2 agosto 1980, ore 10:25 - Bologna, stazione ferroviaria (stazione centrale)Oggi voglio ricordare questo momento, prima di tutto perché è importantissimo ricordare: io l'avevo già fatto nel 2015 (vi lascio quel breve episodio linkato sul doobly-doo e sulla scheda), ma lo voglio fare di nuovo, anche raccontando la stessa storia.
Un'esplosione gigantesca sventra la stazione, la squarta: quest'esplosione si lascia alle spalle più di ottanta morti e più di duecento feriti.
Lo voglio fare di nuovo, anche perché io, in quell'episodio, ho parlato del documentario "Il Trentasette" (di Arcoiris TV) e, ad oggi, quel documentario ha meno di 10mila visualizzazioni: penso che bisogna recuperare quel documentario; penso che bisogna conservare la memoria, soprattutto per chi NON ERA NATO nel 1980 e - quindi - prima che la memoria di un fatto così grave si vada a perdere.
Cominciamo quindi questo nuovo episodio di Diario di Viaggio on the road #OperazioneNostalgia
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Una nostra amica di Trento era venuta a trovarci a Siracusa, per passare un paio di settimane di luglio e venire un po' al mare.
Era venuta da noi a Siracusa e la mattina del 1 agosto 1980…
(io - all'epoca - avevo quasi quattro anni: li avrei compiuti il 18 settembre, quindi me lo ricordo molto vagamente; però poi, nel corso del tempo successivo, ne abbiamo parlato con quest'amica, con il figlio dell'amica e - quindi - ho potuto ricostruire un po' questa storia)
… partì il 1 agosto 1980, da Siracusa, con un treno: l'espresso 1930 (la "Freccia della Laguna"), un treno che faceva Siracusa-Venezia.
All'epoca non c'era un treno che andasse direttamente sul lato del Trentino dalla Sicilia: dalla Sicilia c'erano un treno per Torino, uno per Milano e uno per Venezia, quello che andava verso Bolzano, partiva da Villa San Giovanni, ma era abbondantemente preferibile - allora - fare tutta la tratta con quel primo treno, che partiva alle 14:40~14:45 da Siracusa.
Quel treno sarebbe arrivato a Bologna intorno alle 8:20~8:30 del mattino successivo e, da Bologna (che era un nodo nevralgico molto importante) c'erano diverse coincidenze che avrebbero potuto portare la nostra amica a Trento.
(Era la stessa tratta che facevamo noi, che abbiamo fatto per molti anni anche noi: Siracusa-Bologna e poi Bologna-Trento con la coincidenza.)
C'erano due importanti coincidenze: una sarebbe partita verso le 9:50~9:55 da Bologna: era uno di quei treni che si fermava in tutte le stazioni intermedie e quindi c'avrebbe messo molto tempo ad arrivare e sarebbe arrivato a Trento intorno alle 14:10~14:15, però era - appunto - un treno molto utilizzato.
Oppure, in caso di ritardo, o se uno voleva aspettare un pochino ma arrivare in un orario un attimo più decente, più avanti (verso le 10:40) c'era un rapido, che faceva pochissime fermate: si muoveva molto velocemente e sarebbe arrivato a Trento intorno alle 13:20~13:30.
Parliamo del 1980, non è che ci fosse una grande diffusione di telefonia mobile, anzi: non sono neanche sicuro che nel 1980 in Italia ci fosse un vero e proprio servizio di telefonia mobile! C'erano - principalmente - radioamatori e baracchini CB, quindi le notizie faticavano ad arrivare facilmente nei vari luoghi, e una volta che la nostra amica (il 2 agosto) era arrivata alla stazione di Bologna (e partiva con il treno) non c'era più modo di sapere se era sul treno o se c'erano stati problemi.
La nostra amica arrivo - normalmente - a Bologna verso le 8:30 del mattino, aspettò e decise di prendere la prima coincidenza: avrebbe fatto un percorso un pochino più lento, ma non le andava di aspettare fino alle 10:40 in stazione.
