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domenica 18 febbraio 2018

VLOG Speciale: 10 Curiosità sui sottotitoli (di youtube e non solo) - 4 anni di #DdVotr



Grazie a:
  1. Filottete (top-10): http://youtube.com/FilotteteHD
  2. Eliana "To the Science & Beyond": http://youtube.com/channel/UC8jO41u8L0o2FRMYa7ZnTBg
  3. Max Noreg (tabagismo e... follia): http://youtube.com/NoregMax
  4. Lilletta Ely (riassunti di serie tv): http://youtube.com/Lilletta1984
  5. Barbaroffa (vlogger nerd): http://youtube.com/Barbaroffa
  6. Kobato (musicista e cantante): http://youtube.com/channel/UCB9pttmrpbsIkSpJ7-9mflA
  7. Joni Preti (vlogger storico): http://youtube.com/JoniKilian
  8. RaveTube (doppiatore e nerd): http://youtube.com/RaveTube88SA
  9. Altroquando (fumetti e non solo): http://youtube.com/vcomevinavil
  10. Marco Coletti "La fisica che non ti aspetti": http://youtube.com/ilcuso
Benvenuti viaggiatori: sono Grizzly e questo – normalmente – dovrebbe essere Diario di Viaggio on the road.
Però ho deciso di fare una cosa completamente diversa, perché è un’occasione speciale: oggi sono i quattro anni di #DdVotr e per festeggiare questo compleanno avevo pensato di guardare a quali sono stati gli altri traguardi a cui sono arrivato in questi quattro anni.
Sicuramente quello di aver superato i mille iscritti è un traguardo che considero molto importante, ma c’è un altro traguardo che io (che sono un piccolo youtuber, con un canale di nicchia) sono riuscito a raggiungere, e ve ne parlerò tra poco; per il momento lasciate che – con l’aiuto di alcuni amici youtuber – vi possa raccontare dieci curiosità sui sottotitoli (e su YouTube), cominciamo!
[♪♫♪]
«Il primo film trasmesso sulla televisione italiana con i sottotitoli fu “La finestra sul cortile” di Alfred Hitchcock: era il 5 maggio del 1986.
Trasmettere i sottotitoli attraverso il Televideo faceva – infatti – parte della convenzione stipulata tra il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni e la RAI: quest’ultima era proprio *obbligata* a introdurre i sottotitoli fra i servizi forniti con il nuovo mezzo del Televideo.»

«In America i sordi che vogliono andare al cinema, possono guardare i film direttamente con i sottotitoli attraverso diversi strumenti, come ad esempio il “captiview”, che è una sorta di “specchietto retrovisore” che si attacca al bracciolo della poltrona e che, però, costringe lo spettatore a spostare continuamente lo sguardo dall’azione ai sottotitoli.
Inoltre, essendo anche un po’ piccolo, spesso è difficile leggere quello che c’è scritto sopra: per questo altri produttori stanno pensando a nuove soluzioni più efficaci, come ad esempio degli occhialini a realtà aumentata che permettono di guardare il film e di vedere i sottotitoli come se fossero scritti direttamente sullo schermo.»

«Europa e USA utilizzano normative differenti per i sottotitoli. Le regole generali sono armonizzate grazie alle linee guida della FCC (o F.C.C.) statunitense: per esempio ci ricordano che i sottotitoli devono – anzitutto – riportare pedissequamente ogni parola pronunciata sullo schermo.
Le indicazioni che riguardano – invece – musica, suoni, componenti non verbali generalmente le si pone fra parentesi (o di un colore diverso, se supportato dalla piattaforma). Queste indicazioni normalmente sono facoltative, ma è obbligatorio sottotitolare correttamente suoni, effetti, rumori che siano inerenti alla narrazione o – in generale – alla funzionalità delle immagini mostrate: ad esempio il rumore di un colpo d’arma da fuoco in lontananza: vuole far capire che c’è stato un omicidio.»

«Molte serie TV di successo spesso si diffondono rapidamente anche nel sottobosco della pirateria audiovisiva, aiutati dai sottotitoli in altre lingue (i cosidetti “fansub”).
Questo è successo anche nel caso della serie televisiva italo-britannica “I medici”, con tantissimi pirati d’oltreoceano che si lamentavano, nei forum e nei social network, della difficoltà di reperire velocemente i sottotitoli perlomeno in lingua inglese.»

«State studiando una lingua straniera e c’è uno youtuber che vi piace che parla proprio quella lingua: guardare i contenuti di questo youtuber con i sottotitoli in lingua straniera attivati può essere di grandissimo aiuto, perché entrate più a conoscenza della grammatica. Insomma: prendete dimestichezza anche con la sintassi della lingua e non solo, ma associate l’ortografia dei sottotitoli alla pronuncia corretta dello youtuber.»

