dire questo, con le mani sollevate dalla tastiera.
Ci dirigiamo in una dispersa località di campagna, svariati km più a nord della magione dimenticata.
Giunti presso una vecchia casa cantoniera, faccio parcheggiare Francis nel magazzino, pronti a scappare.
Ci inerpichiamo a piedi per un sentiero scosceso, in mezzo al vento forte che ha sostituito la pioggia.
È lì, in mezzo al campo coltivato; Francis la guarda per la prima volta: «Mio Dio, ma cosa cazzo è?»
«L’ultima frontiera, una stazione di rilevamento sismologico in disuso. L’ho scoperta quasi per caso, ma non me la lascio sfuggire.»
L’unica cosa che ci aveva accompagnati per oltre 20km era solo il cavo telefonico teso fra i pali, aereo (classe ‘960, tanto per cambiare). E lo stesso cavo si inerpicava su per il sentiero, e lo stesso cavo era quello che aveva attirato la mia attenzione, una notte, facendomi incuriosire fino a seguirlo da una punta all’altra, per molti km di dimenticata terra riarsa…
Francis, guardandomi con circospezione, mi fa incazzare: «Credi che non ci troveranno solo perché siamo in mezzo alla campagna? Tracceranno la chiamata…»
Io, spazientito: «E andranno laggiù», puntando in basso, «ad oltre 30km da qui. A metà strada c’era la morsettiera di derivazione: ho scelto l’azienda agricola più lontana, che per ora è in disuso, ci ho lasciato qualche bel fuoco di paglia con quella puttanata di terminale aperto e poi ho paro paro rigirato i loro due fili con quelli della stazione.»
Francis adesso sorrideva soddisfatto: se fossero venuti, li avremmo visti ed avremmo avuto tutto il tempo di scappare.
Era una cosa che avevo visto milioni di volte, quella di tracciare un telefono. Ma il massimo che era successo per non farsi beccare era di collegare fra di loro in parallelo alcune permute. Perché nessuno ha mai pensato a giuntarsi ad una linea telefonica a caso, o ad invertire due linee di due posti, proprio in modo che le “forze dell’ordine” puntassero nella casa sbagliata?
Tagliata la piccola rete di recinzione, entriamo; punto subito dietro l’ingresso del piccolo prefabbricato di metallo.
In un attimo, tronchesi in mano, spello il vecchio doppino da campo, e ficco i due morsetti, mentre Francis tira fuori da dietro il cavo elettrico.
Poggiamo il laptop sul coperchio della botola che conduce al sismografo. Sono pochi istanti, per raggiungere una via diversa.
Francis mi guarda stupefatto mentre estraggo dalla tasca la card. Una vecchia placchetta di plastica ingiallita; sopra ci sono scritti due innocui numeretti, uno accanto all’altro, laconicamente.
«Se non fosse stato per questo, non ci saremmo mai arrivati.»
Il cursore del terminale lampeggia, il mio comando arriva.
.LOGIN U#=00113870 /PUB /PASSWORD=60132
WELCOME TO MINECOM GRIDTERMINAL!
THE USAGE OF THIS SERVICE IS
ONLY FOR MINECOM SERVICE OPERATORS
ANY MISUSE WILL BE PERSECUTED BY LAW
ROUTER ZELDAWRTSYS VERSION 5
GRIDTERMINAL SERVER 3.14

DATA TERMINAL READY
*
«Eccolo!»
L’esclamazione di trionfo mi pervade mentre sul monitor, sotto le decine di frasi senza senso, appare solo un innocuo asterisco.
Il cuore inizia a battermi forte.
Lo digito molto lentamente, per non commettere errori:
[rumore di tasti digitati]
SERVICE /CMD=CLOSE /ACTION=PRITV /NORETURN
Premo con soddisfazione il tasto di invio, per trovarmi davanti solo il laconico messaggio:
THIS WILL CLOSE ALL SATELLITAR AND LAND COMMUNICATIONS
IF YOU ARE REALLY SURE, PLEASE ENTER DEFINITION CODE:
Il cursore lampeggia tranquillo, fermo immobile mentre digito quella maledetta password:
SYSTEM
Non so se questo sia il codice di default per i router del sistema multistandard di comunicazione, ma sta di fatto che questa scoperta per me è stata peggio di quando sul mainframe di Parigi si entrava dando “ADMIN” ad ogni domanda di identificativo, codice di accesso, nome della libreria e puttanate simili. E si entrava in admin, mica come guest! Abbiamo buttato giù Parigi tre volte, l’ultima sono addirittura rimasti isolati una settimana: il simbolo della loro vergogna, ma non se ne erano resi conto.
«Francis: ora tocca a noi»; ci scambiamo un’occhiata d’intesa. Prendo il suo indice con la mia mano, e li avviamo tutti e due a premere una sola volta, in un solo gesto, a due mani, il tasto di invio.
SELF-DESTRUCT IN PROGRESS... HANG UP
NO CARRIER
Sì.
Francis si lancia sul cavo della corrente e lo stacca, mentre io con calma sgancio i due coccodrilli e riavvolgo il cavetto.
Ci riavviamo, il fedele laptop sotto il mio braccio, Francis con i due mitici cavetti da campeggio.
In lontananza, sulla provinciale, si vedono le luci lampeggianti che corrono verso l’ignara azienda agricola.
Chissà se si renderanno mai conto di come ho fatto?
Specie adesso, che per parlare fra di loro devono affacciarsi a gridare dalla finestra.

sabato 29 ottobre 2016

Maltempo a Siracusa - Vento forte il 29 ottobre 2016



Stanotte vento forte per tutta Siracusa, ecco il risultato di una "passeggiata" operativa

