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domenica 28 luglio 2019

VLOG 277: Etica del viaggio nel tempo



Linea temporale zero: sono in partenza per la Vienna degli anni 1907–1908, in cui ho individuato un importante punto nodale temporale, alterando il quale riuscirò a cambiare in meglio la linea d’eventi che ha portato al nostro presente. Altrimenti, con la complicità della crisi mondiale che arriverà nel 1929, quel pazzo austriaco avrà via libera per devastare mezza Europa con le sue orrende creazioni d’economicissimo ma squallido cemento armato.
Se avrò successo voi non ve ne accorgerete, ma tutto sarà diverso e molti orrori architettonici che deturpano la bellezza di tante, altrimenti belle città Europee, non saranno mai stati perpetrati.
{Clic – SHAZAM!
Cilc – MAZAHS!}
Eccomi di ritorno, missione compiuta! Sono riuscito a rendere innocuo quel ridicolo ometto dai baffetti a spazzola, col solo espediente d’impedirgli di frequentare la scuola d’architettura.
Ora il ragazzo potrebbe dedicarsi alla pittura, ma visto che anche per quella non ha nessun reale talento, prevedo che sceglierà il rifugio degli incapaci ed entrerà in politica, anche se col suo buffo aspetto e il caratterino isterico che si ritrova, penso proprio che nessuno lo prenderà mai sul serio.
Ad ogni modo io ho trionfato e, con la mia sagacia, ho nuovamente cambiato il passato, per creare un presente ed un futuro migliori per tutti noi!
[♪♫♪]

Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di viaggio on the road.
Abbiamo detto che viviamo in un XXI secolo nel quale abbiamo la tecnologia del XXI secolo, ma anche il viaggio nel tempo: ne ho parlato nel primo episodio di questa serie, ve lo lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda se non l'avete recuperato, così - intanto - vi fate un'idea della situazione in cui ci troviamo.
Abbiamo già parlato di come risolvere il problema del paradosso temporale, adesso parliamo di un'altra situazione: abbiamo la possibilità di fare i viaggi nel tempo, per cui abbiamo la possibilità di tornare indietro nel tempo, di andare in qualche “momento chiave” del passato e di cambiare qualche momento storico, magari cercando di risolvere un problema.
Oggi voglio parlarvi del problema etico inerente i viaggi nel tempo.
Allora: prima di tutto una premessa; nel film del 2002 (di Spielberg) «Minority Report» noi vediamo questo speciale corpo della polizia, la ‘pre-crimine’ (la ‘pre-crime’): una divisione che si occupa di fare contrasto al crimine *prevedendo* i crimini prima che avvengano.
Abbiamo questi tre veggenti che sono in grado di prevedere dove avverrà un crimine, chi sarà il colpevole, e quindi la polizia procede ad arrestare il colpevole prima che possa effettuare questo crimine. Ora questo introduce un problema etico.
È corretto cercare di arrestare un criminale *PRIMA* che possa commettere il crimine per il quale lo si vuole arrestare, perché questo evita - sicuramente - l'effettuazione del crimine; fino a qua ci siamo: la prevenzione del crimine, il contrasto al crimine passa anche da questo.
Diciamo che abbiamo un terrorista, un giovane ventiquattrenne, che prende un furgone carico di esplosivo (non so: di C-4, ANFO, chiodi e bulloni), va in piazza durante una manifestazione, si fa saltare in aria e fa oltre 400 morti e centinaia di feriti.
Diciamo che faceva parte di una ‘cellula’ completamente isolata, quindi era impossibile (o quasi) riuscire a prevenire questo attentato, perché non c'è stato nessun segno.
Però si fanno tutte le indagini successive all'attentato, si scopre chi è il terrorista, qual è il percorso che ha fatto con il furgone, tutto quanto.
Bene: a questo punto noi prendiamo la macchina del tempo e mandiamo gli SWAT indietro nel tempo per fermare questo terrorista.
Li mandiamo quando questo ragazzo di 24 anni sta per salire sul furgone, arrivare in piazza e farsi saltare in aria.
Però c'è il dubbio che potrebbe farsi saltare in aria appena vede gli SWAT e fare - comunque - una strage.
Ok: allora li mandiamo PRIMA: il giorno prima, mentre sta cominciando a caricare l'esplosivo sul furgone, e quindi ancora i detonatori non sono collegati.
Oppure prima: quando sta procurando l'esplosivo.
