Pagine importanti

domenica 3 febbraio 2019

VLOG 252: Storia dei numeri di emergenza #OperazioneNostalgia



Vogliamo fare una chiamata di emergenza per segnalare un incendio.
Beh è facile: c'è il Numero Unico di Emergenza 112.
Ma una volta come si faceva? Andiamo a Londra, nel 1935.

[♪ musichetta da film muto ♫]
Oh mamma! Oh mamma! Oh mamma!

Centralino? Sono John Smith, New Cavendish 82-52. Mi serve la polizia!

No, no: non Scotland Yard! Quella di Marylebone… ehm… credo sia in Church Street, qual è il numero?

777? Sì grazie…

Sette sette sette! Sette sette sette! Sette sette sette!

Polizia? Sono John Smith. Sì: New Cavendish 82-52, c'è un incendio in Wimpole Street… sì, è… Come? Oh mamma ha ragione: i pompieri! Mi scusi, sono nel panico! Mi… mi perdoni: q-qual è il numero dei pompieri?
Sì? Lo sa? No? Va bene! Va bene, grazie, grazie… buon… mi scusi ancora!

Oh cielo!

Centralino? I pompieri… ehm di Westminister!
Sì, sono in Tabernacle Street… qua-qual è il numero?
Presto!
44-444? Sì sì grazie grazie

[respiri affannosi]

[tamburellare nervoso]

Perché non squilla?

Perché non squilla? No! È caduta la linea! Ho sbagliato numero!

Due… tre… quattro… cinque…
Pronto? Vigili del fuoco? Sì, sono John Smith, New Cavendish 82-52…

State ridendo, vero? Eh sì: vedere Grizzly che fa il matto con un telefono a disco, decisamente dev'essere molto divertente.

Mentre voi state ridendo a Londra, nel 1935 a Wimpole Street, in quell'incendio, sono morte cinque persone PER QUESTO: non essendoci un numero unico per le chiamate di emergenza, molti cittadini cercarono di chiamare la polizia, cercarono di chiamare i pompieri di due~tre stazioni differenti: si creò moltissima confusione, si creò un sovraccarico, i soccorsi arrivarono con ritardo e il risultato furono - appunto - cinque morti.
È con questo grosso problema in mente che, nel 1937, la Gran Bretagna intervenne in maniera completamente differente.
Bene: oggi abbiamo il Numero Unico di Emergenza 112, ma se adesso abbiamo il NUE112 dobbiamo considerare il «percorso» che ci ha portati a unificare le numerazioni di emergenza e quindi di cercare di rendere più veloce l'accesso ai servizi di emergenza.
Per farlo, voglio raccontarvi molto brevemente la storia dei numeri di emergenza in Italia, in questa puntata di Diario di Viaggio on the road #OperazioneNostalgia
[♪♫♪]

Il 30 giugno 1937 a Londra nasce, per la prima volta (come esperimento che, poi, si diffonde in tutta la Gran Bretagna) il «numero unico di emergenza» 9-9-9
Un numero breve, a chiamata gratuita, per permettere di allertare molto velocemente le forze dell'ordine, i vigili del fuoco o richiedere un'ambulanza.
Il sistema nasce con l'idea di permettere di ottenere velocemente l'intervento dei mezzi di soccorso con un numero:
✓ facile da ricordare;
✓ facile da comporre;
✓ che si possa comporre gratuitamente anche dai telefoni pubblici;
e soprattutto, visto che i telefoni che ci sono in quel periodo sono a «disco combinatore», il fatto di dover comporre un numero che - oltre a essere molto semplice da comporre - è composto sempre dalla stessa cifra (nove-nove-nove), è possibile comporre il numero anche se ci si trova al buio, anche se ci si trova - non lo so - in mezzo al fumo: si trova il disco combinatore con il dito, l'ultimo buco è lo zero, il buco precedente! Nove, nove, nove e si ha la possibilità di parlare con i mezzi di emergenza.
Ora naturalmente - nel corso del primo mese di vita di questo numero - ci sono tantissime chiamate scherzo, ci sono tantissime chiamate di persone che non hanno ben capito come funziona e CHIAMANO PER CHIEDERE INFORMAZIONI!
Nel corso del tempo, piano piano, si cominciano a vedere i risultati, finchè si arriva all'arresto di un ladruncolo che era stato visto aggirarsi furtivamente, di notte, intorno a una casa: un vicino ha chiamato il 9-9-9 e ha allertato la polizia, e questa persona è stata trovata mentre cercava di entrare nella proprietà.
Da allora il numero si è diffuso poi in tutta la Gran Bretagna e diciamo che storicamente è un po' la traccia che abbiamo del Primo «numero unico» destinato alle chiamate di emergenza.