domenica 23 ottobre 2016

VLOG 137: Dolci, torte e pasticceria



Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questa pasticceria è Diario di Viaggio on the road.
Eh sì: è domenica mattina, sono le 8:00, ci vorrebbe un caffettino, però c'ho fame, quindi - appunto - rendiamo questo vlog una pasticceria.
Che ne dite se facciamo una bella torta? Poi ci vediamo, dai!
[♫ Musica: Jensation - "Donuts" ♪]
[♪♫♪]
Ebbene sì: una torta al cioccolato nel forno a microonde! Una ricetta che ho trovato qui su YouTube, una torta che si fa - veramente - in dieci minuti (da quando si cominciano a mescolare gli ingredienti a quando è fatta): è più il tempo che si passa aspettando che si raffreddi, che tutto il resto.
E devo dire che il risultato finale è VERAMENTE molto buono.
Ma come dicevo poco fa, appunto: rendiamo questo vlog una pasticceria, perché - innanzi tutto - il canale YouTube di cui vi parlo oggi è di una pasticcera, di una pasticcera italiana (anche se il canale è in inglese).
Lei è molto simpatica, è romana e nel suo canale ci sono un sacco di cose buone (perché ci sono un sacco di cose con il cioccolato: io *adoro* le cose con il cioccolato), ma non solo cioccolato! Ci sono... ogni genere di dolci; lei è Emma Fontanella, il suo canale è "Emma's Goodies": lo trovate linkato sul doobly-doo, lo trovate linkato sulla scheda. Andate e iscrivetevi al suo canale, come ripeto è molto brava, fa un sacco di cose buonissime.
E poi non sottovalutate il fatto che - anche se il canale è in lingua inglese - lei è italiana, perché quando presenta le ricette "all'italiana" non fa quelle «reinterpretazioni delle cose "all'italiana" fatte dagli americani»: fa delle cose VERAMENTE ALL'ITALIANA, veramente molto buone.
E infatti proprio per cominciare, giusto per "scaldare l'atmosfera" vi ho fatto vedere una ricetta di una torta fatta al microonde molto velocemente, adesso facciamo una bella torta al cioccolato, molto ricca, molto funzionale, molto buona, e certamente più buona di quella che ho fatto io: non è difficile fare una torta più buona di quelle che faccio io [ride] perché comunque mi diletto di pasticceria, ma non sono un grande pasticcere, sicuramente non sono bravo come Emma.
Quindi cominciamo innanzi tutto con la prima ricetta che vi segnalo, che è - appunto - una bella torta di cioccolato, la trovate sul doobly-doo e la trovate sulla scheda: andate e dategli un'occhiata. Una torta molto ricca, molto... mmmm... come tutte le cose con il cioccolato!
Ora, come dicevo Emma è italiana, anche se il suo canale è internazionale (è in lingua inglese), e ciò comunque non toglie che - anche se lei presenta delle ricette all'italiana fatte "come si fanno le cose all'italiana", può anche presentarci tranquillamente come si fanno delle cose che sono un po' meno italiane e un po' più americane.
In questo caso parliamo della ricetta forse americana per eccellenza: la classica ciambella, il donut, la ciambella preferita da Homer Simpson (nonché anche da me, perché le ho provate e sono buonissime).
Quindi ecco che la seconda ricetta che vi voglio segnalare è una ricetta tipicamente americana: è la ricetta della ciambellina (del donut). Trovate - naturalmente - anche questa ricetta sul doobly-doo e sulla scheda: andate e dategli un'occhiata, anche questa è una ricetta molto veloce e si fa molto semplicemente.
{Wow! Sia mai che mi lasciavate passare, eh?}
E infine, naturalmente, ci può stare una bella ricetta per le caramelle gommose. Emma utilizza una formina in silicone che ha varie "forme" di caramelle, io - naturalmente - sicuramente utilizzerei le formine tutte quante a forma di orsetto e... poi non so se mangerei gli orsetti gommosi, perché...
... non lo so: è sempre quella cosa che adoro gli orsetti, però... ma sì! [ride] Sicuramente li mangerei comunque: gli orsetti gommosi sono così dolci!
In questo tipo di ricetta l'unico strumento "particolare" che vi serve (a parte la formina in silicone per le caramelle gommose), sicuramente è il termometro da pasticceria (il "termometro per le caramelle"), ma è l'UNICO strumento particolare che - poi - in realtà si può trovare un po' dovunque: sia online, sia nei negozi specializzati.
E quindi come ultima ricetta vi segnalo questa splendida ricetta delle *spettacolari* caramelle gommose, ve la lascio linkata sul doobly-doo, ve la lascio sulla scheda: andate, date un'occhiata, lei è Emma Fontanella, il canale è "Emma's Goodies". Ripeto: è molto brava, ci sono tantissime ricette che sono tutte quante eccellenti.
E passiamo all'argomento del giorno, che proprio con la realizzazione dei dolci ha a che fare, tralasciando il fatto che sto parlando di dolci, ho mostrato una torta etc... io - fondamentalmente - dovrei mangiare dolci praticamente una volta l'anno: dovrei mangiare una fetta di torta per il mio compleanno E BASTA!
Non dovrei seguire canali come quello di Emma, perché mi fanno venire delle idee *inquietanti*, purtroppo...
Scherzi a parte (lei è molto simpatica) e questo discorso dei dolci è sicuramente molto gradito, perché non so voi: io - personalmente - amo molto (forse anche troppo) i dolci, e infatti il principio è anche un po' quello: il rapporto che ha la gente con i dolci.
Ora, obiettivamente dovremmo SICURAMENTE tutti quanti limitarci moltissimo nel consumare cose dolci: tutto ciò che è a base di zucchero, a base di cioccolato etc.
Però naturalmente quelli che sono i prodotti dolci, i prodotti dolciari, i prodotti di pasticceria sono da una parte un "bene rifugio" per scappare dallo stress del tran-tran quotidiano, dallo stress del lavoro... la stessa preparazione dei dolci può essere un modo di allontanarsi dallo stress: io trovo molto rilassante mettermi a fare preparazioni in cucina, e non sono un grandissimo pasticcere (so preparare solo pochissimi dolci: la cosa che mi viene meglio - sicuramente - è la crostata), e comunque è una cosa che mi rilassa tantissimo, preparare anche dei dolci, quindi... e poi è anche bello il discorso non tanto di preparare dei dolci (come preparare la torta al microonde, preparare la crostata, preparare quello che sia), ma anche l'idea di preparare un dolce che poi si possa condividere - magari - con gli amici.
Ecco che, diciamo, può funzionare il discorso del dolce, del preparare qualcosa di pasticceria, per essere un modo di passare del tempo assieme con gli amici.
E magari può essere anche questo il concetto: magari non si preparano dei dolci, magari si compra semplicemente un vassoietto di dolci, di pasticcini, direttamente in pasticceria, e eppure può essere - comunque - un modo di condividere qualcosa con gli amici, magari per festeggiare il compleanno di qualcuno, oppure semplicemente perché ci si è incontrati e si ha il piacere di mangiare tutti assieme qualcosa di dolce.
Almeno, questo in fondo è il mio modo di vivere quella che è la pasticceria, quello che è il "mangiare cose dolci": più che un modo di "coccolare me stesso prendendo qualcosa di dolce" (che può essere comunque un modo - come ripeto - anche di combattere con lo stress), ma maggiormente per me il discorso di qualcosa di dolce è "qualcosa da mangiare tutti assieme" ed avere il piacere di mangiare tutti assieme.
Ed ecco quindi la mia domanda: voi invece? Qual è il vostro rapporto con i dolci, con i prodotti di pasticceria?
Vi siete mai cimentati nella produzione di torte, di biscotti, di qualcosa che riguarda la pasticceria?
Siete bravi in cucina? Oppure lasciate fare tutto quanto - non so - ai vostri genitori, ai vostri nonni?
Oppure la vostra capacità di "ottenere dei dolci, dei prodotti di pasticceria" è semplicemente quella di andare in pasticceria e comprare qualcosa?
Mangiate dolci durante la giornata, per combattere lo stress? Oppure siete d'accordo con me che è più bello condividere i dolci con gli amici e dare quella "spinta in più" al momento in cui c'è l'incontro con gli amici (o con i familiari)?
Può essere un modo per celebrare qualcosa, o solo per vedersi tutti assieme e dare quella virgoletta in più, che è "mangiare tutti qualcosa di dolce".
Oppure non mangiate dolci, ne mangiate pochissimi, vi limitate moltissimo? Avete dei problemi per i quali preferite evitare, o comunque limitare tantissimo la quantità?
Non lo so: parliamone! Come sempre nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Bene ragazzi: io ho concluso, come sempre vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, vi ricordo - se questo vlog vi è piaciuto - di fare pollice-in-alto e di condividerlo con i vostri amici (anche su Whatsapp o su Telegram). Se avete fatto la torta al microonde vi ricordo di condividere anche quella (soprattutto chiamatemi, che vengo CON PIACERE!)
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e vi farà subito assumere quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto. E che sì: somiglia veramente tantissimo al buon profumo della torta appena sfornata.
Vi ricordo inoltre di iscrivervi anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda): in questo modo riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Prima di concludere vi ricordo, inoltre, che se c'è un argomento che vorreste che io trattassi su #DdVotr, potete farmi sapere anche quello con un commento qua sotto.
Io ho concluso, per cui come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