Oppure ANCORA PRIMA: magari DIECI ANNI prima, quando questo terrorista è un ragazzo di 14 anni che va al liceo: facciamo entrare gli SWAT in un'aula di liceo, tutti armati sino ai denti, prendono questo ragazzo, lo sbattono sul banco, lo ammanettano, si butta in cella e si butta via la chiave, giusto?
Abbiamo un problema: qui c'è la nostra linea temporale, noi dobbiamo tracciare due linee.
La prima linea è il momento in cui c'è l'attentato: quello è il momento nel tempo del quale vogliamo procedere al cambiamento.
Per cambiare questo momento nel tempo dobbiamo tornare indietro nel tempo e tracciare una seconda linea: il momento al quale decidiamo di tornare indietro, il momento che è PRIMA dell'attentato, nel quale vogliamo fermare quest'attentato.
Eticamente dove dobbiamo tracciare questa linea?
Un giorno prima? Un mese prima? Un anno prima?
Svariati anni prima? Dovremmo tornare indietro nel tempo, prendere uno degli antenati di questo terrorista e ucciderlo?
Dove dobbiamo tracciare questa seconda linea?
Quando “prima dell'attentato” è ancora “prima che avvenga un crimine”, e quando “prima dell'attentato” diventa “troppo prima”?
C'è un “troppo prima”?
Prendiamo i racconti dell'amico Bilbo Baggiano Baggins (lasciamo perdere quello sul dodo, che è un fallimento su tutti i fronti), ma veniamo al racconto sul Titanic: è un racconto umoristico.
Abbiamo la possibilità di tornare indietro nel tempo, di fare in modo che nessuno si accorga di quell'incendio e che quindi quell'incendio vada avanti. Per cui l'incendio va avanti e muoiono ottanta persone, si danneggia il Titanic e quindi non può fare il viaggio inaugurale il 10 aprile, cambiando queste cose - magari - cambieranno alcuni fattori: cambierà il marconista che era di turno quella notte, magari c'è un ragazzo che è un appassionato radioamatore, che non è stanco di sentire gli altri radioamatori (magari ha passato il tempo), non sarà dimenticata la chiave dell'armadietto che conteneva i binocoli in una tasca e portata per sbaglio su un'altra nave, cambierà leggermente la rotta, cambieranno le rotte degli iceberg… cambieranno tanti fattori.
Bene.
Allora torniamo indietro nel tempo e facciamo in modo che ci sia l'incendio, però muoiono 80 persone.
Eticamente è giusto far morire ottanta persone per salvare le centinaia di persone che sono morte sul Titanic?
Se, dopo che nell'incendio in cui muoiono 80 persone, i danni riportati dal Titanic fossero minimi? Tali che facendo qualche doppio turno si riesce comunque ad arrivare al viaggio inaugurale il 10 aprile?
Poi sarebbero morte ottanta persone per nulla?
Altro esempio, sempre dell'amico Bilbo: prendiamo un giovane Adolf Hitler che scende i gradini dell'accademia di belle arti di Vienna nel 1907, è appena stato bocciato (per la seconda volta) all'esame di ammissione alla facoltà e noi lo prendiamo, lo portiamo in un bar, gli facciamo annegare il dispiacere nell'alcol e lo convinciamo a diventare un architetto, giusto?
Quindi Hitler - invece di diventare un «grande dittatore» - magari diventa un grande architetto.
Questo migliorerebbe la situazione? O le basi per il nazismo - comunque - non erano semplicemente “dentro” Hitler e magari potrebbe cicciare fuori un altro leader carismatico che portasse avanti l'idea del nazismo?
Oppure incrociamo Adolf Hitler nel 1907, sempre sui gradini dell'accademia di belle arti di Vienna, e gli spariamo, lo uccidiamo.
Però stiamo uccidendo non un “Hitler dittatore”, ma un Hitler pittore mancato (o possibile architetto mancato).
Eticamente questo è corretto?
La possibilità di tornare indietro nel tempo e di cambiare il tempo per migliorarlo ci mette di fronte a un dilemma molto importante: la società umana si è evoluta imparando dai propri errori.
E non solo imparando dai propri errori, ma facendo anche tesoro dell'esperienza dei propri errori.
Ma se noi avessimo la possibilità di cominciare a TOGLIERE questi errori, come potrebbe cambiare l'esperienza della società? Come potrebbe cambiare l'etica stessa della società?
Se noi abbiamo la possibilità di cancellare i grandi errori della storia, questo che impatto avrebbe sullo sviluppo della società?