La seconda più grande innovazione sui numeri unici di emergenza l'abbiamo nel 1968 negli Stati Uniti e in Canada: nasce il 9-1-1, grazie all'aiuto della American Telephone and Telegraph (la AT&T), la quale società non solo "crea" questo numero breve per le chiamate di emergenza, ma anche il cosiddetto «Protocollo 9-1-1», che è un protocollo che permette alla persona che chiama di ricevere una risposta dalla postazione di dispacciamento di emergenza (dal «Dispatcher») più vicino, ma in maniera tale che, se in quella postazione tutte le linee siano occupate, invece di restare "in coda" e in attesa di una risposta, la sua chiamata sarà AUTOMATICAMENTE (e in maniera del tutto trasparente) deviata alla più vicina stazione di dispacciamento che ha una linea libera.
Può succedere che - in una situazione di grandissima emergenza - uno chiama (non so) a New York e, a forza di stazioni di dispacciamento occupate, gli risponde qualcuno a Los Angeles, in California, LETTERALMENTE nell'altra costa degli USA.
Ma non è un problema, perché chi risponde alla chiamata vede sul terminale chi sta chiamando, da dove sta chiamando e quindi potrà raccogliere tutte le informazioni che sono necessarie e - comunque - inviare i soccorsi sul posto, contattando la stazione di dispacciamento locale.

In Italia nel 1968, sull'onda del 9-1-1, abbiamo la nascita del "primo" numero unico di emergenza (lo possiamo considerare così), perché in Italia nel '68 nasce il 113.
Sino a quel momento esistevano alcuni numeri brevi, per esempio la Squadra Volante di Milano aveva il numero breve 777, oppure a Roma i Vigili del Fuoco avevano come numero il 44-444; che sì: ok, era anche un numero "facile da ricordare", però era un numero in cui bisognava ricordarsi di comporre tutte le cifre. Come ho fatto vedere nella scenetta iniziale, in cui ho cercato di comporre il 44-444, ho composto SOLO QUATTRO VOLTE (anziché cinque volte) il "4": può succedere nel panico.
Nasce il 113 come numero di collegamento diretto e gratuito al posto di polizia, ma nasce come "numero unico di emergenza" perché è il numero a cui ci si rivolge non solo per chiedere l'intervento della polizia, ma per chiedere anche l'intervento - non so - di ambulanze, di vigili del fuoco… per fare segnalazioni, infatti è considerato il numero del "Soccorso Pubblico di Emergenza": quindi non è che se tu chiamavi il 113 per dire“Guarda: c'è stato il terremoto e io sto sotto le macerie” il poliziotto t'avrebbe risposto “No, guarda: chiamati i Vigili del Fuoco per tirarti fuori”: ovviamente avrebbe raccolto i tuoi dati e avrebbe mandato i soccorsi.
È sempre stato utilizzato, moltissimo, il 113 non solo per chiedere l'intervento delle forze dell'ordine, ma anche - appunto - per chiedere l'intervento dei mezzi di soccorso.
Diciamo che nei capoluoghi di provincia questo, soprattutto. Nei paesini di provincia, dove spesso si considerava che la questura era nel capoluogo (il posto di polizia era nel capoluogo), mentre nei paesini generalmente c'erano moltissime piccole stazioni territoriali dei Carabinieri, c'era più la cultura del "chiamare i carabinieri" perché si sapeva che erano "più vicini" e quindi avevano - quantomeno - un collegamento più diretto con la località, magari conoscevano meglio il territorio.
Ormai, con l'unificazione del numero di emergenza, questo non avviene più, però c'è stato - nel passato - questo discorso tantissimo.