domenica 16 ottobre 2016

VLOG 136: Un po' di... Fai da Te



Benvenuti nel mio laboratorio, viaggiatori: sono Grizzly.
Questo che vedete è il supporto per teleprompter che mi sono autocostruito utilizzando un sacco di legno e altro materiale di recupero che ho trovato in giro per il laboratorio e una cornice "a giorno".
Adesso lo ho (tra virgolette) "sostituito" con questo sistema che vedete, che è un pezzetto di legno, attaccato (con una staffa per case e viti di recupero) al supporto della telecamera, e il tablet a cui ho attaccato, con la colla a caldo, tre pezzetti di ferro (tre pezzetti di lamiera di case di computer); e in questo modo - subito sotto l'obiettivo della telecamera - ho il tablet su cui posso far scorrere il testo di cui voglio parlare, il copione, degli appunti etc.
Questo dovrebbe avere l'idea di permettermi di realizzare dei video in maniera un pochino più professionale (in qualche modo).
Comunque: come principio è anche quello che, così facendo, ho realizzato qualcosa che mi sono realizzato da me, anziché acquistare un teleprompter professionale, perché ha un costo piuttosto elevato (anche quello che utilizza semplicemente il tablet, comunque, è sopra il centinaio di dollari). Questo invece è fatto da me a mano.
E d'altronde ho anche l'onore di aver detto (più volte, e di esserne abbastanza sicuro) che i miei lavori manuali farebbero commuovere Rulof, nel senso che se dovesse vedere come faccio i miei lavori manuali, si metterebbe a piangere per quanto fanno schifo.
Ma, in realtà, di questo ne parliamo più avanti, per ora cominciamo: sigla!
[♪♫♪]
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
Prima di continuare, direi di passare subito a presentare il canale YouTube di oggi (visto che ve l'ho già accennato nell'introduzione): è il canale che - storicamente - è stato tra i primi a portare il "Fai da Te" su YouTube Italia. Lui è Rulof: trovate il suo canale sul doobly-doo e sulla scheda, andate e iscrivetevi.
È veramente molto bravo, è un po' come il McGyver e l'A-Team italiani messi assieme: riesce a costruire le cose più interessanti, e veramente partendo il più possibile da materiale di recupero, materiale trovato nella spazzatura, materiale che può essere - in questo modo - riciclato; ha tantissime idee per il Fai-da-Te, per me è stato *veramente* un'ispirazione tantissime volte, e infatti - per cominciare - voglio segnalarvi alcuni dei suoi video.
Ora, lui ha costruito ogni genere di cosa, non so: dalla barca radiocomandata alla torcia subacquea, però in questo caso voglio soffermarmi un attimo su attrezzature che possono essere utili a chi, come noi, produce video su YouTube (o non solo su YouTube).
Infatti il primo progetto che vi presento di Rulof, veramente economico e veramente funzionale, è un progetto per costruirsi delle "soft-box" (delle luci per i video) a bassissimo costo, con materiale di recupero. Veramente a meno di quanto si comprerebbero delle soft-box dai cinesi.
Quindi il primo video che vi segnalo è "Come costruire delle luci per foto o video": lo trovate linkato sul doobly-doo, lo trovate linkato sulla scheda, andate, dategli un'occhiata. Si parte da due ombrelli particolarmente economici, un pochino di vernice spray e un po' di lavoro - come si suol dire - di olio di gomito, ma il risultato oserei dire che è eccellente.
E peraltro, sempre rimanendo nell'argomento "luci", un progetto che ho trovato veramente interessante è per la costruzione di una sorta di faretto per illuminare le immagini che si fanno con la telecamera, soprattutto per quelle cose che si fanno in esterna (magari in notturna) e che è - veramente - un progetto che prende una cosa che si trova sul mercato a tantissimi soldi e la permette di costruire con... solo materiale di recupero (cioè, va bene: bisogna comprare i LED, ma costeranno un Euro l'uno, forse anche meno), e questo progetto è "Una padella LED": è un progetto - secondo me - geniale, è veramente ben fatto, permette - tra le altre cose, utilizzando il dimmer - di creare uno strumento veramente eccellente...
e quindi il secondo video che vi segnalo è la "Padella LED da 200W" (o - come la chiama Rulof - la paLEDda!). Trovate questo video sul doobly-doo, lo trovate anche sulla scheda: andate, dategli un'occhiata. È un modo di costruire un faro per la telecamera, veramente, con una vecchia padella e un po' di materiale di recupero, è un progetto interessantissimo, e il risultato finale merita veramente tantissimo.
Infine come ultimo video voglio segnalarvi un progetto per uno strumento che viene molto comodo a chi realizza video "in mobilità"; non nel mio caso, perché realizzo video in mobilità, ma la telecamera è fissata al parabrezza dell'auto: più che altro a chi realizza video camminando, muovendosi, e gli farebbe comodo uno stabilizzatore, tipo uno "SteadyCam" o - in questo caso - la cosa più semplice che è una FlyCam.
E questo video ci spiega come costruire una FlyCam con i pezzi recuperati da un vecchio hard disk. Di nuovo un progetto veramente molto interessante, un progetto che si costruisce, sempre, con tantissimo materiale di recupero, quindi un progetto che si fa a bassissimo costo, e quindi: ultimo video che vi segnalo "Come costruire una FlyCam con i pezzi di un hard disk", trovate il video sul doobly-doo, trovate il video sulla scheda.
Lui è Rulof, come ripeto è molto bravo: è stato uno dei primi a portare il Fai-da-Te su YouTube Italia, quindi il suo canale è pieno zeppo di progetti veramente molto interessanti.
E passiamo all'argomento del giorno, pertanto continuiamo a parlare di Fai-da-Te.
Io non ho una grandissima manualità, anche se - tendenzialmente - non mi tiro mai indietro quando si tratta di svolgere un lavoro: se so che il lavoro dev'essere fatto *bene* per determinati motivi, perché è qualcosa che - altrimenti - si può rovinare, è qualcosa che danneggia un'estetica etc, allora sono il primo ad ammettere i miei limiti e a dire «No: qui è il caso di chiamare una persona esperta, una persona con una migliore manualità».
Ma quando si tratta di ottenere un modo per fare qualcosa (o avere qualcosa) velocemente disponibile, avere qualcosa che funzioni, allora non mi tiro indietro: ho la mentalità che mi è rimasta in eredità da quando sono stato uno scout, quindi l'eredità di una persona che è sempre pronta e disposta a mettersi in gioco.
E comunque, alla fine della fiera, ci sono tantissime cose che sono riuscito a fare, partendo dal presupposto che "Ok: moltissime volte il problema di principio è quello di avere gli strumenti giusti", quindi magari avendo a disposizione gli strumenti giusti, uno si fa quel minimo di pratica che è necessaria, si "prova", e comunque sia - una volta che uno realizza qualcosa con le proprie mani - la soddisfazione è grandissima, quindi: la soddisfazione di aver realizzato il bancone del mio laboratorio, la soddisfazione di avere - non so - realizzato il supporto per il tablet sulla telecamera, tutte queste soddisfazioni, tutti questi piccoli lavori che ho fatto, danno una grandissima soddisfazione perché è qualcosa che non hai comprato perché fosse già pronta per fare quello che ti serviva, ma è qualcosa a cui sei "arrivato" dal principio "ho un problema, voglio trovare una soluzione", ti sei *costruito* la soluzione.
E, obiettivamente, riconosco che tantissimi restano proprio bloccati dall'idea "Va bene: ho un problema, mi serve una soluzione", ma è il costruirsi la soluzione da sé il punto più complesso, perché come la mia manualità è pietosa, so che c'è gente che - obiettivamente - ha una manualità peggiore della mia (e credetemi: non è facile essere peggio di me, comunque!)
Il principio - in fondo - è quello di "mettersi in gioco", di provare, di vedere dove si riesce ad arrivare. Se poi uno arriva a un risultato discreto, a un risultato funzionale, ben venga.
Se non ci si riesce, almeno si ha provato. Quindi sono sempre stato anche di quel parere: va bene, devo fare questa cosa, ci provo. Se non ci riesco, mi rivolgerò a un professionista che la faccia per me, ma se ci riesco - in qualche modo - sarà comunque una cosa che sono riuscito a fare e quindi è un risultato per me. Se non ci sono riuscito, almeno non avrò il rimpianto di "avrei potuto provarci io".
E secondo me questo discorso è molto importante, perché mettersi in gioco permette di costruirsi esperienza nella vita, mentre continuare a rivolgersi al professionista per avere *sempre* (per così dire) la "pappa pronta", sicuramente permette di risolvere ogni problema velocemente, ma a questo punto poi uno diventa totalmente dipendente dagli altri per ogni minima cosa.
Per questo - secondo me - mettersi in gioco, provare a fare determinate cose, ma anche (attenzione!) ma anche saper ammettere i propri limiti, è importante.
Ecco perché dico "attenzione: saper ammettere i propri limiti". È bello mettersi in gioco per fare determinati piccoli lavoretti, però se i piccoli lavoretti comprendono - magari - circuiti elettrici (e circuiti che vanno con la "corrente di casa", non magari roba che va a batteria) e nel "mettere le mani" sulla corrente di casa... «No: io non lo so. Non lo so usare, non mi fido. Cosa faccio: mi metto in gioco?»
NO!
A quel punto, quando il "mettersi in gioco" prevede: al massimo non riesco a intagliare il legno; al massimo non riesco a realizzare il mobiletto che mi interessa, quindi mi rivolgo a un professionista, ci può stare. Ma quando si tratta di: se mi metto in gioco al massimo rischio di prendere la scossa e di FARMI PESANTEMENTE DEL MALE, no. Allora a quel punto è DECISAMENTE MEGLIO fermarsi e dire "se io non so come funziona questa situazione, è meglio che mi rivolga a un professionista".
Io sono di questo parere, ma sono pronto a sentire la vostra opinione: voi cosa ne pensate? Sul Fai-da-Te siete persone che amano mettersi in gioco? Che si sono realizzate - non lo so - mobili e suppellettili in casa anche da soli? Il massimo del Fai-da-Te che vi permettete è di montare i mobili che arrivano in kit di montaggio?
Oppure - veramente - faticate anche a cambiare una lampadina? Non lo so: fatemelo sapere con un commento qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Bene, io ho concluso: come sempre vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog. Vi ricordo - se questo vlog vi è piaciuto, se vi ha incuriosito, se siete appassionati di Fai-da-Te, di fare pollice-in-alto e di condividere questo vlog con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram.
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto.
Vi ricordo inoltre di iscrivervi anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda): in questo modo riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Detto questo, come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