Se noi non volessimo cancellare i grandi errori, ma cercassimo di utilizzare il viaggio nel tempo solo per cancellare i piccoli errori…
Moltissime innovazioni nell'ambito tecnologico, soprattutto sulla sicurezza, sono venuti grazie alla spinta nella ricerca e nei confronti di alcuni ricercatori per via di errori del passato: grandi innovazioni nella sicurezza del volo aereo sono venute grazie a persone che - magari - da piccole hanno perso i genitori (o dei parenti, o degli amici) in un incidente aereo, avevano un minimo di passione - magari - per l'ingegneria e hanno deciso di dedicarsi anima e corpo a diventare degli investigatori delle commissioni di controllo per il volo: investigare sugli incidenti aerei.
E in questo modo con il loro lavoro hanno contribuito a evitare ulteriori incidenti aerei.
Ma se noi togliamo gli incidenti aerei, se noi abbiamo un modo:
–C'è stato questo incidente, sono morte queste 50 persone. Torniamo indietro nel tempo e facciamo in modo di EVITARE questo incidente aereo.
In che modo questo influisce - poi - sulla società? Non toglierebbe questo la spinta a molte persone di andare a investigare, quindi di andare ad approfondire, e quindi non toglierebbe la capacità della società di fare tesoro dell'esperienza?
Ma non solo: supponiamo che il viaggio nel tempo, anziché cambiare l'unica linea temporale disponibile, creasse una serie di linee temporali alternative (l'esempio dei multiversi): ne ho parlato nel secondo video di quest'argomento, vi lascio anche questo linkato sul doobly-doo e sulla scheda.
Diciamo che ogni volta che facciamo un viaggio nel tempo si crea un nuovo universo: una nuova linea temporale in cui le cose sono andate in maniera differente da quello che è successo.
Bene: se si crea un nuovo universo in cui le cose sono andate in maniera differente, significa che rimane un universo in cui le cose sono andate nel modo che ci eravamo aspettati dall'inizio e quindi, ancor di più: ha senso andare a creare un altro universo e cambiare una linea temporale, se poi i fatti che sono successi vanno avanti in un'altra linea temporale?
Quanto può essere utile avere una società con il Ctrl-Z? Non c'è il rischio di perdere completamente l'etica?
–Facciamo questo esperimento…
–Potrebbero morire MIGLIAIA DI PERSONE!
–Vabbè: se muoiono migliaia di persone, torniamo indietro nel tempo e saltiamo l'esperimento, che problema c'è?
Non ci sarebbe il rischio di andare a perdere l'etica, completamente? Di perdere l'umanità? Di perdere l'empatia?
Personalmente io non so dare una risposta a questa domanda: proprio non me la sento di dare una risposta, perché penso che potrebbero esserci delle situazioni nelle quali si potrebbe ottenere dei benefici e delle situazioni nelle quali si potrebbe NON ottenere un beneficio, ma chi decide quale situazione è migliore e quale è peggiore?
Chi decide in quale caso andare indietro nel tempo e cambiare i fatti, e in quale caso NON andare indietro nel tempo?
E quindi non lo so come rispondere, per cui questa domanda la faccio a voi: voi che cosa ne pensate?
Se fosse possibile tornare indietro nel tempo e cambiare dei fatti storici importanti, sarebbe eticamente corretto andare a cambiare il mondo, cambiando completamente questi fatti storici?
Per quanto ci possa essere buona volontà nel salvare delle vite umane, per esempio, ma eticamente sarebbe corretto?
Oppure questo cancellerebbe - comunque - tutta l'esperienza fatta dalla società in merito agli errori che si possono svolgere nel corso della storia e quindi tutta l'esperienza che si ha imparando dagli errori che si sono fatti nella storia?
Oppure no: questo porterebbe allo sviluppo di una società migliore, di una società più attenta all'ambiente, più attenta al territorio e più attenta all'etica e alla morale degli uomini?
Non lo so: parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Bene, con questo video si conclude, per il momento, l'argomento ‘viaggi nel tempo’: spero di essere riuscito a stuzzicare la vostra curiosità e lasciarvi pensare un po' di più alla vostra etica.
Se ce l'ho fatta, come sempre vi invito a mettere pollice-in-alto e condividere questo vlog con i vostri amici, anche su WhatsApp o Telegram, anche in futuro o nel passato.
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel Buon Profumo di Nuovo Iscritto™ che ci piace così tanto, e che non ha nessuna implicazione etica nel futuro, fidatevi!
Inoltre, se seguite il mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video, e ricevere occasionalmente piccole curiosità e dietro le quinte riguardo ai video che devo realizzare.
Infine se c'è un argomento che vi piacerebbe io trattassi su #DdVotr, potete farmi sapere anche quello in un commento qua sotto.
Io sono Grizzly, questo è tutto, per cui come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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