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domenica 3 dicembre 2017

VLOG 193: Scatti telefonici (e TUT) #OperazioneNostalgia



Benvenuti, viaggiatori: sono Grizzly e quest'affare (con queste quattro cifre) si chiama "Indicatore Telefonico Automatico di Conteggio", per gli amici "Contascatti".
Quest'affare veniva noleggiato dalla SIP (oppure poteva essere acquistato in determinate condizioni ma, dato il costo piuttosto proibitivo, di solito lo acquistavano gli alberghi, i Posti Telefonici Pubblici... le famiglie generalmente lo noleggiavano).
E questo strumento è stato un po' croce e delizia di molte famiglie italiane, soprattutto di quei giovani italiani che erano "fidanzati a distanza" in qualche modo, e che dovevano fare molta attenzione al traffico telefonico che veniva realizzato, perché la famiglia poteva tenere completamente sotto controllo il traffico telefonico.
Ora il funzionamento di quest'apparato è molto semplice: ogni volta che sulla linea telefonica arrivava un tono a 12kHz (della durata di circa 3 decimi di secondo) lui andava avanti di uno scatto.
Ora, perché funzionava in questo modo è l'argomento di oggi, ma prima una brevissima introduzione: la mia voce (che state sentendo attraverso il microfono della Legria Mini X) utilizza un ampio range di frequenze.
Quando si fa una conversazione telefonica (soprattutto in passato, quando si faceva una conversazione telefonica, la banda che veniva utilizzata era molto più stretta: si trasmettevano solo le frequenze che andavano all'incirca tra i 300 e i 3200 Hz.
Non è una banda molto ampia di frequenze, però è perfettamente comprensibile per la voce umana: giusto per capirsi...
{normale} -Quella che state sentendo - appunto - è la mia voce attraverso il microfono della Canon Legria Mini con tutte le frequenze aperte

{cupo e spento} -Questa - invece - è la mia voce che passa attraverso un filtro passa-banda che apre solo fra i 300 e i 3200 Hz (come si sentirebbe attraverso il telefono): come sentite è molto cupa, però è perfettamente comprensibile.
Quindi restringendo moltissimo questa banda, non solo era possibile inviare più conversazioni sullo stesso cavo telefonico utilizzando il sistema degli «scostamenti di banda», ma soprattutto era possibile inviare delle segnalazioni sul doppino telefonico, utilizzando finestre di frequenze che non erano utilizzate dalla voce.
In particolar modo il contascatti rilevava un tono a 12kHz che passava sulla linea telefonica e lo utilizzava per andare avanti di uno scatto.
E oggi più che del contascatti, voglio parlarvi della Tariffa Urbana a Tempo, e quindi degli "scatti telefonici", perché questo è Diario di Viaggio on the road Operazione Nostalgia!
[♪♫♪]