domenica 9 ottobre 2016

VLOG 135: Trucco per le monete in Euro



Prendiamo una moneta da € 2.
La prendo con questa mano, giusto?
No: chiaramente questa mano è vuota e la moneta è rimasta qui dentro, perché ho chiuso la mano: questo fa capire allo spettatore che la moneta è rimasta lì dov'era, la mano si è chiusa a pugno.
Mentre se io prendo la moneta, la mostro in questo modo, vado qui con il pollice, prendo la moneta e...
... la mano cade ed è aperta (soffia) la moneta è RIMASTA in questa mano!
Questo è un trucco che ho imparato - credo - quando avevo 12 anni (si chiama "presa ungherese").
Però questo è un trucco CON una moneta in Euro, quello di cui voglio parlarvi oggi non è un trucco CON una moneta, è un trucco PER le monete.
Quindi cominciamo: sigla!
[♪♫♪]
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
La settimana scorsa stavo guardando un (molto interessante) video di Tommy Edison (sul suo canale Tommy Edison XP). Questo video alla fine non era niente di particolare, era in realtà una semplice challenge: una challenge particolare (in realtà :D ) perché è una challenge «Blind vs Blindfolded» (cioè "un cieco contro una persona bendata"), nello svolgere attività che - si suppone - che a un cieco DOVREBBERO VENIRE un pochino più semplici, quantomeno perché è abituato a farle.
Anzi, se siete curiosi di vedere il video, ve lo lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda, quindi gli potete dare un'occhiata e, se non l'avete già fatto, vi consiglio anche di iscrivervi al suo canale YouTube: lui è molto simpatico. Appunto è una persona cieca, Tommy è una persona che non ci vede dalla nascita, e che racconta sul suo canale YouTube la sua esperienza di essere cieco e rapportarsi con gli altri, e come gli altri si rapportano con le persone cieche, con una grandissima simpatia, una grandissima solarità.
Comunque torniamo a noi: in questa sfida a un certo punto una delle cose che devono fare i due "sfidanti" è riconoscere un pugno di monetine semplicemente toccandole.
E questo mi ha fatto venire in mente una cosa: praticamente - dato che i due sfidanti sono tutti e due americani - ovviamente hanno fatto questo "esperimento" cercando di riconoscere delle monete in dollari americani.
Il dollaro americano è una moneta particolarmente "antica", quindi è in circolazione da tantissimo tempo e - nel corso del tempo - la forma fisica delle monete è cambiata un pochino, ma non di tantissimo.
Ora, essendo l'Euro una moneta relativamente "giovane" (si è cominciata a diffondere in Europa, come "monete coniate", praticamente intorno alla fine del 1999, in Italia è arrivata - se non ricordo male - nel 2002), il punto è questo: essendo una moneta relativamente "giovane", quando si è deciso - appunto - di realizzare questa nuova moneta, si è deciso di "disegnare" come dovevano essere le varie monete e le varie banconote, non solo si è pensato a come realizzare nella pratica queste monete (che metalli utilizzare e come gestire i valori nominali) ma si è pensato anche che - dovendo partire "da zero" - poteva essere un lavoro utile quello anche di pensare all'accessibilità delle monete.
Infatti le monete in Euro sono accessibili: hanno i sottotitoli per i non udenti come il mio canale... nooo, sto scherzando: ma in realtà - scherzi a parte - le monete in Euro sono "accessibili" per i non vedenti, perché hanno una serie di piccoli trucchi che sono stati realizzati per permettere ai non vedenti di riconoscere le monete al tatto.
E io voglio condividere questi trucchi con voi, perché questi trucchi, che principalmente sono nati (appunto) per i ciechi, per i non vedenti, possono essere molto utili per quelle persone che comunque, magari per l'età avanzata, magari per problemi di vista, faticano a utilizzare le monete in Euro, perché faticano a riconoscerle... si mettono lì con gli occhiali da vista (con sopra gli occhiali della tabaccheria) a guardare: «Aspetta: questi sono 20 centesimi o 50, che c'è scritto sopra?»
Perché obiettivamente è... sì: sulle monete c'è scritto il loro valore, ma può essere scomodo, può essere frustrante, magari per una persona anziana (magari per i vostri genitori, per i vostri nonni), può essere frustrante riuscire a riconoscere una moneta semplicemente guardandola.
Cioè, voi dite «Sì, va bene: ma io la guardo la moneta. C'è scritto sopra "20 centesimi", boh: è quella»
E sì, eh... ma chi ci vede, va bene. Ma chi non ci vede? La cosa è più complessa, naturalmente.
Quindi - come dicevo - voglio insegnarvi questo trucco per riconoscere le monete in Euro al tatto, in maniera tale che, se volete, potete stupire i vostri amici o, più semplicemente, potete insegnarlo ai vostri genitori, insegnarlo ai vostri nonni, insegnarlo ai vostri amici che hanno problemi di vista, insegnarlo ai vostri amici ciechi, che vi risponderanno che già lo conoscevano, ma questo è un altro paio di maniche! [ride]
Allora, per cominciare - per potermi seguire meglio - vi consiglio di procurarvi le otto monete in Euro, quindi quella da 1 centesimo, da 2 centesimi, da 5 centesimi etc fino alla moneta da 2 Euro.
Cominciamo dalle tre monete più "piccole": 1 cent, 2 cent, 5 cent.
Queste tre monete, le cosiddette "monete di rame" anche se - in realtà - non sono realizzate in rame: sono in acciaio placcato in rame (e quindi vi dico anche una curiosità: le monete da 1, 2 e 5 cent sono "ferromagnetiche", ossia "si attaccano alla calamita"); queste tre monete sono molto semplici da riconoscere al tatto.
La moneta da 1 cent è infatti molto piccola e ha il bordo (della moneta) che è liscio, quindi toccando la moneta, al tatto, si riconosce che è molto piccola e il bordo è liscio.
La 5 cent ha sempre il bordo liscio, ma è decisamente molto più grande della moneta da 1 cent.
Quindi la 1 cent e la 5 cent, toccandole (in mano), senza bisogno di guardarle le si riconoscono: "È molto piccola, ha il bordo liscio? Ok, è 1 cent."
"Ha il bordo liscio, però è molto grande? Ok, è il 5 cent"
Il 2 cent è un pochino più grande della moneta da 1 cent, quindi... uno dice: "Va bene, ma questa come si fa a riconoscere con la dimensione?"
No, con la dimensione è un tantinello più difficile, però la 2 cent ha sempre il bordo liscio, ma ha una scanalatura lungo tutto il bordo, quindi la 2 cent la si può riconoscere toccandola bene sul bordo, perché appunto c'è questa scanalatura. È difficile, magari, sentirla con il dito però se si accarezza il bordo "di taglio" si dovrebbe sentire che è un pochino più "rasposa", oppure lo si sente con l'unghia.
Di nuovo.
  • 1 cent: bordo liscio, moneta molto piccola.
  • 2 cent: bordo liscio, scanalatura al centro.
  • E 5 cent: bordo liscio ma moneta molto grande: ecco che abbiamo già riconosciuto le prime tre monete semplicemente tenendole in mano.
Passiamo quindi alle successive tre monete: la 10, la 20 e la 50 cent, che... le chiamiamo "le monete d'oro" e in realtà sono realizzate nel cosiddetto "oro nordico", che è una lega di alluminio, rame e altri metalli (non contengono oro, ma comunque funzionano).
Prendiamo la moneta da 10 cent: è molto piccola. Ha un peso naturalmente differente rispetto alla moneta da 5 cent, ma soprattutto il bordo della moneta da 10 cent è smerlato: ha questa zigrinatura molto grossa, la si sente col dito, la si può sentire con l'unghia, c'è comunque questa zigrinatura particolarmente corposa, questa smerlatura.
La moneta da 50 cent ha la stessa smerlatura della moneta da 10 cent, ma naturalmente è molto più grande: la si sente al tatto che la moneta da 10 cent è proprio piccolina, la moneta da 50 cent è enorme, ed entrambe hanno questa smerlatura, questa zigrinatura molto grossa.
Quindi di nuovo: al tatto sono molto facili da riconoscere toccando il bordo.
La 20 cent, dato che è leggermente più grande della 10 cent, di nuovo: come la si riconosce? È difficile farlo con la semplice dimensione.
In questo caso la moneta da 20 cent è molto semplice da riconoscere perché sul bordo, invece di una smerlatura, ha sette piccole tacche arrotondate (questa forma si chiama "fiore spagnolo"), quindi la 20 cent si riconosce subito proprio perché ha queste sette piccole tacche sul bordo.
Ricapitoliamo.
  • 10 cent: smerlatura molto grossa e moneta molto piccola.
  • 20 cent: sette tacche (il fiore spagnolo).
  • 50 cent: merlatura molto grossa, moneta particolarmente corposa.
Ecco che - a questo punto - già siamo in grado di riconoscere sei monete semplicemente toccandole.
Passiamo alla moneta da 1 Euro. La moneta da 1 Euro, che è una moneta "bimetallica" è difficilissimo riconoscerla dal fatto che è bimetallica, cercando di capire al tatto che ci sono i due metalli: da una parte perché comunque la lavorazione bimetallica rende questa situazione estremamente liscia sul "bordo di unione", ma soprattutto sia 1 Euro che 2 Euro sono bimetalliche, quindi questo ci dice poco.
Quello che ci aiuta, di nuovo, è il bordo della moneta.
La moneta da 1 Euro ha un bordo che presenta una zigrinatura molto sottile alternata a una parte liscia: ci sono tre zigrinature sottili e tre parti lisce che si alternano fra di loro. Quindi toccando con il dito lungo il bordo si sentirà questa zigrinatura che di colpo s'interrompe e diventa liscio, poi di colpo s'interrompe e diventa di nuovo zigrinato... e questa è la moneta da 1 Euro: solo la moneta da 1 Euro ha questa caratteristica.
La moneta da 2 Euro invece ha il bordo completamente zigrinato, con una zigrinatura molto sottile e molto ristretta.
E sul bordo - tra le altre cose - sono presenti delle indicazioni, a seconda dello Stato: per esempio sui 2 Euro italiani c'è la cifra "2" riportata in "dritto" e in "capovolto", ma in altri stati ci sono altre indicazioni.
Però diciamo che questa è se uno lo vuole guardare "a occhio", e stiamo parlando di persone che hanno problemi a guardare la moneta a occhio! Quello che conta è che toccando la moneta e sentendo questa zigrinatura sottile e continua, quella che si ha in mano è la moneta da 2 Euro.