La coincidenza partì con un leggero ritardo (forse - tipo - alle 10:05), perché - naturalmente - pensate che la stazione di Bologna è un nucleo nevralgico molto importante, nel periodo di agosto c'è sempre stato moltissimo traffico ferroviario e moltissimo traffico di passeggeri, quindi c'erano anche dei treni che ritardavano di qualche minuto e altri treni che facevano da coincidenze per diverse tratte che - magari - aspettavano quel minuto in più in cui doveva arrivare un treno, che era atteso per cinque minuti prima, giusto per dare il tempo ai pendolari di spostarsi e di cambiare il treno.
Quindi questo treno partì dalla stazione di Bologna alle 10:00~10:05 rispetto alle 9:50~9:55 che era l'orario originario (quei “dieci minuti di tolleranza”: niente di particolare); ma questo significa che la nostra amica partì dalla stazione di Bologna una ventina di minuti prima della devastante esplosione e che i familiari (che aspettavano a Trento, che sapevano che sarebbe arrivata a Trento intorno alle due del pomeriggio), quando cominciarono ad arrivare le prime notizie dell'esplosione non avevano NESSUNA IDEA della situazione, intanto perché le prime notizie erano frammentarie, ma soprattutto perché non potevano ancora sapere se avrebbe preso QUEL treno o QUELL'ALTRO: sapevano tutti i familiari che aveva la possibilità di prendere delle due, l'una: o quello delle 9:55, o quello delle 10:40.
Pensavano che se avesse deciso di prendere il treno delle 10:40, probabilmente era ancora in stazione e - quindi - bisognava capire se fosse a Bologna o meno, ma se aveva preso quello che partiva prima (alle 9:55), bisognava anche capire se era partito per tempo, quel treno: non c'era modo di contattarla sul treno!
Le prime notizie - frammentarie - sull'esplosione penso che anche gli stessi viaggiatori le abbiano potute ottenere più o meno nella stazione di Verona, che era la prima stazione nella quale la fermata del treno non durava pochi istanti (giusto il tempo di far scendere e salire qualche passeggero) e, in considerazione del fatto che a quel punto la stazione di Bologna era ormai chiusa, e quindi i treni discendenti erano fermi.
Posso solo IMMAGINARMI la preoccupazione dei parenti che, comunque, non erano in grado di avere specifiche informazioni, perché sarebbe stato difficile: magari si poteva tentare di dire:
-Ok: provo a chiamare i parenti da una cabina del telefonocosa che avrebbero tentato di fare TUTTE LE PERSONE SUL TRENO, quindi quelle poche due~tre cabine del telefono sul binario saranno state prese d'assalto, con il treno che doveva ripartire, quindi alla fine lei arrivò a Trento alle due del pomeriggio con molti parenti preoccupatissimi, e anche noi - mano a mano che la notizia, poi, cominciava a diffondersi sui telegiornali nazionali - molto preoccupati su che cosa possa essere successo a questa amica, finché non siamo stati poi rassicurati ben oltre le due del pomeriggio, quando ormai era arrivata a Trento.
Ho voluto raccontare questo breve aneddoto per sottolineare quanto quest'attentato ha toccato tantissime persone, perché come la storia di questa nostra amica, vale la storia di TUTTE LE PERSONE che erano a bordo della Freccia della Laguna il 1 agosto 1980, che sono partite da quel treno prima dell'esplosione; tutte le persone che erano a bordo dello stesso treno che è partito da Bologna e andava verso Bolzano: tutte le persone che sono partite da Bologna LETTERALMENTE 15~20 minuti prima di quell'esplosione; per dire quanto un attentato possa colpire tantissime persone solo perché si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato, e perché si possa conservare la memoria di quest'attentato, conservarla SEMPRE, soprattutto per le generazioni future, per chi NON C'ERA e queste cose le può solo sentire raccontate.
Chiedo a questo punto a voi: conoscete qualcuna delle persone che è rimasta coinvolta nell'attentato? O qualcuna delle persone che vi ha raccontato qualcosa di legato a quest'attentato?
Conoscete qualcosa di legato al 2 agosto 1980? Siete di Bologna e siete - magari - stati qualche volta a seguire le celebrazioni dell'anniversario di quest'attentato?
Parliamone nei commenti qua sotto
Bene ragazzi: io sono Grizzly, questo era #OperazioneNostalgia
Come sempre: pollice-in-alto, condividete, iscrivetevi al canale, noi ci vediamo al prossimo video, ciao a tutti!
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