«Su YouTube ci sono canali di creator sordi, con utenti che commentano sotto ai video: “Ehy, ok, la tua voce ha un suono un po’ particolare, ma sei comunque comprensibile: non c’è bisogno di sottotitolare i video”; oppure sotto ai video di creator ciechi magari commentano “Ma sei cieco: a cosa ti servono i sottotitoli? Tanto non puoi leggerli.”
Se non sei sordo, se non sei dislessico, se – in generale – non hai bisogno dei sottotitoli, allora non utilizzarli! I sottotitoli non sono lì esclusivamente per te: tieni a mente che possono servire a tante altre persone.»

«Se un video è sottotitolato, ovviamente sarà accessibile a persone che hanno problemi di udito e a persone non udenti.
Ma anche moltissime altre categorie di persone potranno usufruire di questo aiuto, magari in situazioni completamente diverse: per esempio i sottotitoli sono un validissimo aiuto per persone che hanno disordini dell’attenzione, o magari che soffrono di dislessia.
I sottotitoli servono anche in quelle situazioni in cui l’audio o non si sente, oppure può dare fastidio: ad esempio in una biblioteca se non vogliamo disturbare i nostri vicini, anche semplicemente col rumore delle cuffie, mettiamo il video in muto e leggiamo i sottotitoli.
Ma anche in caso contrario: se siamo in un luogo molto rumoroso, basta mettere i sottotitoli e riusciremo a seguire il video senza problemi.
YouTube tiene presente se uno utilizza i sottotitoli, e la volta dopo, quando gli presenterà un video, gli metterà automaticamente i sottotitoli ufficiali.
Inoltre esiste anche la possibilità di cercare solo tra i video con sottotitoli.»

«Il sottotitolo è uno strumento ancora non troppo diffuso, o meglio: adesso comincia a diffondersi, ma è ancora qualcosa di nuovo. Alcuni si sono fatti prendere dai sottotitoli per scopi – così – un po’… poco nobili, un po’ banali, come quello lì dell’indicizzazione migliore dei contenuti.
Sì, alcuni hanno pensato bene di farci un format divertente su quanto fossero strampalati i «sottotitoli automatici»: non trascrivono *esattamente* il senso del video.
E ok: a parte ridere e farci fare quattro risate, però, questo ci sensibilizza a venire incontro a questa situazione, a creare sottotitoli più adeguati.»

«Google non considera i sottotitoli come una semplice funzionalità collaterale di accessibilità su YouTube: al contrario il sistema si è evoluto tantissimo e continua ancora oggi a evolversi, comprende strumenti di traduzione e funzioni come la trascrizione e sincronizzazione automatica.
Gli strumenti di traduzione dei sottotitoli in altre lingue (approfittando di strumenti di traduzione automatica come Google Translate) da una parte forniscono un interessante punto di partenza per procedere alla traduzione, senza dovere ogni volta ricominciare da capo con la sottotitolazione, dall’altra sono un eccellente strumento per il creator, che – quando riceve una traduzione del pubblico, magari in una lingua che non conosce – ha modo di effettuare una verifica mettendo a confronto la traduzione del pubblico con la traduzione automatica di Google Translate: se le due traduzioni sono molto simili tra loro, con una buona approssimazione si può pensare che quei sottotitoli siano corretti.»