E allora ricapitoliamo di nuovo e per concludere.
  • 1 cent: moneta molto piccola, bordo completamente liscio.
  • 2 cent: moneta molto piccola con il bordo liscio, ma con un solco al centro del bordo.
  • 5 cent: moneta un pochino più grande, però sempre con il bordo liscio.
  • 10 cent: moneta relativamente piccola con il bordo smerlato, con questa zigrinatura molto "grossolana", questa smerlatura sul bordo.
  • 20 cent: moneta piccola con - lungo il bordo - le sette tacche del fiore spagnolo.
  • 50 cent: moneta molto grande con il bordo smerlato, con questa zigrinatura molto grossa.
  • 1 Euro: moneta bimetallica con il bordo che presenta una zigrinatura molto sottile alternata a una parte liscia: quindi zigrinatura sottile, parte liscia, zigrinatura sottile e parte liscia...
  • 2 Euro: moneta bimetallica che presenta una zigrinatura molto sottile lungo tutto il bordo.
Che cosa determiniamo? Che quindi è possibile riconoscere le monete in Euro semplicemente toccando, con un minimo di attenzione, il bordo della moneta.
Non so se eravate a conoscenza di questo piccolo trucco: se non ne eravate a conoscenza adesso lo sapete, sapete che ogni singola moneta in Euro di un determinato taglio ha SEMPRE quelle caratteristiche; quindi tutte le monete da un centesimo hanno quella caratteristica, tutte le monete da due centesimi hanno quella caratteristica, etc fino a "tutte le monete da 2 Euro hanno quella caratteristica".
Può cambiare la... il "disegno" che c'è su una delle facce delle monete, perché in base allo Stato c'è un disegno differente, ci possono essere delle monete commemorative in cui c'è un disegno, riportato, di qualche personaggio particolare o di qualche momento storico particolare, ma il bordo delle monete in Euro resta sempre lo stesso, la dimensione, il peso restano sempre le stesse, quindi una persona che ha problemi di vista può comunque determinare qual è la moneta che ha in mano semplicemente toccando il bordo, anziché andare lì a guardare, con due~tre paia di occhiali, qual è il taglio che c'è scritto sulla moneta.
Bene! Come sempre vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, vi ricordo - se questo vlog vi è piaciuto o vi è stato utile - di fare pollice-in-alto e di condividerlo con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram.
Vi ricordo peraltro di condividerlo con i vostri parenti, i vostri amici che hanno problemi di vista o... non lo so: con i vostri nonni, per esempio (c'è stata la giornata dei nonni, quindi può essere anche un "regalo", un pensiero utile!)
Vi ricordo, se non l'avete già fatto, di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto.
Vi ricordo che se v'iscrivete anche al mio canale Telegram, che trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda, riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Detto questo, come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

domenica 2 ottobre 2016

VLOG 134/2: Parliamo di YouTube Heroes (ft Dellimellow)