Tra l'altro parliamo proprio dei Carabinieri: hanno avuto numeri brevi come il 21-21-21, ma nel 1981 si unifica in tutta Italia il numero di telefono dell'Arma dei Carabinieri con il 112.
Pensate che se noi avessimo avuto il numero unico (nel 1968) della polizia come 112 e i carabinieri come 113, noi - praticamente - avremmo avuto in Italia il "Numero Unico di Emergenza" attivo prima ancora di tutta Europa.
Quello che noi adesso abbiamo sul Numero Unico di Emergenza 112 (quindi la possibilità di intervento di tutti i mezzi di soccorso) lo abbiamo avuto, noi in Italia, con il 113; quindi se avessimo avuto semplicemente una cifra in meno, avessimo avuto 112 come numero della polizia, ma come numero unico di emergenza, avremmo avuto il Numero Unico di Emergenza dal '68.

Comunque dicevo: nel 1981 abbiamo il 112 per l'Arma dei Carabinieri; poco dopo (nel 1987) nasce il numero unico dei Vigili del Fuoco: il 115.
In questo modo noi abbiamo i tre numeri di emergenza nazionali che cominciano a macinare numeri, cominciano ad arrivare moltissime chiamate, e cominciano a funzionare come una serie di numeri brevi per effettuare le chiamate di emergenza.

Tra l'altro aver avuto in Italia il 113 come "numero unico di emergenza" permetteva una cosa con il disco combinatore:
In Italia avevamo questo strumento: il lucchetto per "chiudere" il telefono a disco. Si attaccava, in questo modo si bloccava il disco combinatore e non si permetteva di effettuare numeri.
Però lo ho messo nel "3" apposta, perché se uno metteva il lucchetto sul "1" non si poteva fare nulla oltre 1, ma mettendolo sul "3" (che era un'abitudine molto diffusa nelle case italiane) non si poteva usare il telefono per telefonare, perché bisognava avere la chiave del lucchetto, però restava sempre possibile chiamare il 113 e quindi chiedere aiuto in caso di emergenza.

Nel 1992 arriva l'ultimo numero di emergenza in Italia, che è il 118: il numero unico per l'emergenza sanitaria (per la richiesta del servizio di ambulanze), che naturalmente noi avevamo già la possibilità di richiedere attraverso il 113, però diciamo che - tolto il 113 (che appunto era comunque una chiamata alla polizia) - per chiedere un'ambulanza si sarebbe dovuto provare a chiedere, non so, ai vigili del fuoco al 115 (perché comunque, per esempio, qui a Siracusa avevano a disposizione un'ambulanza), oppure bisognava chiamare materialmente l'ospedale, il pronto soccorso.

Successivamente, nell'agosto del 2018 - DEFINITIVAMENTE (tranne ancora alcune piccolissime realtà locali, che hanno avuto un pochino di tempo per sviluppare questa cosa, ma nel corso del 2019 dovranno concludere) - siamo entrati nell'era del Numero Unico di Emergenza 112.
Adesso è semplicissimo effettuare una chiamata di emergenza: c'è anche l'app "Where Are U?" che permette non solo di effettuare la chiamata di emergenza, ma di segnalare alla centrale operativa il PUNTO ESATTO dove ci troviamo.
E quindi, come vedete nel corso degli ultimi anni le cose sono cambiate tantissimo, ma sono MIGLIORATE tantissimo nell'ambito delle chiamate di emergenza.

Ultima curiosità, prima di concludere: 11 febbraio (11/2) è il Giorno Europeo del Numero Unico di Emergenza.
Ci sono manifestazioni in tutta Europa per ricordare che il Numero Unico per tutte le Emergenze in tutto il territorio europeo è 112

Bene ragazzi: io sono Grizzly, questo era #OperazioneNostalgia
Come sempre vi invito a mettere police-in-alto, condividere questo vlog, iscrivervi al canale: noi ci vediamo alla prossima puntata, ciao a tutti!

Nessun commento:

Posta un commento

Come detto sull'intestazione del Blog, sarete ospiti ben graditi, e per questo vi ringrazio anche per i vostri commenti, anche se messi per criticarmi. (-:
Visto lo spam ricevuto in questo periodo, i commenti sono moderati, pertanto vi prego di utilizzare questo spazio per costruire qualcosa assieme a me e agli altri lettori, astenendovi invece dal limitarvi ad approfittare di questo spazio aperto per fare pubblicità ai vostri prodotti o servizi. In caso di dubbi, in home page trovate il mio indirizzo e-mail e il mio numero di telefono (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19), per contattarmi.
Infine, vi prego di non utilizzare parolacce, bestemmie o termini che possano urtare la sensibilità mia o dei lettori.
Grazie mille! Grizzly