Lo sviluppo delle telecomunicazioni, l'avvento di Internet e - soprattutto - una sana concorrenza a livello mondiale hanno permesso di abbattere moltissimo i costi del traffico telefonico.
Per esempio io, dal mio ufficio, posso telefonare a tutti i numeri di rete fissa e mobile in Italia, tutti i numeri di rete fissa della Comunità Europea, Stati Uniti e Canada, senza dover pagare il traffico telefonico.
Naturalmente non è stato sempre così: una volta bisognava pagare il traffico telefonico, e bisognava pagarlo in base qual'era la destinazione della chiamata: se la chiamata era destinata a un altro numero all'interno della stessa città (nel cosidetto "ambito urbano") c'era un costo, se era destinata all'interno della stessa provincia c'era un altro costo, se era destinata fuori dalla provincia c'era ancora un altro costo e se - addirittura - era una chiamata che andava fuori dall'Italia, c'era ancora un altro costo.
Ora: come fare a determinare il costo di una telefonata? Beh, la cosa più ovvia è quella di misurare il tempo in cui dura questa telefonata, quindi per quanto tempo sono state occupate le infrastrutture di rete.
Ma questo non risponde alla domanda, perché la domanda rimane: come fare a misurare il tempo della durata di ogni SINGOLA telefonata?
Ora, quando c'erano i centralinisti, tutto quello che si faceva era chiedere al centralinista di registrare (su un registro) ogni volta che avveniva una telefonata.
Ma quando i centralinisti sono stati sostituiti - per avere una maggiore funzionalità - con i commutatori Strowger, come fare a capire chi stava telefonando a chi, per quanto tempo etc?
O si metteva una serie di contatori in base alla destinazione della chiamata PER OGNI UTENTE, oppure si utilizzava un ragionamento estremamente veloce ed affidabile: quello di determinare che - in base alla durata della telefonata - ogni tot secondi sarebbe stato conteggiato uno «scatto» dal costo fisso, e quindi - semplicemente - ogni utenza aveva il proprio contatore misuratore di servizio, in base alla destinazione della chiamata un circuito con un orologio avrebbe contato un determinato numero di secondi, e ogni volta che scadeva il determinato numero di secondi, avrebbe inviato un impulso sulla linea che avrebbe fatto portare avanti il contascatti di uno scatto.
Questo - naturalmente - funzionava dal lato della centrale: per ogni utenza c'era il proprio contascatti, per ogni destinazione c'era un orologio che doveva contare se era una destinazione urbana, interurbana etc. e - quindi - quello che succedeva era che, quando si avviava una telefonata, nel momento in cui la controparte rispondeva, partiva il primo scatto e si cominciava a far avviare questo orologio. Poi, se per esempio la chiamata era "urbana", questo orologio contava (all'epoca), a seconda dell'orario, sei minuti e quaranta secondi se la chiamata avveniva tra le 8:00 e le 18:30 dal lunedì al venerdì, o circa undici minuti (10:50 se non ricordo male) se avveniva dopo le 18:30, il sabato, la domenica o un giorno festivo.
Ogni volta che l'orologio arrivava alla scadenza indicata, partiva un altro scatto.
Ora, il sistema era abbastanza semplice ed efficiente, funzionava molto bene e quindi permetteva all'operatore di addebitare correttamente il costo delle telefonate agli utenti.
Ma naturalmente c'era la necessità - per alcune fasce di utenza - di poter tenere sotto controllo ugualmente le telefonate, per esempio per addebitare il costo delle telefonate ai propri clienti.
Pensiamo ad esempio - non so - a un albergo, però al fatto che non possa l'albergo aspettare, da una parte, che gli arrivi la bolletta dopo due mesi, per capire chi ha telefonato e quanto deve pagare; per questo motivo fu offerto il servizio del contascatti.
Il funzionamento era lo stesso, semplicemente un filtro passa-banda in centrale non faceva passare il tono che attivava il contascatti sino all'utenza finale, mentre veniva scavalcato il filtro passa banda, e quindi sulla conversazione telefonica non solo passava la voce delle persone (quindi nella fascia di banda dai 300 ai 3200 Hz circa), ma ogni volta che in centrale doveva essere "addebitato" uno scatto... cosa succedeva? Il filtro passa-banda in centrale non c'era, quindi il tono arrivava sino all'utenza.
Ora ovviamente l'utente non è che poteva parlare al telefono e, mentre parlava al telefono, gli arrivava questo beep a 12kHz, a 0dB: gli avrebbe sfondato un timpano!
Quindi che cosa succedeva? Il filtro passa-banda veniva tolto dalla centrale e veniva installato all'interno dell'indicatore di conteggio.