-E innanzi tutto saluto tutti i "grizzlini"...
-I viaggiatori, mon cher!
[♪♫♪]
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road e questo vlog - in fondo - è un po' la continuazione del vlog precedente.
Anche perché... uhm... breve antefatto!
Venerdì 23 ho registrato il video che avete visto domenica 25 mattina. E dopo aver registrato questo video, in cui ho parlato di YouTube Heroes preoccupandomi *soprattutto* della sezione che riguarda i "sottotitoli" (e a buona ragione: fra poco ci arriviamo), poi - con calma - mi sono andato ad approfondire tutto il discorso che riguardava le "minacce di censura", delle quali non ho voluto esprimermi più di tanto: ho detto che appoggiavo l'analisi di Zeb89 (che continuo ad appoggiare: non tanto per il discorso della "censura", quanto per il discorso che YouTube si sia "buttato" su quest'idea soprattutto anche per via dei minori introiti pubblicitari, sicuramente provocati ANCHE dall'uso di AdBlock).
Però diciamo che venerdì pomeriggio, con calma, mi sono andato a leggere tutta la sezione che riguardava la "censura". Perché dato che tutti quanti parlavano della "censura", io ho detto «Sì, ma nessuno qua ha notato 'sta cosa dei sottotitoli.»
Qua a Siracusa (nella provincia) c'è stato in questi giorni un fatto di cronaca abbastanza increscioso: dei ragazzi che avevano lanciato un gattino, in aperta campagna, per aria facendolo ricadere; questo gattino - sicuramente - purtroppo è morto. E c'era il video su YouTube, che era *già* stato segnalato più volte, ma YouTube non aveva preso nessun provvedimento, finché non si è aperta l'indagine, l'Arma dei Carabinieri ha chiesto a YouTube [a Google ndG] le informazioni su quel video. YouTube ha dato le informazioni e, a quel punto, ha rimosso il video (senza nemmeno la richiesta del giudice, perché dice: "va bene, qua ci sono le informazioni, però c'è violenza su un animale, quindi intanto lo stiamo rimuovendo").
È lì che, innanzi tutto, uno si chiede: «Ma guarda un po' come funziona YouTube Heroes?»
Se io faccio una segnalazione e il video, effettivamente, va contro il regolamento, il video viene rimosso e io "guadagno" un punto.
Ma se io faccio la segnalazione e il video, effettivamente, NON VA contro il regolamento di YouTube: io PERDO il punto.
Ci sta, perché se no tutti quanti segnalerebbero a manetta, cosa che NON È MAI SUCCESSA, perché mai a nessuno sono successi di avere delle shitstorm sotto i commenti e centinaia di bambini che gli segnalano tutti i video sul canale... NON È MAI SUCCESSO!
YouTube Heroes in effetti non ha cambiato il funzionamento delle segnalazioni, cambierà la "meccanica fisica" per facilitare il discorso delle segnalazioni; tanto i bambini che vogliono segnalare centinaia di video c'erano prima, ci sono adesso, ci saranno anche con YouTube Heroes: la differenza sarà che se prima tutte 'ste segnalazioni generavano solo "rumore di fondo" adesso, oltre a generare rumore di fondo, gli toglieranno anche i punti e li faranno uscire dal programma (se ci vogliono entrare).
Ora, come dicevo, venerdì pomeriggio ho letto con calma il funzionamento del progetto, poi sono usciti dei video più "chiarificatori", in particolar modo l'interessantissimo video di Giorgio Taverniti.
Tra l'altro il video di Giorgio ve lo lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda, se non l'avete già visto, perché chiarisce molto bene il "punto censura" del progetto YouTube Heroes.
A questo punto venerdì ho girato il video, venerdì pomeriggio mi sono letto le condizioni d'uso, sabato mattina sono andato a prendere Dellimellow all'aeroporto di Catania, perché Dellimellow è venuto qui a Siracusa: è stato ospite del SiraGames.
Abbiamo parlato amabilmente un pochino, anche della Legria Mini (perché se l'è comprata da poco), e Delli è stato così simpatico da dirmi: «Sai che c'è? Già che c'hai la telecamera, già che funziona, già che siamo qua e dobbiamo fare un'oretta di strada, parliamo un pochino: accendi la telecamera!» e abbiamo avuto modo di fare una amabile chiacchierata a proposito di YouTube Heroes.
Ora, dato che l'argomento del contendere era, soprattutto, quello sulla "censura", Delli - giustamente - ha letto tutto quello che riguardava la segnalazione dei video e le "segnalazioni multiple". Io anche sono andato a leggere quello che riguardava la segnalazione dei video e le segnalazioni multiple, ma prima di girare il vlog mi ero letto tutto quello che riguardava i sottotitoli, che era abbastanza "poco", abbastanza breve: era più complessa la spiegazione che è venuta fuori sul discorso della "censura" perché c'è stato un chiarimento sui forum, anche a causa - appunto - di tutta la shitstorm che si è generata.
Delli stesso sul discorso dei sottotitoli non sapeva alcune cose e, giustamente, mi disse «cavoli: sei tu l'esperto dei sottotitoli di YouTube Italia, quindi facciamo questo chiarimento».
E quindi a questo punto, prima di continuare questo vlog, vi lascio una buona parte di questa amabile chiacchierata che abbiamo avuto sulla strada di ritorno verso Siracusa io e Dellimellow: eccola!