«Dopo un periodo di sperimentazione, grazie all’apporto di youtuber molto attivi sull’argomento, come il britannico Tom Scott o l’americano Destin (del canale Smarter Every Day), la piattaforma ha introdotto la funzione “collaborazione dei fan”, grazie alla quale il pubblico può aiutare attivamente il proprio youtuber preferito, fornendo il loro contributo sia nella trascrizione che nella traduzione in più lingue degli stessi sottotitoli (incluse descrizione e parole chiave dello stesso video).
Questa funzione, però, unita tuttavia a una ristretta cultura dei sottotitoli da parte di alcuni creator (secondo i quali l’idea è “sì: i sottotitoli sono importanti”, e poi tutto finiva lì), comporta un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più sulla piattaforma, vale a dire il cosiddetto fenomeno delle “Craptions” (ossia dall’inglese “Crappy Captions”, ovvero sottotitoli schifosi).
Possiamo parlare di craptions quando i sottotitoli si interrompono bruscamente a metà video, oppure quando contengono battutacce, fesserie, barzellette… che rendono difficoltosa (se non addirittura impossibile) la fruizione del video da parte di chi ha bisogno dei sottotitoli, e allontanano quindi una fascia di pubblico potenziale.
Moltissimi creator si limitano ad approvare ad occhi chiusi qualsiasi contributo dei fan, anziché dedicare a questa attività letteralmente un paio di minuti in più, oppure chiedere a qualcuno di curarli al posto loro: i sottotitoli diventano – praticamente – solo uno stupido giochino da fare assieme ai fan, quasi diventasse un “vediamo chi riesce a rendere i sottotitoli più stupidi della trascrizione automatica”.
Se non avete tempo di curare i sottotitoli, fatevi aiutare: ci sono addirittura canali che hanno un intero gruppo di fan dedicato proprio a sottotitolare correttamente i video, e questo dimostra grande serietà, grande rispetto per il proprio pubblico e un grandissimo apprezzamento per la fatica dei propri fan.»
Io sono Grizzly: pubblico regolarmente contenuti sin dal 2014 e, praticamente sin dall’inizio, ho cercato di mettermi in gioco per realizzare dei contenuti che fossero *accessibili*.
Per questo motivo ho costantemente sottotitolato i miei video, e oggi –dopo quattro anni – sono arrivato al traguardo non indifferente di *TRECENTOCINQUANTA* video *SOTTOTITOLATI* in italiano.
Mi considero non a caso “Massimo esperto, sostenitore e patrocinatore dei sottotitoli sulla piattaforma di YouTube Italia.”
E sono qui oggi per lanciare un messaggio: l’importante messaggio che non bisogna pensare ai sottotitoli dicendo semplicemente “sì sì: sono importanti” e chiudere lì l’argomento.
Spero di essere riuscito a farvi conoscere – con simpatia, ma anche per la loro importanza – quali sono i sottotitoli, a che cosa servono e perché è importante pensare di portare un po’ di cura nel proprio canale YouTube, sottotitolando i propri video.
Se sono riuscito io, un piccolo canale particolarmente di nicchia, a sottotitolare ben 350 video, sicuramente se tu sei uno youtuber più grande di me, hai un canale più importante del mio, puoi pensare di mettere la stessa cura (quel *MINIMO* di cura in più) che da una parte può aiutare gli utenti in lingua italiana a poter fruire dei tuoi video: a potersi divertire come tutto il tuo pubblico, a poter essere intrattenuto come tutto il tuo pubblico, quando HA BISOGNO dei sottotitoli.
Dall’altra parte puoi aiutare i fan, che vogliono tradurre i sottotitoli in un’altra lingua, a diffondere i tuoi contenuti nel mondo.
Se sono riuscito a diffondere questo messaggio, ti invito a fare pollice-in-alto e a condividere questo vlog con i tuoi amici: se pensi di voler lanciare un messaggio al tuo youtuber preferito, prova a condividere questo video con il tuo youtuber preferito!
Prima di concludere ci tengo a ringraziare di cuore (in ordine di apparizione) Filottete, Eliana, Max Noreg, Lilletta (e il gatto Indy), Barbaroffa, Kobato, Gianluca Joni Preti, RaveTube, Filippo Messina di “Altroquando” e Marco Coletti per essersi messi a disposizione e per aver registrato queste brevi clip.
«Ringrazio Grizzly per avermi proposto di fare questo video, e tutti quanti voi che l’avete visto. Ovviamente date un’occhiata al mio canale, eh?»

«Ciao: io sono Eliana di ‘To the Science & Beyond!’: mi occupo – in generale – di ingegneria biomedica, ingegneria… crisi universitarie, quindi se ti va, passa sul mio canale.»

«Ciao da Max Noreg, canale bear-friendly dove si parla di tabagismo, seduzione, vari pensieri e… cose folli!»

«Grazie per aver guardato questo video: io sono Lilletta, lui è Indy: se volete vedere riassuntoni di film, anime, serie TV… gatti, fate un salto sul mio canale. Ciao!»

«Questo era tutto, io sono Barbaroffa: se vi va, passate a trovarmi sul mio canale, e magari iscrivetevi. Grazie ancora per la vostra attenzione.»

«Ciao ragazzi: io sono Kobato. Venitemi a trovare sul mio canale musicale, e ringrazio Grizzly per questa collaborazione. Un abbraccio grande, ciao-ciao!»
«Il mio canale è Joni Kilian Preti: animazioni, stop-motion, cartoni animati… ma il formato a cui tengo di più si chiama “Milano Misteriosa” e parla dei misteri della mia città.»

«Io volevo salutare gli iscritti: io sono Andrea Seth del canale RaveTube: faccio doppiaggi, parlo di videogiochi e faccio un po’ di travel in giro per il Giappone, quindi seguitemi (travel-vlog!) e ci vediamo.»

«Saluti da un Altroquando: sul mio canale faccio teatro di narrazione applicato ai fumetti. Che cosa significa? Magari se mi venite a trovare, lo scopriamo insieme!»

«Io sono Marco, per gli amici il Cuso, del canale ‘La fisica che non ti aspetti.’ Se la scienza (e in particolar modo la fisica) vi appassiona, fate un giro dalle mie parti: troverete un sacco di argomenti interessantissimi. Ci vediamo là allora, ciao!»
Trovate i link dei loro canali in descrizione: andate, iscrivetevi a tutti i loro canali.
Per darvi l’idea di che cosa significa “diffondere questo messaggio” sono riuscito a coinvolgere dieci youtuber che trattano dieci argomenti completamente e radicalmente diversi fra di loro, ma che tutti quanti sono venuti a darmi una mano per aiutarmi a diffondere il messaggio che i sottotitoli sono qualcosa di importante, ma non di importante da dire “sì, sì: sono importanti” e chiudere lì il discorso, quindi mi raccomando!
Io ringrazio di cuore tutti loro, ringrazio voi per essere arrivati sino in fondo a questo video, vi invito a iscrivervi al mio canale YouTube se non l’avete già fatto, e a seguirmi su Telegram per non perdervi tutte le novità: noi ci vediamo al prossimo video, ciao a tutti!

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