L'indicatore di conteggio veniva alimentato dalla linea telefonica stessa (ricordiamo che la linea telefonica è ANCHE una linea di tipo elettrico) e quello che faceva era - semplicemente - rimanere collegato "in serie" sulla conversazione: all'uscita dell'indicatore di conteggio c'era impostato il filtro passa-banda, quindi il tono a 12kHz non si sarebbe sentito. Durante la conversazione si sarebbe sentito - ogni volta che arrivava il tono di controllo del contascatti - un leggero "click" un [schiocca la lingua] che indicava che era arrivato il tono, e nel frattempo avanzava il contascatti di una posizione.
E quello che faceva il contascatti - fondamentalmente - era questo: restava in ascolto sulla linea telefonica, e ogni volta che arrivava un tono a 12kHz, eccitava un transistor e "avviava" il circuito che faceva portare avanti il contascatti di uno scatto.
In questo modo era anche molto semplice addebitare il costo per i "servizi aggiuntivi" come il teledrin o qualcos'altro: venivano inviati - magari - cinque impulsi per addebitare cinque scatti.
Non solo: questo meccanismo permettava di far funzionare correttamente le cabine del telefono: mano a mano che parlavi, ogni volta che doveva essere (tra virgolette) "mangiato" un gettone, ci si basava sul principio "ogni volta che c'è uno scatto telefonico, fai mandare giù un gettone".
Come fare a sapere quando c'è uno scatto telefonico? Dalla centrale invia l'impulso (alla cabina del telefono): "ogni volta che c'è questo scatto, tu sai che devi tirare giù un gettone. Se non ci sono più gettoni, interromperai la conversazione malamente!" [ride] cascava la linea: ma lo facevamo tutti quanti quando avevamo pochi gettoni, si parlava velocemente, e poi si continuava a parlare
{veloce} -Va bene, ci sentiamo: fra poco cadrà la linea, bla bla bla!
PACK! E cascava la linea. Quindi naturalmente il sistema ha funzionato moltissimo, ha funzionato per tutto il tempo in cui abbiamo avuto una tecnologia elettromeccanica per la gestione del traffico telefonico.
Con l'avvento dei computer abbiamo, in qualche modo, "reintrodotto" (tra virgolette) il centralinista che registrava i dati della conversazione, perché c'è un centralinista elettronico (che è il computer), che - per ogni singola telefonata - registra a che ora è cominciata, a che ora è finita, quanto è durata, qual è stata la destinazione... e quindi non c'è più bisogno di utilizzare gli scatti telefonici, perché abbiamo la possibilità di addebitare le telefonate sui secondi effettivi in cui sono andate a durare, e abbiamo la possibilità di fare tutta una serie di controlli molto più importanti, soprattutto abbiamo la possibilità - se siamo un albergo (o se siamo un Posto Telefonico Pubblico) di addebitare il costo della telefonata all'utente che ha effettuato la telefonata, esattamente al centesimo.
Ed ecco che le cose sono cambiate tantissimo: adesso abbiamo pacchetti di minuti inclusi, se non abbiamo direttamente il costo completamente integrato, senza bisogno di pagare altro traffico.
Il primo importante sistema di tariffazione a scatti telefonici della SIP, in Italia, si è chiamato "TUT" (Tariffa Urbana a Tempo), e a seguito di questa, poi, si sono introdotte varie tariffe differenziate, a seconda del tipo di traffico: prima è nata la "Tariffa A Tempo" (TAT) che si bassava sui secondi effettivi di conversazione, poi sono nate altre tariffe, poi è arrivata la concorrenza a introdurre altri sistemi differenti, tariffe al minuto, tariffe a scatti etc. e naturalmente da una parte (come dicevo all'inizio) lo sviluppo delle tecnologie ha cambiato tantissimo le carte in tavola: l'avvento di internet ha abbassato tantissimo i costi delle conversazioni, sino al punto in cui siamo arrivati oggi.
Insomma: questo era il sistema di tariffazione telefonica "a scatti", il primo che abbiamo avuto in Italia. Voi - quando eravate piccoli, magari - avete avuto il contascatti in casa? Oppure avevate già visto un contascatti?
Avevate idea di che cos'era un contascatti? Sapevate che c'era stata - appunto - questa tariffa telefonica "a scatti"?
Oppure non so: magari avevate parenti all'estero e quindi dovevate - ogni tanto - sentirvi telefonicamente, e s'aspettava il momento che costavano di meno le telefonate... non lo so: parliamone! Nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Bene: io sono Grizzly, questo era Operazione Nostalgia. Come sempre vi ricordo di fare pollice-in-alto, condividere questo vlog, iscrivervi al canale, seguirmi su Telegram e su tutti gli altri social: noi ci vediamo alla prossima, ciao a tutti!

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