(bleep)
-Allora, no. Quello è un video, invece, importante, che dobbiamo fare, Grizzly: quello su YouTube Heroes, perché io sul mio canale ho parlato, ma abbastanza velocemente
-Mmh mmh.
-E come ben sai è uscita fuori la... la "notizia" che ha SCONVOLTO gran parte degli youtubers, perché temono che l'abuso di segnalazioni nel... di masse di bambini possa portare alla chiusura dei loro canali. Invece!
-Eh: c'è un invece. Abbastanza importante, leggendo le "condizioni d'uso" di YouTube Heroes. Perché innanzi tutto...
-Bravo
-... cambia la possibilità di "segnalare" i canali, ma non cambia la modalità in cui funziona la segnalazione dei canali, quindi non è sufficiente che cento persone ti segnalino in massa il video...
-(ride)
-... perché automaticamente venga chiuso il canale.
-Altrimenti già sarebbe... già sarebbe un problema ora (ride)
-Ecco. Quindi, già c'è quello sicuramente. C'è il discorso, che è lo stesso discorso vale sulla segnalazione in massa: sì, è un pochino più semplice perché mi permette di segnalare più video. Ma siamo sempre nello stesso discorso: se segnalo più video, si suppone che siano dei video che sono "contro le regole", non dei video che mi stanno antipatici...
-Anche perché, ricordiamolo, non è che basta la segnalazione: dice chiaramente (il forum di spiegazione) che tu segnali, se l'esito della segnalazione va a buon fine (perché rimuovono)...
-Guadagni il punto.
-... guadagni il punto, se no lo perdi.
-Altrimenti lo perdi! Fino a perdere lo status di YouTube Heroes.
-Esatto.
-Quindi qual è la preoccupazione? Che "quello che ci sarà dietro" che raccoglie la segnalazione, che possa sbagliare. Però adesso racconto una piccola storia.
-Vai!
-C'è uno youtuber (di cui non farò il nome, perché questa è ancora una cosa privata, poi magari quando uscirà fuori) che ha tentato di far rimuovere un video dove, digitando il suo nickname, il suo nome, il primo risultato di ricerca viene fuori lui.
Ha provato a fare tante segnalazioni, dando i vari minuti in cui appare (nei vari minuti in cui si dice il suo nome e cognome). YouTube in un primo momento gli chiede la carta d'identità...
-Giustamente...
-... lui manda la carta d'identità, e YouTube dice «Non riusciamo ad identificarti», cosa che è impossibile, perché dati tutti i quanti i minuti dove viene detto il nome, dove si vede la faccia, la carta d'identità, bah...
Oggi però è stato aggiunto un nuovo metodo di segnalazione su YouTube (quando vai ad aprire la tendina), cioè puoi "mandare direttamente una mail" a qualcuno che sta dentro YouTube.
Ora, cari amici che state dietro YouTube e che fate, che raccogliete queste segnalazioni, io mi chiedo chi vi abbia formato, e soprattutto qual è la vostra utilità se non riuscite a fare neanche un'operazione più semplice.
Perché una volta che è stato contattato in privato questo qui di YouTube grazie alla mail, gli viene spiegato tutto, dice lo... sai che cosa hanno fatto? Ti danno un modulino
-Sì
-Che è lo stesso che avevi compilato PRIMA!
-Sì, il classico!
-Dando tutti i dati tuoi, quindi è una cosa fittizia che c'è l'uomo dietro: non puoi fare nulla davanti nemmeno a un abuso: stiamo parlando di una live, scaricata da un canale, ricaricata su un altro canale, che ha (sul canale) spezzoni di video di Mediaset, spezzoni di video di... di Sarabanda... cioè: siamo proprio contro - totalmente - le regole di YouTube. E tu mi dici, funzionario di YouTube, che io non posso rimuovere quel video?
-Sì: quello è... come la storia di Facebook, che se tu dici "capezzolo"...
-Sì
-... ti sospendono per un mese.
-A me, a me è successo!
-E sì, infatti. E poi vai a segnalare la pagina "Hitler ha fatto bene": nooo, è secondo le regole.
-Però io mi chiedo, Grizzly, no: tutti 'sti youtuber, volendo possiamo fa' pure i nomi, ma siamo sul tuo, non li faremo, se non vuoi (ride)
Evitiamo di fare nomi. Allora: che creano un allarmismo che poi viene ripreso da tutti quanti, perché si da credibilità a certe persone (che per me sono disinformatori cronici, va bene), ma ora si sta dicendo in giro che con questo YouTube Heroes si rischia il canale, si rischia il canale... Ma io dico: ma informatevi! Andatevi a leggere il forum, soprattutto l'avete mai fatta una segnalazione? Avete mai visto l'inefficienza di una segnalazione su YouTube?
-Uuuh!
-Ma c'è un altro punto, del quale Grizzly è esperto, forse il Massimo Esperto di YouTube Italia: la parte "sottotitoli"
-Sì, sui sottotitoli, modestamente.
-Ecco, su YouTube Heroes, YouTube Heroes dice che per acquistare uno status sempre maggiore, per "passare di livello", sarà possibile non solo segnalare i video (che devono andare a buon esito)...
-Esatto: ma si può fare punteggio...
-Vai, spiegalo tu questo.
-... facendo... collaborando, contribuendo nei sottotitoli. Addirittura si parla di un punto per ogni "frase".
Può essere un discorso molto interessante, perché d'altronde attualmente tantissimi stanno collaborando (io stesso collaboro) alla traduzione dei sottotitoli in fondo gratuitamente...
-Mmh mmh.
-... per il piacere di consentire la diffusione di un video. Perché se un video mi piace e vorrei condividerlo con gli altri, è un video in italiano e io gli metto i sottotitoli in inglese, non solo lo posso condividere con gli altri: lo posso condividere anche con persone che - magari - non parlano l'italiano.
-Certo: anche per far vedere la community italiana, che diciamo è un po' "chiusa in se stessa", no?
-Ecco. Però...
-Come funzionerebbe la segnalaz... cioè questa cosa dei sottotitoli?
-Allora: c'è un problema, innanzi tutto, che è questo: innanzi tutto già adesso c'è una grande diffusione di "utilizzare la contribuzione ai sottotitoli per giocare", cioè invece di fare la traduzione dei sottotitoli, ci sono tantissimi bambini che ci scrivono sotto: «Sì, sì: guarda la pettinatura» «Sì, sì: c'ha gli occhiali storti»...
-(ride sarcasticamente)
-... sui sottotitoli, quindi "sottovalutando i sottotitoli"
-Ok.
-Ora da una parte c'è la possibilità che se tu gli dici ai bambini "se contribuisci ai sottotitoli ti diamo un punto"...
-Loro fanno...
-... innanzi tutto si buttano a farlo.
-Sì
-Si buttano a farlo così, perché non gliene frega niente, perché i sottotitoli sono poco valutati, sono "sottovalutati" su YouTube!
-Sono sottovalutati.
-E il problema è che quando tu fai un contributo di comunità, il contributo è... dev'essere approvato dallo youtuber ed è sottoposto al controllo della comunità.
-Cioè non basta che io, youtuber, che ho preso i sottotitoli e li accetto: dev'essere accettato anche altri?
-Posso accettarli direttamente io, se voglio...
-Ah, quindi puoi posso...
-... però possono anzitutto revisionarli la comunità. Il problema è che se tantissime persone della comunità dicono che "vanno bene", che succede? YouTube *automaticamente* li attiva e mi manda la notifica "abbiamo attivato i sottotitoli in (che ne so) turco in questo video"
-Quindi potrebbero esserci miliardi di troll che fanno...
-Che dicono che vanno bene, e io mi trovo il video sottotitolato in turco, in armeno, in ottomano...
-Però io spero, e credo, che come c'è un sistema di "punizione" e "premio" per le segnalazioni, ci siano anche punizione e premio per i sottotitoli.
-Allora, questo discorso non è molto chiaro, perché ATTUALMENTE (si suppone che ci debba essere), però attualmente - come dicevo - già adesso ci sono tantissimi soprattutto grandi youtuber che sottovalutano la funzionalità dei sottotitoli, quindi quando arrivano segnalazioni "tizio ti ha fatto i sottotitoli in turco": «Eh? Boh, vabbè, abilitali!»
-Evvai!
-Boh, vabbè abilitali... e...
-(ride)
-Ecco.
-Però guarda, io ti dico una cosa: che YouTube Heroes se ha sbagliato una cosa, è il modo di divulgare quello che dovrebbe essere. Qualche informazione in più, qualche dettaglio... il forum è molto scarso, però...
-E secondo me è anche un'arma a doppio taglio, perché in fondo hanno detto che la cosa che dà maggior punteggio è proprio partecipare attivamente al forum
-Esatto!
-Cioè si sono attirati un po' di gente sul forum.
-Anche se per l'Italia ancora non è previsto: ho letto diversi stati che ci stanno, ci sta solo spagnolo...
-Sì vabbè, come tutte le cose comincia intanto sull'America o sui stati di...
-Ti sei proposto? Ti sei proposto come YouTube Heroes?
-Mi sono proposto, anche se mi sono proposto a molte cose della beta e, addirittura, in molti casi non ho neanche avuto una risposta... tanto per dire "Ok, abbiamo preso visione della sua domanda"!
-Mih... se sai fare tutti quei sottotitoli non possono non prenderti!
-Ma infatti io mi chiedo anche se, quando comincia il "piano YouTube Heroes" si considera anche quello che è stato fatto "prima" o se si dice "comincia da adesso", perché se si considera quello che è stato fatto prima, d'altronde si da anche un ringraziamento a chi - sino ad oggi - ci si è buttato
-Certo, ma è anche un metodo per selezionare: cioè, non è che prendi il bambino con zero video, zero cose e zero esperienza di YouTube.
-Ecco, o quello che si mette a fare sottotitoli e cose per fare punteggio e appena sale «Basta, non faccio più niente»
-Io spero che per poter diventare YouTube Heroes (quello che segnala) devi conoscere, ti fanno un piccolo quiz per conoscere se... per vedere se tu conosci le normative di YouTube.
-Ecco.
-Perché altrimenti quello su quale base che mi segnala? Sulla base di 'sto gran c$$$o? (Scusi, signor Grizzly!)
-Ecco... no, nel caso metto qualche beep...
-Esatto.
-... come ho fatto con il buon Bepi Florio.
-(ride) Salutiamo Bepi Florio, che una volta siamo andati in live insieme.
-Naturalmente c'è quello: c'è comunque il discorso che - come dicevo - si tratta anche di vedere che cosa succede con i grandi youtuber che non curano i sottotitoli. Si tratta di vedere che cosa succede con la situazione di... se vogliamo considerare già Hero esistenti quelli che sino ad oggi hanno contribuito a moderare le live, a fare sottotitoli etc, o se si parte da zero. Perché anche questo non sarebbe...
-Certo.
-... molto corretto nei confronti... cioè tu mi dici a me (io è un anno che traduco sottotitoli in giro): «Da domani avrai la possibilità di avere dei riconoscimenti, però parti da zero», quindi tu che hai lavorato un anno e lui, che comincia oggi...
-Il ragazzino, no?
-... partite dallo stesso punto.
-No, non sarà... sarebbe una vergogna!
(bleep)
Ora nella speranza che si sia chiarito questo discorso sulla "censura", quello che io mi auguro che, prima dell'arrivo del progetto YouTube Heroes in Italia (che conoscendo come vanno le cose, passerà del tempo), mi auguro che - invece - migliori la situazione che c'è in Italia riguardo ai sottotitoli e riguardo alla cultura dei sottotitoli.
La collaborazione della community nei sottotitoli YouTube la introdusse per i creatori di contenuti verso la metà del 2014. È stata introdotta in beta: prima ad alcuni canali, poi ai canali con più di 500 (cinquecento) iscritti, poi (alla fine) a tutti i canali nel corso del tempo.
Io ho dovuto aspettare di avere 500 iscritti per potermi aprire alla collaborazione, ai contributi della community, dopo che l'ho fatto (dopo circa un mesetto, un mesetto e mezzo) questo discorso si è aperto a tutti.
Quando questo discorso dei contributi della community si è aperto a tutti, ci sono stati alcuni youtuber che hanno scritto (sulle loro pagine Facebook) "Guardate che ho aperto ai contributi della community per i sottotitoli. Se volete, potete sottotitolarmi i video".
Alché, a due o tre youtuber, io ho risposto (forse in maniera un pochino irriverente): "Guarda, a me piacerebbe tantissimo poter... aiutarti nel condividere i tuoi video utilizzando - per esempio - la traduzione dei sottotitoli, e permettere quindi di diffondere i tuoi video anche nei posti dove non si parla la tua lingua. Però sarebbe un gran bel passaggio se tu, in primo luogo, mettessi i sottotitoli in italiano per i non udenti nei tuoi video, per mostrare quel minimo di buona volontà".
Nessuna risposta.
Cioè: il contributo della community nei sottotitoli è diventato "lavorate per me".
Ci sono youtuber che ci mettono l'impegno nel realizzare i loro video, e nel fare i sottotitoli per i non udenti. E lì è un piacere collaborare nella traduzione dei sottotitoli.
Ci sono GIÀ adesso. Perché vi ripeto: non pensate a "YouTube Heroes FARÀ sui sottotitoli", cominciamo a pensare a quello che è stato fatto *sino* *ad* *ora* sui sottotitoli.
Uno Smarter Every Day, un Kurzgesagt, un Tom Scott, che hanno i loro video sottotitolati in inglese per i non udenti, che hanno la collaborazione (i contributi della community) aperta ai sottotitoli, sono canali che sono sottoposti a grandi controlli. Sono canali in cui abbiamo noi stessi il piacere di andare a tradurre i sottotitoli, andare a revisionare i sottotitoli, e andare a fare in modo che le revisioni rappresentino effettivamente il sottotitolo in QUELLA determinata lingua.
Se io vado a revisionare i sottotitoli in italiano sotto un video di - appunto - Destin (di Smarter Every Day), se sui sottotitoli c'è scritto "Guarda 'sto deficiente con gli occhiali" io *IMMEDIATAMENTE* segnalo il sottotitolo: via! Questa revisione dev'essere cancellata!
Ma, e c'è un ma, sino ad oggi questo meccanismo ha funzionato, da domani con YouTube Heroes questo meccanismo continuerà a funzionare nel MEDESIMO MODO, però in più tutti noi che abbiamo revisionato o tradotto i sottotitoli, quando quei sottotitoli saranno effettivamente pubblicati, guadagneremo un punto per ogni frase che è stata sottotitolata.
Se la revisione viene rifiutata non guadagneremo niente. Continueremo a farlo sui grandi canali perché si meritano questo lavoro, ma su quei canali medio-grandi di nicchie specifiche quello che è successo sino ad oggi CONTINUERÀ a succedere anche domani o dopodomani con YouTube Heroes.
Perché non è che YouTube Heroes mette a disposizione delle persone che prima non c'erano: riconosce un merito alle persone che GIÀ CI SONO.
E se io per primo, se vedo - faccio un esempio pratico - se io vedo un video di un gameplay di Minecraft e mi si dice "Vuoi revisionare i sottotitoli di questo video?" io non è che rispondo di no, rispondo direttamente "Per piacere YouTube: non mi segnalare più video di questo canale" perché non mi interessa.
E YouTube di conseguenza non mi segnalerà più video di quel canale.
Lo fa già adesso, con YouTube Heroes continuerà a farlo, perché YouTube Heroes sui sottotitoli introduce solo il punteggio: la meccanica non cambia!
Sino ad oggi molti di questi canali c'hanno traduzioni della serie "Ma guarda questo con gli occhiali da sole blu cinesi". I bambini che fanno... che fino ad oggi hanno fatto queste "traduzioni", domani continueranno a fare queste "traduzioni" e ci guadagneranno dei punti.
YouTube Heroes non introduce nessuna figura in merito ai sottotitoli, YouTube Heroes si limita, nella figura del "traduttore dei sottotitoli" a riconoscergli un punteggio. La figura del traduttore c'è già, la figura del revisore c'è già, e non c'è "da ieri", c'è dal 2014.
Il "revisore" volontariamente revisiona dei sottotitoli di un video che gli possa interessare. Se io devo andare a revisionare i sottotitoli di un video di un gameplay di Minecraft per dire "Non me ne frega niente di questi sottotitoli: fanno schifo. Sono 'giocattoli', sono pieni di fregnacce" non ci guadagno neanche un punto, quindi ancor di più chi me lo fa fare?
Mentre quando io vado a tradurre o revisionare i sottotitoli di un Destin, di un Tom Scott, di un chi volete voi, di un Matthew Santoro, dello youtuber che MI PIACE, vado a revisionare i sottotitoli e questi sottotitoli vengono approvati, per me è un piacere aver collaborato alla diffusione di questo video. In più ci guadagno anche un punto.
Quella che manca è la cultura dei sottotitoli, come ripeto. Manca la cultura, soprattutto qui in Italia manca una cultura. Non ci sono Network Manager che "costringono" i loro affiliati «Guardati questo workshop sui sottotitoli, cerca di capire che l'importanza dei sottotitoli non è data dalla frase "sì, i sottotitoli sono importanti, ma parliamo d'altro"»
I sottotitoli sono uno strumento estremamente importante per tanti fattori: per il fattore dei sordi e dei sordomuti, per il fattore di chi sta studiando la lingua e si trova la possibilità di avere le parole che sente pronunciare anche scritte... facilita il discorso della traduzione: perché trovo già i sottotitoli, devo tradurli, li leggo, leggo la frase e la traduco. C'è anche lo strumento di traduzione automatica, e lo controlli meglio.
Quello che manca è proprio questa cultura, quest'idea "I sottotitoli sono importanti PERCHÉ...", non "I sottotitoli sono importanti, ma parliamo d'altro": sono un modo che ha la community di essere coinvolta nella crescita del canale, non un modo che ha la community di lavorare per il proprio youtuber preferito.
Ecco perché YouTube chiama chi fa la revisione e chi fa la traduzione dei sottotitoli degli "eroi": perché sino ad oggi lo stanno facendo, lo STIAMO facendo in tanti, e LO STIAMO FACENDO GRATIS.
Quindi YouTube dice «È giusto che vi venga riconosciuto "qualcosa"», ma è giusto che questo avvenga per un merito, non perché ci sono i bambini che vanno a vedere il video del loro canale preferito (che fa gameplay di Minecraft), gli approvano sottotitoli per ridere di questo video, di quel video, di quell'altro video, perché sono divertenti questi sottotitoli...
Come dicevo la volta scorsa, si fa un bel format... ci sono già i format "Guardiamo quanto fanno ridere i sottotitoli automatici di YouTube", ecco: facciamoli diventare "Prendete i sottotitoli automatici e rendeteli ancora più divertenti", e ogni volta che viene approvato il "sottotitolo migliore" (poi analizzato nel prossimo video) si fanno punti...
Cioè: ci si porta appresso questa gente. Perché non ci saranno "i grandi revisori", perché non viene introdotta questa figura. Heroes quello che fa non è introdurre delle figure, è introdurre dei riconoscimenti a chi queste cose già le fa. Non cambia una virgola la meccanica, se sino ad oggi ha funzionato così, domani continuerà a funzionare così.
Questo - insomma - è un po' quello che pensiamo. Io spero che questo discorso sia più chiaro, sicuramente l'argomento sottotitoli lo tratterò ancora in futuro, perché sto per festeggiare i trecento video sottotitolati, che è un grandissimo traguardo, e voglio cominciare a spingere un pochettino anche su questo discorso.
Nel frattempo sto lavorando tantissimo, infatti dovevo cominciare con Vita da Tecnico, dovevo cominciare con MusYTube e... per il momento slittano un pochino, perché sono molto impegnato col lavoro.
Questo stesso video avrei voluto tirarlo fuori verso mercoledì o giovedì, ma purtroppo troppo lavoro e mi sono riuscito a liberare solo per arrivare a montarlo al volo e pubblicarlo domenica, quindi mi dispiace.
Comunque: restare collegati, perché arriveranno anche gli altri contenuti.
Io sono Grizzly, vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog; ringrazio il Grandissimo Dellimellow, il più grande vlogger italiano: trovate il suo canale sul doobly-doo e sulla scheda, andate e iscrivetevi (se non lo conoscete già).
È molto bravo, soprattutto perché si può essere o non essere d'accordo con lui (per carità: ci mancherebbe altro), ma è una persona estremamente aperta alla discussione, che è la cosa più importante, non è una persona che «La mia posizione è QUESTA, qua c'è il paraocchi e non ascolto nessuno», al contrario è molto piacevole discutere con lui e trovarsi con punti di contatto (o anche con punti di contrasto), ma è una persona veramente squisita.
Io come sempre vi ricordo - se questo vlog vi è piaciuto - di fare pollice in alto e di condividerlo con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram. Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e vi farà subito assumere quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto.
Vi ricordo anche che se v'iscrivete al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Detto questo, come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima.